12 Agosto
Musk tra rivoluzione e restaurazione
Per la sinistra è un nemico pubblico, il premier britannico Starmer dice che agita la rivolta, lui stasera intervista Donald Trump su X. L'epicentro dello scontro è in America. Cattive notizie per i declinisti: l'Ocse dice che in Italia c'è stato il miglior aumento del reddito reale delle famiglie
La distrazione di massa (bella) delle Olimpiadi di Parigi (un po' troppo macroniadi) è finita, l’Italia ha fatto benissimo, 40 medaglie, più ori, tanto talento. Finito il valzer di pista di il giro di vasca, s’aggira un fantasma: il nulla. No. Chi dice che in agosto non ci sono notizie, non ha mai «fatto» un giornale. Nel senso proprio del «fare», perché non si tratta di materia astratta, ma di vissuto e impaginato. Dunque, agosto è un mese strapieno di vita, sempre, soprattutto quando i parlamentari sono in vacanza, i ragazzi e le ragazze girano a mulinello nei chioschi in spiaggia, i manager vanno «in ferie» (e si sente da lassù Sergio Marchionne posare in griglia un «in ferie da cosa?»), insomma la teoria del «non c’è niente» è quella del «c’è tutto», perché le notizie sono sempre quelle che hai sotto il naso. Abbiamo tre guerre vicine all’Europa (Ucraina, Gaza, Mar Rosso), una nazione sudamericana nel caos (il Venezuela), Wall Street che sprofonda e poi si rialza, la Cina che rallenta, la campagna presidenziale più pazza di sempre (oh, l’America). Tutto non torna e quindi è materiale perfetto per il racconto.
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Il personaggio che emerge tra le righe si chiama Elon Musk, un trasformatore della contemporaneità, funambolo dell'innovazione, protagonista del dibattito politico, è finito nel mirino del primo ministro britannico laburista Keir Starmer e oggi intervisterà Donald Trump su X. L'Internazionale della Sinistra lo presenta come un nemico pubblico, ma senza la piattaforma digitale di X oggi lo scenario dei media sarebbe un oligopolio del politicamente corretto. Libertà e democrazia sono forti quando le idee possono circolare, quando si invocano provvedimenti di esproprio allora si entra nel mondo di Orwell.
01
Ocse, è dell'Italia il miglior aumento del reddito reale delle famiglie
Cattive notizie per i teorici del...
La distrazione di massa (bella) delle Olimpiadi di Parigi (un po' troppo macroniadi) è finita, l’Italia ha fatto benissimo, 40 medaglie, più ori, tanto talento. Finito il valzer di pista di il giro di vasca, s’aggira un fantasma: il nulla. No. Chi dice che in agosto non ci sono notizie, non ha mai «fatto» un giornale. Nel senso proprio del «fare», perché non si tratta di materia astratta, ma di vissuto e impaginato. Dunque, agosto è un mese strapieno di vita, sempre, soprattutto quando i parlamentari sono in vacanza, i ragazzi e le ragazze girano a mulinello nei chioschi in spiaggia, i manager vanno «in ferie» (e si sente da lassù Sergio Marchionne posare in griglia un «in ferie da cosa?»), insomma la teoria del «non c’è niente» è quella del «c’è tutto», perché le notizie sono sempre quelle che hai sotto il naso. Abbiamo tre guerre vicine all’Europa (Ucraina, Gaza, Mar Rosso), una nazione sudamericana nel caos (il Venezuela), Wall Street che sprofonda e poi si rialza, la Cina che rallenta, la campagna presidenziale più pazza di sempre (oh, l’America). Tutto non torna e quindi è materiale perfetto per il racconto.
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Il personaggio che emerge tra le righe si chiama Elon Musk, un trasformatore della contemporaneità, funambolo dell'innovazione, protagonista del dibattito politico, è finito nel mirino del primo ministro britannico laburista Keir Starmer e oggi intervisterà Donald Trump su X. L'Internazionale della Sinistra lo presenta come un nemico pubblico, ma senza la piattaforma digitale di X oggi lo scenario dei media sarebbe un oligopolio del politicamente corretto. Libertà e democrazia sono forti quando le idee possono circolare, quando si invocano provvedimenti di esproprio allora si entra nel mondo di Orwell.
