19 Settembre
Regina dei diritti
La morte di Ruth Bader Gisnburg, secondo giudice donna nella storia della Corte Suprema, è il simbolo della fine di un'era culminata con l'elezione di Obama. La sua sostituzione immediata irrompe nella campagna presidenziale. L'impatto dell'ordine del coronavirus e il voto nelle Regioni
Che succede? La morte di Ruth Bader Gisnburg, esponente storica del diritto progressista americano, apre un vuoto nella Corte Suprema e l'amministrazione Trump lo riempirà subito con la nomina di un giudice, portando la maggioranza conservatrice a quota 6 a 3. La notizia ha un impatto enorme sullo scenario della campagna presidenziale e naturalmente sulla politica americana dei prossimi decenni (la nomina dei giudici è a vita), tanto che i dem chiedono invano una sospensione della decisione fino alla votazione del prossimo presidente. Missione impossibile, nessuno si farebbe sfuggire l'occasione della nomina, siamo sulla cima più alta delle scelte politiche degli Stati Uniti.
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L'Italia attende il voto delle elezioni regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari, un passaggio importante, ma inferiore rispetto al tema dell'arrivo dell'inverno e dell'aumento dei casi di coronavirus. La tentazione del lockdown sta già emergendo nel dibattito politico (i virologi non hanno mai smesso di pensarci), finché sono limitati nello spazio e nel tempo (solo a livello locale e non con fini irrealistici) possono avere una utilità, ma la loro estensione crea danni giganteschi. Testare, tracciare e trattare è la chiave per il contrasto, in attesa di un vaccino.
Andiamo in America, è là che si sta forgiando il destino. Seguite il titolare di List.
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Fine di un'era. Non solo alla Corte Suprema
La vita viene, la vita va. Quella di Ruth Bader Ginsburg è stata straordinaria. Con la sua scomparsa si (ri)apre il gioco della Corte Suprema alla vigilia del voto presidenziale. Ruth Bader Ginsburg, icona liberal, seconda donna della storia americana a far parte del massimo organo giudiziario - dopo Sandra Day O'Connor - è morta all'età di 87 anni, cancro al pancreas. La Ginsburg era stata nominata dal presidente Bill Clinton nel 1993. Nata a New York, Ginsburg è stata...
Che succede? La morte di Ruth Bader Gisnburg, esponente storica del diritto progressista americano, apre un vuoto nella Corte Suprema e l'amministrazione Trump lo riempirà subito con la nomina di un giudice, portando la maggioranza conservatrice a quota 6 a 3. La notizia ha un impatto enorme sullo scenario della campagna presidenziale e naturalmente sulla politica americana dei prossimi decenni (la nomina dei giudici è a vita), tanto che i dem chiedono invano una sospensione della decisione fino alla votazione del prossimo presidente. Missione impossibile, nessuno si farebbe sfuggire l'occasione della nomina, siamo sulla cima più alta delle scelte politiche degli Stati Uniti.
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L'Italia attende il voto delle elezioni regionali e del referendum sul taglio dei parlamentari, un passaggio importante, ma inferiore rispetto al tema dell'arrivo dell'inverno e dell'aumento dei casi di coronavirus. La tentazione del lockdown sta già emergendo nel dibattito politico (i virologi non hanno mai smesso di pensarci), finché sono limitati nello spazio e nel tempo (solo a livello locale e non con fini irrealistici) possono avere una utilità, ma la loro estensione crea danni giganteschi. Testare, tracciare e trattare è la chiave per il contrasto, in attesa di un vaccino.
Andiamo in America, è là che si sta forgiando il destino. Seguite il titolare di List.
01
Fine di un'era. Non solo alla Corte Suprema
La vita viene, la vita va. Quella di Ruth Bader Ginsburg è stata straordinaria. Con la sua scomparsa si (ri)apre il gioco della Corte Suprema alla vigilia del voto presidenziale. Ruth Bader Ginsburg, icona liberal, seconda donna della storia americana a far parte del massimo organo giudiziario - dopo Sandra Day O'Connor - è morta all'età di 87 anni, cancro al pancreas. La Ginsburg era stata nominata dal presidente Bill Clinton nel 1993. Nata a New York, Ginsburg è stata l'architetto legale della lotta per i diritti delle donne e dell'emancipazione femminile negli anni Settanta. Le sue ultime volontà, affidate alla nipote Clara Spera sono un testamento politico: "Il mio più fervente desiderio è di non venire sostituita fino a quando non si sarà insediato il nuovo presidente". Chuck Schumer, capogruppo dei democratici al Senato, ha subito fatto sue le parole della Ginsburg: "Gli americani dovrebbero dire la loro nella scelta del prossimo giudice della Corte Suprema". Non accadrà. Trump negli ultimi due anni ha nominato due giudici della Corte Suprema, Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh, record riuscito nel primo mandato solo a un altro repubblicano, Richard Nixon.
