6 Maggio
Petrolio, gas e spread. La tempesta perfetta
I mercati vanno in profondo rosso, i prezzi energetici sono destinati a restare alti, l'inflazione preoccupa le banche centrali, i timori crescenti di uno scenario da stagflazione. Spread tra Btp e Bund a 200 punti, è la prima volta da maggio 2020. L'Unione europea cerca un difficile compromesso sull'embargo al petrolio russo. L'Ungheria dice no e attende una nuova proposta. Sul campo di battaglia dell'Ucraina la Russia punta a distruggere ferrovie e strade per impedire l'arrivo delle armi
A che punto è la guerra? Aspetta il 9 maggio, il Giorno della Vittoria, Putin sulla Piazza Rossa. Cosa dirà l'uomo del Cremlino? Chi sarà con lui? Cosa sfilerà davanti al mondo? Nessuno può anticiparlo, ma è chiaro che ogni dettaglio sarà osservato e interpretato (un tempo questo era il regno dei cremlinologi, furono mandati in pensione, che illusione), perché la guerra continua a essere nelle mani di Putin.
01
Spread tra Btp e Bund a 200 punti, prima volta da maggio 2020
Guardate questo grafico, sono gli spread tra il Bund tedesco e gli altri titoli di Stato europei:
Per l'Italia arriva un segnale pessimo: lo spread tra Btp e Bund ha toccato stamattina i 200 punti, non accadeva da maggio 2020. Il costo del nostro debito pubblico è destinato a salire. I mercati stanno registrando il cambiamento di scenario accelerato dalla guerra, le Borse europee stamattina sono deboli, sulla scia del crollo di Wall Street di ieri e della seduta negativa delle borse asiatiche (tranne quella di Tokyo). Prima di vedere cosa sta accadendo nell'economia, andiamo sul campo di battaglia dell'Ucraina.
02
Fanteria in stallo, l'aviazione punta sulle ferrovie
I preparativi della parata militare del 9 maggio sulla Piazza Rossa (Foto Zuma).Punto nave militare, la situazione sul campo di battaglia:
- Non ci sono avanzamenti significativi delle forze russe nel sud di Kharkiv, Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore.
- L'Ucraina ha confermato che i russi hanno fatto breccia nell'acciaieria di Azovstal, l'esito di questa battaglia è segnato, Mosca conquisterà la posizione e chiuderà la conquista di Mariupol.
- L'Ucraina sta contrattaccando a Kharkiv per spingerle verso Izyum e poi provare a attaccare le linee di comunicazione russe.
- Offensiva russa verso Zaporizhia, combattimenti nelle regioni di Kherson e Mykolaiv dove i russi stanno cercando di consolidare le posizioni.
Si...
A che punto è la guerra? Aspetta il 9 maggio, il Giorno della Vittoria, Putin sulla Piazza Rossa. Cosa dirà l'uomo del Cremlino? Chi sarà con lui? Cosa sfilerà davanti al mondo? Nessuno può anticiparlo, ma è chiaro che ogni dettaglio sarà osservato e interpretato (un tempo questo era il regno dei cremlinologi, furono mandati in pensione, che illusione), perché la guerra continua a essere nelle mani di Putin.
01
Spread tra Btp e Bund a 200 punti, prima volta da maggio 2020
Guardate questo grafico, sono gli spread tra il Bund tedesco e gli altri titoli di Stato europei:
Per l'Italia arriva un segnale pessimo: lo spread tra Btp e Bund ha toccato stamattina i 200 punti, non accadeva da maggio 2020. Il costo del nostro debito pubblico è destinato a salire. I mercati stanno registrando il cambiamento di scenario accelerato dalla guerra, le Borse europee stamattina sono deboli, sulla scia del crollo di Wall Street di ieri e della seduta negativa delle borse asiatiche (tranne quella di Tokyo). Prima di vedere cosa sta accadendo nell'economia, andiamo sul campo di battaglia dell'Ucraina.
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Fanteria in stallo, l'aviazione punta sulle ferrovie
I preparativi della parata militare del 9 maggio sulla Piazza Rossa (Foto Zuma).Punto nave militare, la situazione sul campo di battaglia:
- Non ci sono avanzamenti significativi delle forze russe nel sud di Kharkiv, Donetsk e Luhansk nelle ultime 24 ore.
