4 Aprile
Nel doppio forno di Di Maio c'è poca legna a sinistra
Sono cominciate le consultazioni, il leader dei Cinque Stelle vuole la Lega senza Berlusconi e il Pd senza Renzi. Ma il Pd è ancora governato dall'ex segretario. L'Italia in versione Apocalypto, serve un nuovo inizio. Il diario del titolare di List.
Le consultazioni sono partite al Quirinale stamattina sono arrivati i presidenti delle Camere, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, e l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio sarà il turno del gruppo Misto del Senato e della Camera, del gruppo per le Autonomie del Senato e del gruppo di Camera e Senato di Fratelli d'Italia. Il momento decisivo di questo primo giro - tutti si aspettano un secondo turno - arriverà domani con Movimento 5Stelle, Lega, Forza Italia e Partito democratico.
01
Il forno e il fornetto di Di Maio
La partita è un gioco di coppia: Di Maio e Salvini. Il (non) governo passa per l'accordo e il disaccordo tra i due vincitori del voto, non c'è altra storia possibile. Tutto quello che si muove intorno subisce l'impatto delle loro decisioni.
Di Maio ha fatto sua la teoria dei "due forni". Ha in mano due carte e una pallottola d'argento. La prima carta è quella di un accordo con la Lega (e poi si vedrà se con o senza Berlusconi, per i Cinque Stelle è meglio senza), la seconda carta è quella di un appoggio del Pd come junior partner del governo. Dei due forni, solo uno ha legna davvero sufficienti per fare un governo con numeri e qualche prospettiva di durata: quello con il centrodestra. Andare a ballare con il Pd è complicato, probabilmente il gruppo democratico andrebbe in frantumi, in ogni caso è un grande rischio. Il primo è un forno, l'altro un fornetto. E la pallottola d'argento dov'è? Le elezioni. Il Movimento 5Stelle non teme il voto, quasi lo auspica per dare una spallata finale al sistema.
Salvini ha prima di tutto un problema: Berlusconi. Lo è sempre stato ma oggi lo è ancor di più perché costituisce un freno alla sua azione. La...
Le consultazioni sono partite al Quirinale stamattina sono arrivati i presidenti delle Camere, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, e l'ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel pomeriggio sarà il turno del gruppo Misto del Senato e della Camera, del gruppo per le Autonomie del Senato e del gruppo di Camera e Senato di Fratelli d'Italia. Il momento decisivo di questo primo giro - tutti si aspettano un secondo turno - arriverà domani con Movimento 5Stelle, Lega, Forza Italia e Partito democratico.
01
Il forno e il fornetto di Di Maio
La partita è un gioco di coppia: Di Maio e Salvini. Il (non) governo passa per l'accordo e il disaccordo tra i due vincitori del voto, non c'è altra storia possibile. Tutto quello che si muove intorno subisce l'impatto delle loro decisioni.
Di Maio ha fatto sua la teoria dei "due forni". Ha in mano due carte e una pallottola d'argento. La prima carta è quella di un accordo con la Lega (e poi si vedrà se con o senza Berlusconi, per i Cinque Stelle è meglio senza), la seconda carta è quella di un appoggio del Pd come junior partner del governo. Dei due forni, solo uno ha legna davvero sufficienti per fare un governo con numeri e qualche prospettiva di durata: quello con il centrodestra. Andare a ballare con il Pd è complicato, probabilmente il gruppo democratico andrebbe in frantumi, in ogni caso è un grande rischio. Il primo è un forno, l'altro un fornetto. E la pallottola d'argento dov'è? Le elezioni. Il Movimento 5Stelle non teme il voto, quasi lo auspica per dare una spallata finale al sistema.
Salvini ha prima di tutto un problema: Berlusconi. Lo è sempre stato ma oggi lo è ancor di più perché costituisce un freno alla sua azione. La coalizione per Salvini è una maglia di ferro. Bucata. Non lo difende dall'assalto (un nuovo voto nel quale sarebbe costretto a fare un'altra corsa solitaria) e ne limita i movimenti. Anche Salvini può scegliere la via breve, il voto, ma avrebbe sempre il suo problema a fianco: Berlusconi.
La situazione di Di Maio e Salvini è speculare. Il primo non vuole Berlusconi al governo, il secondo non può fare un esecutivo con i perdenti del Pd senza perdere la faccia. E gli elettori di Movimento 5Stelle e Lega premono per un governo giallo-verde che rompa definitivamente lo schema della Seconda Repubblica che si basava sul duopolio tra il Pd e Forza Italia.
