3 Maggio
Riapertura, cospirazione e paura
L'Italia comincia la Fase 2 piena di incertezze. In Europa attesa per la sentenza della Corte costituzionale tedesca sugli acquisti della Bce. In America si apre una settimana difficile, le stime sulla disoccupazione sono da anni Trenta. E Mike Pompeo accusa la Cina: "Abbiamo prove enormi che il virus viene dal laboratorio di Wuhan". Warren Buffett ha venduto tutte le sue partecipazioni nelle compagnie aeree americane
Che succede? Si apre una settimana importante, l'Occidente sta provando a entrare nella Fase 2 della crisi del coronavirus, la ripresa dell'attività economica. Non sarà una passeggiata, non si preme il pulsante e si riattiva il mondo di ieri, quel capitolo del romanzo dell'umanità è chiuso, siamo entrati in una nuova pagina della storia, finché non sarà scoperto il vaccino l'emergenza sanitaria è il new normal e bisogna attrezzarsi per contenere il virus e evitare una seconda ondata. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Riapertura e paura
Negli Stati Uniti trenta Stati si sono avviati alla riapertura, tutte le nazioni europee stanno provando a sbloccare la produzione e il commercio. Avviene tutto in presenza di forti differenze tra gli Stati e all'interno dei medesimi, la situazione del coronavirus a livello locale presenta enormi differenze. La sfiducia delle imprese e delle famiglie, come abbiamo visto quando abbiamo raccontato il fenomeno dell'economia del 90 per cento, è uno dei problemi più grandi, convincere le persone a tornare ad acquistare i beni, frequentare i mercati, investire sul futuro sarà un'impresa molto complicata.
La paura finora ha dominato la prima fase, il caso dell'Italia è l'esempio: città completamente deserte, crollo verticale di produzione e consumi, l'intero paese posto in una condizione di rigido lockdown e ora un tentativo di riapertura che s'annuncia caotico, con forti contrasti tra le Regioni e il governo (che ha impugnato l'ordinanza di riapertura della Calabria) e un grande punto interrogativo sullo scenario-coronavirus nelle metropoli. Attendiamo la prova dei trasporti, dell'intera logistica delle grandi città, ma soprattutto vanno monitorati i comportamenti dei cittadini. Quanto hanno inciso nella psicologia delle persone questi due mesi di segregazione totale e i tre mesi di bombardamento sul pericolo di vita incombente, quasi una millenaristica fine del mondo? Come cantava Battisti...
Che succede? Si apre una settimana importante, l'Occidente sta provando a entrare nella Fase 2 della crisi del coronavirus, la ripresa dell'attività economica. Non sarà una passeggiata, non si preme il pulsante e si riattiva il mondo di ieri, quel capitolo del romanzo dell'umanità è chiuso, siamo entrati in una nuova pagina della storia, finché non sarà scoperto il vaccino l'emergenza sanitaria è il new normal e bisogna attrezzarsi per contenere il virus e evitare una seconda ondata. Facciamo il nostro giro di giostra. Seguite il titolare di List.
01
Riapertura e paura
Negli Stati Uniti trenta Stati si sono avviati alla riapertura, tutte le nazioni europee stanno provando a sbloccare la produzione e il commercio. Avviene tutto in presenza di forti differenze tra gli Stati e all'interno dei medesimi, la situazione del coronavirus a livello locale presenta enormi differenze. La sfiducia delle imprese e delle famiglie, come abbiamo visto quando abbiamo raccontato il fenomeno dell'economia del 90 per cento, è uno dei problemi più grandi, convincere le persone a tornare ad acquistare i beni, frequentare i mercati, investire sul futuro sarà un'impresa molto complicata.
La paura finora ha dominato la prima fase, il caso dell'Italia è l'esempio: città completamente deserte, crollo verticale di produzione e consumi, l'intero paese posto in una condizione di rigido lockdown e ora un tentativo di riapertura che s'annuncia caotico, con forti contrasti tra le Regioni e il governo (che ha impugnato l'ordinanza di riapertura della Calabria) e un grande punto interrogativo sullo scenario-coronavirus nelle metropoli. Attendiamo la prova dei trasporti, dell'intera logistica delle grandi città, ma soprattutto vanno monitorati i comportamenti dei cittadini. Quanto hanno inciso nella psicologia delle persone questi due mesi di segregazione totale e i tre mesi di bombardamento sul pericolo di vita incombente, quasi una millenaristica fine del mondo? Come cantava Battisti su parole di Mogol, lo scopriremo solo vivendo, già da domani mattina.