- L'Ucraina ha confermato che i russi hanno fatto breccia nell'acciaieria di Azovstal, l'esito di questa battaglia è segnato, Mosca conquisterà la posizione e chiuderà la conquista di Mariupol.
- L'Ucraina sta contrattaccando a Kharkiv per spingerle verso Izyum e poi provare a attaccare le linee di comunicazione russe.
- Offensiva russa verso Zaporizhia, combattimenti nelle regioni di Kherson e Mykolaiv dove i russi stanno cercando di consolidare le posizioni.
Si guarda alla fanteria, ma quello da osservare in questo momento è il 'lavoro' dell'aviazione, quali sono gli obiettivi. I russi stanno bombardando le ferrovie, tagliano le vie di trasporto che servono per la spedizione di armi nel Donbass. Questo indica che Mosca continua a preparare la guerra lunga, che l'Occidente dovrà ogni giorno rimpiazzare l'artiglieria, i proiettili (e le truppe) per dare agli ucraini la difesa di cui hanno bisogno per mantenere le posizioni e contrattaccare.
03
Durata e obiettivo della guerra, un problema non chiarito
Per quanto potrà durare? Gigantesco punto interrogativo. E quale è l'obiettivo dell'Occidente? Se chiedete a Draghi, è la pace. Se ascoltate Biden, è il rovesciamento di Putin. Noi stiamo seguendo Biden. Sarà il presidente del Consiglio ad ascoltare i piani dell'amministrazione americana nel suo viaggio a Washington il 10 e 11 maggio. E quello del Pentagono non è un buon piano (chiedere lumi a Richard Haass, presidente del Council on Foreign Relations), perché l'intenzione di "indebolire la Russia" esplicitata candidamente da Lloyd Austin, il segretario della Difesa, è un disegno che è la premessa di un conflitto mondiale, perché gli Stati Uniti e l'Europa non hanno interessi sovrapponibili (dalla catena degli Urali fino ai Pirenei c'è una grande pianura aperta alle invasioni, una terra e un destino comune, non siamo a Dallas), perché è un'idea pericolosa a livelli inimmaginabili, perché non c'è un mandato parlamentare che affermi che il nostro obiettivo è quello del regime change a Mosca. Dobbiamo fermare la guerra in Ucraina non allargarla. Se le Camere hanno ancora senso di esistere, devono discutere e votare questo scenario. Se non lo fanno, avremo amare sorprese.
04
Petrolio e gas, l'Europa di fronte alla realtà di Mosca
C'è chi pensa che la situazione stia logorando la tenuta del Cremlino (vero, ma solo in parte e la resistenza della Russia non è paragonabile a quella di società occidentali dove soffrire e morire sono eventi cancellati dall'immaginario), ma dimentica di dire che il logoramento politico (e economico) riguarda anche l'Europa (ne vediamo i segni profondi) e gli Stati Uniti sono in preda a una spaventosa crisi interna che consegnerà la vittoria nelle elezioni di mid-term al Partito repubblicano guidato da Donald Trump.
Vladimir Putin ha un'arma: il petrolio e il gas. È anche il suo punto debole, ma per ora gioca tutto a suo favore, perché l'embargo dell'Europa sul petrolio dopo 48 ore di discussione a Bruxelles non si è ancora materializzato, mentre le divisioni tra i paesi europei sono emerse tutte.
"Non è la guerra dell'Ungheria". Il premier ungherese Viktor Orban (Foto Epa).Il premier ungherese Viktor Orban stamattina ha messo giù la realtà: "La proposta di embargo del petrolio russo da parte dell'Europa è inaccettabile". Non è questione di intelligenza con il nemico (Putin), ma di struttura economica dei vari paesi, l'Ungheria senza il barile di Mosca finisce gambe all'aria, deve cambiare tutto il suo sistema di raffinazione dei prodotti petroliferi, ha bisogno di tempo. Orban sostiene che "le sanzioni introdotte dall'Ue causano più problemi all'Europa che alla Russia", "abbiamo detto chiaramente che c'è una linea rossa sulle sanzioni", ha chiarito che vuole "cooperare con l'Europa" e che l'Ungheria aspetta una "nuova proposta", quanto alla guerra, Orban afferma che "è una guerra tra l'Ucraina e la Russia, non quella dell'Ungheria, non inviamo armi" a Kiev. Gong. Per chi suona la campana?