I giudici della Corte Suprema. In prima fila, al centro, il presidente della Corte Suprema John G. Roberts. Da sinistra, in prima fila: Stephen Breyer, Clarence Thomas, Ruth Bader Ginsburg, Samuel Alito. Seconda fila, da sinistra: Neil Gorsuch, Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Brett M. Kavanaugh (Foto Ansa).Ginsburg era un talento del diritto applicato alla trasformazione sociale, studiò legge ad Harvard - unica donna in una classe di 500 uomini - e alla Columbia University. Fu una grandissima figura della stagione dei diritti delle donne negli anni Settanta, fu lei a usare per prima nelle cause dei tribunali la parola "genere" al posto di "sesso" e aprì le porte alle conquiste delle donne. Non lasciò il suo posto quando i liberal chiedevano il ricambio dei giudici progressisti durante la presidenza di Barack Obama, sperava nell'arrivo di un altro presidente democratico. E si sbagliò. Non aveva neanche lei, sempre acuta nelle analisi del contesto sociale e politico dell'America, calcolato l'arrivo di un imprevisto della Storia: Trump.
Il presidente ha già calato tutti gli assi sul tavolo da poker: la sostituzione di Ginsburg sarà rapida, le liste dei candidati sono pronte. La conferma è arrivata dal capogruppo al Senato Mitch McConnell: "La nomina del presidente Trump sarà votata al Senato degli Stati Uniti". I repubblicani controllano il Senato con 53 seggi su 100.
Nessun presidente avrebbe mai lasciato quel posto vacante mentre è in corsa per la Casa Bianca, per Trump è un'arma di eccezionale valore, un fatto che curva lo spazio della campagna presidenziale. Commento di Trump: "Ginsburg è stata una donna eccezionale, la sua morte è un fatto triste, gli Stati Uniti sono in lutto per la scomparsa di un titano della legge". Bandiere a mezz'asta alla Casa Bianca. Centinaia di giovani si sono riuniti davanti alla Corte Suprema per ricordarne la figura.
Ginburg con la sua azione nei tribunali, le sue dissent opinion e le decisioni nella Corte Suprema (ben 27 anni di servizio) ha avuto un ruolo chiave nella trasformazione della società americana. Il Presidente della Corte Suprema, il giudice John G. Roberts, Jr. ha ricordato così la Ginsburg: "La nostra nazione ha perso un giurista di statura storica. Noi della Corte Suprema abbiamo perso una cara collega. Oggi siamo in lutto, ma siamo certi che le generazioni future ricorderanno Ruth Bader Ginsburg come la conoscevamo, un'instancabile e risoluta paladina della giustizia". Linda Greenhouse, decana dei corrispondenti del New York Times sull'attività della Corte (dal 1978 al 2008, premio Pulitzer nel 1998) ha scritto che Ginsburg ha "cambiato il ruolo della donna e dell'uomo" nella società americana. Ginsburg divenne non solo una bandiera del femminismo, ma del costume americano, il suo nome divenne uno status dell'anima quando i giovani la adottarono come una bandiera con il nome di Notorious R.B.G., una sua biografia che riprendeva il nome di Notorious B.I.G., un famoso rapper nato a Brooklyn. Lui cambiò la musica, lei cambiò la vita degli americani. Changemaker.
La sua morte è la fine di un'era non solo per la Corte Suprema ma per la scena dei democratici. Il fatto che Ginsburg sia scomparsa a poche settimane dal voto assume un forte valore simbolico, è il segno che su una stagione su cui sta per calare il sipario. Anche in caso di una vittoria di Biden, perché appaare chiarissimo che il punto più alto di quella scalata sia stato toccato con la presidenza di Barack Obama. Comunque vada, dal 3 novembre sarà un'altra storia.
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Si volta pagina, la campagna è un rally, ieri tutti in Minnesota.
