1 Novembre
Prima Halloween e poi il Midterm
L'America si prepara al voto, l'8 novembre definirà i passaggi per le (ri)candidatura alla Casa Bianca per Biden e Trump. Quattro partite sul tavolo della Florida, la figura di DeSantis e le decisioni di The Donald sulla corsa per America 2024. In Italia il Pd ha scoperto il rave party. Twitter revolution, Elon Musk fa il komunista blu
Che succede? In Italia il Partito democratico ha scoperto il rave party, mancava nella galleria di cose fatte di cui pentirsi in futuro, l'hanno inserito subito. Il premier Meloni e il ministro dell'Interno Piantedosi hanno escogitato una norma che vieta quel tipo di manifestazioni (dove accadono cose stupefacenti), i dem ci hanno visto - ma loro hanno la vista acuta, si sa - niente meno che un liberticidio, l'inizio della dittatura, gli stivali neri a Palazzo Chigi. Cosa c'entri tutto questo con lo sballo, gli allucinogeni, la criminalità che rifornisce prontamente i concertisti per lo spaccio en plein air, lo sa soltanto il Pd. Segnare nell'agenda democratica: rave party. Facciamo il nostro giro di giostra (e di leader), seguite il titolare di List.
01
Il giro di giostra accelerato dei leader
Abbiamo un notevole vai e vieni di leader, prendete nota: in Inghilterra Boris Johnson ha lasciato Downing Street per fare posto a Liz Truss che dopo soli 44 giorni al potere - il governo più breve della storia inglese - ha lasciato lo scettro a Rishi Sunak; in Italia Mario Draghi ha dato la campanella qualche giorno fa a Giorgia Meloni, prima donna a guidare il governo nella storia d'Italia; in Brasile Jair Bolsonaro ha autorizzato la transizione con Ignacio Lula da Silva; in Israele Benjamin Netanyahu secondo tutti gli exit poll ha conquistato la maggioranza di un soffio, avrebbe 61-62 seggi. BoJo è andato, Giorgia è arrivata, Lula e Bibi sono tornati. La democrazia è un gran vai e vieni, il problema non è il voto, quello si può tenere a ripetizione (in Israele si è tenuto la quarta elezione in cinque anni), il tema di sempre più difficile soluzione è quello di come far funzionare i governi.
02
Miami e l'America di Biden. Ma prima di
...Che succede? In Italia il Partito democratico ha scoperto il rave party, mancava nella galleria di cose fatte di cui pentirsi in futuro, l'hanno inserito subito. Il premier Meloni e il ministro dell'Interno Piantedosi hanno escogitato una norma che vieta quel tipo di manifestazioni (dove accadono cose stupefacenti), i dem ci hanno visto - ma loro hanno la vista acuta, si sa - niente meno che un liberticidio, l'inizio della dittatura, gli stivali neri a Palazzo Chigi. Cosa c'entri tutto questo con lo sballo, gli allucinogeni, la criminalità che rifornisce prontamente i concertisti per lo spaccio en plein air, lo sa soltanto il Pd. Segnare nell'agenda democratica: rave party. Facciamo il nostro giro di giostra (e di leader), seguite il titolare di List.
01
Il giro di giostra accelerato dei leader
Abbiamo un notevole vai e vieni di leader, prendete nota: in Inghilterra Boris Johnson ha lasciato Downing Street per fare posto a Liz Truss che dopo soli 44 giorni al potere - il governo più breve della storia inglese - ha lasciato lo scettro a Rishi Sunak; in Italia Mario Draghi ha dato la campanella qualche giorno fa a Giorgia Meloni, prima donna a guidare il governo nella storia d'Italia; in Brasile Jair Bolsonaro ha autorizzato la transizione con Ignacio Lula da Silva; in Israele Benjamin Netanyahu secondo tutti gli exit poll ha conquistato la maggioranza di un soffio, avrebbe 61-62 seggi. BoJo è andato, Giorgia è arrivata, Lula e Bibi sono tornati. La democrazia è un gran vai e vieni, il problema non è il voto, quello si può tenere a ripetizione (in Israele si è tenuto la quarta elezione in cinque anni), il tema di sempre più difficile soluzione è quello di come far funzionare i governi.
