19 Aprile
Nel gioco del cerino tra Salvini e Di Maio si brucia Roma
La Lega ferma il provvedimento "salva Roma". Salvini e Di Maio si scontrano, ma entrambi cercano di scaricare sull'alleato-avversario la colpa di una crisi di governo. L'inchiesta Siri e i guai del sindaco della Capitale. Il calendario politico e l'ombra di Mario Draghi. Messaggio dall'Istat per l'esecutivo: fiducia di imprese e consumatori in calo
Che succede? La crisi c'è, la soluzione no. Di Maio e Salvini sono ai materassi e nessuno ha il coraggio di rompere, c'è la paura di restare con il cerino in mano; a bruciarsi per prima nel gioco del cerino del governo giallo-verde è la Capitale, la Lega fermerà il "salva Roma", per Virginia Raggi sono guai seri sul bilancio e per i cittadini di Roma si profilano altri problemi sulla qualità già scadente di quasi tutti i servizi pubblici in ogni settore; il Presidente Mattarella ha dato un'intervista a una prestigiosa rivista francese dove offre una visione della sua linea politica; la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia è ancora in calo; in Libia la guerra non si ferma, Trump ha chiamato Haftar e chiesto la fine del conflitto, ma il generale della Cirenaica va avanti e assicura che la guerra finirà presto; i Dem stanno cercando di riprendere l'iniziativa sul Russiagate, ma Trump ne esce con un rilancio ulteriore sulla campagna presidenziale del 2020. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List. Toc toc, c'è ancora qualcuno a Palazzo Chigi?
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Di Maio, Salvini e il gioco del cerino
A che punto è la crisi-non-crisi di governo? Stiamo entrando nella fase del "gioco del cerino". Che cosa è? Per capirlo bisogna partire da un dato di sostanza politica: il governo è finito, ma nessuno vuole finirlo. E il cerino cosa c'entra? Il cerino (acces0) resta in mano al soggetto che a un certo punto consuma la rottura nella maggioranza del governo e certifica la morte dell'esecutivo aprendo la crisi sul piano formale. Perché la metafora del cerino? Perché aprire una crisi di governo è una delle faccende più complicate che esistano quando fai politica e sei a Palazzo Chigi, significa innescare un trauma,...
Che succede? La crisi c'è, la soluzione no. Di Maio e Salvini sono ai materassi e nessuno ha il coraggio di rompere, c'è la paura di restare con il cerino in mano; a bruciarsi per prima nel gioco del cerino del governo giallo-verde è la Capitale, la Lega fermerà il "salva Roma", per Virginia Raggi sono guai seri sul bilancio e per i cittadini di Roma si profilano altri problemi sulla qualità già scadente di quasi tutti i servizi pubblici in ogni settore; il Presidente Mattarella ha dato un'intervista a una prestigiosa rivista francese dove offre una visione della sua linea politica; la fiducia dei consumatori e delle imprese in Italia è ancora in calo; in Libia la guerra non si ferma, Trump ha chiamato Haftar e chiesto la fine del conflitto, ma il generale della Cirenaica va avanti e assicura che la guerra finirà presto; i Dem stanno cercando di riprendere l'iniziativa sul Russiagate, ma Trump ne esce con un rilancio ulteriore sulla campagna presidenziale del 2020. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List. Toc toc, c'è ancora qualcuno a Palazzo Chigi?
01
Di Maio, Salvini e il gioco del cerino
A che punto è la crisi-non-crisi di governo? Stiamo entrando nella fase del "gioco del cerino". Che cosa è? Per capirlo bisogna partire da un dato di sostanza politica: il governo è finito, ma nessuno vuole finirlo. E il cerino cosa c'entra? Il cerino (acces0) resta in mano al soggetto che a un certo punto consuma la rottura nella maggioranza del governo e certifica la morte dell'esecutivo aprendo la crisi sul piano formale. Perché la metafora del cerino? Perché aprire una crisi di governo è una delle faccende più complicate che esistano quando fai politica e sei a Palazzo Chigi, significa innescare un trauma, prima di tutto nell'elettorato che aveva creduto alla tua proposta e al governo che ne era nato.
