2 Novembre
Raggi farà crac. Grillo no
I conti del Comune di Roma peggiorano. La nave del Campidoglio va verso gli scogli, ma il Movimento non perde voti. Casaleggio evocava spesso Camelot. Mito, fascino e resistenza del Castello a Cinque Stelle
Raggi farà crac. Grillo no. Gli avversari del Movimento 5Stelle pensano che i vecchi e nuovi guai del Comune di Roma finiranno per travolgere Beppe e i suoi fratelli, ma in realtà le cose non stanno proprio così. La prova del sindaco Virginia Raggi è penosa, la Giunta romana è un ectoplasma che non prende alcuna decisione e quando decide lo fa al meglio del peggio, eppure tutto questo rovescio auto-alimentato dall'incapacità non si traduce in un crollo dei consensi. Semplicemente, non ci sarà. Il titolare di List ha da settimane il radar puntato sul Movimento 5Stelle e le medie di tutti gli istituti di ricerca sono chiare: è il primo partito, è largamente davanti, il Pd perde voti, il renzismo di dritto o di rovescio è ampiamente archiviato. Il dualismo c'è, ma la sensazione netta di chi fa analisi politica è che la situazione di stallo politico e istituzionale sia tutta benzina per la biga motorizzata di Grillo. Il Movimento 5Stelle ha un potente immaginario, un'offerta politica chiara, un'organizzazione pienamente contemporanea e un solo ma enorme problema: la qualità dei suoi parlamentari. Quelli di oggi, per il domani si vedrà, perché Grillo non dorme e si sta muovendo con rapidità.
La questione centrale resta sempre quella dell'immaginario, il noi e gli altri che fanno dei penta stellati un approdo ideale per l'Italiano Dimenticato, una figura poco esplorata dalla politica italiana, tranne che dal primo Berlusconi che usava spesso la frase "nessuno resterà indietro", ma in una chiave reganiana e non rooseveltiana. Grillo e Casaleggio hanno sempre avuto in testa - come oggi Donald Trump - la metafora dell'Uomo Dimenticato, il Forgotten Man evocato per la prima volta in un memorabile intervento di Franklin Delano Roosevelt, campagna elettorale del 1932, Albany, intervento alla radio:
"Questi tempi infelici...
Raggi farà crac. Grillo no. Gli avversari del Movimento 5Stelle pensano che i vecchi e nuovi guai del Comune di Roma finiranno per travolgere Beppe e i suoi fratelli, ma in realtà le cose non stanno proprio così. La prova del sindaco Virginia Raggi è penosa, la Giunta romana è un ectoplasma che non prende alcuna decisione e quando decide lo fa al meglio del peggio, eppure tutto questo rovescio auto-alimentato dall'incapacità non si traduce in un crollo dei consensi. Semplicemente, non ci sarà. Il titolare di List ha da settimane il radar puntato sul Movimento 5Stelle e le medie di tutti gli istituti di ricerca sono chiare: è il primo partito, è largamente davanti, il Pd perde voti, il renzismo di dritto o di rovescio è ampiamente archiviato. Il dualismo c'è, ma la sensazione netta di chi fa analisi politica è che la situazione di stallo politico e istituzionale sia tutta benzina per la biga motorizzata di Grillo. Il Movimento 5Stelle ha un potente immaginario, un'offerta politica chiara, un'organizzazione pienamente contemporanea e un solo ma enorme problema: la qualità dei suoi parlamentari. Quelli di oggi, per il domani si vedrà, perché Grillo non dorme e si sta muovendo con rapidità.
