5 Ottobre

Questo vince, questo perde. Cosa c'è dopo il voto

Elezioni comunali. Vittoria del Pd, sconfitta del Centrodestra, disfatta dei Cinque Stelle. E poi? Le lancette dell'orologio costituzionale stanno correndo, i partiti sono fuori orario. Parlamento, Quirinale, Governo, ecco cosa accadrà

Che succede? Chiuse le urne, contati i voti, il gioco continua. Le lancette dell'orologio costituzionale stanno correndo, i partiti sono ancora fuori orario. Facciamo il punto, seguite il titolare di List.

Strike. Abbiamo centrato le previsioni e ora il problema è che non bisogna ripetersi perché come cantava Califano "tutto il resto è noia". I risultati sono chiari, tre città vanno subito al Partito democratico (i Cinque Stelle sono irrilevanti anche a Napoli, come vedremo) con risultati netti al primo turno: Milano (Sala), Bologna (Lepore) e Napoli (Manfredi) sono dei dem e già questo basta e avanza a Enrico Letta per parlare di un successo. I ballottaggi a Torino, Roma e Trieste sono più o meno aperti, il centrodestra può cercare di arginare la sconfitta, ma il rischio del 5-0 è concreto. 

Sintesi: vittoria del Pd, sconfitta del Centrodestra, disfatta dei Cinque Stelle. Tutto come previsto. Nonostante le favole di Giuseppe Conte, i pentastellati non sono stati decisivi neppure a Napoli, dove godevano dell'effetto reddito di cittadinanza: 

Il Centrodestra esce dalla consultazione con le ossa rotte, la sconfitta di Milano è netta, bruciante, il risultato di Michetti a Roma è deludente e non si vede come il candidato possa allargare il suo consenso. Dipende dai voti di Raggi e Calenda, i due non hanno dato finora indicazioni per li secondo turno. Nella Lega si impone una riflessione sulle scelte e la linea politica: la lezione è quella del draghismo, molta concretezza, pragmatismo, risultati concreti. Chi sta al governo non può votare i provvedimenti a Palazzo Chigi e poi inventarsi una linea politica "alternativa" per la piazza che, tra l'altro, come abbiamo scritto tante volte su List, è quella della bolla ingannevole dei social. Molta piazza, pochi voti e tanti vuoti. 

Il Partito democratico da questo momento ha più carte da...


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