01
Ocse, è dell'Italia il miglior aumento del reddito reale delle famiglie
Cattive notizie per i teorici del declinismo, via Ansa: il reddito reale delle famiglie pro capite nei Paesi Ocse è aumentato dello 0,9% nel primo trimestre del 2024, rispetto al +0,3% del trimestre precedente. «Tutte le economie del G7 hanno registrato un aumento. L'Italia ha visto l'aumento più forte (3,4%), trainato da un aumento delle retribuzioni dei dipendenti e dei trasferimenti sociali in natura, invertendo il calo registrato nel trimestre precedente». Nell'ultimo trimestre del 2023 a fronte di una crescita nei Paesi Ocse dello 0,5% il dato italiano era risultato in calo dello 0,4%.
***
Guardiamo l’agenda, come sempre ci sono i dati economici a dare un rintocco per l’autunno che verrà. Questa settimana arriveranno i numeri dell’inflazione americana (la Fed deve decidere sul taglio dei tassi), i dati sulla produzione industriale della Cina (tutti siamo attaccati al tram di Xi Jinping), il Giappone ricco di sorprese anticipa l’andamento del Pil nel secondo trimestre, oggi l’Opec pubblica il suo rapporto sul mercato del petrolio e - rullo di tamburi - Donald Trump sarà intervistato da Elon Musk sulla piattaforma X, tappa di avvicinamento al 10 settembre, quando l’ex Presidente affronterà Kamala Harris sul canale televisivo ABC.
02
Harris e Trump, la tempesta americana
L’occhio del ciclone è in America. La politica dell’era contemporanea è accelerata e volatile. Prendete il mosaico della campagna presidenziale americana e scomponetelo: meno di un mese fa, Donald Trump è sopravvissuto per miracolo a un attentato, ha risposto con fermezza e nei mercati si parlava - come ricorda John Authers su Bloomberg - del «Trump trade», un’era in cui gli investitori si stavano per immergere, la certezza dell’arrivo alla Casa Bianca dell’amministrazione Trump 2.0, così abbiamo visto la Silicon Valley schierarsi con The Donald dopo aver sempre sostenuto i democratici, grandi nomi della scena hi-tech e degli investimenti (Elon Musk, Bill Ackman e altri) fare una scelta netta di campo in favore dell’uomo del Maga. Poi è successo qualcosa che in maniera inattesa (per ora) ha scombinato i giochi politici e finanziari: la certezza della vittoria ha scossa il Partito democratico al punto da cambiare in maniera traumatica il cavallo in gara, via Joe Biden, dentro la sua vice, Kamala Harris.
A tre settimane dal ritiro di Biden i dem vanno meglio nei sondaggi (piano con l’entusiasmo), i bookmaker pensano che lei sia la favorita e per la prima volta negli ultimi tre mesi Harris è in testa.
Ecco il grafico di Polimarket:
Le sensazioni degli scommettitori si sovrappongo a quelle dei sondaggi, ecco la media di RealClearPolitics:
Recupero dei dem e lieve vantaggio. Un testa a testa. Andrà così? Mancano tre mesi al voto, la sfida è aperta. C'è chi vede in realtà un vantaggio di Trump, è il caso di Cnbc con un +2% e di Rasmussen che proietta l'ex Presidente a +5%. È presto, il problema è che Trump è in ritardo. In che senso? Non ha ancora trovato il tono giusto e gli argomenti per contrastare Harris. La candidata dei dem sta evitando le domande dei giornalisti (verrebbero fuori tutti i suoi punti deboli, e sono tanti), ha scelto Tim Walz come vice per rafforzare l'ala sinistra (e non Josh Shapiro, ebreo, che avrebbe allontanato l'elettorato pro Gaza), fa finta abilmente di essere una centrista, ma ha fatto scelte politiche liberal. Sarebbe un bersaglio perfetto per i repubblicani che invece faticano a trovare il messaggio giusto, si sono focalizzati sull'attacco personale, ma sono le politiche il vero obiettivo. Cambieranno strategia nella campagna presidenziale? Devono farlo, altrimenti rischiano di perdere un'elezione che era tutta in discesa.
