30 Maggio
Prove generali dell'era post-pandemica
La finale di Champions League con il pubblico, la riapertura in un nuovo mondo. La campagna di vaccinazione in Italia, immunizzato il 20% della popolazione. Fenomenologia del draghismo. La magistratura e le scarcerazioni per la strage nella funivia. Le tasse di Letta modello Biden? Qualcosa non torna. BoJo e Carrie si sono sposati. Samantha comandante, le nuvole su Marte e quelle immagini degli Ufo...
Che succede? Quando vuoi capire come andrà il mondo, guarda lo sport. Durante le Olimpiadi di Berlino, nel 1936, Adolf Hitler usò i Giochi per legittimare il suo regime, l'ascesa del nazismo fu completa e la fine della pace in Europa vicina, il 1 settembre del 1939 la Germania invase la Polonia. In quei giochi, vi fu anche il bagliore della fine, emerse chi avrebbe sconfitto la Germania: Jesse Owens, americano, originario dell'Alabama, un atleta nero, fu la stella dei Giochi, vinse quattro medaglie d'oro. Non c'era la superiorità ariana, c'era il mondo nuovo, gli Stati Uniti d'America che anni dopo avrebbero conquistato Berlino, spazzato via Hitler e riportato la pace in Europa.
I passaggi della storia sono segnati sempre dallo sport. Il 29 maggio del 2020 a Oporto abbiamo visto il primo atto dell'era post-pandemica: la finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea. Bella partita, il Chelsea ha vinto con un gol di Havertz. Il protagonista non era in campo, era in tribuna: il pubblico. Una grande emozione, il preludio dei campionati europei di calcio che cominciano l'11 giugno, venerdì. Partita inaugurale a Roma, Italia contro la Turchia (con un sottotesto geopolitico tutto da raccontare dopo le dichiarazioni di Draghi sul "dittatore" Erdogan). Ci sarà il pubblico sugli spalti. Siamo all'apertura del sipario del mondo post-pandemico.
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Nel mondo nuovo, c'è qualcosa che cigola, un ingranaggio vecchio, arrugginito: la magistratura italiana.
01
La strage della funivia. E quella del diritto
L'inchiesta sulla strage della funivia è passata dal periodo "tutto è risolto, il caso è chiuso" alla fase "Houston, abbiamo un problema". E il problema si chiama magistratura, perché la via della spettacolarizzazione, delle dichiarazioni in diretta, del processo prima del processo, alla fine ha tracimato. Se procedi agli arresti con la fanfara, se fai dichiarazioni sulla giustizia...
Che succede? Quando vuoi capire come andrà il mondo, guarda lo sport. Durante le Olimpiadi di Berlino, nel 1936, Adolf Hitler usò i Giochi per legittimare il suo regime, l'ascesa del nazismo fu completa e la fine della pace in Europa vicina, il 1 settembre del 1939 la Germania invase la Polonia. In quei giochi, vi fu anche il bagliore della fine, emerse chi avrebbe sconfitto la Germania: Jesse Owens, americano, originario dell'Alabama, un atleta nero, fu la stella dei Giochi, vinse quattro medaglie d'oro. Non c'era la superiorità ariana, c'era il mondo nuovo, gli Stati Uniti d'America che anni dopo avrebbero conquistato Berlino, spazzato via Hitler e riportato la pace in Europa.
I passaggi della storia sono segnati sempre dallo sport. Il 29 maggio del 2020 a Oporto abbiamo visto il primo atto dell'era post-pandemica: la finale di Champions League tra Manchester City e Chelsea. Bella partita, il Chelsea ha vinto con un gol di Havertz. Il protagonista non era in campo, era in tribuna: il pubblico. Una grande emozione, il preludio dei campionati europei di calcio che cominciano l'11 giugno, venerdì. Partita inaugurale a Roma, Italia contro la Turchia (con un sottotesto geopolitico tutto da raccontare dopo le dichiarazioni di Draghi sul "dittatore" Erdogan). Ci sarà il pubblico sugli spalti. Siamo all'apertura del sipario del mondo post-pandemico.
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Nel mondo nuovo, c'è qualcosa che cigola, un ingranaggio vecchio, arrugginito: la magistratura italiana.
