8 Giugno
Niente dazi lunedì
Stati Uniti e Messico firmano il patto per fermare il passaggio di stranieri al confine. Le nuove tariffe sul commercio non scatteranno, una buona notizia per i mercati. Italia, parte il gioco del rimpasto nel governo, chi salta? Il grosso guaio del Csm e il caso Lotti: il gioco del silenzio per Zingaretti è finito (e a Renzi va più che bene)
Niente dazi lunedì. Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con il Messico e le tariffe commerciali non scatteranno. Lo ha annunciato il presidente Donald Trump via Twitter.
"Ho il piacere di comunicarvi che gli Stati Uniti d'America hanno raggiunto un accordo firmato con il Messico. Le tariffe che dovevano essere applicate dagli Usa da lunedì contro il Messico sono dunque sospese a tempo indeterminato. Il Messico, in cambio, ha acconsentito ad assumere forti misure...". Il negoziato si è svolto al Dipartimento di Stato ed è Foggy Bottom a dare tutti i dettagli.
- Il comunicato congiunto dice che il Messico ha promesso "passi senza precedenti" per fermare l'immigrazione clandestina.
- I richiedenti asilo che passano il confine saranno trasferiti in Messico, in attesa del giudizio sulla loro richiesta.
- Il Messico a sua volta autorizzerà l'ingresso di tutte le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, secondo le regole internazionali.
- L'efficacia del nuovo accordo sarà verificata entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore e, se necessario, saranno intraprese altre azioni.
- Stati Uniti e Messico si impegnano a promuovere lo sviluppo economico e la cooperazione nel confine tra i due paesi.
È un successo di Trump? Sì. Funzionerà? Non lo sappiamo, dobbiamo vedere - come scritto nell'accordo - se davvero le misure prese saranno efficaci. Ma il primo effetto lo vedremo subito sui mercati: le Borse temevano l'innesco dei dazi sul Messico, il paese cacciavite della Corporate America. È una buona notizia per le prospettiva della crescita mondiale che, come vedremo, è in rallentamento e ha bisogno di nuovi stimoli.
È una buona notizia anche per l'Italia, il paese è infatti sottoposto agli shock esterni. Andiamo a vedere cosa sta succedendo dalle nostre parti.
01
Rimpasto? Prima il programma, poi i nomi
Cosa bolle in pentola? Un riassetto del governo, cioè un "rimpasto", il meraviglioso...
Niente dazi lunedì. Gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con il Messico e le tariffe commerciali non scatteranno. Lo ha annunciato il presidente Donald Trump via Twitter.
"Ho il piacere di comunicarvi che gli Stati Uniti d'America hanno raggiunto un accordo firmato con il Messico. Le tariffe che dovevano essere applicate dagli Usa da lunedì contro il Messico sono dunque sospese a tempo indeterminato. Il Messico, in cambio, ha acconsentito ad assumere forti misure...". Il negoziato si è svolto al Dipartimento di Stato ed è Foggy Bottom a dare tutti i dettagli.
- Il comunicato congiunto dice che il Messico ha promesso "passi senza precedenti" per fermare l'immigrazione clandestina.
- I richiedenti asilo che passano il confine saranno trasferiti in Messico, in attesa del giudizio sulla loro richiesta.
- Il Messico a sua volta autorizzerà l'ingresso di tutte le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria, secondo le regole internazionali.
- L'efficacia del nuovo accordo sarà verificata entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore e, se necessario, saranno intraprese altre azioni.
- Stati Uniti e Messico si impegnano a promuovere lo sviluppo economico e la cooperazione nel confine tra i due paesi.
È un successo di Trump? Sì. Funzionerà? Non lo sappiamo, dobbiamo vedere - come scritto nell'accordo - se davvero le misure prese saranno efficaci. Ma il primo effetto lo vedremo subito sui mercati: le Borse temevano l'innesco dei dazi sul Messico, il paese cacciavite della Corporate America. È una buona notizia per le prospettiva della crescita mondiale che, come vedremo, è in rallentamento e ha bisogno di nuovi stimoli.
È una buona notizia anche per l'Italia, il paese è infatti sottoposto agli shock esterni. Andiamo a vedere cosa sta succedendo dalle nostre parti.
