9 Giugno
Politiche dell'irrealtà
Quando l'-ismo domina, la razionalità soccombe e l'errore è una certezza. Dalla guerra in Ucraina con l'invio di armi senza diplomazia, alle scelte su energia e ambiente. L'Europa ha un problema di visione del mondo (e di se stessa). La via di una de-industrializzazione governata dai dogmi. La guerra civile americana punta sulla Corte Suprema
Agenda della giornata? Ieri Macron e Draghi hanno cenato insieme all'Eliseo, un vertice per fare il punto su un'Europa che ha un bisogno disperato di leadership, di visione, di autonomia. Non ne conosciamo gli esiti, abbiamo per ora formule generiche, quello che conta alla fine sono i fatti politici. Restiamo in attesa. Nel frattempo, abbiamo un paio di punti dai quali partire per avere un quadro della contemporaneità, solo quello che conta, è un ottimo modo per avere (in opposizione, per reazione chimica) anche lo scenario irrazionale delle politiche dell'irrealtà. Seguite il titolare di List.
01
Cina, l'export vola. Ma la politica Zero Covid continua
8 giugno 2022, il presidente cinese Xi Jinping in visita a Yongfeng (Foto Xinhua).Cina. L'export cinese rimbalza, dopo lo stop per il lockdown, a maggio segna un +16,9%, surplus a +78,76 miliardi. La crescita è più che raddoppiata rispetto alle stime degli analisi. La politica Zero Covid in ogni caso resta, una parte di Shanghai è di nuovo in lockdown, per l'Occidente non è una buona notizia.
Inflazione. La Casa Bianca gioca ancora una volta d'anticipo per provare a attutire il crash landing dei numeri, la realtà. L'amministrazione Biden ieri ha fatto sapere che sarà "elevata". Il dato sull'andamento dei prezzi in America sarà diffuso domani. Attesa per la riunione di oggi ad Amsterdam del Consiglio direttivo della Bce che darà indicazioni sulla politica monetaria e l'inflazione.
Borsa. Gli indici dei mercati in Asia sono tutti in calo, in controtendenza l'indice Nikkei in territorio positivo, ma debole. Le borse europee hanno aperto in rosso, i future degli indici di Wall Street sono negativi.
Petrolio. Il Brent viaggia ai massimi (123,65 dollari al barile), il petrolio sale sui dati dell'economia cinese, ma i lockdown non sono finiti e ne limitano la corsa. Ecco il cruscotto...
Agenda della giornata? Ieri Macron e Draghi hanno cenato insieme all'Eliseo, un vertice per fare il punto su un'Europa che ha un bisogno disperato di leadership, di visione, di autonomia. Non ne conosciamo gli esiti, abbiamo per ora formule generiche, quello che conta alla fine sono i fatti politici. Restiamo in attesa. Nel frattempo, abbiamo un paio di punti dai quali partire per avere un quadro della contemporaneità, solo quello che conta, è un ottimo modo per avere (in opposizione, per reazione chimica) anche lo scenario irrazionale delle politiche dell'irrealtà. Seguite il titolare di List.
01
Cina, l'export vola. Ma la politica Zero Covid continua
8 giugno 2022, il presidente cinese Xi Jinping in visita a Yongfeng (Foto Xinhua).Cina. L'export cinese rimbalza, dopo lo stop per il lockdown, a maggio segna un +16,9%, surplus a +78,76 miliardi. La crescita è più che raddoppiata rispetto alle stime degli analisi. La politica Zero Covid in ogni caso resta, una parte di Shanghai è di nuovo in lockdown, per l'Occidente non è una buona notizia.
Inflazione. La Casa Bianca gioca ancora una volta d'anticipo per provare a attutire il crash landing dei numeri, la realtà. L'amministrazione Biden ieri ha fatto sapere che sarà "elevata". Il dato sull'andamento dei prezzi in America sarà diffuso domani. Attesa per la riunione di oggi ad Amsterdam del Consiglio direttivo della Bce che darà indicazioni sulla politica monetaria e l'inflazione.
Borsa. Gli indici dei mercati in Asia sono tutti in calo, in controtendenza l'indice Nikkei in territorio positivo, ma debole. Le borse europee hanno aperto in rosso, i future degli indici di Wall Street sono negativi.
Petrolio. Il Brent viaggia ai massimi (123,65 dollari al barile), il petrolio sale sui dati dell'economia cinese, ma i lockdown non sono finiti e ne limitano la corsa. Ecco il cruscotto delle contrattazioni sul monitor del titolare:
Con questi prezzi, l'inflazione non calerà e i numeri americani ci diranno che non è arrivata al picco massimo. Il futuro ci riserva prezzi alti e sfide sulle materie prime gigantesche.
