27 Ottobre

Piedi per terra e voli senza ali

L'incontro tra governo e sindacati "è andato male" dicono i confederali che evocano "iniziative" se Palazzo Chigi non cambia la manovra. Ma dove e cosa? Lo scenario economico, la realtà, la liturgia dei vertici, l'idea impossibile di dettare la linea a Draghi. Non è un tema di pensioni e tasse, ma di visioni, divisioni e visionari

Che succede? Draghi sta facendo il suo giro di giostra prima di mandare la manovra in Parlamento, i partiti tentano l'assalto alla diligenza, i sindacati difendono l'indifendibile e non si capisce bene cosa vogliano. Siamo in un gioco di fumi e specchi. Cambiano i nomi, passa il tempo, ma siamo sempre là, alla battaglia della "finanziaria" che oggi si chiama legge di Bilancio. E siamo naturalmente al dejà vu sulle riforme che in questo paese non si possono fare perché le corporazioni sono pronte a bloccarle in partenza. Andrà così? La manovra è il banco di prova del governo? Un po' sì e un po' no. Sì, perché i numeri non possono essere ballerini - i saldi non cambiano - e dunque il premier affermerà che il perimetro del suo dominio è quello; no, perché alla fine tirare la corda con uno come Draghi significa assumersi il rischio di strappare e nessuno può permettersi uno scenario da innesco di una crisi "italiana" sui mercati. Tutto esagerato per essere vero, non è una questione di pensioni e tasse, questa è una storia visioni, divisioni e visionari. Unite i puntini, li troverete tutti schierati sul palcoscenico. 

Il vertice con i sindacati è cominciato alle 18, solito tira e molla, vecchia liturgia con un premier nuovo che in passato è stato il direttore generale del Tesoro e conosce il copione, c'è un momento per dare filo e c'è un istante in cui si tira indietro la tela. È la tessitura della politica, l'importante è conoscere la trama. Qui pare che i sindacalisti abbiano deciso di dettare la linea al premier sbagliato, stanno sottovalutando Draghi che è sì un uomo come chiunque altro, ma non è un premier come tutti gli altri. 

I sindacalisti non sono mai teneri con nessuno, non vanno per il...


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