25 Novembre
Ritorno al futuro
La transizione alla Casa Bianca (con l'ombra dell'Obamismo) l'eredità del vaccino e Wall Street che fa il prezzo del domani, record del Dow Jones a 30 mila punti. Von der Leyen: "Si vede la luce in fondo al tunnel". Sale il prezzo del petrolio. Tesla, un colpo da 500 miliardi
Che succede? Guardate la foto che apre List, per molti di voi è un oggetto che ha qualcosa di familiare, è una DeLorean, l'auto del film di Robert Zemeckis, "Ritorno al futuro". L'auto esisteva sul serio, fu inventata da non viaggiava nel tempo, ma su strada c'era e c'è ancora perché l'impresa fallì ma il messaggio è ancora limpido: la guida chi cerca il domani. A volte si è in anticipo e si fallisce l'aggancio, a volte in ritardo e il risultato è sempre un buco nell'acqua. Il tempismo è tutto. Carpe diem. Quello che sta accadendo in questa fase storica è un enorme cambio di scena, stiamo viaggiando a tutta velocità verso un'altra scena, tutta nuova, del film della nostra vita.
È una lezione di storia, di politica e di economia. Le borse corrono, i mercati asiatici hanno chiuso in rialzo dopo i guadagni record di Wall Street. L'indice Nikkei ha terminato la giornata a 26.296,86 punti, il livello più alto dal 9 maggio 1991, nonostante a Tokyo siano in vigore nuove norme restrittive per una (piccola) seconda ondata. Le piazze finanziarie europee sono volatili, ci sono nuovi lockdown e incertezze sull'impatto di Brexit, ma in ogni caso le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, pronunciate stamattina di fronte al Parlamento europeo sono chiare: "I primi cittadini europei potrebbero essere vaccinati prima della fine di dicembre, si vede la luce in fondo al tunnel". Che cosa sta succedendo? Siamo al voltapagina. E tutto parte dagli Stati Uniti. Seguite il titolare di List.
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La transizione alla Casa Bianca e l'eredità di Trump
Joe Biden presenta le nuove nomine del suo governo (Foto Ansa).Joe Biden dice "America is back". Siamo nel campo della retorica politica, perché non torna ciò che non se ne è andato, l'America First di Trump non è affatto...
Che succede? Guardate la foto che apre List, per molti di voi è un oggetto che ha qualcosa di familiare, è una DeLorean, l'auto del film di Robert Zemeckis, "Ritorno al futuro". L'auto esisteva sul serio, fu inventata da non viaggiava nel tempo, ma su strada c'era e c'è ancora perché l'impresa fallì ma il messaggio è ancora limpido: la guida chi cerca il domani. A volte si è in anticipo e si fallisce l'aggancio, a volte in ritardo e il risultato è sempre un buco nell'acqua. Il tempismo è tutto. Carpe diem. Quello che sta accadendo in questa fase storica è un enorme cambio di scena, stiamo viaggiando a tutta velocità verso un'altra scena, tutta nuova, del film della nostra vita.
È una lezione di storia, di politica e di economia. Le borse corrono, i mercati asiatici hanno chiuso in rialzo dopo i guadagni record di Wall Street. L'indice Nikkei ha terminato la giornata a 26.296,86 punti, il livello più alto dal 9 maggio 1991, nonostante a Tokyo siano in vigore nuove norme restrittive per una (piccola) seconda ondata. Le piazze finanziarie europee sono volatili, ci sono nuovi lockdown e incertezze sull'impatto di Brexit, ma in ogni caso le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, pronunciate stamattina di fronte al Parlamento europeo sono chiare: "I primi cittadini europei potrebbero essere vaccinati prima della fine di dicembre, si vede la luce in fondo al tunnel". Che cosa sta succedendo? Siamo al voltapagina. E tutto parte dagli Stati Uniti. Seguite il titolare di List.