02
L'agenda. Depressione in America, sentenza tedesca in Europa
Che settimana ci attende? Vediamo l'agenda.
- Venerdì arrivano i dati sull'occupazione negli Stati Uniti (e saranno dolori) e parecchi report interessanti dalle aziende quotate a Wall Street. Secondo gli analisti saranno numeri peggiori di quelli della crisi del 2008, simili a quelli di una depressione economica da anni Trenta. In aprile si prevede una caduta pari a 22 milioni di buste paga, in marzo erano state circa 700 mila. Traduzione dello scenario: disoccupazione americana al 16 per cento. Era al 4.4 per cento, Allacciate le cinture.
- Si riunisce giovedì la Banca d'Inghilterra, l'ultima delle grandi banche centrali per decidere misure di contrasto al coronavirus. Non sono attesi tagli dei tassi, è in discussione un'estensione del programma di acquisto di titoli (200 miliardi di sterline sono già stati annunciati in marzo).
- Mercoledì escono le minute della Banca del Giappone, sono una lettura importante per capire come vedono il futuro a Tokyo.
- Occhi puntati sull'Italia che tenta da domani di ripartire.
- Attenzione alla sentenza della Corte costituzionale tedesca attesa per martedì sul programma d'acquisto dei titoli varato dalla Banca centrale europea, una bocciatura sarebbe disastrosa per l'Italia (la Bce sta acquistando decine e decine di miliardi di nostri Btp), la Spagna e in generale per la stabilità (quella che è rimasta) dell'Unione europea.
- Occhio all'automobile, interessa moltissimo il nostro paese, martedì escono i dati trimestrali del gruppo Fiat-Chrysler, mercoledì quelli del gigante americano, General Motors. I dati del mercato a marzo sono stati terribili, ma anche in questo caso è importante capire quali saranno le proiezioni. Il settore dell'automotive e della mobilità in generale è in piena rivoluzione, saranno necessari investimenti ancora più grandi nel settore dell'elettrico, bisogna inventare nuove flotte di trasporto perché senza il vaccino e in piena presenza del coronavirus i trasporti pubblici saranno un rodeo. Gli stessi governi parlano di incentivare il trasporto privato, elettrico, ma occorre inventare un'infrastruttura di base che per ora non c'è.
- Nel settore dell'energia usciranno i numeri del colosso petrolifero francese, Total. Il settore è sconvolto da paurose oscillazioni del prezzo del barile, le aziende dovranno reinventare parte del modello di business, si confida in una risalita dei consumi di energia (e dei prezzi) con la progressiva fine dei lockdown in tutte le economie avanzate.
- Monitorare il mercato dell'acciaio serve a capire dove va il mondo delle costruzioni, dell'auto, di buona parte della manifattura, costruzioni di macchine e così via. Dunque i risultati e le previsioni di Arcelor Mittal, il più grande produttore d'acciaio del mondo (presente in Italia nell'ex Ilva) sono importanti e finiranno sul taccuino. Anche i giapponesi della Nippon Steel daranno i numeri (nessuna ironia).
- Altro colosso presente in tanti settori che venerdì presenta i suoi numeri, il gigante della Germania, il gruppo Siemens. Achtung.
- Numero importante sempre per la Germania: i nuovi ordini dell'industria che escono giovedì. Stime? Crolleranno del 10 per cento mese su mese, un calo senza precedenti.
- Ripresa cinese? Forse, a Pechino si sono rimessi al lavoro, ma il quadro che uscirà giovedì dalla bilancia commerciale non sarà lieto.
