6 Maggio

Processeranno anche Paperino

Se il Principe azzurro deve chiedere il permesso per baciare Biancaneve, allora tutto è (im)possibile. La crociata del politicamente corretto che ucciderà la libertà e la fantasia. Un viaggio di Marco Patricelli tra le macerie della "cancel culture", dove eravamo e dove stiamo sprofondando

di Marco Patricelli

Il principe azzurro disegnato come una specie di pervertito in odore di stupro, perché osa baciare Biancaneve a sua insaputa, approfittando del suo stato di incoscienza. Dovrà dimostrare che lei era invece consenziente, ma sarà difficile perché non ci sono video che lo dimostrano. I talebani del politicamente corretto se la sono presi anche con la figura della celeberrima fiaba dei fratelli Jakob Ludwig e Wilhelm Karl Grimm. Anch’essi potrebbero finire sotto osservazione per le numerose zone d’ombra che si rinvengono nella loro narrazione fantastica, poiché hanno fatto fortuna facendo leva sulle angosce dell’abbandono, i maltrattamenti in famiglia e le ambiguità sessuali. Sarebbe auspicabile, come minimo, che vengano depennati dal prestigioso elenco dell’Ordine Pour le Mérite di cui vennero insigniti nel 1842, quattordici anni prima che nascesse Sigmund Freud, padre delle teorie psicanalitiche.

Non bastava la messa all’indice di Via col vento, perché razzista e imbevuto di luoghi comuni sui negri d’America (si chiamavano così e nessuno aveva da ridire), tanto da scandalizzare i perbenisti col ditino all’insù. Strano che Totò e Carolina sia stato il film più censurato della storia del cinema italiano perché ritenuto offensivo per la Polizia, per la morale, per le istituzioni, per la religione, etc etc etc, eppure nessuno ha ancora avuto da ridire, a esempio (ma è solo questione di tempo), su Totòtruffa 62  in cui il principe della risata si tinge la faccia di nero – neanche fosse un Al Jonson qualunque – e scimmiotta un improbabile diplomatico africano con l’anello al naso.

Gratta gratta, non resterà più niente, poiché il politicamente corretto è un panzer che non conosce ostacoli. Come la mettiamo con Porgy and bess di Gershwin, dove i protagonisti, tutti afroamericani, parlano persino un inglese storpiato? Porgy è uno storpio, Bess una prostituta, Sportin’...


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