01
La transizione alla Casa Bianca e l'eredità di Trump
Joe Biden presenta le nuove nomine del suo governo (Foto Ansa).Joe Biden dice "America is back". Siamo nel campo della retorica politica, perché non torna ciò che non se ne è andato, l'America First di Trump non è affatto diversa dal Buy American di Biden, sono i due volti della storica politica protezionista degli Stati Uniti. Nessuna sorpresa, ma tra poco tutta questa paccottiglia di marketing politico finirà e la realtà si presenterà di fronte ai dem, il loro gioco d'azzardo non sarà più teorico, dovranno realizzare quello che hanno dichiarato in campagna presidenziale. Per il momento, hanno la fortuna dalla loro parte, quello che dipingevano come una piaga biblica, Donald Trump, lascia all'amministrazione entrante uno scenario favorevole alla ripresa.
Trump ha perso la Casa Bianca, ma la sua amministrazione lascerà in eredità il vaccino anti coronavirus e uno strepitoso rally dell'indice Dow Jones che in piena pandemia ha toccato il record storico di 30 mila punti. Dall'elezione di Donald Trump il 20 gennaio 2017, il Dow Jones è salito di oltre la metà. Anche il presidente uscente ha accolto con favore il record storico messo a segno oggi: "Il mercato azionario ha superato i 30 mila punti, cosa che non era mai accaduta", ha detto Trump in un breve punto stampa. "E' un numero infernale 30 mila". E ha aggiunto: "Questa è la nona volta dall'inizio del 2020 e la 48esima che viene battuto un record sotto l'amministrazione Trump" (per il Dow Jones). "Voglio congratularmi con tutti i membri dell'amministrazione che hanno lavorato così duramente".
Sono le premesse per una ripresa a V dell'economia americana nel 2021. Perdere le elezioni è sempre difficile, così lo è ancora di più, ma la politica è fatta di testo e contesto, tempo e ritmo e nel caso di America 2020 le elezioni presidenziali sono state un testo mai visto prima (la pandemia e il voto postale di massa), un contesto d'emergenza (il crollo dell'economia da lockdown), un tempo compresso (l'urgenza delle risposte immediate) e un ritmo accelerato (pochi mesi a disposizione). Così l'amministrazione ha varato il programma Warp Speed (miliardi di dollari per accelerare ricerca e distribuzione) per il vaccino e lanciato un'operazione di helicopter money e aiuti finanziari per le imprese senza precedenti. Quando la polvere si sarà posata, quando la propaganda finirà e la realtà si sostituirà allo storytelling dei democratici, si vedranno chiaramente i profili di una presidenza che non è andata in guerra, ha proseguito - smentendo tutte le previsioni degli economisti à la page - un ciclo economico virtuoso con il tasso di disoccupazione ai minimi dai tempi del Vietnam, messo sul tavolo il tema dell'espansionismo cinese, cercato di porre un limite alla deriva totalitaria delle Big Tech, inseguito con tenacia la cura al coronavirus e non un impossibile lockdown di una democrazia con 328 milioni di abitanti e 50 Stati.
02
Biden e l'ombra dell'Obamismo
Il governo di Joe Biden, come anticipato, è pieno di figure che hanno lavorato con Obama. C'è chiaramente un'operazione di riciclo di alcune figure, la ricerca di esperienza e l'influenza di quell'esperienza. Non è un governo di giovani, Biden, Yellen, Kerry, fanno parte di una stagione politica consumata e navigata, senza dubbio. Ma piaccia o meno, questo è il punto, Trump è un prodotto del suo tempo, i dem che da gennaio governeranno la nazione più potente del mondo saranno capaci di essere contemporanei come è stato The Donald?
John Kerry ieri durante la presentazione delle nomine di governo fatte da Biden. Segretario di Stato dal 2013 al 2017 con l'amministrazione Obama, sarà inviato speciale della Casa Bianca per le questioni climatiche (Foto Ansa).Dal loggione si alza l'obiezione: non è questo il problema! E invece anche questo è un tema, lo testimonia un passaggio delicato fatto da Biden durante un'intervista a Nbc News: "Questo non è il terzo mandato di Obama perché affrontiamo un mondo completamente differente da quello che abbiamo affrontato nell'amministrazione Obama/Biden. Il presidente Trump ha cambiato il panorama. È diventata America First, ma è stata America da sola". Presto Biden scoprirà la sua solitudine quando farà il numero di telefono di Xi Jinping.