01
Rimpasto? Prima il programma, poi i nomi
Cosa bolle in pentola? Un riassetto del governo, cioè un "rimpasto", il meraviglioso escamotage della Prima Repubblica, perfetto per risolvere ogni crisi. La realtà del voto europeo è ineludibile e l'impatto è già visibile. Nel Palazzo la domanda ricorrente è solo questa: chi salta? I nomi sono quelli che girano da un po' di giorni, Costa (Ambiente), Trenta (Difesa), Toninelli (Trasporti) - ma solo l'ultimo sembra davvero senza lo scudo termico del Movimento - l'ingresso di un leghista alle Politiche europee, un commissario europeo scelto da Salvini ma condiviso, qualche sorpresa, esordio inatteso, come sempre. È un gioco a bruciare candidature, tirare su e giù che è un dejà vu, prima Di Maio e Salvini devono trovare un accordo sui punti che devono passare al voto delle Camere, il resto viene dopo e non è neppure così importante, conta il patto politico che per ora è nella fase della tregua, ma non è stato ancora rivisto alla luce del voto europeo. La prova è tutta qui, ma è chiaro che chi è ministro e ha provato l'ebbrezza del potere non ha alcuna intenzione di lasciare. E poi i Cinque Stelle devono bere l'amaro calice, difficile deglutire il fatto che non sei più il primo partito e devi anche ridurre la tua presenza ministeriale. Per molti il titolo di "ministro", l'autista, il passe-partout istituzionale è e sarà una prima e sola volta, il Bingo della politica, un colpo alla roulette, il sogno di una serata e non il win for life. Ciak, si gira. Cielo, è già finito?
Rimpasto? Giancarlo Giorgetti la mette giù così:
Noi abbiamo sempre detto che il rimpasto è un termine da prima Repubblica. Non ci interessano i posti, ci interessano però le cose da fare e che sia chiaro che si vogliono fare. Quindi la ripartenza deve essere con la ripresa. Però, le cose devono essere chiare, i nomi vengono dopo.
Attenzione alla risposta che dà Giorgetti sulla eventuale sostituzione del ministro pentastellato Danilo Toninelli:
I nomi vengono dopo. Tra le visioni di Lega e Cinque Stelle sulle grandi opere certamente una, credo la nostra è stata premiata dagli elettori. La democrazia ha un senso e questo dovrebbe essere considerato. Quindi l'approccio dello sblocca cantieri, almeno per la sua evoluzione di questi giorni al Senato, dimostra che evidentemente c'è la voglia di fare ed anche il Movimento Cinque Stelle ha capito che le infrastrutture servono e la gente le chiede.
Più chiaro di così. Salvini che fa? È nella fase win win, ricorda agli alleati che le elezioni le ha vinte la Lega, dice al premier Conte che è ora di nominare il ministro delle Politiche europee (posto vacante dopo l'uscita di Paolo Savona, casella della Lega), ribadisce che l'uscita dall'Euro "non è minimamente nei nostri programmi e nelle nostre intenzioni" e che "le monete alternative le usiamo al Monopoli". I minibot? Draghi li ha bocciati, Salvini difende il punto politico, ma non è certo questa la partita fondamentale, c'è un gruppo politico da costituire al Parlamento europeo e soprattutto una visione di politica economica per non fare splash con i conti in estate, il periodo da sempre più pericoloso per la navigazione del governo con sulle spalle un debito pubblico che viaggia verso i 2400 miliardi di euro. Se i grillini masticano e digeriscono la realtà, non ci saranno problemi, al primo ostacolo significativo, si torna a votare. Il cerino è sempre nelle mani di Di Maio. Notare bene: è sempre acceso. Prossimo passaggio? Il governo giallo-verde 2.0.
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A proposito di numeri, aggiornamento sulla crescita, arriva da Bankitalia.
02
Bankitalia: produzione ancora debole
Ecco le nuove proiezioni macroeconomiche della Banca centrale:
Lettura rapida dei numeri:
- A livello macro siamo in presenza di un "forte indebolimento dello scenario internazionale" all'inizio dell'anno e un miglioramento (lento) nel biennio successivo.
- L'economia italiana tornerà "a crescere a ritmi moderati nella seconda parte dell’anno in corso".
- Il Pil aumenterà dello 0,3 per cento quest’anno, dello 0,7 per cento nel 2020 e dello 0,9 per cento nel 2021. La crescita dunque è inferiore di 3 decimi di punto percentuale quest’anno, 2 decimi nel 2020 e 1 decimo nel 2021.
- Cause della revisione? Debolezza della domanda estera, incertezza dello scenario. Positivi i consumi delle famiglie - c'è un lieve effetto del reddito di cittadinanza - e bene le esportazioni, che crescerebbero in linea con la domanda estera.
- Note negative: investimenti privati deboli, aumento del costo di finanziamento, scarso l'apporto di capitale produttivo nei prossimi tre anni, addirittura stagnante nel 2021. Abbiamo un problema non solo di classe politica, anche il capitalismo italiano deve dimostrare di essere all'altezza delle sfide del presente.