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Miami e l'America di Biden. Ma prima di tutto, il Margarita
Biden festeggia Halloween alla Casa Bianca (Foto Epa).Tra qualche giorno ci sarà un altro appuntamento elettorale importante: l'8 novembre si vota in America. Il titolare di List è da ieri sera in Florida, uno Stato chiave, il campo di battaglia ieri, oggi e domani di repubblicani e democratici. Miami è il centro del Maelstrom, fa caldissimo, picchi di 30 gradi e umidità oltre l'80%, Halloween è andato via liscio (e di questi tempi c'è da tirare un sospiro di sollievo), Hispaniola Way è un po' un casino (e sono pure comparsi a un certo punto dei centurioni), la striscia di Ocean Drive è cambiata parecchio (in meglio) e il Betsy da quelle parti resta il posto migliore fronte spiaggia per un buon cocktail di gamberi, i prezzi sono altissimi, nei centri commerciali cercano disperatamente personale che non c'è (l'effetto dei sussidi a pioggia durante la pandemia e di un'economia surriscaldata), da Ross Dress for Less funzionavano solo tre casse alle 12.00 e gli annunci per la ricerca di dipendenti esondavano nell'ingresso. Per fortuna il Margarita fatto dal barman dell'Esmé è perfetto, dunque il problema della ricerca di carburante etilico pre- e post- inchiostro è risolto, possiamo procedere.
03
Quattro partite sul tavolo della Florida
Joe Biden parla a Hallandale Beach, in Florida (Foto Epa).Prima di tutto (dopo il Margarita), i fondamentali: al Midterm si vota per il rinnovo dell'intera Camera dei Rappresentanti e di un terzo del Senato (35 seggi su 100) oltre che per i governatori di 36 Stati. A Washington i repubblicani puntano a riconquistare il controllo della Camera dove servono 218 seggi su 435. Biden rischia di diventare un'anatra zoppa. Ora vediamo le carte sul tavolo.
Sul tavolo del Sunshine State si giocano quattro partite e a vari livelli, vediamole:
1. La partita interna al Partito repubblicano, dove Trump non ha ancora ufficializzato la sua candidatura alla Casa Bianca nel 2024, ma tutto lascia pensare che ci proverà;
2. Trump non è l'unico pretendente nel Gop, scalda i motori Ron DeSantis, proprio lui, il governatore della Florida a cui non manca la fantasia, guida uno Stato che è un magnete di investimenti e migrazione interna. Potrebbe anche spuntare la figura di Greg Abbott, governatore del Texas, altro Stato dinamico della Red Nation conservatrice. Trump potrebbe tarpare loro le ali, ma sull'ex presidente incombono i giudici americani che aprono inchieste su di lui e non le chiudono mai;
3. Nel Partito democratico non c'è un candidato alternativo a Joe Biden, ma il presidente è anziano, la cosa non sfugge a nessuno, ha momenti in cui la sua lucidità vacilla e tra i democratici la richiesta di sostituirlo non è una voce isolata. Che fare? Cercare un nome da lanciare nella corsa del 2024, facile a dirsi, ma tra i Dem le stelle sono tutte con la luce fioca. Ecco perché alla fine il vecchio Biden appare come il meno peggio.
4. La partita tra gli Stati della Red Nation, il Texas di Abbott e la Florida di DeSantis, la rivalità con quelli della Blue Wave in cui il mito della California si è ormai sgretolato di fronte agli effetti delle migrazioni interne, dell'azione speculativa delle società hi-tech. Prima gentrificazione, ora povertà e gli ultimi s'arrangino dormendo all'aperto. Grande civiltà quella dei titani di Internet, fanno soldi, incasinano tutto, ma loro hanno un volto umano.
04
Biden sale sull'Air Force one con un libro su Lincoln
Biden è salito sull'Air Force One con in mano l'ultimo libro del premio Pultizer Jon Meacham, una biografia del 16esimo presidente degli Stati Uniti intitolata "And There Was Light: Abraham Lincoln and the American Struggle" (Random House editore). Una sfida di 400 pagine più altre 200 di note. Meacham, da quando Biden è diventato presidente è un insider alla Casa Bianca. Il suo volume non è solo un testo storico, ma una bussola per i leader politici del Ventunesimo secolo. La biografia di Lincoln firmata da Meacham vede nella leadership politica la necessità di un compromesso tra il pragmatismo e i principi morali. Non a caso in epigrafe del libro c'è una citazione di Lincoln: "La codardia morale è qualcosa che credo di non aver mai avuto".