03
I vaccini occidentali e i nemici della democrazia
Trump ha perso, Biden ha vinto. "A win is a win" dicono a Washington. Biden per ora scrive il suo passaggio con l'inchiostro che Trump lascia sulla scrivania dello Studio Ovale. Il presidente eletto poi avrà il suo testo e contesto, il suo tempo e ritmo, dobbiamo augurarci che la sua impresa americana abbia successo, perché l'alternativa è quella di finire sotto un dominio globale della Cina, con l'Europa vassallo di un paese che non conosce la parola libertà.
Gli Stati Uniti avranno due vaccini pronti all'uso a metà dicembre, hanno vinto la grande corsa, hanno battuto la Cina e ribadito che la guida del mondo è ancora dell'Occidente. Forse è un colpo di cosa, forse l'Oriente alla fine riuscirà a imporre il suo tumultuoso sviluppo e la potenza della demografia, ma questa mano è stata vinta dalla libertà e dalla democrazia, non dall'autocrazia; dal libero mercato e dalla concorrenza, non dal socialismo di Stato e dal capitalismo senza capitalisti. Una missione guidata, ancora una volta, dalla cultura che ha plasmato la nostra storia, dall'America, dal Regno Unito e dalla Germania. Pfizer-Biontech, Moderna e AstraZeneca-Oxford sono le armate di una guerra geopolitica condotta per il bene e per non lasciare il campo libero ai nemici della democrazia.
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La corsa di Wall Street, il record del Dow Jones
Il mercato alla fine ha sempre ragione. Wall Street è in corsa verso il 2021, il record storico dell'indice Dow Jones Industrial Average sono il frutto del mix delle buone notizie sul fronte del vaccino e dell'avviata transizione alla Casa Bianca. Il mondo volta pagina. Al termine delle contrattazioni, il Dow Jones si è fermato a quota 30.045,84 punti, l'indice S&P 500 l'1,61% a 3.635,20 punti e il Nasdaq a 12.036,78 punti (+1,31%). Guardate che corsa dal 2017 a oggi, dal tetto dei 20 mila punti a oggi, copertina della sezione mercati del Wall Street Journal:
In meno di quattro anni il Dow Jones è passato da 20.000 a 30.000 punti. Ricordiamo che per scalare la montagna dai 10 mila ai 20 mila punti il Dow ha impiegato 10 anni. Wall Street accoglie con favore anche l'arrivo di Janet Yellen a segretaria al Tesoro, la prima volta di una donna. L'ex presidente della Fed è giudicata una 'colomba' in tema di politica fiscale.
C'è una ripresa rapida dei titoli della cara, vecchia e indispensabile "old economy": titoli finanziari, industriali ed energia hanno aperto la strada a un ampio rally del mercato, con gli energetici in rialzo di oltre il 4% grazie all'aumento dei prezzi del petrolio che mentre scriviamo batte la cifra di 48 dollari al barile. I titoli industriali sono stati spinti al rialzo da un rally in corso delle compagnie aeree, con American Airlines Group e United Airlines in rialzo di oltre il 9%.
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Il prezzo del petrolio
A Londra il Brent è salito di 38 centesimi (+0,8%)a 48,24 dollari al barile dopo aver guadagnato quasi il 4% nella sessione precedente. Sui circuiti elettronici, il Wti avanza invece di 0,27 centesimi, (+0,6%), a 45,18 dollari, dopo essere salito ieri di oltre il 4%. Entrambi i contratti sono al massimo dall'inizio di marzo e hanno registrato un rialzo di circa il 9% negli ultimi quattro giorni. Con una transizione presidenziale all'insegna della distensione, l'arrivo dei vaccini e le aspettative che l'OPEC+ la prossima settimana estenda i tagli alla produzione, i mercati petroliferi hanno completamente ignorato l'inaspettata crescita di 3,8 milioni di barili delle scorte degli Stati Uniti.
La corsa del prezzo del barile è uno dei fattori che bisogna guardare per capire come va il mondo. Guardate la curva dai prezzi di dicembre 2019 a oggi. Il prezzo del Brent era quasi 70 dollari, è collassato a 19 dollari in aprile, stamattina è sopra i 48 dollari. Chi guida una compagnia energetica, sta vivendo tempi interessanti. Forse troppo.