Ecco perché Luigi Di Maio e Matteo Salvini si combattono a colpi di clava, ma non aprono formalmente la crisi di governo, anzi la escludono a vicenda per la propria parte e rovesciano l'accusa di volerla provocare sull'alleato-avversario. Questo è il gioco del cerino, nessuno vuole restare da solo a bruciarsi le dita.
Questa crisi che è palese, grave, ma non è interamente consumata, ha un problema in più: è una crisi al buio, non c'è un percorso pronto all'uso per uscirne. La maggioranza infatti non ha un format alternativo in Parlamento e non ha neppure la certezza di averne uno disponibile dopo un voto anticipato. Paradossalmente Cinque Stelle e Lega potrebbero rompere il loro matrimonio oggi e vedersi domani dopo un'elezione generale costretti a rinnovarlo per assenza di alternative.
02
La Lega ferma il "salva Roma"
Come si apre una crisi? Quello che raccontiamo tutti i giorni è più che sufficiente come base per farla maturare, ma l'evento che la innesca definitivamente è il blocco della macchina del governo. Siamo vicini a questo punto? Non a sufficienza, la crisi è possibile, ma tutto si gioca sull'aumento della probabilità che questo accada. Un fatto politico oggi questa probabilità la alza in maniera notevole: come abbiamo anticipato ieri, la Lega ha confermato la volontà di fermare il provvedimento "salva Roma", cioè una nuova iniezione di denaro nei bilanci della Capitale. "Il salva Roma non ci convince perché il sindaco non ha dato alcuna reale prospettiva di sviluppo della città. Il governo è disposto ad aiutare Roma, la Lega in primis, ma il problema vero è che in tre anni il M5S non ha offerto alcuna visione della città, è tutto peggiorato. E la Raggi non è in grado di amministrare", sostiene il partito di Salvini. Ieri inoltre, Virginia Raggi, in tv ha attaccato duramente Salvini sulla circolare che dà ai prefetti poteri di intervento straordinario nelle città, bypassando il potere dei sindaci. La risposta di Salvini stamattina è stata lapidaria: "La Raggi mi ha chiesto aiuto per salvare Roma da degrado, turisti cafoni e incivili in genere. La circolare sulle zone rosse va in questa direzione, esattamente come alcuni strumenti nel decreto sicurezza. Basta leggere le norme e applicarle, ma evidentemente la Raggi è distratta".
03
L'inchiesta sul leghista Siri
La battaglia su Roma naturalmente è il rimbalzo fuori controllo di un'altra vicenda, quella del sottosegretario leghista Armando Siri, finito sotto inchiesta per una mazzetta da 30 mila euro che gli sarebbe stata data in cambio di un emendamento da inserire nel Def in favore di un imprenditore mafioso, attivo nel settore delle energie alternative. Siri ha respinto tutte le accuse, la Lega ha fatto quadrato su di lui, il ministro Toninelli gli ha tolto tutte le deleghe. Crash. E via con la guerra leghista alla giunta di Virginia Raggi.
Tutto questo è grave, ma ancora non basta a far cadere l'esecutivo. Non siamo ancora arrivati all'orizzonte degli eventi del buco nero della crisi. Quello dal quale non si torna più indietro. Tanto è vero che Salvini - accusato da Di Maio di voler andare al voto e di essere già d'accordo con Berlusconi sul punto - risponde secco: "La crisi è solo nella testa di Di Maio". Che a sua volta pensa a un futuro con il Pd, questa è l'idea che ronza in testa ai leghisti e forse anche in quella di Di Maio. In ogni caso, nessuno vuole dare il calcio finale alla poltrona di Conte e di tutti i ministri, nessuno vuole restare con il cerino in mano. Ma tutti stanno correndo verso quella destinazione finale. Senza una correzione di rotta, il buco nero ti mangia.
Dunque bisogna prima di tutto frenare. Perché l'apertura di una crisi poi bisogna spiegarla, a meno di un anno dalla nascita dell'esecutivo, con le fanfare del sovranismo dispiegate, la retorica del governo del cambiamento e così via. Dal governo del popolo al fallimento di quelli che parlavano di popolo. Una crisi - senza una soluzione chiara per il dopo, un progetto alternativo da comunicare agli elettori, una buona dose di confidenza sull'esito finale e un calendario certo - non è possibile aprirla senza rischiare di andare a sbattere contro il muro di titanio della realtà.
