7 Dicembre
Non è caduto e l'Occidente non sa come batterlo
Vladimir Putin chiude l'anno con un vantaggio in Ucraina e una strategia di logoramento che sta funzionando: la controffensiva di Kiev è fallita e l'Occidente è stanco. Biden lancia l'allarme, ma l'America è divisa. L'Europa? Un sonnambulo. La Germania arranca e i tedeschi vogliono le elezioni anticipate
Il finale di partita non c'è ancora, ma all'orizzonte ci sono i bagliori di quello che potrebbe accadere in Ucraina: l'implosione degli aiuti militari e finanziari dell'Occidente (leggere Stati Uniti) alla resistenza di Kiev. Prima i tuoni, poi i lampi, ora l'idea che Vladimir Putin possa vincere la guerra si sta facendo strada. Un uomo che ha visto la Guerra Fredda, troppo vecchio per combattere questa che è schizzata via dagli Urali, ma anziano quel che serve per sapere quanto sia pericolosa, ha avvisato tutti: Putin non si fermerà, attaccherà la Nato. In Ucraina ci giochiamo più di quello che immaginiamo, "il resto del mondo" ha un piano: rovesciare l'ordine liberale. E noi lo stiamo consentendo perché siamo deboli, non apprezziamo le nostre democrazie, abbiamo le pance pieni e i cervelli vuoti. È una guerra che si combatte a Kiev, nell'immensità del Pacifico, in Terra Santa per la sopravvivenza di Israele. Ovunque ci sia un barlume di libertà che se ne va, un pezzo della nostra storia. L'Europa? È un sonnambulo.
La pattuglia acrobatica Al Fursan degli Emirati Arabi Uniti dipinge in cielo i colori della bandiera russa per salutare l'arrivo di Vladimir Putin nel palazzo presidenziale Qasr Al Watan, a Abu Dhabi, il 6 December 2023 (Foto: Epa).Vladimir Putin in visita negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita è stato ricevuto come un "amico", Stati Uniti e Unione europea hanno fallito la strategia di isolamento dello zar, occorre realismo e un'idea di guerra diversa da quella adottata finora (domanda: le sanzioni hanno funzionato?), perché Putin ha girato a suo favore lo scenario, ha ri-orientato l'economia, puntato sulla guerra di logoramento e il risultato è che l'anno si chiude con i grandi timori dell'Occidente per l'integrità del fianco orientale dell'Europa. Domanda: c'è qualcuno che vuole difenderlo?
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"Le dinamiche...
Il finale di partita non c'è ancora, ma all'orizzonte ci sono i bagliori di quello che potrebbe accadere in Ucraina: l'implosione degli aiuti militari e finanziari dell'Occidente (leggere Stati Uniti) alla resistenza di Kiev. Prima i tuoni, poi i lampi, ora l'idea che Vladimir Putin possa vincere la guerra si sta facendo strada. Un uomo che ha visto la Guerra Fredda, troppo vecchio per combattere questa che è schizzata via dagli Urali, ma anziano quel che serve per sapere quanto sia pericolosa, ha avvisato tutti: Putin non si fermerà, attaccherà la Nato. In Ucraina ci giochiamo più di quello che immaginiamo, "il resto del mondo" ha un piano: rovesciare l'ordine liberale. E noi lo stiamo consentendo perché siamo deboli, non apprezziamo le nostre democrazie, abbiamo le pance pieni e i cervelli vuoti. È una guerra che si combatte a Kiev, nell'immensità del Pacifico, in Terra Santa per la sopravvivenza di Israele. Ovunque ci sia un barlume di libertà che se ne va, un pezzo della nostra storia. L'Europa? È un sonnambulo.
La pattuglia acrobatica Al Fursan degli Emirati Arabi Uniti dipinge in cielo i colori della bandiera russa per salutare l'arrivo di Vladimir Putin nel palazzo presidenziale Qasr Al Watan, a Abu Dhabi, il 6 December 2023 (Foto: Epa).Vladimir Putin in visita negli Emirati Arabi e in Arabia Saudita è stato ricevuto come un "amico", Stati Uniti e Unione europea hanno fallito la strategia di isolamento dello zar, occorre realismo e un'idea di guerra diversa da quella adottata finora (domanda: le sanzioni hanno funzionato?), perché Putin ha girato a suo favore lo scenario, ha ri-orientato l'economia, puntato sulla guerra di logoramento e il risultato è che l'anno si chiude con i grandi timori dell'Occidente per l'integrità del fianco orientale dell'Europa. Domanda: c'è qualcuno che vuole difenderlo?
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"Le dinamiche del sostegno all'Ucraina sono rallentate". Questo l'incipit del rapporto pubblicato questa mattina sul sito del Kiel Institute for the World Economy: gli aiuti a Kiev "hanno raggiunto un nuovo minimo tra agosto e ottobre 2023, un calo di quasi il 90% rispetto allo stesso periodo del 2022. L'Ucraina ora fa sempre più affidamento su un gruppo centrale di donatori come Stati Uniti, Germania e paesi nordici e dell'Europa orientale, che continuano a impegnarsi e fornire sia aiuti finanziari che armi importanti, come gli aerei da combattimento F-16".