02
Tutti in Minnesota
Il Minnesota era dei democratici dal 1972, ma nel 2020 Trump spera di (ri)dipingerlo di rosso come già avvenne nel 2016. Ieri i due si sono dati appuntamento qui, dove si è già cominciato a votare. Biden ha parlato in un centro sindacale a Duluth, ha usato la chiave retorica dei ricchi e poveri, dunque il presidente "non ha un piano" e "non ha la più pallida idea di come si faccia il presidente". The Donald mette in scena il suo format preferito: arrivo in pista con l'Air Force One, musica con la colonna sonora di "Gloria" e comizio per la base repubblicana e "altri 4 anni di presidenza". Andiamo al sodo: perché il Minnesota è importante? Bisogna seguire il sudoku elettorale di Trump, i 10 grandi elettori dello Stato potrebbero sostituire quelli del Wisconsin. La campagna è un gioco di incastri, la fase finale sarà una cangurata continua in un pugno di Stati dove si decide la corsa.
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Che succede in Italia? L'appuntamento che cattura l'attenzione è quello del voto nelle Regioni e del referendum sul taglio dei parlamentari. Non ci sono dubbi che sul piano interno sia un fatto importante, ma non è destinato a cambiare la nostra vita. Una sconfitta in Toscana del Pd sarebbe un fatto storico, avrebbe forse un impatto sul governo a Roma, ma là si fermerebbe. Il nostro destino non cambierà per le sorti di Conte, Zingaretti o Salvini, il fiume della storia è decisamente più grande e più interessante (forse troppo). L'esito di questa vicenda lo vedremo lunedì sera, abbiamo tempo, penna e inchiostro per raccontarlo.
03
L'impatto dell'ordine del coronavirus
Per sapere, per capire qual è il nostro orizzonte dobbiamo sollevare lo sguardo, siamo di fronte al cambiamento di abitudini e stili di vita che sono figli del Novecento. È il nuovo ordine innescato dal coronavirus, un soggetto infinitamente piccolo e infinitamente grande che ha avuto un enorme impatto sulla nostra vita. Il vaccino, quando ci sarà, risolverà molti problemi che si sono presentati con la pandemia, ma alcuni fatti nuovi restano sul tappeto, ne elenco alcuni:
1. L'organizzazione del lavoro sta cambiando, per molte aziende si presenta la scelta di rimodulare la presenza negli uffici, accelerare la digitalizzazione;
2. Il settore immobiliare si trova di fronte a un fatto inedito: gli uffici non sono più in molti casi una condizione necessaria per avviare l'impresa, pesano altri elementi nell'organizzazione del capitale, come per esempio la presenza di reti veloci e sicure;
3. Il mercato delle abitazioni e destinato a vedere salire il valore delle case che hanno uno spazio ricreativo, conterà meno la posizione e di più l'areazione, durante la crisi del coronavirus abbiamo visto i limiti (e l'incubo) del modello di vita costruito nell'alveare di cemento;
4. Vivere in città, respirare l'aria elettrizzante delle metropoli, non è più un sogno, improvvisamente sono emersi altri valori. È esemplare il caso di New York, abbandonata dall'élite, dai ricchi che si sono rifugiati nelle loro ville di fronte all'oceano;
5. La bio-sicurezza, la sovranità tecnologica e sanitaria, sono diventati una priorità.
L'elenco è lungo, non sono temi nuovi, ma il coronavirus ne ha accelerato l'emersione.
In agenda ci sono scadenze di enorme importanza per il nostro futuro. Il 3 novembre gli Stati Uniti d'America sceglieranno il nuovo presidente, la fida tra Donald Trump e Joe Biden è aperta e la notizia è che nonostante tutto quello che è successo (la pandemia, il collasso economico da lockdown e la rivolta dei movimenti anti-razzisti) Trump è in corsa e può ancora vincere. La narrazione di Biden trionfante senza il minimo sforzo si è infranta di fronte alla realtà delle due Americhe (quella repubblicana e quella democratica) che sono in rotta di collisione. Nello spazio della geopolitica la competizione è intensa e velocissima, quello che accade in America arriva fino a noi a ondate, dalla politica commerciale, alla strategia della Difesa, dall'uso della tecnologia alla diffusione della scienza, non c'è settore che non sia influenzato da quello che accade a Washington. Pensate al solo tema del vaccino anti-coronavirus, è la ricerca delle aziende farmaceutiche americane finanziate con i miliardi del governo a far sperare in una scoperta di cui il mondo ha bisogno. Come vedete, temi e luoghi lontani (solo in apparenza) s'intrecciano in una storia unica: la cura e il destino della riapertura dell'economia globale sono influenzati dalla corsa alla Casa Bianca, dall'interesse di Trump a procurarsi "l'october surprise", la sorpresa nel finale della campagna presidenziale che serve a The Donald per conquistare il suo secondo mandato.