La questione centrale resta sempre quella dell'immaginario, il noi e gli altri che fanno dei penta stellati un approdo ideale per l'Italiano Dimenticato, una figura poco esplorata dalla politica italiana, tranne che dal primo Berlusconi che usava spesso la frase "nessuno resterà indietro", ma in una chiave reganiana e non rooseveltiana. Grillo e Casaleggio hanno sempre avuto in testa - come oggi Donald Trump - la metafora dell'Uomo Dimenticato, il Forgotten Man evocato per la prima volta in un memorabile intervento di Franklin Delano Roosevelt, campagna elettorale del 1932, Albany, intervento alla radio:
"Questi tempi infelici richiedono la costruzione di piani che si basano sul dimenticato, sui disorganizzati ma indispensabili elementi del potere economico, piani come quelli del 1917, costruiti dal basso verso l’alto e non dall’alto verso il basso, che ripongano la propria fede ancora una volta nell’uomo dimenticato alla base della piramide economica".
Dieci anni prima, nel 1922, Thomas S. Eliot pubblicava il poemetto The Waste Land, La terra desolata, un'anticipazione delle rovine della Grande Depressione e dell'orrore della Seconda Guerra Mondiale. Il movimento di Grillo arriva con un'altra Grande Crisi, quella finanziaria scoppiata guardavano in America nel 2008. Grillo e Casaleggio raccolgono i perdenti della globalizzazione come Roosevelt colse in quegli anni gli uomini senza lavoro che vagavano smarriti nel cuore dell'America. E' sempre la solita vecchia storia del Ranch contro il Grattacielo. Si è ripetuta con Trump, va avanti in altre forme in Francia con Macron e in Italia con Grillo. I paesi non a caso più colpiti dalla recessione, guardate questo grafico pubblicato in un interessante studio di McKinsey (potete scaricarlo qui, direttamente dall'archivio del titolare) pubblicato tempo fa:
Non occorre un corso avanzato di politologia per capire cosa è accaduto. Grillo cresce, nasce e si moltiplica in questa terra di mezzo del reddito perduto e mai ritrovato.
L'immaginario, dicevamo. La fonte di ispirazione continua ad essere quella di Gianroberto Casaleggio. La prova della Raggi a Roma è un disastro perché sottopone il Movimento 5Stelle a facili critiche - anche strumentali - e assalti frontali. Ogni risposta su questo fronte è debole, ma c'è un punto di forza in questa resistenza costituito appunto dall'immaginario. Casaleggio amava spesso evocare Camelot, i cavalieri della tavola rotonda, l'immagine del castello assediato, della terra da difendere. E' una potentissima costruzione di immaginario che fa del Movimento 5Stelle qualcosa di roccioso, coeso, il Castello a Cinque Stelle. Gioia Salvatori, nella miglior biografia pubblicata finora su Gianroberto Casaleggio, scrive: "Quando era amministratore delegato di Webegg, Casaleggio distribuiva a tutti un cd coi 12 comandamenti aziendali, illustrati per lo più attraverso scene di noti film. Un immaginario semplice, elementare, popolare, vagamente ironico e davanti al quale un osservatore appena svezzato difficilmente resta serio. Per esempio, alla voce "Teamwork", quinto comandamento, compare la faccia dipinta di blu del Mel Gibson di Bravehart che, condottiero buono già mito della Lega, aizza i suoi al combattimento ("siete venuti a combattere da uomini liberi e uomini liberi siete, senza libertà cosa farete?"). Proprio in questo cd, primo comandamento, prime scene, alla voce "empowerment" compare la tavola rotonda, poi Sean Connery alias Re Artù che, nel film Il primo Cavaliere, investe Lancillotto (Richard Gere)". Sono idee che passeranno rapidamente dall'azienda alla politica, saranno il centro nervoso del Movimento 5Stelle, la creazione di una squadra, la sua motivazione, la sua identità. E' la reazione chimica che fa nascere il militante e l'elettore dei Cinque Stelle. L'assalto al Colosseo e la sua difesa passano attraverso questo scenario.
