11 Novembre
Roma brucia il referendum sull'Atac
Seggi deserti nella consultazione per aprire alla concorrenza sul servizio pubblico della Capitale. L'affluenza si ferma al 16.38 per cento (quorum al 33.3 per cento). L'azienda ha 1.4 miliardi di debiti, il traffico urbano è una tragedia, ma la quotidiana protesta è svanita e cambiare rotta sembra una missione impossibile. Un'indagine sull'immobilismo Capitale
Che succede? Vediamo rapidamente quali sono i fatti rimasti sul taccuino in questa domenica. In realtà pochi fatti, molte chiacchiere, una notizia nel barile e una celebrazione importante. Seguite il titolare di List.
- Dittature all'italiana. Berlusconi dice che le dichiarazioni dei grillini sono "l'anticamera della dittatura". Salvini gli risponde così: "Sciocchezze. Silvio che parla di dittatura fa ridere". Il Centrodestra può attendere.
- Tigri di carta pentastellate. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede annuncia una legge sul conflitto di interessi nell'editoria. Curiosissimi di vederla. Sarà applicata anche alle aziende di consulenza digitale che fanno strategia politica sui new media?
- Roma-Tripoli. Conferenza sulla Libia. Haftar ci sarà o no? I media libici dicono che il generale Haftar non sarà a Palermo per la Conferenza internazionale sulla Libia organizzata dal governo italiano.
- Grande Guerra e nazionalismo. Cento anni sono tanti, ma la storia ama riapparire in altre forme e l'onda lunga resta. La Prima guerra mondiale è fonte di enorme interesse. Emmanuel Macron e Angela Merkel nelle celebrazioni per il centenario della fine del conflitto fanno discorsi contro il nazionalismo, il Financial Times sostiene che quello del presidente francese è un intervento contro Donald Trump . Due libri assolutamente da leggere sul tema: "Catastrophe. Europe goes to war" di Max Hastings (qui l'edizione italiana) e "Le conseguenze economiche della pace", di John Maynard Keynes.
- Colloquio tra Trump e Putin. L'agenzia Ria Novosti conferma che i presidenti di Russia e Stati Uniti si sono parlati durante le celebrazioni del centenario della fine della Prima guerra mondiale. Putin alla domanda se avesse avuto la conversazione ha risposto affermativamente e aggiunto che "è andata bene". Stop. È sempre un uomo di poche parole, Vladimir.
- California in fiamme. Gli incendi sono su due fronti, Camp Fire nella Contea di Butte, e Woolsey vicino a Malibu, dove...
Che succede? Vediamo rapidamente quali sono i fatti rimasti sul taccuino in questa domenica. In realtà pochi fatti, molte chiacchiere, una notizia nel barile e una celebrazione importante. Seguite il titolare di List.
- Dittature all'italiana. Berlusconi dice che le dichiarazioni dei grillini sono "l'anticamera della dittatura". Salvini gli risponde così: "Sciocchezze. Silvio che parla di dittatura fa ridere". Il Centrodestra può attendere.
- Tigri di carta pentastellate. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede annuncia una legge sul conflitto di interessi nell'editoria. Curiosissimi di vederla. Sarà applicata anche alle aziende di consulenza digitale che fanno strategia politica sui new media?
- Roma-Tripoli. Conferenza sulla Libia. Haftar ci sarà o no? I media libici dicono che il generale Haftar non sarà a Palermo per la Conferenza internazionale sulla Libia organizzata dal governo italiano.
- Grande Guerra e nazionalismo. Cento anni sono tanti, ma la storia ama riapparire in altre forme e l'onda lunga resta. La Prima guerra mondiale è fonte di enorme interesse. Emmanuel Macron e Angela Merkel nelle celebrazioni per il centenario della fine del conflitto fanno discorsi contro il nazionalismo, il Financial Times sostiene che quello del presidente francese è un intervento contro Donald Trump . Due libri assolutamente da leggere sul tema: "Catastrophe. Europe goes to war" di Max Hastings (qui l'edizione italiana) e "Le conseguenze economiche della pace", di John Maynard Keynes.
- Colloquio tra Trump e Putin. L'agenzia Ria Novosti conferma che i presidenti di Russia e Stati Uniti si sono parlati durante le celebrazioni del centenario della fine della Prima guerra mondiale. Putin alla domanda se avesse avuto la conversazione ha risposto affermativamente e aggiunto che "è andata bene". Stop. È sempre un uomo di poche parole, Vladimir.
- California in fiamme. Gli incendi sono su due fronti, Camp Fire nella Contea di Butte, e Woolsey vicino a Malibu, dove finora sono andati in fiamme oltre 33 mila ettari. Sono morte 25 persone, 23 delle quali a Paradise, nel nord dello Stato, e altre due nei pressi di Malibu, al sud. Circa 250 mila persone sono state evacuate. Ecco l'immagine dei due incendi riprese da un satellite della Nasa:
- Petrolio, la mossa dell'Opec. I produttori riuniti nel cartello dell'Opec sembrano muoversi verso un taglio della produzione per evitare i contraccolpi di un eccesso di offerta di greggio nel 2019. L'Arabia Saudita secondo quanto annunciato dal ministro dell'Energia, Khalid al-Falih, sarebbe pronta a tagliare 500 mila barili al giorno, seguita anche dalla Russia. Il prezzo del petrolio è entrato in fase Orso, è a 70 dollari il barile e arrivano le contromisure. Da tenere d'occhio la risposta dell'altro grande produttore e esportatore sul campo da gioco: l'America di Trump.