Quante cose bisogna seguire per capire dove va il mondo. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
03
Gli Stati Uniti e il laboratorio di Wuhan
Trump è in piena campagna presidenziale, lo scenario economico è terribile, gli Stati Uniti attraversano il periodo più difficile dal Dopoguerra. Domanda di Lenin sul taccuino della Casa Bianca: che fare? In questi casi si cerca un colpevole e bisogna dire che non è difficile trovarlo: la Cina. Il segretario di Stato Mike Pompeo non ha fatto giri di parole e in un'intervista alla rete televisiva Abc ha detto che ci sono "prove enormi" che l'origine del virus sia nel laboratorio di Wuhan (in alto, nella foto dell'archivio Ansa che apre questo numero di List), dove vengono studiati i virus più pericolosi del mondo. Secondo Pompeo, la Cina "continua a impedire agli occidentali l'accesso ai laboratori" e Pechino "è nota per la sua propensione a infettare il mondo e ad usare laboratori scadenti. Non è la prima volta che il mondo viene minacciato dai virus dei laboratori cinesi, dobbiamo poter andare lì. Non abbiamo ancora i campioni di virus di cui abbiamo bisogno". Sono parole pesanti. È in corso la battaglia per il nuovo ordine mondiale del coronavirus. E passa naturalmente per colpi alti e soprattutto bassi. Da parte di tutti.
Il segretario di Stato Mike Pompeo durante una conferenza stampa a Washington.Sarebbe importante avere un'indagine internazionale indipendente su quanto accaduto a Wuhan, ma i cinesi non collaborano e all'amministrazione Trump in fondo fa comodo avere la Cina che resta opaca. Agitare il sospetto aiuta la campagna elettorale. Prove? Per ora zero, ci sono date, coincidenze, molti silenzi, tante teorie del complotto.
C'è anche la notizia di un report dell'alleanza "Five Eyes" (i servizi segreti di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zelanda) che avrebbero pubblicato un report di 15 pagine che punta il dito proprio sul Wuhan Institute of Virology dal quale il virus si sarebbe propagato. Secondo l'intelligence la Cina aveva "prove di trasmissione da uomo a uomo gia' all'inizio di dicembre" ma ha continuato a negarlo fino al 20 gennaio. Questa notizia spiegherebbe le parole di Trump e quelle di Pompeo. Ma siamo nel campo del non verificabile, per il momento ci sono le affermazioni dell'amministrazione americana, quelle della Cina che nega, alcuni dubbi che giungono dalle cancellerie europee sul comportamento di Pechino. Poco per dire che la Cina è davvero responsabile di un plot che vede la "fuga" del virus da un laboratorio, ma moltissimo per alimentare le teorie cospiratorie. Allo stato attuale, siamo nella fase dei fictional scenarios delle agenzie di intelligence. Qualche volta si realizzano, spesso no. E se restano nel limbo diventano Elvis Presley che è ancora vivo e Michael Jackson è volato sulla base lunare Alpha con il comandante Konig. Che noia, le cospirazioni.
04
Seguire Warren Buffett (e l'ottimismo di Kelly)
Sì, avrà anche sbagliato, ma il tiro del coronavirus era imparabile, sfidiamo chiunque a beccarlo in tempo. Quindi l'investimento fatto da Warren Buffett sulle compagnie aeree era sbagliato (a babbo morto) e lui, l'oracolo di Omaha, ha spiegato durante l'assemblea annuale degli investitori di Berkshire Hathaway che si è tenuta sabato scorso (tutto virtuale), di aver venduto tutte le partecipazioni che aveva nelle quattro principali compagnie aeree: American Airlines, Delta Air Lines, Southwest e United Airlines. Fatto e disfatto. Ricordare sempre le due regole di Warren Buffett: prima regola, non perdere soldi; seconda regola, ricorda la prima regola. E se questa non vi entra in testa, allora c'è quella di Gordon Gekko: "È tutta una questione di soldi, il resto è conversazione". Che fatica fare i soldi.
Mentre Buffett vendeva, Gary Kelly, il numero della Southwest Airlines (ha ricevuto 3,2 miliardi di dollari di aiuti e ne serviranno altri), in un'intervista alla Cbs ha affermato: "Sì, possiamo volare". Come? Obbligo di indossare la mascherina per passeggeri e equipaggio, pulizia dell'aereo, meno posti a sedere. Kelly sostiene che "non c'è più rischio di essere a bordo di un aereo. Se si tiene conto di tutte le misure che adottiamo, è un ambiente sicuro come qualsiasi altro". Il futuro? "Ogni settimana dopo la prima settimana di aprile è stata migliore della precedente. Non credo che giugno sarà un buon mese, ma spero che sia migliore di maggio. Ci sono prenotazioni, ma possono essere facilmente cancellate". Questo è il tipo che ci voleva quando il Titanic stava affondando.
