29 Luglio
Partenze e arrivi. Ma la sfida è tra Meloni e Letta
Carfagna e Gelmini si candidano con Azione, Calenda punta a prosciugare il voto al centro di Forza Italia. Il segretario dem ("sono pronto") e la leader di Fratelli d'Italia ("niente promesse irrealizzabili") si giocano la premiership. Pd e FdI hanno un netto distacco su tutti gli altri partiti. Una campagna elettorale senza esclusione di colpi con sullo sfondo i rapporti con la Russia e l'Atlantismo
Che succede? Luglio è stato uno strano mese, l'inflazione continua a galoppare, i segni di un rallentamento dell'economia sono evidenti, eppure Wall Street poco fa ha chiuso con l'indice S&P 500 (+1,42% nella seduta odierna) che ha messo a segno il suo miglior mese (+9,1%) dal novembre del 2020. L'indice Dow Jones ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,97% e di quasi il 7% nel mese. Il Nasdaq è balzato dell'1,88% e di oltre il 12% a luglio, al top da aprile 2020. Le trimestrali migliori del previsto e paradossalmente i dati economici in peggioramento hanno spinto la borsa americana, gli investitori sono convinti che la Federal Reserve rallenterà la sua stretta monetaria e dunque gli aumenti dei tassi saranno più prudenti. Il presidente della Fed, Jerome Powell, è di fronte a una situazione davvero difficile, un passo falso e il mercato va giù.
La guerra in Ucraina continua secondo lo schema del conflitto di logoramento (e l'inverno sta arrivando più velocemente di quanto immaginiamo), mentre la Russia oggi ha ammonito: difficile rispettare l'accordo sull'export di grano. Il vice ambasciatore della Russia al Consiglio di sicurezza dell'Onu, Dmitri Polianskiy, ha affermato che l'Occidente continua a inviare "armi pesanti" e dunque "è difficile essere in grado di sostenere la piena attuazione di questi accordi se le armi pesanti continuano a essere consegnate in quei porti". Conseguenza? I russi faranno "tutto il possibile per distruggere questi materiali perché nulla in questo accordo impedisce di continuare a lavorare per smilitarizzare l'Ucraina". Bombardare i porti e esportare il grano. Missione impossibile.
Il clima è questo, grande incertezza, alti e bassi. In Italia la campagna elettorale è partita, alcune pedine sono andate a dama e il quadro delle alleanze si fa più chiaro, ma lo scontro sarà durissimo. Siamo solo all'inizio e il polverone si è...
Che succede? Luglio è stato uno strano mese, l'inflazione continua a galoppare, i segni di un rallentamento dell'economia sono evidenti, eppure Wall Street poco fa ha chiuso con l'indice S&P 500 (+1,42% nella seduta odierna) che ha messo a segno il suo miglior mese (+9,1%) dal novembre del 2020. L'indice Dow Jones ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,97% e di quasi il 7% nel mese. Il Nasdaq è balzato dell'1,88% e di oltre il 12% a luglio, al top da aprile 2020. Le trimestrali migliori del previsto e paradossalmente i dati economici in peggioramento hanno spinto la borsa americana, gli investitori sono convinti che la Federal Reserve rallenterà la sua stretta monetaria e dunque gli aumenti dei tassi saranno più prudenti. Il presidente della Fed, Jerome Powell, è di fronte a una situazione davvero difficile, un passo falso e il mercato va giù.
La guerra in Ucraina continua secondo lo schema del conflitto di logoramento (e l'inverno sta arrivando più velocemente di quanto immaginiamo), mentre la Russia oggi ha ammonito: difficile rispettare l'accordo sull'export di grano. Il vice ambasciatore della Russia al Consiglio di sicurezza dell'Onu, Dmitri Polianskiy, ha affermato che l'Occidente continua a inviare "armi pesanti" e dunque "è difficile essere in grado di sostenere la piena attuazione di questi accordi se le armi pesanti continuano a essere consegnate in quei porti". Conseguenza? I russi faranno "tutto il possibile per distruggere questi materiali perché nulla in questo accordo impedisce di continuare a lavorare per smilitarizzare l'Ucraina". Bombardare i porti e esportare il grano. Missione impossibile.
