31 Gennaio

Produzione giù, Italia in recessione tecnica

Dati Istat sul quarto trimestre, il Prodotto interno lordo cala dello 0.2 per cento. La crescita del 2018 frena all'1 per cento. Mercato del lavoro sostanzialmente piatto, crescono ancora i dipendenti a termine e calano quelli permanenti. Il governo ha un problema: il bilancio è da rifare, senza gli investimenti non ci sarà alcuna crescita

Prodotto interno lordo, dati Istat: -0,2 percento nel quarto trimestre rispetto al precedente: l'Italia è in recessione tecnica.  Nel 2018 crescita frena all'1 per cento. Il governo ha un problema: il bilancio è da rifare, senza gli investimenti non ci sarà alcuna crescita. Il calo è il peggiore degli ultimi 5 anni, l'ultima contrazione dello 0,2 per cento risale al quarto trimestre del 2013. 

Secondo la nota Istat "nel 2018 il Pil corretto per gli effetti di calendario è aumentato dello 0,8 per cento. La variazione annua del Pil stimata sui dati trimestrali grezzi è invece pari all’1 per cento (nel 2018 vi sono state tre giornate lavorative in più rispetto al 2017)". 

La variazione negativa è dovuta al calo nei settori dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e in quello dell’industria, stabile il settore dei servizi. Sul fronte della domanda, va male quella interna, compensata dalla componente estera.

Ricordiamo che si parla di "recessione tecnica" quando il Prodotto interno lordo reale mostra una variazione negativa per almeno due trimestri consecutivi.

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Il mercato del lavoro è piatto. Il tasso di disoccupazione è sceso al 10,3 per cento a dicembre dal 10,5 per cento di novembre. Quadro complessivo: 

Sintesi Istat: "A dicembre 2018 la stima degli occupati risulta in lieve crescita rispetto a novembre (+0,1 per cento, pari a +23 mila unità); anche il tasso di occupazione sale al 58,8 per cento (+0,1 punti percentuali). L’andamento degli occupati è sintesi di un aumento dei dipendenti a termine (+47 mila) e degli autonomi (+11 mila), mentre risultano in diminuzione i permanenti (-35 mila). Nel confronto per genere cresce l’occupazione femminile e cala quella maschile". 

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) sale di 0,1 punti percentuali al 31,9 per cento a dicembre. 

Il quadro complessivo com'è? Eccolo nel commento dell'Istat: "A dicembre si conferma un quadro di debole crescita dell’occupazione, presente da alcuni mesi, con segnali...


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