La Raggi ha un debito monstre di oltre 13 miliardi in gestione commissariale, ma un percorso da rally con le ruote sgonfie all'orizzonte per i debiti di Atac (1350 milioni), Ama e le altre municipalizzate. Molte di queste sarebbero dovute andare in procedura di concordato, bisognava creare le bad Company e ripartire da zero. Il Movimento 5Stelle nella Capitale non ha voluto seguire questa strada da subito e ora rischia grosso. Grillo finora ha difeso la Raggi ma se la crisi finanziaria e politica del Comune dovesse giungere al crac (ci siamo, occhio a le scadenze istituzionali dell'autunno) il Re sarà costretto a offrire qualche testa sul vassoio d'argento. Finora la linea di difesa del Castello a Cinque Stelle non ha ceduto. Durerà?
Un dato è chiaro: il consenso del Movimento è sempre altissimo (sta sopra il 27 per cento, guarda quota 29 e potrebbe fare pure 30). Una fonte del titolare di List che monitora i sondaggi e studia lo scenario politico ha alcuni spunti interessanti sul tema, eccoli:
- L'immagine della Raggi è negativa, parla di incompetenza;
- Ci sono altre esperienze che provano invece il contrario, in particolare quella di Livorno, dove il sindaco grillino ha portato i libri in tribunale;
- Il Movimento 5Stelle resta un punto di riferimento dell'elettorato non fidelizzato;
- Grillo gode più di una situazione di stallo che di stabilità. La situazione politica e istituzionale non ha uno sblocco e gli altri partiti de facto lo favoriscono;
- Il Movimento 5Stelle può confermarsi primo partito nel voto politico;
- Il Pd di Renzi perde voti, ha il problema del suo leader che non può sostenere il governo Gentiloni ed essere contemporaneamente segretario;
- L'operazione di Avanti, il libro di Renzi, è un problema di Io ipertrofico che sta danneggiando il Pd;
- Il problema dei Cinque Stelle resta quello della mediocrità al governo, di classe dirigente;
- Gli italiani si affideranno alla meritocrazia? Daranno a loro lo scettro?
- Troppe personalità nel Movimento 5Stelle sono bordeline;
- Ecco perché Grillo sta cercando di coinvolgere nella vita del Movimento magistrati, professionisti, imprenditori. Sta cercando ora i suoi legislatori per il futuro;
- Grillo ha un consenso più basso di Di Maio e Di Battista, ma è esattamente il suo obiettivo: governare il Movimento da fuori;
- L'altro dilemma è la personalità di Davide Casaleggio. Il padre Gianroberto era un gigante, una figura carismatica. Lui cos'è? E' un personaggio in cerca d'autore;
- Nella lite con Renzi sul "virale" e la frase del padre, si è notato un cortocircuito tra Davide Casaleggio e il Movimento: a Renzi avrebbe dovuto rispondere prima il partito e poi Casaleggio sarebbe dovuto arrivare dopo, a rinforzare. E' intervenuto solo Davide, questo segnala un problema di riconoscimento della sua figura da parte del gruppo dirigente;
- Resta il fatto che Davide Casaleggio governa il processo del consenso e della selezione con una straordinaria macchina digitale come il blog di Grillo e la piattaforma Rousseau;
- La forza del Movimento 5Stelle è l'indubbia indipendenza del pensiero rispetto al mainstream politico e mediatico;
Sono note, appunti e spunti per un work in progress sulla mappa politica italiana che sta cambiando. C'è tanto materiale su cui riflettere. Che si fa? Mentre il titolare cercava di far funzionare i neuroni in un tranquillo week end di calura, c'è chi ha sparato nero su bianco due o tre riflessioni sulla macchina del consenso di Grillo e quella messa online dal Pd poco tempo fa. Una tragedia. Rousseau vs Bob. Che tema appassionante. Seguite il titolare, c'è posta per List.
01
Pentastellature. Dobbiamo leggere il postino?
Caro Titolare,
concordo in larga misura con le sue stimolanti riflessioni sull'universo culturale pentastellato. Mi sia consentita, allora, solo qualche nota a margine. Il M5S resta l’animale più strano che si aggira nello zoo della politica italiana. Si dovrebbe chiamare partito, poiché si presenta alle elezioni e chiede che i propri candidati vengano eletti, ma si definisce “un non-partito” che ha un “non-statuto” e un indirizzo web come sede. Togliatti, volendo sottolineare l’originalità del Pci, lo aveva paragonato a una giraffa. Ma a quale animale si può paragonareun'associazione il cui centro ordinatore è costituito da una piattaforma informatica?