Che governo faranno? La logica dice che il governo Frankenstein è l'unico che rispetta la volontà popolare, unisce Nord e Sud, apre un "nuovo inizio". Questa frase, "il nuovo inizio" è quella giusta per descrivere lo scenario. "Nuovo inizio" è la sequenza finale di Apocalypto, capolavoro di Mel Gibson. La trama è la metafora del quadro politico italiano: Zampa di giaguaro vive con la moglie in un villaggio maya dello villaggio Yucatàn, è inseguito da un gruppo di guerrieri Maya che va a caccia di schiavi e vittime per sacrifici. Zampa di Giaguaro fugge, uccide molti guerrieri, arriva fino alla spiaggia, ma è ancora inseguito e attende la sua fine quando, improvvisamente, compaiono delle navi spagnole. Lo straniero. Lo stupore distrae i guerrieri Maya, Zampa di Giaguaro scappa nella foresta e mentre si addentra nella giungla amazzonica pronuncia la frase finale: "Andiamo a cercare un nuovo inizio", il significato della parola Apocalypto.
Alla politica italiana serve un nuovo inizio. Vedremo presto se Di Maio e Salvini sapranno cercarlo. C'è un terzo (non) protagonista: Renzi.
02
Renzi. Il perdente al comando
I paradossi terminali di questa legislatura verranno fuori in fretta, uno è già presente a Palazzo Madama, Matteo Renzi. L'ex segretario del Pd continua a fare il segretario del Pd e non per interposta persona ma direttamente: controlla il gruppo parlamentare, impone la linea politica al partito e lo tiene prigioniero in una trincea parlamentare che è utile solo a se stesso. Questa situazione è finita sul tavolo di un incontro del titolare di List con una fonte tripla A di quel partito, uno che conosce esattamente la situazione. Il Pd rischia l'estinzione, respira ma è in uno stato di morte cerebrale. Ecco cosa è rimasto di quell'incontro sul taccuino:
- Renzi comanda ancora, decide cosa fanno i gruppi parlamentari, li intimidisce, molti dipendono da lui, non hanno alcuna storia alle spalle;
- Nessuno ha il coraggio di ribellarsi a questa situazione, sono tutti smarriti e impauriti;
- Gentiloni è a Palazzo Chigi, ma il suo domani nel partito è quello di un uomo che continua a rivolgersi a quelli che fondarono il Pd;
- Gentiloni guarda al lungo periodo, viene da una famiglia nobile che guarda alla distanza dei Papi, la sua è una visione accomodante;
- Ogni volta che si apre il tema del partito, della sua ragione di esistere, tutti pensano di andare a chiedere cosa ne pensa Veltroni e cosa dicono i cosiddetti padri nobili che nel frattempo hanno assecondato il disastro;
- Dopo il referendum perduto il governo Gentiloni ha subito ogni giorno attacchi da Renzi e dai suoi, i primi 12 mesi sono stati un incubo per Palazzo Chigi;
- Renzi non crede in niente, non si fida di nessuno, l'unica sua strategia politica è quella di fare terra bruciata intorno a se stesso;
- La notte delle candidature Renzi preparava esattamente quello che è successo: il controllo del partito pur avendo perso le elezioni in maniera rovinosa. Tutte le candidature sono state decise in funzione di questo piano;
- I capigruppo sono suoi, Delrio non è un oppositore, ma uno che dovrà trascorrere il tempo a mediare con Renzi;
- Renzi pensa che il Pd sia una bad company e crede anche che i voti siano suoi, potrebbe perfino organizzare un suo movimento politico domani e tutti starebbero a guardare;
- Sta ragionando sui voti di Berlusconi, quelli di oggi che possono convergere in Parlamento e quelli di domani quando il Cavaliere non ci sarà più;
- Il partito sul territorio sta scomparendo;
- Franceschini è quello che arriva sempre il giorno dopo;
- Martina è un bravo ragazzo, uno che viene dalla campagna, concreto, c'è un gruppo che proverà a farlo eleggere segretario con pieni poteri, ma le possibilità per ora sono remote e tutto comunque in questa logica passa per un accordo con Renzi.