- Shock esterno. È un grande rischio, come scrive Bankitalia "i rischi che circondano queste proiezioni di crescita sono elevati; derivano dalle perduranti tensioni sulle politiche commerciali internazionali, che potrebbero accentuare la debolezza dell’economia globale e ripercuotersi sulle esportazioni e sulla propensione all’investimento, e, sul piano interno, dall’andamento dei mercati finanziari, che potrebbe risentire di un aumento dell’incertezza sulle prospettive della politica di bilancio e comportare condizioni di finanziamento per le imprese meno favorevoli".
Domanda sul taccuino del compagno Lenin: che fare? C'è una sola via: liberare risorse con una riforma fiscale e tagliare la spesa improduttiva. Lo faranno? La prima legge di Bilancio giallo-verde ha scelto la Protezione e non la Produzione. L'effetto è scarso sulla crescita e fa esplodere la spesa. Serve un cambio di passo.
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Dove guardare per capire la parabola dell'economia? In America, come sempre.
03
Rallenta l'occupazione, Wall Street scommette sulla Fed
La Borsa americana vede il taglio dei tassi della Federal Reserve e torna a marciare verso nuovi record, ecco l'andamento degli indici negli Stati Uniti alle ore 17.30:
Il mercato del lavoro è saturo e le assunzioni stanno rallentando: in maggio sono stati creati 75 mila nuovi posti di lavoro, un forte rallentamento rispetto ai mesi precedenti. Attenzione, parliamo di un paese che ha il tasso di disoccupazione al 3.6 per cento, il più basso degli ultimi 50 anni (1969), da 15 mesi è sotto il 4 per cento, siamo di fronte a 104 mesi consecutivi di crescita del tasso d'occupazione, le buste paga sono aumentate in media del 3 per cento anno su anno. La locomotiva americana rallenta, il tema vero è l'intensità della decelerazione e le misure per attutire l'impatto. Ecco perché il presidente della Federal Reserve, Jerome K. Powell, ha annunciato che la banca centrale americana ha il radar acceso sulla crescita e un taglio dei tassi sarà, se e quando le condizioni economiche matureranno, un provvedimento automatico. Il mercato lo sa e anticipa la corsa. Basterà? Wait and see, abbiamo il taccuino squadernato.
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Dal loggione arriva alla domanda: che cosa ci importa a noi delle buste paga in America?
04
Effetto America. Lo spread Btp-Bund scende a quota 262 punti
Ecco la spiegazione, tabella dello spread in Europa:
Brutte notizie per il partito dello spread. Quello tra Btp e Bund è sceso a 262 punti (volava verso i 300 punti qualche giorno fa) e la ragione del calo è nello scenario economico americano: se la Fed taglia i tassi, la politica delle banche centrali sarà "accomodante" e il rallentamento sarà contrastato con la leva del denaro. Ergo, non ci sarà la crisi, il flusso di investimenti sull'azionario non si interromperà, le banche faranno credito e l'economia continuerà a girare a un discreto ritmo. Niente tensioni fuori, situazione migliore per l'Italia.
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Torniamo in casa, facciamo un salto a Palazzo dei Marescialli, sede del Consiglio superiore della magistratura. Il Csm è diventato un grosso guaio e non siamo a Chinatown, ma a Roma, luogo dell'ovattato tran tran ministeriale, regno del grand commis, impero dello scambio di favori. L'organo di autogoverno della magistratura è sfregiato. Il pm Luca Palamara, al centro dell'inchiesta sulle assegnazioni degli incarichi nelle procure, ha spiegato quale sarà la sua strategia di difesa.
05
Palamara: non sono un corrotto
Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati e ex consigliere del Csm, ha detto come si difenderà: "Voglio dimostrare che non sono e non sarò mai un corrotto e che non sono mai stato eterodiretto da nessuno nelle mie scelte. Chiedo però che il mio nome non venga strumentalizzato per qualsiasi vicenda. Non sono mai stato collaterale a nessun partito politico e mai ho svolto incarichi fuori ruolo di diretta dipendenza dalla politica. Non ho mai messo in discussione il mio rispetto per la carica istituzionale del vicepresidente del Csm e più in generale delle prerogative dei singoli consiglieri". Questo è il preambolo.
Ma dove sta la ciccia del suo discorso? Nelle sue spese personali, ovvio: "Ho allegato alla memoria tutti i dettagli sulle spese da me sostenute dal 2011 a oggi: estratti conto, prelevamenti e ogni movimento bancario". E i rapporti con i vari personaggi emersi nell'inchiesta? "In una seconda fase chiarirò i miei rapporti con Cosimo Ferri, Luca Lotti e le altre persone citate dai giornali con le quali, viste le cariche che ho ricoperto dal 2008 in poi". Il problema non è giudiziario, ma politico. Il danno è fatto.