05
Joe vs Donald. Il Midterm e il calendario delle (ri)candidature
A una settimana dal voto di Midterm, Biden è arrivato per la prima volta a fare un comizio in Florida, segno che alla fine deve provarci. La partita è già iniziata da un pezzo, perché in America c'è il voto anticipato, sono più di 24 milioni le persone che hanno già votato, grazie al sistema che permette di inviare la scheda giorni prima. Secondo Edison Research and Catalist, un centro di raccolta dati e statistiche elettorali, i votanti finora sono stati 24 milioni e 300 mila in 46 Stati. Più di tre milioni di voti sono stati espressi proprio nei due Stati che sono l'epicentro della sfida, il Texas e la Florida. Tra gli Stati chiave che decideranno la nuova maggioranza al Senato, in Georgia hanno votato un milione e 800 mila persone e più di un milione in Michigan. In Pennsylvania sono stati 855 mila. In Arizona 811 mila. Il sudoku del voto americano, un rompicapo che nel 2020 costò la Casa Bianca a Trump in una competizione elettorale irripetibile, con la pandemia, il voto postale di massa e i tribunali che entravano e uscivano dalla sfida mentre il voto era in corso.
RiMaga o no? Donald Trump, potrebbe decidere di ricandidarsi dopo il voto di Midterm (Foto Epa).Sbarcato in Florida, Biden ha subito puntato sui pensionati (che vengono qui per farvi il loro buen retiro): "Sanità e pensioni sono sotto assedio", dice dando un calcio negli stinchi al governatore Ron DeSantis. La Florida non è più da anni uno Stato in bilico, è solidamente repubblicano, Biden non pensa di rovesciare questo scenario, ma il suo è un test per il 2024 al quale sta già lavorando da settembre quando, lo rivela il Washington Post, con la moglie Jill ha cominciato a incontrare alcuni consiglieri per valutare la ricandidatura. C'è sul tavolo dei democratici (e dei repubblicani) una questione sui tempi: se Trump brucia tutti e subito dopo il voto di Midterm annuncia la sua candidatura nel 2024, Biden cosa farà? L'attesa in questi casi logora, Trump potrebbe approfittare dello stato di incertezza degli avversari. Ma Biden a sua volta potrebbe trarre beneficio da una decisione di Trump e rompere ogni indugio presentandosi all'interno del suo partito come l'unico che può battere The Donald. Che dilemma, beviamoci sopra un altro Margarita.
***
C'è altro sul taccuino? Sì, un allarme che viene dall'Arabia Saudita e rimbalza in America.
06
L'Arabia Saudita: l'Iran prepara un attacco
La notizia esclusiva è del Wall Street Journal: l'Arabia Saudita ha condiviso informazioni di intelligence con gli Stati Uniti, avvertendoli di un imminente attacco dell'Iran su obiettivi nel Regno e a Eribil, nel Kurdistan iracheno. Cosa si fa in questi casi? Si alza il livello di allerta. E perché mai Teheran dovrebbe imbarcarsi in un'impresa ad alto rischio? Secondo gli analisti dell'intelligence saudita sarebbe una grande operazione di distrazione di massa, mentre al loro interno gli iraniani devono fronteggiare la rivolta dopo la morte di Amina, ecco apparecchiato l'attacco utile a ribaltare l'agenda. Lo faranno? E sarebbe davvero così forte da mutare il corso della storia? Attendiamo con il taccuino squadernato.
***
C'è altro? Cribbio, c'è Elon Musk che ora ha un nuovo giocattolo: Twitter.
07
Elon Musk e la rivoluzione comunista della spunta blu
Genio e sregolatezza. Elon Musk al Met Gala (Foto Epa).Premessa: il titolare ha la spunta blu sul suo profilo di Twitter. La cosa non ha alcuna importanza, i social per me possono chiudere subito, prima collassano (e ci sono buone possibilità che accada), meglio stiamo. Musk è un uomo intelligente, sta cercando di rivoltare Twitter come un calzino, forse gli riuscirà, ma i rischi di uno splash sono alti. Ha proposto un pedaggio a chi ha spunta blu. Una sorta di tutti giù per terra per quello che sarebbe l'establishment di Twitter, una 'rivoluzione comunista' dopo la presa del Palazzo d'Inverno di Twitter a colpi di lavandino. Sono cose eroiche, le supercazzole della Silicon Valley. In ogni caso, Musk dice al mondo che "l'attuale sistema per chi ha o non ha la spunta blu è una cavolata. Potere al popolo! Blu per 8 dollari al mese". Il prezzo - spiega Musk - è aggiustato per paese in proporzione alla parità di potere d'acquisto. Si potrà ottenere priorità nelle risposte, nelle menzioni e nella ricerca, tutto essenziale per evitare spam e truffe. Inoltre, possibilità di pubblicare video e audio lunghi e pubblicità dimezzata. Che rivelazione, pago dunque sono.
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e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.