10 Novembre

Roma, Atene e l'inverno dell'economia

Il movimento dei Btp dell'Italia rispetto ai titoli di Stato della Grecia è la spia dei crescenti problemi interni del nostro paese. Ma è anche un elemento del quadro globale: la bonanza sembra volgere al termine. Un giro di giostra di Gianclaudio Torlizzi nei mercati

di Gianclaudio Torlizzi

"Qualcosa bolle in pentola, il mercato sta toccando livelli di compiacenza tali da non farmi dormire tranquillo la notte. Ci saranno degli scricchiolii che toccheranno gli asset più vulnerabili, per poi puntare dritto a Wall Street. Le vendite sui BTP italiani potrebbero essere un primo indizio in questo senso. Bisogna monitorare”.  Al telefono dal suo ufficio di Montecarlo, Paul (nome di fantasia per tutelare l’anonimato di uno dei maggiori gestori di hedge fund di Montecarlo), non fa molto per nascondere la sua preoccupazione. Neppure la straordinaria vista che può vantare dal suo ufficio direttamente sul porto di Fontvielle, dove il passaggio di yatch di 20 metri rimane particolarmente caotico, riesce a distoglierlo dai pensieri di cosa riserveranno i mercati nel 2020. “Gli investitori stanno iniziando a mangiare la foglia – spiega – i quantitative easing intrapresi dalle banche centrali hanno sortito solo l’effetto di aver creato bolle speculative senza che questo si sia tradotto in una reale stabilizzazione dell’economia mondiale. Le rivolte dei giovani a Hong Kong,  Libano, Cile non sono altro che la denuncia di quanto insostenibile stia diventando la situazione attuale.  Se la politica non interviene ci saranno serie conseguenze sui  mercati”.

Il timore principale di Paul è rivolto in particolare sui 19 mila miliardi di dollari di obbligazioni emesse dalle aziende statunitensi, cinesi ed europee e che secondo lo stesso Fondo Monetario Internazionale sarebbero a rischio default. D’altronde basta fare una veloce rassegna delle ultime statistiche per inquadrare il rapido deterioramento in atto: negli ultimi 12 mesi la liquidità delle società non finanziarie quotate sull’SP500 è scesa dell’11% pari a di 185 miliardi: era dal 1980 che non si assisteva a una performance così negativa. Stando a una ricerca di JP Morgan, la leva finanziaria (ossia il rapporto debito/utili) delle aziende Usa avrebbe...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play