02
La Casa Bianca, armi a Kiev per "resistere". La Russia? Avanza
Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale dell'amministrazione Biden (Foto Epa).Armi all'Ucraina. Gli Stati Uniti continueranno a fonire le armi necessarie per "resistere". Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Biden non può permettersi di tornare indietro. La Russia nel frattempo ha conquistato quasi tutta la città di Severodonetsk e sta schierando i carri armati vicino a Zaporizhzhia. Secondo l'intelligence britannica "nelle ultime 48 ore il Gruppo di forze orientale russo ha aumentato gli sforzi per avanzare a sud di Izium" dove si erano "bloccati ad aprile, dopo che le forze ucraine avevano fatto buon uso del terreno per rallentare l'avanzata russa. La Russia probabilmente cerca di riguadagnare slancio in quest'area per esercitare ulteriore pressione su Severodonetsk e per avere la possibilità di avanzare più in profondità nell'oblast di Donetsk".
03
Toh, che sorpresa. L'Iran nucleare "non collabora"
L'Ayatollah Ali Khamenei durante le celebrazioni per il 33esimo anniversario della morte di dell'Ayatollah Khomeini (Foto Epa).Iran atomico. L'Aiea ha richiamato l'Iran per mancanza di collaborazione. L'Agenzia atomica internazionale afferma che Teheran può costruire la bomba atomica, sono state rilevate tracce di uranio in tre siti e le autorità iraniane non danno sufficienti spiegazioni sulla presenza di materiale radioattivo. Reazione dell'Iran, ore 08.02: posizione dell'Aiea "politica e non costruttiva".
04
La guerra civile americana punta alla Corte Suprema
La Corte Suprema americana. Da sinistra, seduti: Samuel A. Alito, Jr., Clarence Thomas, il presidente John G. Roberts, Jr., Stephen G. Breyer e Sonia Sotomayor. In piedi, da sinistra: Brett Kavanaugh, Elena Kagan, Neil M. Gorsuch e Amy Coney Barrett. (Foto: Erin Schaff / Pool via CNP)Il giudice conservatore Brett Kavanaugh era nel mirino di un californiano di 26 anni, Nicholas John Roske, arrestato ieri notte mentre si aggirava vicino alla casa del giudice della Corte Suprema. Secondo le ricostruzioni, era vestito di nero, aveva una valigia, uno zaino, una Glock 17 con due caricatori e munizioni, uno spray al peperoncino, un coltello tattico, un martello, un cacciavite, un piede di porco, fascette e nastro adesivo. Tutto quello che serviva per l'assassinio. Un fanatico pronto a colpire. Secondo il Washington Post questo giovane di belle speranze ha detto di voler "dare uno scopo alla sua vita" uccidendo Kavanaugh e impedendo un cambio della legislazione sull'aborto. Commento dell'Editorial Board del Wall Street Journal:
I Democratici hanno ora l'obbligo particolare di abbassare la pressione dell'opinione pubblica sulla Corte. Stanno predicendo la fine dell'aborto in America, e questo non è affatto vicino a ciò che accadrebbe se la Roe venisse annullata. Il dibattito sull'aborto si sposterà semplicemente negli Stati e nel processo politico delle legislature statali. Tutti, a destra e a sinistra, dovrebbero denunciare la violenza politica, a cominciare dal Presidente Biden. Le conseguenze di un assassinio della Corte Suprema sono orribili anche solo da contemplare.
L'America è un paese che sta scivolando verso uno scenario di guerra civile, l'Europa sembra non rendersene conto, è prigioniera di un sonnambulismo preoccupante.
***
Questa è la realtà, poi ci sono le politiche dell'irrealtà. Cosa sono?
05
Il ciclo delle politiche dell'irrealtà
Le politiche dell'irrealtà sono all'origine di molti problemi contemporanei, a cominciare dalla guerra. È il grande male dell'uomo occidentale che è convinto di dominare il mondo, di poterlo plasmare senza conseguenze. Finite le crociate in nome di Dio, abbiamo trovato altre divinità incrollabili che il politicamente corretto ha iniettato a presa rapida su cervelli vuoti e fragili.
Il ciclo della politica dell'irrealtà è il seguente: illudersi che uno scenario sia vero, pensare di poter imporre il non-vero sul vero, raccontarsi una storia che non corrisponde ai fatti, scoprire che il fallimento di quell'utopia è vicino. Crac.