Il clima è questo, grande incertezza, alti e bassi. In Italia la campagna elettorale è partita, alcune pedine sono andate a dama e il quadro delle alleanze si fa più chiaro, ma lo scontro sarà durissimo. Siamo solo all'inizio e il polverone si è già sollevato. Finirà il 25 settembre. Allacciate le cinture, indossate il casco, seguite il titolare di List.
01
Addio, azzurri. Gelmini, Carfagna e Berlusconi
Cambio di stagione. "Il tempo cambia molte cose nella vita", cantava Franco Battiato. Forza Italia ha una storia lunga, passano tutti, Berlusconi resta. Ci sono alcune immagini che raccontano quel tempo che scorre, le mutazioni, gli arrivi e soprattutto gli addii. Questa è un'immagine del 1° agosto del 2008:
Il set è quello di Palazzo Chigi, Berlusconi siede al centro, è presidente del Consiglio. A sinistra, il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, poi il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni. A destra, il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo e il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Mariastella Gelmini.
Ora facciamo un salto avanti nel tempo, oggi, Roma, sede della Stampa estera:
Mariastella Gelmini e Mara Carfagna annunciano il loro passaggio a Azione, il partito di Carlo Calenda. Tutto è cambiato, un'era è finita. Berlusconi ha colto l'occasione offerta da Conte di tagliare il legame con il governo Draghi, ha scelto il voto. Gelmini e Carfagna, che hanno sempre sostenuto l'esecutivo di Draghi, hanno vissuto il cambio di rotta come un tradimento. Niente di nuovo nella storia di Berlusconi, interpretò lo stesso copione con il governo Monti. Prima lo sostenne e poi lo affondò. Qui la partita è stata innescata dai Cinque Stelle, Berlusconi ha seguito con lo sguardo e lasciato passare gli eventi. Draghi addio. Così è partito l'esodo da Forza Italia. Gelmini e Carfagna sono due nomi importanti nella storia degli azzurri. Come l'ha presa il Cavaliere? Male, è partito subito da Forza Italia un fuoco di dichiarazioni contro Gelmini e Carfagna, tutti gli esponenti principali del partito hanno dichiarato contro il cambio di campo.
Vale per tutti quanto dice Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi e vice capogruppo di Fi al Senato: "È stupefacente la semplicità con la quale chi è stato dirigente, parlamentare e ministro di Forza Italia, oltretutto più di una volta, oggi cambia casacca per sposare le cause della sinistra e dei suoi alleati. E ancora più sorprendente è la serenità con la quale 'i nuovi acquisti di Azione' si sono resi complici delle volgari bordate e delle offese che Calenda, con il suo solito fare da primo della classe, ha riservato a Forza Italia e, soprattutto, al Presidente Berlusconi. Le scelte politiche di ciascuno sono senza dubbio legittime, ma non per questo coerenti, nonostante le ricostruzioni pittoresche fatte da chi tenta di mascherare il proprio trasformismo con una scelta nell'interesse di un paese". Un altro fronte rovente della campagna elettorale è aperto, lo scontro tra ex azzurri.
E Giorgia Meloni che in quella foto era una giovanissima esordiente al governo? Eccola, in pista, a caccia della premiership, durante l'ultima direzione del partito, ieri:
La prima donna che può aspirare concretamente a governare l'Italia è a destra. Un elemento di riflessione, tra i tanti, per la sinistra italiana che parla di parità ma poi non la pratica nella realtà.
02
Sondaggi, la corsa è tra Fratelli d'Italia e Pd
Sondaggi? Ecco l'ultima Supermedia Agi/Youtrend, il riferimento per misurare il battito della politica italiana:
Fratelli d'Italia è il primo partito con il 23,3%, il Pd è il secondo al 22,8%. Nota bene: la somma dei voti di Forza Italia (7,8%) e Lega (13.7%) è inferiore (21,5%) al dato del partito di Giorgia Meloni. La sfida a destra è tutta qui. La corsa per conquistare la premiership è tra Meloni e Letta.