01
La strage della funivia. E quella del diritto
L'inchiesta sulla strage della funivia è passata dal periodo "tutto è risolto, il caso è chiuso" alla fase "Houston, abbiamo un problema". E il problema si chiama magistratura, perché la via della spettacolarizzazione, delle dichiarazioni in diretta, del processo prima del processo, alla fine ha tracimato. Se procedi agli arresti con la fanfara, se fai dichiarazioni sulla giustizia che ha trionfato, se dici che hanno tutti ammesso la loro colpevolezza e Sherlock Holmes è un pivello, se chi guida e fa le indagini fa rumore in cucina e in sala, allora ecco il risultato: tutti lasciano il carcere. Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone, va agli arresti domiciliari, Luigi Nerini, il gestore dell'impianto, e Enrico Perocchio, direttore di esercizio, sono stati scarcerati. I due hanno scaricato tutte le responsabilità su Tadini, cade la chiamata in correità. Il giudice per le indagini preliminari ha creduto alla loro versione. Tanto che nell'atto del gip di Verbania, Donatella Banci Buonamici, si evidenzia "il contenuto fortemente accusatorio nei confronti del Tadini" perché "tutti concordemente hanno dichiarato che la decisione di mantenere i ceppi era stata sua, mentre nessuno ha parlato del gestore o del direttore di servizio". Nerini e Perocchio sono liberi, Tadini è ai domiciliari, 14 persone sono morte, il piccolo Eithan è vivo e senza più la sua famiglia, nessuno sa perché la funivia si è schiantata al suolo. Abbiamo una sola certezza: la magistratura va riformata con estrema urgenza.
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C'è qualcosa che funziona? Sì, piaccia o meno, la barca di Draghi va.
02
Il 20% della popolazione ha completato la vaccinazione
Quasi il 20% (per l'esattezza il 19,76%) della popolazione residente in Italia ha concluso il ciclo vaccinale anti Covid (in dose unica o in doppia dose, a seconda del tipo di farmaco). In numeri assoluti si tratta di 11.710.952 persone. Il dato è nel report della struttura commissariale per l'emergenza coronavirus, aggiornato stamattina alle ore 06:06, che indica in 34.073.292 il totale di somministrazioni fatte nel Paese, su 35.817.739 dosi consegnate alle Regioni e Province autonome, pari quindi al 95,1% del consegnato. La macchina della vaccinazione corre.
Tre Regioni saranno in zona bianca. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia di ieri, ha firmato una nuova ordinanza, che entrerà in vigore da domani, lunedì 31 maggio, che dispone il passaggio delle regioni Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna in zona bianca. Tutte le altre regioni e le Province Autonome rimangono in area gialla.
Nuove regole nelle Regioni. Nelle zone bianche non ci sarà il limite di 4 persone al tavolo al ristorante. Doccia in piscina e palestra. Resta l'obbligo di green pass - che certifica due dosi di vaccino, test negativo nelle 48 ore prima o guarigione dal Covid - per gli ospiti di matrimoni, battesimi e comunioni.
03
Fenomenologia del draghismo
Esiste il "draghismo"? Sì e la sua visibilità consiste nello svanire progressivo di alcuni problemi che sembravano intramontabili. Draghi fa parte della rara categoria dei risolutori, quelli che nel mondo anglosassone vengono chiamati "fixer", persone che al dono dell'analisi affiancano quello della sintesi e dell'azione. Si tratta di qualità che sono soltanto in minima parte innate - tutti le possediamo - sono il frutto dello studio, di un'educazione permanente, dell'esperienza in organizzazioni complesse e di levatura internazionale dove i problemi richiedono capacità e velocità d'esecuzione. I bravi manager possiedono queste caratteristiche, ma il politico deve averne di superiori, perché la sua dimensione non è solo quella del capitale e del profitto, ma del bene comune. Sono le basi per fare quello che fa Draghi a Palazzo Chigi: risolvere i problemi.
Quello più urgente, la vaccinazione, è sulla via d'uscita dall'emergenza: l'altro ieri l'Italia ha vaccinato in un solo giorno oltre 563 mila persone, nell'ultima settimana le somministrazioni sono state pari a oltre 3 milioni e mezzo di dosi, gli italiani che ne hanno ricevuto almeno una dose sono oltre 34 milioni. In autunno avremo raggiunto l'immunità di gregge e ci prepariamo a un futuro con cicli regolari di vaccinazione. Contemporaneamente, l'Unione europea, l'Organizzazione mondiale della Sanità e i governi dovranno monitorare i virus (sarà realizzato un "Bio-Hub" in Svizzera, a Spiez, che studierà gli agenti patogeni più letali del mondo) perché il rischio di altre pandemie è reale e quella del Covid-19 non è neppure la più pericolosa.