Questa è la parabola che vediamo nella sua massima applicazione nella guerra in Ucraina. L'Occidente è la sola forza in campo, espandiamola oltre i confini del mondo, piazziamo missili a cinque minuti dai tetti delle case di paesi 'sconfitti', facciamo affari con nazioni guidate da tagliagole, spostiamo le fabbriche dove i diritti e i sindacati non esistono, vendiamo armi ai dittatori per fare al meglio i loro massacri, andiamo vent'anni in Afghanistan e poi battiamo in ritirata rimettendo al loro posto i Talebani, la tratta di uomini, donne e bambini non è un problema nostro, paghiamo carcerieri e aguzzini per tenere sotto chiave milioni di migranti, facciamo crescere la bolla immobiliare delle metropoli, l'industria del lusso e dello yachting con gli oligarchi e gli sceicchi. Poi, improvvisamente, il risveglio dal sonnambulismo: la Russia esiste, Putin non è un oligarca ma un capo politico e militare, Mosca ha un esercito da mandare a morire, il Cremlino ha lanciato una guerra di conquista, il Novecento ritorna.
Druzhkivka, Donetsk, Ucraina. Quando finirà? Quando ci sarà un tavolo per la pace, non solo un tavolo per la guerra (Foto Epa).Problemi? Non c'è problema, armiamo la resistenza Ucraina perché "vinceremo sul campo di battaglia" (Josep Borrell dixit, un genio della strategia), l'esercito di Kiev avanza, la Russia tra qualche ora fallisce, avanti tutta con le sanzioni (arriverà l'inverno), tra qualche giorno Mosca cadrà. Il grano? Oibò, ci sono i paesi poveri, centinaia di milioni di persone che non aprono il frigorifero e mangiano il prosciutto, ma vivono di farina, lievito e acqua, il pane. La caduta di Putin? Non ora, forse tra un mese, forse bisogna attendere, ecco, tra sei mesi, un anno... Putin ha il cancro! è pazzo! No, la Cina non lo ha mollato, ci speravamo tanto, ma pare che Xi Jinping non sia il sincero democratico che abbiamo applaudito a Davos e gli aerei e le navi cinesi si fanno minacciose su Taiwan e dintorni del Pacifico, andrà tutto bene, perché la nostra fabbrica è a Shenzen e meno male che ora abbiamo l'ultimo iPhone per proseguire l'ascesa della nostra splendida civiltà.
Non arrivano i microchip? Arriveranno. Il petrolio è al massimo? Scenderà. L'inflazione galoppa? È temporanea. I prezzi salgono? Sono arrivati al top, tranquilli. Chiedono pane? Mangino brioche. Nel frattempo, in un'altra dimensione, 'il resto del mondo' che rappresenta la larghissima maggioranza della popolazione mondiale è in piena rivolta contro l'Occidente, il mercato delle materie prime è in fiamme, la proliferazione nucleare galoppa, l'Iran può costruire la Bomba, le donne in Afghanistan sono tornate al medio evo, la Russia ha preso il 20% dell'Ucraina, ma la politica dell'irrealtà prevede la singolare formula della vittoria che si materializza con la perdita costante di territorio.
06
Il motore della de-industrializzazione europea
L'Europa ha deciso lo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Quando il dogma si sostituisce alla logica, quando l'assolutismo prende a bastonate la moderazione, quando l'-ismo annulla le decisioni equilibrate, allora l'errore è una certezza. È successo e continua ad accadere con le politiche ambientali che dopo aver accelerato l'ascesa dei prezzi dell'energia ora puntano a cambiare a tavolino il sistema produttivo costruito in due secoli di industrializzazione. L'economia mondiale va a idrocarburi? Dichiariamo morti - con tanto di data di scadenza - il petrolio e il gas, mettiamo tutte le auto in garage, chiudiamo l'era del motore a scoppio nel 2035, evviva la rivoluzione elettrica. Bene, applausi.
Qualche numero, per farsi un'idea chiara sulla posta in gioco. I dati sono dell'Acea, l'associazione dei 16 maggiori costruttori europei:
- 12,7 milioni di europei lavorano nell'industria automobilistica (direttamente e indirettamente), pari al 6,6% di tutti i posti di lavoro dell'Unione.
- L'11,5% dei posti di lavoro nel settore manifatturiero dell'Ue - circa 3,5 milioni - sono nel settore automobilistico.
- I veicoli a motore sono responsabili di 398,4 miliardi di euro di entrate fiscali per i governi dei principali mercati europei.