04
Il calendario e l'ombra di Mario Draghi
Il calendario è inesorabile: a maggio c'è il voto europeo, poi arriva l'estate e nessuno in Italia è mai andato a votare con il secchiello e la paletta in mano, in autunno c'è la manovra di bilancio. In mezzo a tutto questo, c'è una grande incertezza sull'economia, una guerra in Libia, a poche miglia nautiche dall'Italia, la magistratura che sta facendo a fette la credibilità dei partiti. Lo scenario ha tutti gli elementi presenti negli shock politici del 1992 e del 2011: il sistema istituzionale inceppato, un paese in difficoltà economica e sotto speculazione, un quadro estero in rapido cambiamento, l'Africa del Nord in piena rivoluzione e una magistratura iperattiva sul fronte delle inchieste politiche. Sembra il ciclo dell'eterno ritorno.
Sono tutti elementi che in realtà possono sfociare non solo nel voto anticipato ma in un governo tecnico, un'altra soluzione d'emergenza. Tutti ovviamente la negano, ma sono parole, poi contano i fatti e la storia ci dice che ogni volta che compaiono gli elementi che abbiamo citato l'Italia trova l'escamotage del governo d'emergenza figlio di un larga intesa tra i partiti. Chi è il soggetto predestinato? Mario Draghi, il suo incarico alla presidenza della Bce scade il 31 ottobre prossimo. La figura chiave c'è, il calendario è favorevole, non ci resta da far altro che attendere l'evoluzione della storia con il taccuino in mano. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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In questo campo di battaglia c'è un punto che oggi è emerso con forza, proprio a causa della confusione del contesto: la linea politica del Presidente Mattarella.
05
La linea politica di Mattarella
Il Presidente della Repubblica intervistato dalla rivista Politique Internationale. Euroscettici: a forza di denigrare l'Ue hanno mobilitato gran parte della popolazione. Il sovranismo: non minaccia l'esistenza dell'Unione. Immigrazione: è mancata la solidarietà. I terroristi italiani e Parigi: troveremo un accordo
L'azione diplomatica del Quirinale per riavvicinare le posizioni tra Italia e Francia va avanti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella qualche settimana fa ha concesso un'intervista a Richard Heuzé, pubblicata da "Politique Internationale" con il titolo "Francia-Italia: una relazione indistruttibile". Pubblichiamo ampi brani del testo dell'intervista tradotta e diffusa dal Quirinale. Buona lettura.
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Richard Heuzé: La crisi diplomatica.
Sergio Mattarella: L’indomani dell’aggressione di Mussolini, della guerra e poi del comune impegno nella Resistenza, la riconciliazione con la Francia è stata una tappa fondamentale verso il reintegro dell’Italia nella comunità internazionale. A quel tempo soltanto pochi paesi erano disposti ad ascoltare ciò che aveva da dire la nuova Italia repubblicana. La vicinanza fra i due Ministri degli Esteri, Carlo Sforza e Georges Bidault, ha permesso la realizzazione, nel 1948, di un progetto di Unione doganale fra Parigi e Roma che andava ben al di là del Trattato di pace del 1947. Tale Unione ha preceduto l’adesione dell’Italia alla NATO, nel 1949, e al Consiglio d’Europa, ancora una volta con l’appoggio di Parigi. Continua a leggere l'intervista su List.
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L'intervista di Mattarella è netta su alcuni temi e fa chiarezza sulla visione del Quirinale, può piacere o meno, ma fissa dei punti che muovono la Presidenza della Repubblica. A tale visione, forse, dovrebbe corrispondere un'azione più incisiva, ma c'è tempo per seguirne l'evoluzione. Altri dati di realtà sui quali riflettere? Il calo di fiducia delle imprese e dei consumatori.
06
Messaggio per il governo: fiducia ancora in calo
I due partiti al governo continuano ad avere un consenso solido, ma sembra sempre più il frutto di un'assenza d'alternativa. Il dato paradossale è che al consenso ancora altissimo del governo corrisponde una discesa costante della fiducia di imprese e consumatori. Ecco la curva dell'Istat:
Cosa dice l'Istat? "Nel mese di aprile 2019, i risultati delle indagini sulla fiducia delle imprese confermano la debolezza dell’attuale fase ciclica, pur lasciando intravedere qualche segnale positivo nei servizi e nelle costruzioni, dove migliorano le aspettative sugli ordini e la domanda. Invece, si delinea uno scenario complessivamente incerto sia nel commercio sia nel settore manifatturiero, nel quale si registra un calo contenuto dell’indice. Tra i consumatori, l’indice di fiducia è sceso ancora in aprile toccando il livello più basso nel periodo agosto 2017 – aprile 2019". Lettura ulteriore: sul governo ci sono ancora aspettative da parte degli elettori, ma i provvedimenti adottati finora non sono riconosciuti come l'azione decisiva per far ripartire la crescita.