***
Torniamo in Italia, andiamo a Roma. Succedono cose che sono un segnale del presente del paese e delle sue grandi difficoltà a proiettarsi nel futuro.
Che cosa è Roma? Per capirla bisogna voltarsi indietro e avere il coraggio di andare avanti, ripercorrere i diari e i taccuini di Ennio Flaiano, leggere tra le righe di "Un marziano a Roma" e scoprirne i personaggi di un tempo che fu ("verso le sette ho incontrato pallido, sconvolto dall'emozione il mio amico Fellini. Egli si trovava al Pincio quando l'aeronave è discesa e sulle prime ha creduto si trattasse di un'allucinazione"), la dispersione di una cultura artistica e letteraria, le sue mille note sparse e il gioco di parole che nasconde tutto il pop del me ne frego in versione reloaded che resiste anche senza stivaloni contemporanei. La Roma presente è ancora tutta nella penna di Flaiano, lui sì straniero a Roma, che schizzava su L'Espresso nel 1972 il "non mee eemporte un katzo" dell'autista del bus e un "waffankoo0lo" , anche quello giunto fino a noi in declinazioni politiche, ma rigorosamente senza più grande letteratura, afflitti dal nanismo culturale dove passa per scrittore il primo addetto al timbrificio della frase (s)fatta.
01
Il referendum sull'Atac fa un flop annunciato
Roma non vota il referendum sull'Atac: affluenza definitiva al 16.38 per cento. Commento del sindaco Virginia Raggi: "Atac resta dei cittadini. I Romani vogliono resti pubblica. Ora impegno e sprint finale per rilanciarla con acquisto 600 nuovi bus, corsie preferenziali, più controlli, riammodernamento metro. Attenzione e rispetto per tutti i votanti".
Nella Capitale i mezzi Atac diventano "gli auti", con l'uomo al volante - chiamato senza deferenza alcuna e con tono sbrigativo "capo" - sempre pronto a staccare e soprattutto a scappare in caso di incendio del mezzo e "scenni subbito Jessica 'che sta a prenne foco l'auto". E questa folla, per la prima volta ordinata nel calare a terra dal mezzo che s'avvampa, si fa soggetto collettivo e scende dall'oggetto mentre le prime fiamme arrostiscono il motore, poi glassano la plastica e infine avvolgono come un flambé la carrozzeria. Pronto per l'impaginato a tavola. Che spettacolo, "Erica, famme un serfie mentre 'sta a brucià tutto, daje". L'Atac, che ne sapete voi di questo magico baraccone sempre aperto e in eterno stato fallimentare, McLuhan vi avrebbe detto chiaramente che qui c'è la prova che il mezzo è il messaggio. Arrancano "gli auti", sfondano il pavè dei sanpietrini appena ricostruito tra via Nazionale e piazza Venezia. Non trasportano, trascinano. Il mezzo che sobbalza con l'ammortizzatore così délabré da lasciare il segno del passaggio sulla via, una, due, tre, infinite volte fino al crollo che svela la catacomba, una strada remota, teste di legionari, spade e iscrizioni poetiche, un cunicolo segreto, il residuato archeologico della Roma che resiste nel sotto e si rivela al sopra. Oddìo la scoperta, bloccate tutto, deviate il traffico, avvisate la Soprintendenza, che decollino le pratiche burocratiche e si comincino i sacrosanti lavori di scavo. A Roma è l'unica cosa che funziona, scavare.
La Capitale, un'illustre carogna, amatissima maestra di seduzione e evasione. Un tuffo in cronaca e ne esci più oleoso del petrolio, qui la Metro è il teatro dove "la suora senza biglietto "scavalca" i tornelli della metro a Piramide" e a Trastevere c'è un festival di riciclaggio del vetro con "le bande di ragazzini che si prendono a bottigliate", mentre la fantasia del crimine raggiunge vette zavattiniane con "la cocaina nei busti ortopedici". Piena di polvere bianca, innevata, candida, immacolata, Roma. Tutta questa prosa denudata, questa letteratura verista senza Verga, questo raccontone con il post generone romano che va di festa in festa, ricapitalizzato, dall'affitto perpetuo; il proletariato schiumante di consumo inespresso e no working class per assenza cronica del verbo, si ritrova nell'assenza e in piena presenza del vuoto. Ha votato Raggi, Roma, e la voterà ancora perché e ttecredo dice il tassista che al nominare quel che ci fu in Campidoglio cambia nervosamente marcia e te possino... Anche Virginia ha già deluso molti, ma gli altri no, non torneranno. Qui tutto è surreale, dal lunedì al sabato bestemmie sugli "auti" che non passano, "li mortacci loro" e la domenica seggi vuoti in un referendum che era già fantasma prima di cominciare e il quorum del 33.3 per cento che sprofonda in una buca. Tutto finisce subito, con l'apertura dei fritti che ti sazia prima di cominciare. Roma è un'intenzione, se si fa azione finisce in operetta.