03
Letta: pronto al confronto con Meloni
Alleanze e premiership. Il segretario del Pd Enrico Letta prepara lo sfida contro Giorgia Meloni (Foto Ansa).Enrico Letta sa che l'avversario da battere è lei, Meloni. Qualsiasi polemica con Berlusconi o Salvini lo ridurrebbe al ruolo da comprimario, cosa che non è. E darebbe spazio inoltre al partito di Calenda, Azione, il quale con l'arrivo di Carfagna e Gelmini punta chiaramente a prosciugare il consenso di Forza Italia, catturare i voti del centro, che sono anche un obiettivo del Pd. Letta deve chiudere la formazione dell'alleanza di centro-sinistra al più presto, per partire con una campagna elettorale dove parte in svantaggio ma non è affatto detto che sia destinato alla sconfitta. Il segretario dem dice che è in fase "molto avanzata, per noi ci vorrà un po' più di tempo che per il centrodestra: Il centrodestra è stato rapidissimo, Forza Italia e la Lega si sono consegnati a Meloni e non c'è stata partita. La discussione tra di noi è giusto che ci sia, durerà ancora pochi giorni".
Sfiammato il tandem con i Cinque Stelle, resta l'alleanza con Renzi e Calenda. "Sono nostri interlocutori - dice Letta - ci stiamo discutendo. La legge elettorale obbliga ad alleanze elettorali, poi ognuno è responsabile del suo programma. Noi lanceremo una lista che si chiamerà Democratici e progressisti che avrà il suo programma e poi procederemo con le alleanze. Non sarà un'alleanza solo su base elettorale, io sono convinto che sarà forte con gli elettori che sono frastornati dall'idea di passare da Draghi a Meloni. Io credo che abbiamo molto da dire agli elettori".
Con Giuseppe Conte la partita è chiusa, ognuno per la sua strada. "Con il Movimento Cinque Stelle siamo stati chiari e noi non dialoghiamo con chi ha fatto cadere Draghi. Questo governo stava facendo bene e la Lega, Forza Italia e M5s si sono assunti una grave responsabilità di fronte al Paese".
Attenzione a questo passaggio di Letta, introduce un fattore che sta plasmando la campagna elettorale, almeno in questa fase iniziale: "Credo sia preoccupante se viene fuori che il governo Draghi è cascato perché c'è stata un'influenza russa. È giusto che le cose si sappiano, noi abbiamo chiesto la verità, ma noi chiediamo una campagna elettorale che parli di lavoro, di pensioni e di lotta alla precarietà. Il primo punto è l'ambiente, stiamo facendo una campagna elettorale mentre si soffoca. Stiamo correndo un rischio e dobbiamo essere chiari sulle scelte da fare in questo campo. L'astensionismo si combatte confrontandoci sui temi e io sono pronto a confrontarmi con Meloni su tutti i temi che oggi riguardano gli italiani". Enrico & Giorgia, loro saranno i protagonisti. Salvo sorprese.
04
Perché l'Atlantismo (di Meloni) è un passaggio chiave
Il conflitto tra grandi potenze, lo scontro l'Occidente e 'il resto del mondo' hanno rimesso al centro della scena la politica estera, soprattutto la questione del collocamento internazionale dell'Italia e la linea dei partiti. Giorgia Meloni intervistata stasera dal Tg1 ha detto: "Le nostre idee sono chiarissime, in particolare dall'inizio del conflitto. Da molto, da sempre. Lo abbiamo ampiamente dimostrato quando dall'opposizione del governo Draghi abbiamo fatto la politica estera del governo, atteso che Draghi aveva una difficoltà a mettere insieme i suoi riottosi partiti in una risoluzione sul tema del sostegno alla causa ucraina, che infatti non diceva assolutamente niente, alla fine il Parlamento ha dovuto approvare la risoluzione proposta da Fratelli d'Italia, che era molto più chiara". "Fratelli d'Italia - assicura Meloni - è il partito che più di tutti garantisce la collocazione atlantica dell'Italia e l'abbiamo dimostrato quando non avevamo un interesse elettorale a farlo, banalmente perché quanto balla l'interesse nazionale italiano noi non facciamo calcoli elettorali ma ragioniamo sempre e solo a difesa dell'interesse della nostra nazione. E il nostro interesse nazionale si difende in questa metà campo". Non è una dichiarazione retorica, è un programma di governo e Meloni fa questa dichiarazione affinché gli osservatori internazionali (che non votano ma pesano) registrino le sue parole.