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Danno, enorme, che impatta anche sulla vita del Partito democratico, visto che uno degli attori di questa vicenda si chiama Luca Lotti. Leggiamo cosa scrive il socio spagnolo. Adelante.
06
Nel Pd è finito il gioco del silenzio
Il caso Lotti costringe il segretario Zingaretti a uscire allo scoperto e prendere una posizione. Ma questo rivela la debolezza della sua leadership. Uno scenario ideale per Renzi che punta al centro e progetta il suo ritorno. Maite Carpio racconta perché la vera partita di potere del grosso guaio del Csm è dentro il Partito democratico
di Maite Carpio
Cosa sta bollendo in pentola, nella cucina del Partito democratico? Giovedì scorso è successo un fatto molto grave che sarebbe conveniente tenere in considerazione con la dovuta precauzione se si vuole evitare che il cuoco si bruci. Perché il caso Lotti-Palamara, a livello politico, scotta. Il segretario Zingaretti, dopo troppi giorni di silenzio, ha convocato l’ex ministro renziano dello Sport, molto presto la mattina (quando ci sono solo le aziende delle pulizie) presso la sede del Nazareno, prima che arrivasse qualcuno, per chiedergli spiegazioni (si suppone) sul caso che sta travolgendo la magistratura del paese e che, guarda caso, vede lui, Lotti, nel cuore dello scandalo.
Zingaretti voleva che l’incontro rimanesse privato ma dopo il faccia a faccia l'agenzia di stampa La Presse manda in rete un lancio che parla di "totale solidarietà" di Zingaretti nei confronti di Lotti. Fine della riservatezza, grande caos, il segretario del Pd è costretto a tirar la testa fuori dal guscio per rispondere - goffamente - che non era vero, nessuna “solidarietà”. Che pasticcio! Continua a leggere l'articolo su List.
***
Pasticcio? Allora dobbiamo tornare a occuparci della fusione mancata tra Fiat-Chrysler e Renault. Mon Dieu, che pastiche. Ascoltiamo RadioList.
07
Voiture sovranista (in Francia). Grosso guaio al Csm (e nel Pd)
I contraccolpi della mancata fusione tra Fca e Renault, le scuse del governo francese, il nazionalismo di Parigi su quattroruote. Il ruolo dei giapponesi di Nissan, la difesa della fabbrica francese. La crisi del Csm si abbatte sul Pd, i rapporti di Lotti, la "non solidarietà" di Zingaretti, un caso che rischia di condurre i renziani alla rottura della fragile tregua dentro il partito. News, analisi, lettura dei giornali. Ascolta RadioList.
RadioList è il podcast di List in testa alle classifiche di iTunes. Questa puntata è al secondo posto, veniamo dopo la Bbc e non ci dispiace. Grazie a tutti.
Che facciamo ora? Chiudiamo questo numero di List con un giro turistico. D0ve? Che domande... nello spazio.
08
Turisti nella Stazione spaziale internazionale
Volete fare un'esperienza spaziale? Preparate l'assegno, indossate la tuta e fatevi un giretto in orbita nella Stazione spaziale internazionale. Il programma è quello il Low-Earth Orbit, alla Nasa servono soldi, il turismo cosmico è un business sicuro, il biglietto di viaggio è originale, la vista unica.
È pieno di super ricchi sulla Terra che non vedono l'ora di cenare con gli amici e dire: "Ah, bei tempi quando ero nel vuoto cosmico e guardavo casa mia dallo spazio". Non sarà la Nasa a vendere direttamente i viaggi, ma le compagnie private che lavorano con l'agenzia spaziale. Prezzo del biglietto? 35 mila dollari a notte. Il problema è che non è come stare in un albergo extralusso, non si esce mai dall'hotel, ci sono un sacco di cavi, strani pulsanti (da non toccare), gingilli elettronici, non c'è la piscina e il rientro a casa non è previsto per il giorno dopo. I selfie, ecco, quelli sono una meraviglia:
Si prevede un incremento dei follower. Sono i primi passi del turismo spaziale, avremo problemi di affollamento anche da quelle parti. Alla fine il vero lusso sarà quello di rimanere sul nostro pianeta. Che facciamo? Stiamo con i piedi per terra, è l'ora del Gin Martini, si può andare in orbita al terzo, costa meno, c'è un problema di mal di testa per chi non lo regge, fondamentale farselo servire agitato e non mescolato. Chissà come sarebbe in assenza di gravità? Che domande. Buona serata.
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4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
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conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.