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Lasciamo l'Italia, andiamo in un posto dove riemergono i lampi di una guerra civile: l'Irlanda del Nord.
07
Londonderry, uccisa una giornalista
Si parla di una Nuova IRA e il solo ipotizzarlo dà la cifra della gravità della situazione nell'Irlanda del Nord. Quel che è certo è che la polizia ieri sera stava setacciando il quartiere Creannag a Londonderry alla ricerca di armi quando la giornalista Lyra McKee è stata uccisa dai colpi sparati da un uomo non identificato. Secondo il vicecapo della polizia, Mark Hamilton, dietro l'assassinio ci sarebbero i membri della Nuova IRA: "Sono probabilmente quelli che stanno dietro a questo. Verso le 23 della scorsa notte (la mezzanotte in Italia) è comparso un uomo che ha sparato un numero di colpi verso la polizia. Lyra McKee, una giovane donna di 29 anni, è stata ferita. È stata portata via dalla scena in un Rover di polizia all'ospedale di Altnagelvin, ma sfortunatamente è morta". Una reporter che era sul posto, Leona O'Neill del Belfast Telegraph, ha raccontato che un uomo "è arrivato all'angolo e ha sparato indiscriminatamente verso i veicoli della polizia. C'erano un certo numero di case con le famiglie - si erano riversate tutte in strada per vedere cosa stava succedendo". Lo scenario è inquietante: "I repubblicani dissidenti violenti stanno pianificando attacchi in questa città e stavamo conducendo un'operazione di ricerca a Creggan". Oltre 50 bombe molotov sono state lanciate contro la polizia. I fantasmi del passato ritornano.
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Guerre che pensavamo spente si stanno riaccendendo sulla spinta dell'estremizzazione della politica. Lo scontro senza esclusione di colpi ci conduce in America, c'è il day after della pubblicazione del rapporto Mueller sul Russiagate.
07
Cospirazione ko, Mueller fa Amleto sull'ostruzione
Donald Trump e la First Lady Melania ieri a Washington (Foto Ansa).Il rapporto sul Russiagate è una lettura di grandissimo interesse, molti dei casi li avevamo raccontati su List, ma lo scenario è tutto in divenire. Mueller si è ritrovato con una cospirazione inesistente, ha strambato sul caso dell'ostruzione alla giustizia da parte di Trump, ma anche qui si è ritrovato nell'impossibilità di formulare un'accusa precisa ed è finito in quella che Kimberley Strassel sul Wall Street Journal ha brillantemente definito la fase Amleto di Mueller. Il titolare ne ha discusso su Radio24 con Oscar Giannino nella seconda parte de "La versione di Oscar". Buon ascolto.
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Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Abbiamo passeggiato troppo sulla Terra, andiamo lontano. Ecco una stupenda immagine che viene dallo spazio.
08
Le dimensioni dell'universo
Il telescopio Hubble è da 29 anni lassù, ci ha donato immagini incredibili. Questa è la Nebulosa del Granchio Meridionale, costellazione del Centauro. Qualche terrapiattista immagina che anche questo oggetto sia piatto? No, guardate qui:
Come cambia la visione, le tre dimensioni. No attenzione, l'universo è in quattro dimensioni, è un concetto introdotto da Albert Einstein nella teoria della relatività ristretta, così abbiamo le tre dimensioni dello spazio (lunghezza, larghezza e profondità) e la dimensione del tempo. Domanda sul taccuino: ne esistono altre? Non lo sappiamo, sono state fatte delle simulazioni, forse la risposta è nell'ultimo arrivato nell'album fotografico dell'umanità, il buco nero:
Che viaggio meraviglioso. L'ora è quella giusta, andiamo a bere un Gin Martini. Buona serata a tutti.
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rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.