Populismo. Credo che la categoria ideologica del populismo sia quella che offre la famiglia politica più adeguata nella quale collocare il partito di Grillo. Qui la prima esigenza è però quella di liberare il concetto di populismo dai pregiudizi che ne hanno fatto una dirty word, una parolaccia. Il politologo inglese Paul Taggart lo definisce “servitore di molti padroni”, perché “il populismo è stato uno strumento dei progressisti, dei reazionari, degli autocrati, della sinistra e della destra”. E gli attribuisce “un’essenziale capacità camaleontica, nel senso che acquisisce sempre il colore dell’ambiente in cui si manifesta” (“Il populismo”, Città aperta, 2002).
Ma torniamo ai Cinquestelle. Nella visione di Gianroberto Casaleggio era del tutto assente la connotazione del popolo-nazione: il “noi” non faceva riferimento ad alcuna forma di appartenenza comunitaria o etnica, per cui non esistevano (ma oggi le cose sono cambiate) accenti xenofobi escludenti come le pulsioni contro i “diversi”. Ma l’aspetto più nuovo e distintivo del Movimento è un altro. Spesso i populismi hanno individuato il nemico nella modernità. Con il M5S ci troviamo su un pianeta completamente diverso: il popolo al quale si appella Beppe Grillo non è il popolo “semplice e umile”, ma è il popolo sofisticato del web; non nasce dallo spaesamento di fronte alla modernità, ma dalla modernità stessa. Si tratta di un elemento determinante del profilo politico, ideologico e culturale del Movimento. Qui lei ha colto nel segno. Ma, c'è anche un.... ma.
Finora, il rifiuto populista di ogni tipo di rappresentanza ha avuto due sbocchi: la leadership carismatica (esito di gran lunga più frequente) o qualche esperimento di gestione collegiale e di rotazione delle cariche (che non ha prodotto esperienze storicamente rilevanti). Casaleggio e Grillo hanno sostenuto la possibilità di una terza via: “Internet cambia in modo radicale ogni processo: politico, sociale, informativo, economico, organizzativo…nulla sarà come prima…scompariranno i media tradizionali, svanirà gran parte delle strutture gerarchiche che regolano i vari aspetti della società e dell’economia…anche i partiti [svaniranno]”. La Rete, inoltre, permetterà al cittadino di partecipare direttamente alla formazione della decisione politica attraverso referendum, stesura e approvazione dei programmi, dove “ognuno vale uno”. Si tratta, come ormai è evidente, del punto più debole dell’universo ideologico-culturale costruito dai due fondatori.
Diceva Ennio Flaiano che, se il "medium è il messaggio" (Marshall McLuahn), è il postino che dobbiamo leggere, non le sue lettere. Fuor di battuta, basta possedere il medium, ossia avere buone risorse comunicative, per disporre del messaggio (e dunque manipolare e ingannare a proprio comodo). Dopo la Brexit e la vittoria di Donald Trump, l'Oxford Dictionary ha scelto "post-truth", post-verità, come parola internazionale dell'anno. Ma almeno da un quindicennio c'è un vero boom degli studi "sull'èra dell'impostura", tra libri, articoli, convegni, workshop, conferenze. Basta leggere un aureo volumetto della filosofa Franca D'Agostini (Menzogna, Bollati Boringhieri, 2012) per farsene un'idea.