Il mondo è diventato caldo, piatto e affollato, Oriente e Occidente non sono mai stati così vicini e nello stesso tempo così lontani. La sfida tra Washington e Pechino è il primo punto dell'agenda internazionale, con o senza Trump alla Casa Bianca il confronto tra Stati Uniti e Cina sarà duro, perché sono contrapposti due modelli e noi facciamo parte di un luogo chiamato Occidente, siamo parte dell'ordine liberale. E la realpolitik del container non basta a chiudere gli occhi sulla natura totalitaria del regime cinese. A Pechino la scoperta del vaccino serve a presentarsi come il salvatore del mondo, un sottosopra: dopo aver innescato il problema con il primo focolaio a Wuhan, arrivano le truppe della salvezza di Xi Jinping. Un'altra tappa dell'offensiva diplomatica cinese di cui l'Italia è un (in)consapevole avamposto.
In Spagna, in Francia e nel Regno Unito il coronavirus ha ripreso a marciare. La parola lockdown è tornata. Di chi sarà il vaccino? Tutti rispondono: di tutti. Non è così, c'è la battaglia delle prime forniture, la precedenza per chi ha pagato la ricerca e prenotato le scorte, il primato politico ed economico da far valere sul piano del prestigio (leggere "influenza") internazionale, la produzione di miliardi di dosi destinate alla cura e alla prevenzione. Dietro questa storia che vede all'opera gli scienziati (e le spie) di tutto il mondo si cela la più grande battaglia geopolitica della contemporaneità, il primato della sicurezza, della ricerca, della vita. Ecco la posta in gioco del presente. Sul nostro radar l'inverno sta arrivando, speriamo che non sia quello di una nuova guerra fredda.
04
Nuove zone rosse e galleggiamento di Conte
La parola magica, lockdown, è già comparsa e per gli italiani è una notizia che evoca un periodo buio. Per le piccole imprese e i professionisti sarebbe la mazzata finale. Per ora nessuno si azzarda a evocare una chiusura generalizzata come avvenuto nel marzo scorso, ma un piano di nuove chiusure è probabile con l'aumento dei contagi. C'è già puntuale l'allarme (titolo d'apertura di Repubblica: "Incognita virus sul voto") sull'affluenza alle urne e naturalmente arriva la formula delle nuove "zone rosse" (titolo d'apertura del Messaggero: "Picco contagi, ipotesi zone rosse"). Sono i segnali di un altro periodo da "stato d'eccezione" che - è un caso, ma qui abbiamo il dovere di segnalarlo perché assume rilevanza politica - arriva proprio nel momento in cui l'attuale maggioranza si (ri)trova in difficoltà dopo l'esito del voto regionale. In questo quadro, la figura che ne trarrà vantaggio sarà ancora una volta quella di Giuseppe Conte.
Il premier è un prodotto generato dall'emergenza: viene catapultato a Palazzo Chigi per l'impossibilità di Lega e Cinque Stelle di esprimere un candidato proprio per la guida di Palazzo Chigi dopo il voto del marzo 2018 e l'esperimento del governo Frankenstein, resta premier in un'altra emergenza - la crisi al buio aperta da Salvini nell'agosto del 2019 - con la formazione di un governo a presa ultra-rapida tra Cinque Stelle e Pd, l'attuale format della maggioranza. Conte galleggia sulle difficoltà degli altri e bisogna dire che lo fa con grande abilità, sfrutta le debolezze di tutti gli attori in campo: quella di Zingaretti che non riesce a trasformare in capital gain politico l'allenza tra dem e pentastellati (e addirittura perde terreno nel voto locale, un tempo punto di forza del Pd) e quelle dell'opposizione che è forte sul piano elettorale ma senza un piano e un'alternativa di governo.
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Che facciamo? Torniamo in America, c'è una storia che fa TikTok.