L'Opec continuerà i tagli alla produzione probabilmente anche nella prima parte del 2021, fino alla diffusione in modo stabile del vaccino e alla fine delle restrizioni sui viaggi e gli spostamenti globali. La riunione si terrà la prossima settimana. Dovrebbero aumentare la produzione di 2 milioni di barili al giorno - circa il 2% della domanda globale prima della pandemia - a partire da gennaio. Un'estensione dei tagli appare quindi assai probabile, per sostenere la domanda e la ripresa economica globale.
La ripresa arriverà, ma occorre sempre guardare il dritto e il rovescio per capire quali mosse fare. L'indice di fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è sceso a 96,1 a novembre dai 106,2 di ottobre, al di sotto delle attese degli analisti che si aspettavano una lettura a 98 punti. L'attività immobiliare, tuttavia, continua a rafforzarsi poiché i prezzi delle case sono aumentati al ritmo più rapido degli ultimi sei anni. Anche il settore tech ha spinto il mercato al rialzo poiché i cosiddetti 'Fab 5' si sono ripresi dalla debolezza di ieri: in chiusura Apple guadagna l'1,16%, Amazon.com lo 0,63%, Facebook il 3,16%, Alphabet il 2,10% e Microsoft sale dell'1,78%. "Il mercato si è ripreso bene dai minimi di marzo", osserva Art Hogan di National Holdings. "Dimostra che ha trovato un modo per andare avanti". E precisa: "Ci sono buone notizie sui vaccini e sulla situazione politica americana e il dato economico è piuttosto stabile".
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Brexit, abbiamo un problema
La vera incognita sul rilancio europeo si chiama Brexit. Stamattina Ursula von der Leyen intervenendo al Parlamento europeo ha detto che "sono giornate decisive per il negoziato col Regno Unito, ma ad oggi non posso dire se alla fine arriveremo ad un accordo. Si sono fatti progressi, abbiamo delineato un possibile testo definitivo". Ma "ci sono tre questioni: level playing field, governance, pesca" che non sono risolte. "Faremo tutto il possibile per trovare un accordo. Siamo disposti ad essere creativi ma non a mettere a rischio il mercato unico", chiosa la presidente della Commissione Ue. Michael Saunders, membro del comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra, ha dato un quadro più allarmato per la Brexit che per la pandemia: "Le aziende si scrolleranno di dosso l'effetto di Covid-19 in quanto temporaneo, ma gli effetti a lungo termine di Brexit potrebbero essere più permanenti". Secondo il governatore della BoE, Andrew Bailey, una Brexit con un no-deal causerebbe danni a lungo termine all'economia britannica più a lungo termine della pandemia, e l'impatto del cambiamento potrebbe essere avvertito per decenni. Saunders è comunque ottimista: "Non vale la pena di preoccuparsi troppo della recessione al momento. Abbiamo avuto una grande ripresa nel terzo trimestre e ci sarà un calo nel quarto, ma prevediamo solo una contrazione di circa il 2%". God Save The Queen.
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Tesla, un colpo da 500 miliardi
Una Tesla Model X in esposizione nello show room di Amburgo (Foto Ansa).Squarci di domani? Auto elettrica, efficienza, design, ricerca. E immaginario. Il prodotto di Elon Musk, Tesla. Ha avuto (e avrà ancora, come sempre nella vita) un periodo non facile, ma la pandemia ha aperto definitivamente il mercato dell'auto elettrica nelle aree metropolitane. Così Tesla sul Nasdaq supera per la prima volta 500 miliardi di capitalizzazione. All'apertura dei listini il titolo è schizzato del 5% arrivando a 547 dollari per azione, ennesimo traguardo per la societa' fondata nel 2003 da Elon Musk che negli ultimi 12 mesi è cresciuta di circa il 711% (a novembre 2019 un'azione costava 69 dollari). Tesla è stata la prima società dell'automotive statunitense a superare i 100 miliardi di market cap. L'auto ha un futuro. Anche noi, basta coglierlo e accettare la sfida. Non si vince aspettando sul divano che qualcosa accada. Buona giornata.
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riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.