Ora, che l'esplosione del Web sia coeva all'avanzata di movimenti e partiti populisti in tutto l'occidente è un dato di fatto, e forse non è una mera coincidenza. Significa che i social network amplificano e favoriscono il populismo? Per rispondere alla domanda bisogna tenere presente che la lotta politica condotta a suon di bugie su Internet è avvantaggiata da tre fattori: la possibilità dell'anonimato; la possibilità di raggiungere rapidamente un vastissimo numero di persone: il fenomeno delle "cascate" informative (la bufala che diventa virale). Siamo quindi ben lontani da quella "cyberdemocracy" -nemica di ogni oligarchia intellettuale- immaginata da Nicholas Negroponte e da altri profeti della Rete come Casaleggio senior.
Non voglio dire che l'uso massivo del personal computer ci rende inevitabilmente stupidi o più bugiardi, come sosteneva anche Umberto Eco. Riflettiamo però su un punto. Mentre agli albori della cultura digitale si pensava che la nuova "trasparenza" e le nuove opportunità di partecipazione avrebbero dato un colpo decisivo alle concentrazioni di potere e ai vertici di gestione delle conoscenze, oggi tutti sanno che il flusso delle informazioni è governato da tre o quattro gruppi dominanti, i quali possono decidere la sistematica violazione della verità fattuale, rendendo difficile lo smascheramento del falso. In questo senso, non c'è da stupirsi se il "Chiunque" trionfatore del Web si può trasformare in un professionista della provocazione. Giochidi parole di dubbio gusto, attacchi personali, evocazioni sospette, volgarità gratuite, sindrome del complottismo, odio per i cosiddetti "poteri forti" (inclusi gli apparati scientifici): non sono forse i grandi attori del teatro populista?
Michele Magno
Chi è l'autore. Michele Magno è nato nel 1944 in terra di Bari (si dice così). Laureato in filosofia alla Sapienza, è stato dirigente dellla Cgil e del Pci. Ha avuto maestri diversi, ma tutti buoni (Lucio Colletti, Luciano Lama, Bruno Trentin). Non è stato né togliattiano né berlingueriano. Comunista pentito, ma non troppo. Di sinistra, ma non troppo. Lazialissimo. Ha pubblicato diversi volumi su temi sociali e del lavoro, eccetto l'ultimo: "Letture di un perdigiorno" (Grantorino Libri).
Quanto filosofa il Magno... Bravo però. E' un ex vecchio comunista (un po' pentito, dice e poi siamo tutti ex di qualcosa e soprattutto di qualcuno), e poi loro ci hanno sempre dato dentro con l'ideologia e il rosso. Tutto Hegel, a sinistra. A destra c'era qualcosa? Ok, lasciamo perdere. Dato al Magno ciò che è di Magno, siamo obbligati a fare un tuffo nei numeri sull'occupazione pubblicati stamattina dall'Istat. Il titolare ha chiesto lumi a un tipetto giovane e svelto che in questo settore è un fenomeno: Francesco Seghezzi. Che dice? Seguite il titolare di List e soprattutto il suo ospite.
02
L'occupazione su (e anche giù)
C'è qualcosa di nuovo sotto il sole, anzi di antico. I dati sull'occupazione di giugno 2017 diffusi oggi dall'Istat confermano alcuni dei sintomi principali del mercato del lavoro italiano e insieme introducono qualche aspetto nuovo interessante. Si tratta poi sempre di giugno, un mese in cui la stagionalità e molto forte, ma qualcosa si può dire.
Continua la crescita degli occupati a termine (+10,9% nell'ultimo anno) dopo la fine della decontribuzione, ma questo ce lo si poteva aspettare. Più interessante è notare come stia iniziando un rallentamento del trend di crescita dei lavoratori over 50 che prosegue da quando la Riforma Fornero ha aumentato l'età pensionabile e che ha quasi totalmente determinato la crescita occupazionale degli ultimi 40 mesi (Grafico 1).
Cosa succederà nei prossimi mesi? Vedremo, ma potrebbe aprirsi una fase nuova e qualche nodo potrebbe venire al pettine. Altro dato interessante è il dualismo di genere, in un anno le donne hanno avuto performance occupazionali molto migliori degli uomini (Grafico 2):
Questo è un fattore positivo, visti i bassi tassi che l'Italia ha sempre avuto, segno che la crisi ha smosso qualcosa. Per il resto, titoloni a parte, la situazione è ben riassunta dall'Eurostat (Grafico 3):
Fin qui, è il Seghezzi che scrive. Preciso, con tutti i numeri al posto giusto. Il ragazzo-prodigio si presenta così.