05
TikTok, ti blocco l'app
Donald Trump ha detto che non ci sarà bisogno di ritardare la decisione su una proposta di accordo per la vendita di TikTok, aggiungendo che la esaminerà a breve: "Daremo un'occhiata. Tra poco mi mostreranno tutto su TikTok". In campo c'è l'offerta di Oracle per la trasformazione di TikTok in una società americana, con un consiglio d'amministrazione made in USA e un comitato di sicurezza autorizzato dal governo. La società sarebbe poi quotata in Borsa. Il Dipartimento del Commercio ha annunciato che le applicazioni del social cinese verranno rimosse dagli store online americane a partire dalla mezzanotte di domenica, il provvedimento riguarda anche l'app WeChat. L'obiettivo è quello di fermare la raccolta di dati da parte delle autorità cinesi. Il maggiore ostacolo allo schema d'acquisto proposto riguarda la quota maggioritaria della società che rimarrebbe nelle mani della società cinese ByteDance che si è detta "profondamente delusa" dal bando delle app deciso dalle autorità statunitensi. TikTok naturalmente ha già presentato un ricorso alla corte federale di Washington sostenendo che Trump ha ecceduto con i suoi poteri per ragioni politiche. Reazione del governo cinese? Una rappresaglia. Il governo ha annunciato un provvedimento per limitare le attività di aziende straniere che "violano la sovranità nazionale della Cina e i suoi interessi di sicurezza e sviluppo" o violano "le regole economiche e commerciali accettate a livello internazionale". Il bersaglio è l'amministrazione Trump.
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Come chiudiamo questo numero di List? Fa ancora caldo, San Gennaro ha fatto il miracolo, il ghiaccio si scioglie e abbiamo le prove sull'Eternità di Roma.
06
Scioglimento e eternità
La vita è un'impresa complicata. Mentre leggi le dichiarazioni del Di Battista su Emiliano (orecchiette alle cime di rapa e un buon rosato, grazie, prenda nota di questa frase sul menù: "Altro che voti disgiunti, che vuol dire votare turandosi il naso? Che cos'è la cabina elettorale, un cesso pubblico?"), lampeggia sul monitor un messaggio dalla Nasa: "Gentile esploratore dello spazio, torni sul pianeta Terra e cominci a pensare di vendere la sua abitazione sulla costa". Telefonata all'agenzia immobiliare: "Signor Putzolu, cosa è successo?". Risposta del tipo che sta girando lo spiedo con mezzo maiale infilzato: "Titolare, stia tranquillo, quelli della Nasa dicono che il livello dei mari si alzerà di 38 centimetri". Ah, ma noi a che livello stiamo? "30 centimetri, ho una bella casetta in pietra sul monte di Seneghe, se le interessa". La prospettiva di fare il vicino del professor Cubeddu è terrificante, ogni giorno un trattato di filosofia di Leo Strauss, ma l'arrosto e il vino sono ottimi. Insomma, ho dato un'occhiata agli studi pubblicati sul sito della Nasa e in effetti si racconta che se continuiamo con questa allegra produzione di gas serra avremo un innalzamento del livello dei mari pari a 38 centimetri. Lo scioglimento dei ghiacci è visibile, misurabile, è un fatto che contribuisce a circa un terzo dell'innalzamento globale del livello del mare.
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Che preoccupazioni, titolare, la gente pensa al coronavirus, non alla qualità dell'aria e alla vita del pianeta. Vero, ognuno fa la sua agenda, così i tempi cambiano anche se i miracoli restano. Il sangue di San Gennaro si è liquefatto, tutti attendevano questo segno di buon auspicio a Napoli e così c'è stato lo sventolìo del fazzoletto bianco (qui sotto, nella foto Ansa) da parte della deputazione di San Gennaro: il sangue del santo nell'ampolla si è sciolto.
Tutto si scioglie, i ghiacci, il sangue del santo in un Duomo vuoto. Forse anche questo è un segno e non solo dei tempi, ma dell'anima che non si sta sciogliendo ma svuotando.
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Anche Roma è semi-vuota, il centro è zombificato, ma i segnali della sua Eternità restano, l'immutabilità nella desertificazione in corso è un'impresa notevole. Non c'è traffico, ma l'ingorgo è sempre una garanzia, non ci sono turisti, ma i tavolini sul marciapiede sono un'esondazione, non ci sono automobili, ma lo scooter ti smarmitta sul piatto della pizza se provi ad avventurarti tra le vie del centro storico.
È rassicurante sapere che il casino è immutabile, è bello poter leggere il Flaiano di Welcome in Rome e ritrovarsi perfettamente a proprio (dis)agio in un passaggio così: "La sera siamo andati a cena in Trastevere, all'aperto, come usano i romani, i quali imbandiscono mense non solo sui marciapiedi, ma sulle stesse strade. Se si toglie che non abbiamo potuto scambiare una parola per il rumore delle motociclette che ci sfioravano, e che abbiamo dovuto comprare vari fiori e dare tips a sette suonatori che si sono alternati al nostro tavolo, la serata è passata bene". Passarla bene. Comincia oggi il campionato di calcio, possiamo sempre far finta che era un pensiero nel pallone.
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strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.