Le parole di Meloni, visto lo scenario, fanno parte di una strategia il cui obiettivo è quello di marcare la distanza prima di tutto da Berlusconi e Salvini. E non solo sulla politica estera, l'altro tema è quello delle promesse irrealizzabili. Berlusconi ha già messo in pista un aumento delle pensioni, Salvini parla di 50 miliardi da "mettere nelle tasche degli italiani". Meloni avvisa tutti: "Non mi pare che ci siano nodi particolarmente critici. Quello cui vorrei fossimo tutti molto attenti è non fare una campagna elettorale facendo promesse che eventualmente non si possano mantenere. Serve molta serietà in un momento come questo, serve una verità che non sempre la politica ha saputo dimostrare, serve una responsabilità che penso Fratelli d'Italia e il centrodestra sapranno portare in questa campagna elettorale. Quindi chiederemo anche agli alleati un programma snello, efficace ma molto molto serio". Gong.
05
Tra Mosca e Pechino. Berlusconi, Salvini e Conte
I rapporti di Berlusconi con Vladimir Putin sono cosa che è nelle pagine di storia, le dichiarazioni di Salvini per l'uomo del Cremlino e il suo tentativo di andare a Mosca (senza aver mai avvisato Palazzo Chigi e Farnesina) sono in cronaca, le 'cineserie' di Beppe Grillo e di Giuseppe Conte sono un capitolo della strana politica estera del Movimento Cinque Stelle. L'arrivo dei russi e dei cinesi durante la pandemia quando a Palazzo Chigi c'era Conte, un fatto. L'intesa tra Italia e Cina sulla Nuova via della Seta, con tanto di visita di Xi Jinping a Roma, un evento che fece vacillare i pilastri della nostra collocazione nel patto Euro-Atlantico. Con questi fatti vicini e lontani squadernati, tutti si chiedono che politica farà un governo a destra in Italia. Ecco perché la dichiarazione di Meloni sul suo Atlantismo è importante. È un elemento chiave della campagna elettorale. E dei suoi (im)prevedibili colpi e veleni.
***
Si vota, dunque ogni mezzo è buono per far secco l’avversario politico. Va detto che Matteo Salvini ci pensa da solo (con dosi di imperizia, ingenuità e non-senso della posizione) a cucinare il caffè-latte dove i suoi avversari inzuppano il biscotto, ma immaginarlo a tramare con l'ambasciatore russo per far dimettere i suoi ministri dal governo e far cadere Draghi, questo è francamente un plot impossibile, né Giancarlo Giorgetti né Massimo Garavaglia né Erika Stefani si sarebbero mai mossi per ordine di un Razov via Salvini. La Lega infatti non ha mai ritirato i ministri dalla delegazione governativa perché non aveva alcun senso. Non è successo e non poteva accadere perché Salvini - che avrebbe potuto mettere in crisi l'esecutivo in vari passaggi - fece 17 mesi fa una scelta consapevole quando decise di far parte del governo di unità nazionale. Le elezioni anticipate erano un fatto logico nel caso in cui Draghi fosse stato eletto al Quirinale, ma così non è stato. Oggi sono un rischio per la tempistica (non c'è mai stata una campagna elettorale in estate) e il contesto (guerra, shock energetico, rallentamento globale dell'economia), ma restano un fatto politico normale seppur in uno scenario geopolitico eccezionale.