Chi è l'autore. Francesco Seghezzi, 27 anni, allievo di Michele Tiraboschi, è Direttore della Fondazione Adapt e Post Doc all'Universitá di Modena e Reggio Emilia. Il lavoro è il suo lavoro e soprattutto la sua passione. Poca musica, molto cibo cucinato. E soprattutto mangiato.
Questa invece è la chiosa del titolare di List: In un paese ad alto tasso di propaganda, a basso tasso di conoscenza dell'economia (gli italiani sono agli ultimi posti delle classifiche Ocse) e con un clima politico dove la pratica quotidiana è quella di avvelenare i pozzi, si dimentica sempre di fare i giusti confronti, dare una prospettiva ai numeri. L'Italia è là, esattamente in quel grafico: subito dopo la Grecia (uno stato in perenne default) e la Spagna (che però ha una crescita più che doppia rispetto all'Italia). Per sapere, per capire, ecco l'ultima revisione della crescita fatta dal Fondo Monetario Internazionale:
La realtà: onesta, puntuale, inesorabile. Che facciamo? Cribbio, scoperta la passione del Seghezzi per la cucina, voliamo in America, stanno succedendo un sacco di cose interessanti. E molto divertenti, il nome da tenere d'occhio è quello di Anthony Scaramucci, una figura da House Of Cards.
03
House of Scaramucci
Eccolo qui. Che ve ne pare? E' il soggetto perfetto di House Of Cards o no? Ray-Ban quasi a specchio, mascella volitiva, il dito puntato, uno che ha fatto i soldi con la finanza. Un newyorkese come The Donald. Non ha mai fatto quel mestiere, la comunicazione, ma in televisione è uno che "buca" da morire. Giacomo, un amico del titolare di List che sta a New York, giura di averlo visto fare a pezzi il governatore di New York, Andrew Cuomo, in un dibattito televisivo. Possibilissimo. Il problema è che Trump ha chiamato il nostro Anthony a fare il lavoro "dall'altra parte", cioè a trattare i giornalisti che per un politico a qualsiasi latitudine sono più o meno come la kryptonite. Scaramucci ha fatto il suo bombastico esordio con un'epica telefonata a Ryan Lizza del New Yorker dove si sentivano i pitt-bull ringhiare, un'inquisizione telefonica in cui il direttore della Comunicazione della Casa Bianca pretendeva che il giornalista gli rivelasse una sua sua fonte che gli aveva spifferato di una cena di Trump con quelli di Fox News. Lizza, figuriamoci, era pronto a farsi uccidere pur di non rivelare la fonte. Scaramucci è andato in surriscaldamento e a un certo punto della conversazione in completa fase da strambata è arrivato a dire che lui, col cavolo, non è mica un narcisista come Steve Bannon e... oplà, vai con la battuta a luci rosse, da fascia protetta: "I’m not Steve Bannon, I’m not trying to suck my own cock". Ehm, niente traduzione, dai. Scaramucci ha cominciato la sua carriera in un posto da Gordon Gekko, Goldman Sachs, ha sempre dato del tu al denaro, ne ha fatto, ne ha perso, ne ha fatto guadagnare. E' un tipetto ad alta gradazione, si capisce subito, la moglie ha infilato nella tasca del giudice una richiesta di divorzio pochi giorni fa. La signora ha fatto il passo letale (per il conto in banca di Scaramucci) al nono mese di gravidanza e ha partorito in assenza dell'ormai già ex marito, affaccendato in una riunione con Trump. Scaramucci, da yankee educato, ha mandato un messaggio alla neo-mamma. Il neo-papà, si capisce, era in riunione con The Donald. Scaramucci è fatto così, uno che gira con l'accetta in mano ("rivelami la fonte o licenzio tutti alla Casa Bianca" urlava al telefono a un sempre più divertito Ryan Lizza), è uno che annusa l'aria e sa dove