01
Sorpresa, i russi amano la leadership della Cina
Mentre il conflitto tra Russia e Ucraina avvicina sempre di più Mosca e Pechino, la Cina emerge come vincitrice in un'altra arena: la battaglia per il soft power sull'Occidente, agli occhi di milioni di russi. Nel 2023, l'approvazione della leadership cinese in Russia ha raggiunto il suo massimo storico al 71%, mentre l'approvazione della leadership tedesca e statunitense è scesa a livelli mai visti in quasi un decennio. I dati sono di Gallup e devono far riflettere perché i russi non hanno mai amato la Cina, i mongoli furono gli unici a dominare per un certo periodo su Mosca e il ricordo resta come una fase nera della storia della Russia.
Il riallineamento con la Cina non è avvenuto da un giorno all'altro, per un lungo periodo è stato stabile. L'approvazione dei russi verso la Cina ha iniziato a crescere dopo l'annessione della Crimea alla Russia nel 2014. Tuttavia, anche nel periodo precedente all'inizio della guerra in Ucraina, il gradimento non ha mai superato il 56%. Il recente aumento dell'approvazione russa della leadership cinese non è stato immediato dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina. I dati Gallup raccolti da agosto a ottobre 2022 non hanno mostrato variazioni di tendenza degne di nota nell'approvazione della leadership cinese, mentre il rating degli Stati Uniti e della Germania è crollato. Un anno dopo, le perdite dei Paesi occidentali sembrano essersi trasformate in guadagni per la Cina.
02
Iniziativa diplomatica di Zelensky su Orban
L'Ucraina ha proposto un primo incontro tra il Presidente Volodymyr Zelenskyy e il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, nel tentativo di superare l'opposizione di Budapest alla proposta di adesione di Kyiv all'UE, che sarà discussa dal blocco la prossima settimana. L'Ungheria, membro dell'UE con diritto di veto, sostiene che l'Ucraina non è ancora pronta per l'adesione. Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha dichiarato che Budapest è aperta a un incontro tra i due leader, ma ha avvertito che "ha senso solo se c'è la possibilità di un risultato positivo". Giovedì, Orbán si recherà a Parigi per incontrare il Presidente francese Emmanuel Macron, che farà pressione su di lui affinché accetti di aprire i negoziati sull'adesione dell'Ucraina.
03
Manifattura tedesca ancora giù
La manifattura tedesca a ottobre ha registrato il quinto calo mensile consecutivo della produzione, con una flessione dello 0,4% a seguito di una significativa riduzione della produzione di macchinari e attrezzature. Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento mensile dello 0,2%. La contrazione a sorpresa ha portato il calo annuale al 3,5%, lasciando la produzione al 7% in meno rispetto al periodo precedente all'arrivo della pandemia nel 2020. La produzione è diminuita principalmente nelle industrie ad alta intensità energetica, con un calo dell'1,4% rispetto a settembre e del 7,1% rispetto all'anno precedente. È in arrivo un’altra diminuzione del prodotto interno lordo della Germania anche nel quarto trimestre.
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Il 55 per cento dei tedeschi è favorevole alle elezioni anticipate in Germania, da tenere il 9 giugno 2024, contemporaneamente alle elezioni europee. È quanto rivela un sondaggio dell’istituto demoscopico YouGov, come riporta Dpa. Secondo il 34% degli intervistati, la votazione per il rinnovo del Bundestag, il parlamento tedesco, dovrebbe svolgersi, invece, come da programma nell'autunno del 2025.
04
Disastri naturali, anno nero per le assicurazioni
Le catastrofi naturali hanno fatto schizzare le richieste di risarcimento assicurativo per circa 100 miliardi di dollari quest'anno, un aumento per il quarto anno consecutivo. Secondo le analisi del gruppo riassicurativo Swiss Re - citato dal Financial Times - tali tempeste, soprattutto negli Stati Uniti e in Italia, hanno causato danni assicurati per 60 miliardi di dollari, più del doppio della media decennale precedente.
Le perdite assicurate complessive da catastrofi naturali sono diminuite del 25% rispetto all'anno scorso (133 miliardi di dollari), dopo una stagione degli uragani più tranquilla del solito. Ma i valori consecutivi sono altissimi, un altro anno con danni vicini ai 100 miliardi di dollari sta generando ulteriore cautela e in alcune aree del mondo assicurare dei beni è diventato difficile.
05
Idrocarburi per sempre, manovre dei giganti dell’Oil & Gas
Le due principali compagnie del petrolio e del gas australiane hanno avviato colloqui per una potenziale fusione da 80 miliardi di dollari australiani (52 miliardi di dollari americani) per creare un leader nella produzione di gas naturale liquefatto. La notizia è un ulteriore segnale segnale del processo di consolidamento globale nel settore dell'Oil & Gas. Investimenti in ricerca e aggregazioni, è iniziata una nuova era degli idrocarburi. Woodside ha un valore di 57 miliardi di dollari australiani; Santos viene valutata circa 22 miliardi di dollari australiani ed è stata a lungo considerata un obiettivo di acquisizione. Come andrà a finire? Lo sapremo presto, il settore energetico sta ridisegnando la mappa del potere.
06
Taylor Swift
Che potenza, Taylor Swift, lo show della musica contemporanea è lei. Persona dell’anno sulla copertina di Time.
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settembre
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nei precedenti articoli.
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7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
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8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
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9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
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conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
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10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
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della
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migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
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l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.