Il governo Draghi è caduto perché i Cinque Stelle non hanno votato la fiducia sul decreto legge Aiuti, un fatto politico grave che il premier ha giustamente trattato come una rottura del patto che aveva dato vita al suo governo. Berlusconi e Salvini si sono infilati in questo scenario, hanno colto la palla al balzo (alzata dall'incapacità di Conte di leggere i fatti politici, si chiama esperienza), giungendo alla conclusione che non c'era spazio per andare avanti con i Cinque Stelle (e non si può dire che questo non fosse un argomento politico valido) e sulla base di quell'evento traumatico per la maggioranza hanno proposto un nuovo format (la nascita di un esecutivo senza i Cinque Stelle) che lo stesso Draghi ha giudicato impossibile. Tutto qui. Complicità e influenze di Mosca? Sono tutte ricostruzioni a mezz'aria. Certo che la caduta del governo Draghi è stata un disastro politico, un evento che ha giocato a favore di Mosca (che aveva gioito anche per la crisi del governo di Boris Johnson a Londra), ma qui si fermano i fatti. Poi ci sono le speculazioni e queste o sono supportate da elementi reali o entrano a tutta velocità tra le tesi cospiratorie che hanno sempre un grande fascino narrativo, sono buoni per un romanzo, ma non sono cronaca. Per sostenere una tesi simile, servono fatti robusti. E per ora non ci sono.
Non vi sono dubbi che la disinformatia della Russia e della Cina sia presente anche nel nostro paese, non è una novità sconvolgente, fa parte della competizione tra grandi potenze, soprattutto nello scenario attuale, dove assistiamo a un conflitto palese tra l'Occidente e 'il resto del mondo'. L'Italia è un paese chiave nella Nato, il suo spazio vitale è quello del Mediterraneo, il governo Draghi ha sostenuto con fermezza l'Ucraina. Terra ideale per le spie, le loro azioni di disturbo. Sarebbe una notizia l'assenza (non la presenza) dei russi. Le spie di Mosca nel nostro paese sono un dato storico. Più recente ma altrettanto pervasiva è la presenza dei cinesi, che tessono la tela in Occidente non solo nello spazio cyber, dove sono abilissimi (come i russi).
La storia pubblicata dalla Stampa l'altro ieri è vecchia (i contatti tra un collaboratore di Salvini, Antonio Capuano, e i diplomatici dell'ambasciata russa per organizzare un viaggio a Mosca, vicenda più da comedy che da spy story), c'è oltre alla vicenda surreale solo un fatto che sembra non esaurito, pronto a tornare in scena: la presenza - da qualche parte in qualche stanza di qualche palazzo - di appunti, note, documenti non ufficiali, che circolano come se fossero dispacci di dominio pubblico. Fogli volanti che parlano di un'attività di sorveglianza dei Servizi su persone che hanno un ruolo politico. Nonostante la secca smentita di Gabrielli ("le notizie apparse sul quotidiano La Stampa, circa l'attribuzione all'intelligence nazionale di asserite interlocuzioni tra l'Avvocato Capuano e rappresentanti dell'Ambasciata della Federazione Russa in Italia, per far cadere il Governo Draghi - afferma - sono prive di ogni fondamento come già riferito al Copasir, in occasione di analoghi articoli, apparsi nei mesi scorsi"), il Russiagate all'italiana va avanti. Le istituzioni negano, ma dal quotidiano di Torino ribadiscono che "che i documenti visionati sono una sintesi informale del lavoro d'intelligence sulla vicenda, comunicati ai competenti livelli istituzionali". Sintesi informale. La risposta della direzione della Stampa conferma l'esistenza di resoconti e analisi dell'intelligence che finiscono sui giornali. Notizia. Smentita. Conferma della notizia. Questa è la carrellata degli eventi.
È un gioco in cui 'vale tutto' (e niente è più certo, soprattutto se la smentita passa come acqua su un sasso) e questo vai e vieni, a ondate, di 'rivelazioni' sta diventando un elemento di distorsione del dibattito pubblico, un'arma di distrazione (e distruzione) di massa in un momento delicato della nostra storia. Si tratta di un problema rilevante, non perché i giornali pubblicano (se pubblicano vuol dire che hanno fatto le opportune verifiche delle fonti e dei documenti e dunque fanno il loro mestiere), ma perché tutto questo avviene durante la campagna elettorale. Così la 'fuga' di "sintesi informali" che dovrebbero essere riservate (ancor più se rappresentano un lavoro di raccolta e analisi di dati non ufficiale, non definitivo, parziale) diventa un'arma politica che viene agitata come una clava da entità nell'ombra. Domanda secca sul taccuino del cronista: perché?