Stop. Sarebbe questo il futuro di quel che resta del più grande partito della sinistra europea? Si possono commettere tanti errori, ma il suicidio politico del Pd resta un caso neurologico unico. I socialdemocratici tedeschi dopo la sconfitta più pesante dal dopoguerra hanno detto al signor Martin Schulz di farsi da parte. Lo hanno deposto dal vertice del partito e privato di qualsiasi incarico nel governo di Grosse Koalition. Pensava di andare a fare niente meno che il ministro degli Esteri, è finito ai giardinetti parlamentari. Di fronte alla prospettiva di diventare il terzo partito della Germania - nei sondaggi è già stato superato da AFD - Schulz è stato trattato come quello che è: un perdente. L'altro sconfitto della socialdemocrazia europea, Renzi, è diventato un "senatore di Scandicci" al comando. Renzi è un perdente, i dirigenti del Pd sono perduti. Tanti auguri.
03
La sindrome della periferia e della "ggente"
Andare controvento. Giuliano Cazzola fa un'indagine dissidente sulle ragioni e i miti della sconfitta del Pd (e non solo). Slogan con soluzioni facili, tafazzismo politico e la fine di tutto con le file al bancomat.
di Giuliano Cazzola
La chiamano ‘’sindrome delle periferie’’. È l’ultima nevrosi di cui è sofferente il Pd, dopo che tutti l’accusano di essere diventato un partito ‘’pariolino’’ e di non essersi più fatto vedere ai ‘’Cessati spiriti’’. Così i suoi esponenti promettono di cambiare linea di condotta, di prendere l’autobus e - dove esiste – la metropolitana, per tornare a parlare con la ggente e farsi carico dei suoi problemi. Continua a leggere l'articolo su List.
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Nel frattempo, là fuori è in corso la grande guerra globale dell'economia, lavoro e commercio. Ci sono vincitori e vinti. Vediamo cosa sta succedendo nel mercato del lavoro italiano, sono usciti i dati Istat, Francesco Seghezzi, direttore di Adapt, li ha commenti per List.
04
Crescono ancora i disoccupati over 50 (e non solo)
Nel mix di dati Istat, tre temi sono da monitorare: il numero degli inattivi è tornato a crescere, gli incentivi per gli under 35 per ora non hanno effetto, le persone oltre i 50 anni sono ad alto rischio. Francesco Seghezzi fa un viaggio nei megatrend del lavoro.
di Francesco Seghezzi
I dati diffusi oggi dall'Istat non sono di facile interpretazione. Probabilmente da un lato si accoglierà a braccia aperte il lieve calo del tasso di disoccupazione (sceso al 10,9%) e l'ancor più lieve aumento degli occupati (+19mila). Dall'altro invece si evidenzierà l'aumento della disoccupazione giovanile (che torna al 32,8%). Ma si tratta di dati che lasciano il tempo che trovano se non contestualizzati all'interno dei trend di più lungo termine nei quali si inseriscono. Continua a leggere l'analisi dei dati Istat sull'occupazione su List.
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I numeri commentati da Francesco Seghezzi non sono frutto del caso e non sono soltanto influenzati dalla condizione del mercato interno. Là fuori c'è qualcosa che si sta muovendo in una direzione diversa da quella degli ultimi trent'anni di globalizzazione: nazioni e confini sono tornati ad essere il centro della battaglia, siamo passati dalla politica del containment a quella del container. Seguite il titolare di List, si naviga dall'Atlantico al Pacifico.
05
Trump-Xi. La guerra del container
Wall Street non ama i dazi, ma Trump non può mettere in discussione il principio cardine del programma: la difesa del lavoro e dell'industria americana sul suolo americano.
Trump vara dazi per 50 miliardi, Xi risponde con misure "a specchio" sui prodotti commerciali americani. La guerra del container va avanti, Pechino piazza una tassa del 25 per cento su 106 prodotti (si va dalle automobili ai semi di soia) e il ministro del commercio dice che "gli Stati Uniti hanno violato le regole del WTO". Ok, tutto si può accettare, ma che la Cina - il regno del falso, del lavoro senza diritti (e dello schiavismo), del dumping tariffario, invochi le regole dell'organizzazione mondiale del commercio è surreale. Ricordiamo sempre i numeri della bilancia commerciale, qui la tabella del 2017:
E questo è il grafico che visualizza il problema di Trum con l'Impero Celeste del container (aggiornato a marzo 2017):
Wall Street non ama i dazi, è in un momento di ancora di forte crescita, nessuno vuole prendere il toro per le corna, ma l'amministrazione Trump ha con la Borsa un mix di sentimenti: ne tasta il polso, la considera importante, non al punto però da mettere in discussione il principio cardine del programma presidenziale: la difesa del lavoro e dell'industria americana sul suolo americano. Questo è il punto dal quale partire per valutare le azioni di Trump: America First.