si posa il bigliettone verde. E' un newyorkese che fa alla svelta, parla alla svelta, parla il suo american english da sala trading e banca d'affari, decide in fretta e tanti saluti boys. Il problema è che non è a Manhattan, ma a Washington e le cose nel distretto di Columbia funzionano diversamente. Newt Gringich, uno che sa il fatto suo e guarda amorevolmente le funamboliche prestazioni dell'amministrazione Trump gli ha dato un paterno consiglio: "Scaramucci sta parlando più velocemente di quanto pensi, deve calmarsi e cercare di capire che lavoro sta facendo". Sembra facile, Scaramucci è un animale a sangue caldo, gli scorre nelle vene il carattere italiano, suo nonno, Alessandro Scaramucci, emigrò in America dal paesello di Gualdo Tadino, Umbria, gente di campagna, dal carattere corposo e senza troppe sfumature. Il padre lavorava nel settore edile, lo tirò su con mille sacrifici, lui ripagò la famiglia con una brillante carriera da studente di economia: Tuft University e Harvard Law School. E' la formazione top class di uno svelto, forse troppo. Come The Donald, Scaramucci è un insondabile, un non classificabile, non incasellabile. Non è un repubblicano, non gli piacciono quelli di Washington (altra battuta da manuale trumpiano durante la telefonata con Ryan Lizza: "Non mi farò sconfiggere dalla palude"), per lui la Capitale è "the swamp", la palude dipinta mille volte così da Trump nei suoi comizi durante la campagna presidenziale.
Imprevedibile, Scaramucci. Appoggiò Obama e la Clinton nel 2008 e lo fece nella maniera migliore per un politico: raccogliendo denaro per i candidati democratici. Il dollaro, che forza. Nel 2012 il nostro finisce dall'altra parte del campo e appoggia Mitt Romney nella corsa presidenziale. La sua lingua svelta e questo volto da marine incazzato con il coltello tra i denti brillano in tv e Scaramucci comincia a far vedere quanto è tagliente la sua lingua. Uno dei bersagli è proprio Trump di cui il bell'Anthony critica l'idea del muro al confine con il Messico. In un continuo, meraviglioso flip flop da rabdomante del palcoscenico politico nel 2016 prima dichiara che spera in un'elezione di Hillary Clinton poi Scaramucci si ritrova dove non te lo aspetti: nel team che finanzia la campagna presidenziale di Trump! Che sottosopra, una giravolta spaziale, meglio di Goldrake quando lancia le lame rotanti. Eccolo, Anthony in rampa di lancio verso la Casa Bianca. Trump fa bump bump in giro per l'America, Scaramucci va in tv, è un rullo compressore, un caterpillar, una mietitrebbia con i dollaroni che gli brillano negli occhi, un totalizzatore della sala corse della politica americana. E' nel riflettore e come tutti quelli che fanno campagna per Trump comincia l'opera di scavo sulla sua vita. Tre cronisti della Cnn fanno il dirty job e ficcano il suo nome in una storia di affari da 10 miliardi di dollari con la Russia. Wow, è fatta Scaramucci è grigliato, Trump è cotto, Hillary ha vinto. E' tutto falso. Scaramucci diventa una furia, la Cnn è costretta a scusarsi, i tre cronisti vengono licenziati. Epic fail. Vittoria totale di Scaramucci. Si apre la porta della Casa Bianca e comincia un'altra giostra in questo serial tv che è una manna per il giornalismo: House of Trump. Un lettore di List l'altro ieri via email ha scritto: "Mi sembra Fonzie". Be' al solo citare un mito dell'infanzia, il titolare è stato colto da un momento di allegra nostalgia, eccolo il nostro Fonzie-Scaramucci. Con Spadino.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.