Il problema tedesco. Il cancelliere della Germania, Olaf Scholz (Foto Epa).Per l'Europa. Piovono dati economici preoccupanti, quelli della Germania prima di tutto. La produzione industriale in Germania a marzo è crollata a -3,9% in marzo mese su mese, mentre anno su anno è a quota -3,5%. Altro gong. Cosa farà il cancelliere Olaf Scholz di fronte a un'economia tedesca che si sta inchiodando?
Sul petrolio russo (e figuriamoci cosa potrà mai accadere sul gas) sono comparse in scena tutte le divergenze che rendono impossibile un bando ora e subito uguale per tutti. Bloccare il petrolio di Mosca? Se ne parlerà tra sei mesi per chi può farcela, per altri occorreranno anni, sono in arrivo esenzioni temporali ampie per molti Stati (Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e altri), l'accordo ci sarà, ma la spaccatura è profonda e il fattore tempo per ora continuerà a giocare in favore della Russia che a guerra in corso incasserà miliardi dalla vendita dei suoi prodotti energetici.
05
Mercati. Come è cambiato lo scenario in 48 ore
Sta fallendo il tentativo di frenare l'inflazione (che tutti i leader occidentali dicevano fosse "temporanea", c'è parecchio da riflettere sulle capacità di analisi di chi proponeva questo scenario del tutto irrealistico, fuori completamente dall'economia di ogni giorno), i prezzi energetici anche dopo il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve e della Bank Of England, restano alti, la componente più importante dell'inflazione resterà in campo a lungo. Il rischio? Che l'azione delle Banche centrali inneschi la caduta della produzione. In 48 ore si è prodotto uno scenario che non promette nulla di buono: Fed e Boe alzano i tassi, l'inflazione resta alta, una guerra è in corso nel cuore dell'Europa, il prezzo delle materie prime vola, le sanzioni conducono la Russia (e i suoi alleati) a una reazione sempre più dura. Siamo piombati negli anni Trenta.
Il 4 maggio il punto nave era questo:
- Sanzioni sul petrolio russo dividono Ue
- OPEC+ non cambia piani di produzione
- India non blocca import petrolio russo
- Cina continuerà a comprare olio russo
- Petrolio a +5 dollari al barile
- Prodotti raffinati a prezzi stellari (e problema riserve)
Il 5 maggio si presenta così:
- No news da Ue su petrolio russo e sanzioni
- Brent a 111 il barile
- Wall Street: Dow - 3,55 Nasdaq -5%
- Senato Usa presenta legge contro Opec
- Dietrofront. Casa Bianca verso acquisto 60 mln di barili di petrolio per le riserve strategiche
L'epicentro della crisi è l'America.
06
Wall Street crolla, il problema si chiama inflazione
Wall Street in 48 ore ha registrato la realtà: prima l'euforia per un taglio di mezzo punto e le parole del governatore Jerome Powell che esclude un taglio di 0.75 punti, poi la presa d'atto che l'inflazione alta sembra destinata a restare in campo, con le previsioni nere della Banca d'Inghilterra sul rallentamento della crescita, il rischio concreto di recessione e un tasso d'inflazione a ottobre del 10%. Su e giù, un classico della Borsa. L'indice Nasdaq 100 ha fatto in una settimana il giro della morte per tornare esattamente dov'era lunedì, in basso:
Proiettato nel futuro, pesato il contesto in cui siamo immersi, questo significa che le quotazioni dei titoli azionari scenderanno ancora. Siamo solo all'inizio di una nuova schermata del videogame. La direzione del mercato è più chiara di quanto si dica nei titoli dei giornali: inflazione elevata, stretta della politica monetaria delle banche centrali, aumento del rendimento delle obbligazioni, calo costante dei prezzi delle azioni, dollaro in crescita e prezzi delle materie prime in aumento. Ci avviciniamo allo scenario della stagflazione. Dizionario di finanza e investimenti di Barron's:
Stagflazione: termine coniato dagli economisti negli anni Settanta per descrivere un'inedita combinazione di rallentamento della crescita, alta disoccupazione (stagnazione) e aumento dei prezzi (inflazione). Il principale fattore fu il quadruplicato aumento dei prezzi del petrolio deciso dal cartello dei paesi produttori dell'Opec nel 1973-74 che causò un aumento dei prezzi nell'economia e un rallentamento della crescita. In uno scenario di stagflazione le politiche fiscali e monetarie per stimolare l'economia e ridurre la disoccupazione hanno solo l'effetto di inasprire l'inflazione.