03
Due guerre in espansione
La corsa presidenziale americana, le incertezze di democratici e repubblicani, hanno un impatto visibile sulla conduzione delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, i conflitti sono entrambi in fase di espansione: gli ucraini hanno invaso il territorio della Russia, un'operazione nel territorio di Kursk (sono penetrati per circa 30 chilometri) che ha colto di sorpresa Mosca e ha innescato più di un dubbio nell'alleanza che sostiene Kiev; l'Iran studia una risposta a Israele dopo l'eliminazione a Teheran di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, sostituito da Yahya Sinwar, un terrorista spietato che ha trascorso 22 anni in prigione in Israele (condannato con quattro ergastoli), liberato nel 2011 grazie a uno scambio di prigionieri. Sinwar è il ricercato numero uno del Mossad, nessuno sa dove sia, alcuni ostaggi dicono di averlo visto nei tunnel di Gaza, prima o poi verrà fuori. Israele lo attende al varco.
04
Cosa succede tra Ucraina e Russia? Non chiedere a Berlino
Cosa succede nell’operazione dell’Ucraina in Russia? Dice Wolfgang Buechner, portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz: «La situazione sul terreno è fluida e circolano anche informazioni falsificate. Non sarebbe felice esprimersi adesso sullo sviluppo della situazione militare in questo momento». I cronisti hanno chiesto se Kiev stia utilizzando armi tedesche il portavoce ha affermato che l'operazione militare è «segreta».
05
La Sola Idea e l’incubo di Starmer
La grande battaglia in corso è sempre quella delle idee o, meglio, della Sola Idea che cerca di escludere tutte le altre. La Sola Idea è quella dell'ideologia progressista che oggi si specchia nel movimento woke, una tappa dell'estremizzazione del politicamente corretto, pura negazione dei valori liberali, prima di tutto del free speech. Se puoi pensare ma non puoi dire, comunicare, far circolare le idee, la tua libertà è recisa. E infatti a questo si sta arrivando a grande velocità. L'incapacità dei laburisti inglesi di far fronte alla rivolta interna innescata dalla strage di bambini a Southport sta mostrando l'impreparazione del governo Starmer che ha varato provvedimenti punitivi contro chi nei social media diffonde idee che agitano la rivolta. Attenzione, perché qui il rischio (altissimo) è che alla fine vengano giudicate eversive idee che non lo sono.
Londra, 6 agosto 2024. Il primo ministro Keir Starmer all'ingresso di Downing Street (Foto: Zuma).Qual è il confine? La prova di Starmer è arrivata al galoppo, l'immigrazione, i valori liberali, la convivenza con l'Altro, quel vicino che, evidentemente, è molto lontano. Starmer non l’ha presa bene quando Elon Musk ha detto che il Regno Unito rischia la «guerra civile», ma anche qui i laburisti mostrano un deficit di memoria, perché quella condizione strisciante - la «guerra civile» - viene evocata spesso (da destra e da sinistra) per descrivere in un lampo lo scenario americano. Sono stati pubblicati fior di libri sul tema. Il quadro inglese, nella diversità rispetto alla dimensione americana, coltiva in laboratorio più o meno inconsapevolmente una serie di virus: disattenzione diffusa verso il ceto a basso reddito (che pure dovrebbe stare a cuore al Labour), totem delle politiche green (le pagano sempre i poveri), la retorica sull’immigrazione senza condivisione di valori, ricette economiche che sono lontane dalla realtà iper-finanziarizzata del Regno Unito, la pessima immagine di Londra tra i britannici che vedono una capitale straniera in casa, gli scandali parlamentari che hanno divorato i Tories e altrettanto faranno con i laburisti che in poche settimane sono già colati a picco nei sondaggi.
06
Il giorno delle stelle cadenti
Sequoia National Forest, Stati Uniti. Lo sciame delle Perseidi del 2023 (Foto: Nasa).Gli esperti dicono che oggi è il giorno migliore per osservare nel cielo notturno lo sciame delle Perseidi, generato dalla scia di polveri della cometa Swift-Tuttle che passa vicino alla Terra ogni 133 anni circa, l’ultima volta è stata nel 1992. Osservare il cielo, esprimere un desiderio, essere umani.
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impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.