Il problema di medio-lungo periodo si chiama ricostruzione. Il governo Draghi ha presentato il Recovery Plan in perfetto orario sulla tabella di marcia, varato una serie di provvedimenti economici per tamponare l'emergenza lavoro e reddito in alcuni settori, approvato un decreto semplificazioni (pensate al burosauro in agguato) e messo a punto una struttura per governare il flusso di finanziamenti e opere da realizzare nei prossimi anni, oltre 240 miliardi di investimenti. Velocità e trasparenza, semplificare e governare. Tutti gli italiani (ri)conoscono il significato e l'urgenza di queste parole.
Draghi ha mantenuto la giusta distanza tra la figura del premier e i partiti, in un governo nato dallo stato d'eccezione, battezzato dal Quirinale, di larghissime intese. Il premier ha deciso cosa fare e come fare, non "da solo", ma ascoltando e poi scegliendo la soluzione in piena autonomia. Una linea fondata su altre due parole importanti, realismo e pragmatismo, l'essenza del "metodo Draghi".
Abbiamo visto quel "metodo" nel giro di giostra a Palazzo Chigi (il "grazie per il suo servizio, può andare a casa" detto a due pilastri del contismo: il potentissimo commissario Domenico Arcuri sostituito con il generale Francesco Paolo Figliuolo; il capo dei Servizi segreti, Gennaro Vecchione, sostituito con Elisabetta Belloni) e nel cambio dei vertici di Cassa depositi e prestiti (il risparmio postale e gli investimenti strategici dell'Italia) e Ferrovie (la logistica del paese). Attenzione al curriculum, equilibrio di genere nella composizione dei consigli d'amministrazione, manager solidi come Dario Scannapieco e Luigi Ferraris alla guida. Tra qualche settimana ci sarà il rinnovo dei vertici della Rai e vedremo ancora il "metodo Draghi". Nei prossimi mesi sono in scadenza circa 500 posti nei vari enti, aziende, istituzioni, saranno tutti sottoposti alla cura del premier, equilibrio e fermezza.
Ieri Enrico Letta ha saggiamente stretto i bulloni del governo e affermato che il governo andrà avanti fino al 2023. Non è aria di elezioni anticipate, troppo rischioso per il Pd, figuriamoci per i Cinque Stelle dilaniati da una faida interna. Matteo Salvini gioca una partita in attacco, qualche volta di "lotta e di governo", ma alla fine è perfettamente allineato alla politica draghista, visto anche quanto i suoi ministri stanno ottenendo sul piano che più convince gli elettori leghisti, quello del "pragmatismo".
Con questa linea di chiarezza e misura, stiamo per uscire dalla peggiore crisi mondiale dal dopoguerra a oggi, "si può fare". E non mi riferisco alla frase del Dottor Frankenstein nel memorabile film di Mel Brooks, ma al fatto che l'Italia può avere un premier competente, che mantiene fede al programma, con uno standing internazionale. Siamo un paese ricco di talento, ma uno come Draghi siamo andati a cercarlo quando la barca stava affondando. Lo abbiamo trovato fuori dalla politica grazie a un colpo d'ala del Presidente Sergio Mattarella. E qui veniamo alla riforma che manca, quella dei partiti, della politica tout court.
Anche in questo campo da gioco Draghi può fare molto, perché le riforme di sistema (economia, giustizia, fisco, burocrazia) avranno un impatto diretto sulla vita delle istituzioni, ma serve uno sforzo dei leader di partito, un cambio di passo per uscire dalla trappola del passato. Per ora sono fermi ai giochi pre-pandemici, presto scopriranno che con il "metodo Draghi" la pandemia è finita e perfino loro sono entrati in un nuovo mondo.
04
Le tasse di Letta. Modello Biden?
