3 Maggio

Riapertura, cospirazione e paura

L'Italia comincia la Fase 2 piena di incertezze. In Europa attesa per la sentenza della Corte costituzionale tedesca sugli acquisti della Bce. In America si apre una settimana difficile, le stime sulla disoccupazione sono da anni Trenta. E Mike Pompeo accusa la Cina: "Abbiamo prove enormi che il virus viene dal laboratorio di Wuhan". Warren Buffett ha venduto tutte le sue partecipazioni nelle compagnie aeree americane

Che succede? Si apre una settimana importante, l'Occidente sta provando a entrare nella Fase 2 della crisi del coronavirus, la ripresa dell'attività economica. Non sarà una passeggiata, non si preme il pulsante e si riattiva il mondo di ieri, quel capitolo del romanzo dell'umanità è chiuso, siamo entrati in una nuova pagina della storia, finché non sarà scoperto il vaccino l'emergenza sanitaria è il new normal e bisogna attrezzarsi per contenere il virus e evitare una seconda ondata. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.

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Riapertura e paura

Negli Stati Uniti trenta Stati si sono avviati alla riapertura, tutte le nazioni europee stanno provando a sbloccare la produzione e il commercio. Avviene tutto in presenza di forti differenze tra gli Stati e all'interno dei medesimi, la situazione del coronavirus a livello locale presenta enormi differenze. La sfiducia delle imprese e delle famiglie, come abbiamo visto quando abbiamo raccontato il fenomeno dell'economia del 90 per cento, è uno dei problemi più grandi, convincere le persone a tornare ad acquistare i beni, frequentare i mercati, investire sul futuro sarà un'impresa molto complicata.

La paura finora ha dominato la prima fase, il caso dell'Italia è l'esempio: città completamente deserte, crollo verticale di produzione e consumi, l'intero paese posto in una condizione di rigido lockdown e ora un tentativo di riapertura che s'annuncia caotico, con forti contrasti tra le Regioni e il governo (che ha impugnato l'ordinanza di riapertura della Calabria) e un grande punto interrogativo sullo scenario-coronavirus nelle metropoli. Attendiamo la prova dei trasporti, dell'intera logistica delle grandi città, ma soprattutto vanno monitorati i comportamenti dei cittadini. Quanto hanno inciso nella psicologia delle persone questi due mesi di segregazione totale e i tre mesi di bombardamento sul pericolo di vita incombente, quasi una millenaristica fine del mondo? Come cantava Battisti...


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