2 Luglio

Ombrelli, parmigiano, scarpe. Il conflitto del presente

Politica, libertà, commercio. La rivoluzione degli ombrelli a Hong Kong, i nuovi dazi americani sui beni europei che colpiranno i prodotti italiani, la disputa sulla prima bandiera americana sulle scarpe Nike. Il racconto del simbolismo della contemporaneità. L'agenda del giorno, appuntamento decisivo a Bruxelles per le nomine

 
Che cosa dobbiamo osservare con attenzione oggi? Ecco gli appuntamtni che abbiamo segnato sul taccuino: 

01

L'agenda del giorno

Consiglio europeo. Bruxelles deve scegliere il presidente della Commissione Ue. Siamo in una fase di stallo totale, non c'è accordo tra i paesi, sono forti le tensioni tra Francia e Germania.  Anche Timmermans ieri è affondato. Riemergerà stamattina? Per ora hanno rimediato una pessima figura. Sono emerse tutte le divisioni, le crepe aperta del voto europeo.

Vertice Opec. Attendiamo le decisioni dei produttori di petrolio sui tagli e il prezzo. Occhio al profilo twitter di Trump. 

Banche centrali. Atteso un intervento di John Williams, presidente della Federal Reserve di New York, sulle prospettive dell'economia. È sempre The Only Game In Town, il solo gioco in città. 

Antitrust. Oggi c'è la presentazione della relazione annuale dell'Antitrust.

Tutto qui? No, ci occuperemo di conti pubblici, scarpe e parmigiano. La contemporaneità è carica di simboli, di oggetti che diventano un altro significato. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo. 

02

Lo scudo anti-infrazione del governo

Conti pubblici. Ieri il consiglio dei ministri ha preso decisioni importanti: per evitare la procedura d'infrazione il governo ha approvato la legge di assestamento del bilancio:  ridurrà il deficit quest'anno di 7,6 miliardi, congelati 1,5 miliardi di euro di risparmi di reddito di cittadinanza e quota 100. Il deficit passa dal 2,4% indicato nel Def al 2,04%, il famoso "numeretto" indicato a dicembre del 2018 dopo la trattativa con Bruxelles sui conti. al termine della trattativa con Bruxelles sulla manovra. Vanno bene le entrate tributarie e contributive (3.5 miliardi di euro in più) e quelle non fiscali (2.7 miliardi in più). Sono misure che dovrebbero consentire di superare le obiezioni dell'Unione europea. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri ha schierato tutto il suo peso in favore dei provvedimenti presi: "Noi crediamo che...


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