16 Settembre

Orfini: "Sciogliere il Pd". Il declino dei progressisti in Europa

La realtà della crisi dei partiti socialdemocratici e la resistenza di fronte al declino di una formula che o si rinnova o muore. Di fronte a cambiamenti epocali le classi dirigenti hanno continuato a fare finta di nulla, come se il tempo si fosse fermato negli anni Novanta. Lorenzo Castellani fa un'indagine sulla fine di un'epoca

"Stracciamo lo statuto del Pd, sciogliamolo e rifondiamolo. Non serve cambiare nome. Mettiamo insieme un pezzo di paese che non condivide le politiche di questo governo: dobbiamo costruire una risposta dopo la sconfitta che sia all'altezza della sfida. Il partito com'è oggi non funziona. Mi rivolgo a tutti, basta questa distinzione con la società civile, decidiamo insieme la linea politica e la leadership".  Lo ha detto ieri Matteo Orfini, presidente del Pd.

 

di Lorenzo Castellani

Come le élite sovietiche alla fine degli anni Ottanta oggi le classi dirigenti liberal si rifiutano di accettare il cambiamento d’epoca che gli si para davanti. Il grafico ieri pubblicato su List relativo agli andamenti dei partiti di centrosinistra mostra un quadro semplice: in Europa, da nord a sud e da est a ovest, tutto i partiti di centrosinistra perdono voti. Gli storici di domani saranno ben più capaci dei commentatori di oggi di spiegare questa dinamica seppure alcune ipotesi possono essere vagliate.

James Burnham, già trozkista trasformatosi in polemista conservatore, metteva in guardia i suoi lettori sulla “perversione del liberalismo” all’alba della fine delle ideologie. Un liberalismo sempre meno tory, cioè conservatore e reazionario, e sempre più liberal, focalizzato sui diritti individuali e su una generale cooperazione tra Stato e mercato. Egli sosteneva che questo nuovo centrismo, avvicinamento ideologico tra destra e sinistra moderate che s’iniziava a vedere in tutto il mondo occidentale, avrebbe indebolito i sistemi politici e aperto gli spazi per delle rivolte impregnate di estremismo (oggi diremmo populismo).

Daniel Bell negli stessi anni mostrava come il tramonto delle culture politiche avrebbe generato una politica “depoliticizzata”, in cui il potere della tecnica, del mercato e di un civismo apolitico, se non antipolitico, avrebbero preso il sopravvento.

Christopher Lasch nella sua ultima opera, Il Paradiso in Terra, aveva...


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