Ieri Enrico Letta è tornato a parlare della sua proposta di tassa di successione. Dice il segretario del Pd: "Redistribuzione a favore dei redditi bassi, premiare la fedeltà fiscale, sostenere le piccole e medie imprese. Una redistribuzione che parta dal modello Biden. A Cleveland ha fatto un discorso in cui ha chiesto all'1% più ricco del paese ad aiutare il resto del paese. Io mi sto ispirando a quel modello". Sicuro? Vediamo il modello delle tasse americano, ecco la tabella della pressione fiscale:
E quell'1% di ricchi che devono "restituire" (come se avessero rubato qualcosa, "restituire") non si sa bene cosa al Fisco, le tasse le pagano? Le pagano tutte, salate, e le pagano anche per gli altri. Vediamo un po' di numeri elaborati da "Itinerari previdenziali", il centro studi diretto da Alberto Brambilla. Il nostro soggetto è l'Irpef, l'imposta sui redditi delle persone fisiche, panoramica:
Chi paga l'Irpef? Bella domanda, ecco una prima risposta:
Andiamo avanti, un altro scaglione di reddito, la cosa si fa sempre più interessante (forse troppo):
Chi sta finanziando il nostro welfare? Non questi contribuenti, sono tutti in ultra-deficit sul costo pro-capite della spesa sanitaria. Andiamo avanti.
Eccoci qua, siamo in vetta, tra i "ricchi" che il Pd di rito lettiano ha individuato come privilegiati che devono pagare anche per gli altri (cosa che già fanno, ampiamente e senza nulla in cambio), ma bollati come gente che deve "restituire". Cosa? Perché dai 100 mila euro a oltre i 300 mila euro di reddito troviamo i contribuenti che le tasse le pagano, addirittura abbiamo poco più di 500 mila persone che da sole versano circa il 20% di tutta l'Irpef del Belpaese. Di cosa parla Letta? Non si sa, è entrato nella fase "Anche i ricchi piangano". Abbiamo la sensazione che non conosca la composizione delle classi tributarie del paese, non sappia granché di Fisco, abbia bisogno di parlare con il suo commercialista. O forse noi e il professor Brambilla non abbiamo capito niente.
***
Che facciamo? Andiamo in Inghilterra, un po' di leggerezza. Il paese ha riaperto e BoJo si sposa.
05
BoJo e Carrie si sono sposati
BoJo e Carrie si sono sposati. Lui 56 anni, lei 33 anni. Un grande amore, burrascoso come tutti quelli veri, ma fatto di vicinanza e tenacia. BoJo è un instabile dalle relazioni stabili e seriali, ma Carrie Symonds sembra tenerlo sotto controllo. Nozze segrete, pubbliche sui tabloid inglesi ai quali non sfugge mai niente. Matrimonio nella cattedrale di Westminster, è la prima volta da 199 anni che un premier in carica si sposa, l'ultimo era stato Lord Liverpool che nel 1822 sposò Mary Chester. Nozze private, solo 30 ospiti per le regole anti-Covid. BoJo e Carrie hanno un figlio, è nato il 29 aprile del 2020, in piena pandemia. Viva gli sposi. Sul primo ministro inglese, avevamo lumeggiato un ritratto. Correva l'anno 2019, letto oggi, torna tutto.
06
Flashback. Boris domina la corsa e litiga con la fidanzata
(List del 22 giugno 2019). Che Brexit farà? Ci siamo fatti un'idea leggendo la cronaca: Boris Johnson ha litigato nella notte con la fidanzata, Carrie Symonds, ed è arrivata la polizia. Roba da scene di un matrimonio (e patrimonio), grande casino, lei che gli urla di aver versato il vino sul divano, di essere un dilapidatore di denaro (rigorosamente altrui, come nella miglior tradizione del Conte Mascetti di "Amici miei"), che festicciola. I vicini hanno chiamato la polizia, ma la cosa è finita là, in un tripudio d'amore e lanci di stoviglie. Pare che la signora gli abbia intimato di lasciare la casa. Lui ovviamente è rimasto al suo posto.