***
Se poi cercate qualcuno che vi fa svoltare, chi riesce a far tutto (compreso smontare e rimontare la casa), chi è più forte di voi, proprio voi che con una linetta di febbre recitate a letto i salmi, chi sa cosa fare (e se non lo sa in ogni caso ve lo spiega), chi non si perde mai d'animo, chi è il punto di riferimento, chi è una forza della natura, chi regge il mondo... be' potete aver letto tutto dei super eroi della Marvel e della Dc Comics, ma quello che risolve i problemi non sarà mai Superman (e neppure il Mister Wolf di Quentin Tarantino), quella figura si chiama Wonder Woman e ne siete innamorati perdutamente. Molti di noi non lo ammetteranno (negare sempre!) ma in Italia la situazione è il disastro che vediamo anche perché nei centri di potere ci sono poche donne al comando.
05
Donne al comando
La pandemia ci dà l'occasione per cambiare, riequilibrare inaccettabili diseguaglianze. Il caso della Protezione civile senza donne nel comitato tecnico scientifico. Non è un problema di merito - quanti uomini al potere non meritano l'incarico? - ma di accesso. Un'indagine di Maite Carpio sulla forza che regge il mondo
di Maite Carpio
Che società vogliamo ricostruire dopo lo tsunami del Covid-19? Sarebbe molto triste tornare a replicare, senza avere fatto prima una riflessione adeguata, il modello che ha creato una disuguaglianza sociale insostenibile, imposto dalla globalizzazione, che ha portato con sé tanta sofferenza e tanto populismo.
Vado subito al punto che mi interessa perché questa è una bella cornice, ma si aprirebbe un dibattito sconfinato. Una delle più significative disuguaglianze che sono venute al pettine nel nostro paese in questi lunghi mesi di crisi è la questione di genere. So già che tanti di voi stanno storcendo il naso pensando, ancora? Invece è un tema essenziale perché il fardello più pesante di questa pandemia è stata lasciato, letteralmente, sulle spalle delle donne senza che ci sia stato riconosciuto il ruolo fondamentale che svolgiamo nella vita di tutti giorni, a tutti i livelli, nella famiglia, nel lavoro, nella società. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Problemi ne abbiamo? In abbondanza. Ma se abitate a Washington State e il destino vi ha dato una vita da ape o vespa, siete nei guai seri. Anche se siete umani.
06
Il calabrone killer
In America i calabroni giganti (Vespa Mandarinia) decapitano le vespe con delle mascelle che somigliano a quelle degli squali. I calabroni sono lunghi più di cinque centimetri, hanno un pungiglione in grado di uccidere un uomo. "Sono una specie di mostro da cartone animato, con il muso giallo arancio", ha commentato Susan Cobey, entomologa della Washington State University.
Piacere di conoscerla, che mascelle. Da dove viene? Dall'Asia, in Giappone uccidono 50 persone all'anno, in Cina nel 2013 ci sono state 43 vittime e 1.600 feriti. I calabroni killer distruggono un alveare e uccidono fino a 30 mila api in poche ore. Volano a una velocità che può raggiungere i 40 chilometri orari. Come sono arrivati in America? Che domanda idiota, titolare, hanno fatto esattamente come il coronavirus: hanno preso l'aereo.
***
C'è altro? Tantissimo, perché "il denaro non dorme mai" (Gordon Gekko) e neppure noi. Ma francamente sono quasi le 23:00, dobbiamo andare in giro in una Roma da lucciconi, deserta e affrontare la domanda del poliziotto al posto di blocco: "Lei cosa fa in giro a quest'ora?".
Risposta A: seguivo la conferenza stampa di Mike Pompeo a Washington;
Risposta B: scrivevo su Warren Buffett;
Risposta C: cercavo la foto di un calabrone gigante;
Risposta D: va bene, ho capito che non mi crede e ora le dico la verità, dopo 60 giorni di lockdwon, ho deciso di dire basta, sto andando in discoteca, al Piper, mi sta aspettando Scarlett Johansson, la prego non mi faccia fare tardi che si sfredda lo champagne.
"Venga con me in questura".
Buonanotte.
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6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.