Vi ricorda qualcosa? Ci stiamo avvicinando a grandi falcate a questo scenario. La crisi energetica c'è (titanica), quella dell'occupazione sta arrivando (ieri sono aumentati i sussidi di disoccupazione in America), la confusione politica farà il resto.
I mercati finanziari sono volatili, la politica americana dà segni di sottosopra con l'amministrazione Biden che prima rilascia le riserve strategiche di petrolio e poi sembra sul punto di decidere l'acquisto di 60 milioni di barili di petrolio per ricostruire le stesse riserve, tutto in poche settimane, questo non solo è il segnale di una politica economica poco seria, è il segnale del caos in arrivo con una guerra lunga, dispendiosa e dall'esito incerto nel cuore dell'Europa. È Oriente contro Occidente.
Così la Borsa americana registra la sua peggiore sessione dell'anno: il Nasdaq archivia la terza perdita di punti più grande di sempre, dopo le sedute 'nere' del 12 e 16 marzo 2020, all'inizio della pandemia di Covid. Il Dow Jones lascia sul terreno il 3,12% a 4.152,38 punti (con una perdita giornaliera di 1.033,07), lo S&P 500 perde il 3,44% a 4.152,38 punti e il Nasdaq sprofonda a -4,99% a 12.317,69 punti. La realtà sta bussando alla porta. Tutti e tre i principali indici di Wall Street hanno cancellato i guadagni realizzati durante il rally dell'altro ieri. I megacap tecnologici sono crollati, tra cui Alphabet (-4,71%), Apple Inc (-5,57%), Microsoft Corp (-4,36%), società madre di Google, Meta Platforms (-6,77%), Tesla (-8,33%) e Amazon.com (-7,56%).
Tutti gli 11 principali settori S&P sono andati in rosso, con il consumo discrezionale in testa. L'indice di volatilità Cboe, noto anche come indicatore della paura di Wall Street, è salito al 22,7%. L'attenzione degli investitori ora si sposta sul rapporto mensile sull'occupazione che sarà diffuso oggi dal Dipartimento del lavoro. Il report darà indizi significativi sulla forza del mercato del lavoro e sul suo impatto sulla politica monetaria.
07
Kiev? BoJo ha un problema elettorale a Londra
Seggi chiusi in Inghilterra, è iniziato il conteggio dei voti per le elezioni locali in 146 consigli in Inghilterra, 32 consigli scozzesi e 22 autorità locali gallesi. Come sta andando? Boris Johnson sta subendo una sconfitta a Londra, ma il partito tiene fuori dalla Capitale. In ogni caso, per lui è una doccia fredda (gli farà bene, ammesso che resista). I Tories hanno perso il borough londinese di Wandsworth (quello favorito da Margaret Thatcher), che avevano dal 1978. Sconfitta anche nel distretto di Barnet, controllato dai Tory dal 1964 con due sole interruzioni. Dopo oltre 50 anni i Tories hanno perso il consiglio di Westminster, è un fatto simbolico che dovrebbe far riflettere BoJo.
BoJo, abbiamo un problema. Il premier inglese alla prova del voto locale (Foto Epa).Sintesi: senza uno sfondamento del Labour fuori Londra, non ci sarà una vittoria netta dell'opposizione, ma le sconfitte nei quartieri dell'upper class a Londra sono il segnale che per Johnson la scelta di andare in guerra non ha prodotto alcun risultato elettorale. Conseguenze? Le vedremo presto, perché l'economia inglese si sta avvitando e la Banca d'Inghilterra ha già avvisato i naviganti: l'inflazione crescerà ancora, la produzione calerà e il paese rischia la recessione. E God Save The Queen.
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L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.