Gli illustratori con la figura di BoJo si stanno divertendo da pazzi, ecco la copertina dell'ultimo numero dell'Economist:
E questo è lo Spectator, che spasso:
Fa ridere? Certo che fa ridere. Ma al "colore" su BoJo, al giullare, all'eccesso in eccesso, alla maramalderia, alla birbanteria, alla camarilla di Westminster, al grasso che cola del carattere, bisogna aggiungere la grande cultura dell'uomo, il suo ottimo lavoro come sindaco di Londra, i libri letti, il suo giornalismo pieno di spirito (anche etilico) e sì, certo, le grandi bevute, le sue storie dentro e soprattutto fuori dal matrimonio, il suo non voler essere perfetto, l'esibizione del difetto, la torta in faccia, le citazioni dei poeti latini, la splendida biografia su Winston Churchill, una dose ad alta gradazione di estro politico e spregiudicatezza, la coltellata data e ricevuta, ah sì, cribbio, la boria inglese dell'Impero che fu e non c'è più, il sogno delle grandi navi che volano al soffio degli alisei, la dissipazione di vita e l'accumulazione d'esperienza del mondo, questo ingaglioffirsi da taverna che il premio Nobel per la letteratura, Elias Canetti, praticava nell'ora del buio a Vienna per conoscere l'umanità e diventare migliore nel peggiorare.
Johnson non ci annoierà mai, citerà Orazio e Ovidio, gli scapperà un insulto da taverna, farà una pagliacciata indimenticabile e si smarrirà dietro qualche bellona che lo porterà a spasso per Kensington come un cagnolino, la fine riservata all'impenitente attaccasottane, ma noi preferiamo questi tipi con la polvere da sparo sotto la lingua ai sepolcri imbiancati e agli imbianchini della politica. Che vinca, che governi, che ci mostri lo spirito dell'Inghilterra. Che fallisca. Che ci faccia arrabbiare o gioire, che ci esalti, che ci deluda. Un po' di vita, signore e signori. Ha logorato il governo di Theresa May prima da dentro e poi da fuori, implacabile, spietato. Mentre scorreva il sangue sul patibolo dei Tories, Boris ha tributato a Theresa il saluto che si riserva al fiero combattente. Hai perso, ho vinto, ti applaudo e ora portate via in fretta le spoglie del mio nemico, grazie. Old english style. Lo spietato rituale del potere. È in testa alla gara per la leadership tra i Conservatori, sembra destinato a stravincere, attendiamo il suo arrivo. BoJo a Downing Street sarà il fatto politico più chiassoso dell'anno. E con Donald Trump si aprirà una gara tra scapigliati. Abbiamo il taccuino già squadernato, inchiostro di china rosso cardinale, da tachicardia politica.
Per il resto, God Save The Queen.
(Ritorno al futuro). È andata finora peggio e meglio di così. Ha vinto, non ha mai perso. Ha sbagliato e poi azzeccato una grandiosa strambata nella battaglia contro il coronavirus. Ha liberato l'Inghilterra e la domina con il voto, la forza della democrazia britannica. Ha fatto la Brexit, ha già sfiammato un paio di leader dei Laburisti, fa venire le bolle rosse alla tribù del politicamente corretto. Grande personaggio della politica.
07
Samantha comandante, nuvole su Marte, mondi lontanissimi e Ufo
Facciamo una gita nello spazio. Una grande italiana, Samantha Cristoforetti, torna nel cosmo, sarà la prossima comandante della Stazione Spaziale Internazionale:
Una foto del Curiosity Rover, le nuvole su Marte, evento raro:
Il telescopio Hubble ci regala uno scatto di altri mondi, questa è la galassia a spirale NGC 5037, nella costellazione di Virgo:
Sì, lo so, arriva la domanda dal loggione: e gli extraterrestri? Il titolare ha avuto vari incontri ravvicinati con un bel po' di sagome singolari qui sulla Terra, ma non del terzo tipo. Girano immagini che sono state ufficialmente riconosciute come autentiche dalle autorità americane, navicelle che fanno cose inspiegabili per la nostra tecnologia, santo cielo, gli UFO:
Il Pentagono conferma, una commissione indaga. Se sono tra noi (e c'è chi lo pensa e ha la testa sulle spalle, parliamo di grandi scienziati che lavorano su questi temi da decenni) non sono ostili. Ha parlato pure Obama, dunque la faccenda non può essere bollata come frutto di un'invenzione dei trumpiani che cospirano con i rettiliani. Tra qualche settimana le autorità degli Stati Uniti pubblicheranno un report molto atteso su questi oggetti volanti non identificati. Non è uno scherzo, non sono invenzioni cospiratorie, il tema è serio e per la prima volta viene affrontato in sede istituzionale. Sì, viviamo tempi interessanti (con i dischi volanti). Forse troppo.
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4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.