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Che facciamo? Torniamo in Italia che, per una volta, è il teatro di una guerra globale, quella tra il sistema dei mainstream media e la rivoluzione digitale dei contenuti. Una lotta tra dinosauri e velociraptor.
06
Sky-Mediaset. Tirannosauri e velociraptor
Il tema qui è quello dell'oligopolio del mercato dell'entertainment e delle news. La televisione italiana è figlia di un accordo bloccato che arriva dalla politica e finisce con la politica.
L'accordo per offrire contenuti a porte girevoli tra Sky e Mediaset pone problemi di antitrust, lo dice l'amministratore delegato di Tim, Amos Genish, oggi su La Stampa: "C'è troppa concentrazione". Può darsi, inoltre quella di Murdoch e Berlusconi è chiaramente una mossa difensiva che fa emergere una difficoltà a intercettare i nuovi gusti del pubblico. Ma il tema qui è quello dell'oligopolio del mercato dell'entertainment e delle news. La televisione italiana è figlia di un accordo bloccato che arriva dalla politica e finisce con la politica. Tutti gli attori in campo sono tesi a mantenere lo status quo: la Rai per i suoi intrecci con il potere politico (e il salvadanaio del canone dato senza avere in contropartita un vero servizio pubblico), Mediaset per il dominio sul mercato pubblicitario (e il conflitto di interesse di Berlusconi che è capo di un partito politico che potrebbe tornare al governo e in ogni caso condiziona direttamente la legislazione sulla riforma delle regole), Sky che vede minacciata la sua posizione con i diritti del calcio in bilico oggi e soprattutto domani, il gruppo Cairo (La7, Corriere della Sera e stampa periodica) che punta a una revisione ma tenendo fermo il blocco attuale di attori. In mezzo c'è Tim, un gigante delle telecomunicazioni che ha la rete e ha bisogno di contenuti da far viaggiare sulla sua autostrada. Tim è finora un progetto incompiuto. Cambiare tutto per non cambiare niente è difficile per la ormai consolidata presenza dei titani della rete che offrono contenuti digitali e soprattutto per la mutazione genetica del consumo di entertainment e news. C'è un pubblico alto che non ha alcuna intenzione di sorbirsi la bassa qualità offerta dal mainstream e i giovani sono nativi digitali ai quali non importa un fico secco di quello che trasmettono mezzi di comunicazione che fanno parte dell'archeologia della distribuzione. Il Tyrannosaurus Rex scomparve a causa di una pioggia di asteroidi. In questo scenario gli asteroidi sono digitali e di qualità. Puoi trasmettere tutta la fiction da Belpaese e i talk a basso costo che vuoi, ma alla fine i consumatori di alto profilo di oggi e di domani, quelli che fanno i megatrend, vanno da un'altra parte. Anzi, sono già da un'altra parte.
07
Librandosi. Fare l'impresa
Prendersi cura di se stessi non significa solo allenare il corpo, ma soprattuto la mente. Per chi vuole migliorare e fare la sua piccola grande impresa, ecco due libri che il titolare consiglia vivamente. Quando sarete a cena con quello che dice sempre di non aver mai sbagliato niente, ma fate fatica a individuare cosa abbia davvero combinato nella vita, queste pagine vi daranno la forza per guardarlo con cinica ironia e dirgli di pagare il conto perché egli è indubbiamente il più bravo di tutti.
Il primo è un classico, un gioiello: Managing Oneself del grande Peter F. Drucker.
Attenzione: non è mai troppo tardi per cominciare. Il titolare e il socio spagnolo hanno costruito e lanciato List a cinquant'anni (sia chiaro, Maite ne ha sempre venti, di anni) una sfida davvero unica, radicale, un modello nuovo (qualità, niente pubblicità, rapporto con i lettori) potete scegliere anche voi la vostra seconda parte della vita. Drucker racconta anche questo.
Se volete lasciare il segno, aprire un nuovo mercato, la lettura obbligatoria è Strategia Oceano Blu. Se state nell'Oceano Rosso, avrete una vita in continua battaglia con gli altri per acquisire una quota di un mercato esistente, se invece diventate esploratori di un mondo nuovo, allora non avrete rivali (almeno per un bel po') e navigherete in un Oceano Blu. Non è facile, serve grande umiltà, dosi enormi di studio e lavoro, spirito imprenditoriale, accettare qualche volta di sbagliare, cadere, rialzarsi, ma chi ha talento, umiltà e tenacia ce la fa sempre. Buona lettura.
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l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.