- L'industria automobilistica genera un surplus commerciale di 76,3 miliardi di euro per l'Ue.
- Il fatturato generato dall'industria automobilistica rappresenta più dell'8% del Pil dell'Ue.
- Investendo annualmente 58,8 miliardi di euro in ricerca e sviluppo, il settore automobilistico è il maggior contributore privato all'innovazione in Europa e rappresenta il 32% della spesa totale dell'Ue
Dell'Acea fanno parte i seguenti costruttori: BMW, DAF Trucks, Daimler Truck, Ferrari, Ford Europa, Honda Motor Europe, Hyundai Motor Europe, Iveco, Jaguar Land Rover, Mercedes-Benz, Renault, Stellantis, Toyota Motor Europe, Volkswagen, Volvo Cars e Gruppo Volvo. Nota dei costruttori sulla decisione del Parlamento europeo:
L'Acea accoglie con favore il fatto che il Parlamento abbia mantenuto la proposta della Commissione europea per gli obiettivi del 2025 e del 2030. Questi obiettivi sono già estremamente impegnativi e possono essere raggiunti solo con un massiccio incremento delle infrastrutture di ricarica e rifornimento.
Tuttavia, dato che la trasformazione del settore dipende da molti fattori esterni che non sono completamente nelle sue mani, l'Acea è preoccupata per il fatto che gli eurodeputati abbiano votato per fissare un obiettivo di -100% di CO2 per il 2035.
"L'industria automobilistica contribuirà pienamente all'obiettivo di un'Europa a zero emissioni nel 2050. Il nostro settore è nel bel mezzo di un'ampia spinta verso i veicoli elettrici, con l'arrivo costante di nuovi modelli. Questi modelli stanno soddisfacendo le richieste dei clienti e stanno guidando la transizione verso una mobilità sostenibile", ha dichiarato Oliver Zipse, Presidente dell'Acea e amministratore delegato di BMW.
"Ma data la volatilità e l'incertezza che stiamo vivendo a livello globale giorno dopo giorno, qualsiasi regolamentazione a lungo termine che vada oltre questo decennio è prematura in questa fase iniziale. È invece necessaria una revisione trasparente a metà strada per definire gli obiettivi post-2030".
"Tale revisione dovrà innanzitutto valutare se lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e la disponibilità di materie prime per la produzione di batterie saranno in grado di soddisfare la continua e rapida crescita dei veicoli elettrici a batteria in quel momento."
Ora è anche essenziale realizzare le altre condizioni necessarie per rendere possibili le emissioni zero. L'ACEA invita pertanto i responsabili delle decisioni ad adottare i diversi elementi di Fit for 55 - in particolare gli obiettivi di CO2 e il regolamento sulle infrastrutture per i carburanti alternativi (AFIR) - come un pacchetto coerente.
***
La realtà e l'irrealtà. I numeri dicono che il parco circolante mondiale delle auto va quasi tutto a idrocarburi, che l'intera economia si basa sul petrolio e sul gas, che motori, turbine, pompe, catene di montaggio, gru, camion, navi, aerei, camminano con l'energia prodotta da idrocarburi e propellenti derivanti da raffinazione. L'Unione europea, questo splendido luogo popolato di elfi e fate, ha deciso che dal 2035 le auto a benzina e diesel spariranno. Eccellente, zero emissioni! C'è un piano per evitare l'implosione dell'industria dell'automobile che dà lavoro a milioni di famiglie? No, l'importante è obbedire al totem dell'ecologismo insostenibile. Quando tutto questo fantastico sogno incontrerà la realtà, l'Europa avrà subito l'ultimo colpo di una de-industrializzazione devastante. Vivremo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Post scriptum. Solo 4 università italiane sono nella top 300 di QS World University Rankings. Il Politecnico di Milano è al 139mo posto, l'Alma Mater Studiorum di Bologna al 167mo posto, La Sapienza di Roma è al 171mo posto, l'Università di Padova è 243ma. Al primo posto, per l'11mo anno consecutivo, il Massachusetts Institute of Technology-MIT di Boston, al secondo posto si piazza Cambridge, Stanford in terza posizione. Ora provate a guardare di cosa discute la politica italiana. Non hanno nessuna idea per il domani. E il futuro si chiama istruzione, educazione, scuola, ricerca. Dissipare il tempo nell'inseguire un vuoto presentismo al check in dell'irrealtà. È una lezione della vita: un amore non curato, sfiorisce.
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settembre
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pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.