5 Luglio

Renzi fa un processo al Pd sull'immigrazione

Lettera a Repubblica: "Non abbiamo sottovalutato la questione immigrazione: l'abbiamo sopravvalutata". L'ex premier critica il governo Gentiloni e il ministro Minniti che parlò di "minaccia alla democrazia". Caos totale in Libia, si teme una crisi umanitaria. Putin a Roma: "Il paese distrutto dalla Nato"

Che succede? Abbiamo un problema in Libia: la guerra è fuori controllo. Il bombardamento dell'altro ieri su un centro di detenzione dei migranti è il segnale che apre scenari che per l'Italia sono un pericolo. Il governo di Tripoli sta prendendo in considerazione l'idea di liberare tutti i migranti. Questo pensa il ministro dell'Interno libico Fathi Bashagha. Secondo le Nazioni Unite il bombardamento sul centro di detenzione di Tagiura ha provocato la morte di 53 persone, tra le quali 6 bambini, a cui si aggiungono 130 feriti. "Il governo di accordo nazionale è obbligato a proteggere tutti i civili, ma gli attacchi verso i centri di detenzione dei migranti da parte dei caccia F16 è al di là della capacità governativa di proteggerli", ha dichiarato Bashagha. Al governo di Tripoli si unisce l'esercito del generale Haftar che dice di essere pronto a "sostenere l'azione del governo Serraj". Non sono diventati improvvisamente buoni, c'è un interesse tattico, militare: "Gli ultimi rapporti dell'Onu dimostrano che le milizie usano i migranti come scudi umani per accusare poi l'Esercito nazionale. La missione dell'Onu e il cosiddetto Governo di Tripoli hanno la responsabilità di fornire la sicurezza a queste persone e liberarle dalla presa delle milizie. Noi siamo pronti per liberarle all'istante".

Quanti sono i migranti in Libia? Ecco la scheda:  

Sono circa 700 mila i migranti presenti in Libia. Di questi, oltre 6 mila sono rinchiusi nei centri di detenzione. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, 3.800 persone si trovano in centri in zone di combattimenti. Dei 700 mila, il 12% sono donne quasi sempre vittime di stupri e abusi di ogni sorta. I bambini rappresentano il 9%. La nazionalità più rappresentata (in tutto sono oltre 40 i Paesi di provenienza) è il Niger con il 19%. Seguono l'Egitto (14%), Ciad (13%) e Sudan (12%).

Soluzioni? Facile a dirsi, serve stabilità. Donald...


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