Matteo Renzi è il politico che meglio di tutti commenta la vicenda, chiede accertamenti e aggiunge "due cose": "La prima, deve chiarire anche Conte, perché la vicenda dei soldati russi giunti in Italia nel 2020 continuiamo a non capirla, in tanti. La seconda, se davvero le intercettazioni che hanno riguardato Salvini venissero davvero da intercettazioni 'preventive', sarebbe un bel problema. Questa campagna elettorale non merita interferenze straniere e non merita nemmeno fughe di notizie dagli uffici istituzionali. Ne riparleremo". È uno scenario che non fa bene alle istituzioni, prima di tutto ai Servizi che sono un baluardo della nostra democrazia.
***
Facciamo un altro salto all'estero. Succedono cose turche.
06
Scintille tra Turchia e Germania. Duello a Istanbul
I rapporti tra Germania e Turchia non sono mai stati facili. Il presidente turco Erdogan in passato ha spesso attaccato la cancelliera Merkel. Ma quello che è successo oggi a Berlino è un fatto che va al di là della schermaglia diplomatica, un duro scontro durante un faccia a faccia a Istanbul tra i ministri degli Esteri di Turchia e Germania, Mevlut Cavusoglu e Annalena Baerbock, che era alla sua prima visita nel Paese e ha scartavetrato le parole in faccia al suo collega, padrone di casa. Il tema è quello dei rapporti tesi tra Turchia e Grecia, Ankara punta alla supremazia nel Mediterraneo Orientale, in gioco ci sono i giacimenti di gas offshore, il primato sull'area che la Turchia insegue con un mix di diplomazia economica e operazioni militari. Tutto sul filo del rasoio, à la Erdogan.
Prima dello scontro. Mevlut Cavusoglu e Annalena Baerbock a Istanbul (Foto Epa).Baerbock prima di fare tappa a Istanbul era stata in Grecia e neanche lì era andata benissimo (accuse alla Germania per la cooperazione militare con la Turchia nella costruzione dei sottomarini, elemento chiave della guerra silenziosa nel Mediterraneo Orientale). Durante la conferenza stampa congiunta con Cavusoglu (un ministro molto esperto, un professionista) Baerbock ha accusato i turchi di usare le operazioni militari per puntare sulle isole dell'Egeo contese: "Le isole greche di Lesbo, Chio, Rodi e molte altre sono territori greci e nessuno ha il diritto di metterlo in dubbio, non possiamo risolvere i problemi del Mediterraneo Orientale aumentando le tensioni". A quel punto Cavusoglu ha risposto con durezza: "Perché stai coprendo le azioni illegali della tua Grecia?". È partito un confronto aspro, rivelatore di tutte le tensioni tra Berlino e Ankara. Baerbock ha criticato l'operazione turca contro i curdi in Siria ("causerà solo più dolore alle persone") e poi ha calato una carta che ha esacerbato il già teso scambio di battute, ha chiesto la scarcerazione dell'oppositore Osman Kavala, condannato all'ergastolo con l'accusa di aver organizzato i la protesta di Gezi Park nel 2013: "I diritti delle persone perseguitate dovrebbero essere protetti". Cavusoglu è partito con accuse pesanti: "Perché stai menzionando Kavala? Perché lo avete utilizzato. So che avete finanziato gli eventi di Gezi". Conclusione del ministro degli Esteri turco: "Quando c'era Merkel, la posizione della Germania era equilibrata, era in grado di fare mediazione".
***
È la grande partita a scacchi (armati) del Mediterraneo Orientale. È anche casa nostra, il Mare Nostrum, è un tema della politica estera dell'Italia. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.