02
Il caos nei seggi. Chiamate l'Osce! Chi?
Fanno il referendum niente meno che sull'Atac, rendere normale un mostro, e il risultato è che alle ore 18.06 il radicale Riccardo Magi solleva il caso internazionale: "È un referendum da Osce!". E si capisce, mancano solo i caschi blu dell'Onu nei seggi dei rioni e dei quartieri, in questo dedalo che descrive l'impossibile Capitale. Sì, mandiamo dunque gli ispettori dell'Osce a farsi un giretto di storia e presente, incubo e sogno, tutti a controllare la re-go-la-ri-tà a Monti, Testaccio, Esquilino, Ludovisi, Sallustiano, Castro Pretorio, Ripa, Celio, San Saba, Ostiense, Regola, Campitelli, Sant'Eustachio, Pigna, Sant'Angelo, Trastevere, Borgo, Trionfale, Trevi, Colonna, Campo Marzio, Ponte, Parione, Prati, della Vittoria, Esquilino, Nomentano, Trieste, Pietralata, Tiburtino, Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario, Castro Pretorio, Casal Boccone, Castel Giubileo, Montesacro e Montesacro alto, Val Melaina, Marcigliana, Ponte Mammolo, San Basilio, Sette Camini, Tiburtino, Collatino, Tor Cervara, Settecamini, Prenestino Labicano, Centocelle, Collatino, Alessandrino, Tor Sapienza, Torre Spaccata, Tuscolano, Don Bosco, Lunghezza, Torre Angela, Acqua Vergine, San Vittorino, Borghesiana, Torre Nova, Torre Gaia, Torre Maura, Capannelle, Appio Latino, Appio Claudio, Appio Pignatelli, Casal Morena, Castel di Leva, Ardeatino, Mezzocamino, Vallerano, Castel di Decima, Torrino, Giuliano Dalmata, Europa, Cecchignola, Fonte Ostiense, Tor de' Cenci, Castel Fusano, Acilia Sud e Acilia Nord, Lido di Ostia Ponente e Lido di Ostia Levante, Castel Porziano, Casal Palocco, Ostia Antica, Ponte Galeria, Portuense, Gianicolense, La Pisana, Magliana Vecchia, Castel di Guido, Casalotti, Aurelio, Trionfale, Primavalle, Della Vittoria, Santa Maria di Galeria, Ottavia, La Storta, Tomba di Nerone, Tor di Quinto, Cesano, Isola Farnese, Grottarossa, Labaro, Prima Porta. Sono settantotto pagine di elenco dedicate solo alla "ripartizione del comune in sezioni elettorali". Bisognava organizzarlo, il referendum, non sbandierarlo. E poi l'hanno votato solo in centro, quelli che l'autobus neanche lo prendono di striscio. Chiamate l'Osce! Chi?
03
L'eterno nulla e 1.4 miliardi di debito
Roma è questo smagato senso di nulla che s'infratta ovunque, l'imboscato che spunta alla festa, scrocca il buffet, sorride, stringe le mani dei presenti che non conosce e se ne va. Gajardo eh? Tanto paga sempre qualcuno. O non paga nessuno. Roma, questo immenso parcheggio abusivo regolato da un clandestino garage etnico, questa sterminata sosta in doppia fila diurna, questo dottore sempre fuori stanza, questo rifugio per cravattari a loro volta indebitati, questa merce farlocca per turisti da torpedone, questo incantesimo che se ne fotte del quotidiano, questo orologio sempre indietro, questo scusate il ritardo, tutta colpa del traffico, questo asfalto sbriciolato, questa teoria di pini che si piegano e vanno a morire, questo schianto struccato, questa bellezza dissennata e tragica, questa bambola con il coltello in mano, questa è sempre la Roma di Flaiano:
In questi ultimi tempi Roma si è dilatata, distorta, arricchita. Gli scandali vi scoppiano con la violenza dei temporali d'estate, la gente vive all'aperto, si annusa, si studia, invade le trattorie, i cinema, le strade, lascia le sue automobili in quelle stesse piazze che una volta ci incantavano per il loro nitore architettonico e che adesso sembrano garages.
Erano gli anni Cinquanta, l'umano s'è dissipato, il groviglio metallico resta. E "gli auti" dell'Atac? Trasportano il peso di 1.4 miliardi di debito e un assenteismo da film dell'orrore. Domani è lunedì, speriamo che passi.
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Roma è questo intreccio di dissipazione pubblica e privata, quella descritta in una celebre copertina dell'Espresso dell'11 dicembre 1955.
04
Capitale corrotta, nazione infetta
Senza acqua, con i trasporti fallimentari. Sono trascorsi decenni dall'inchiesta dell'Espresso che fece scalpore. Dai palazzinari ai grillini. Ritratto dell'Inganno Capitale.
A che punto è la notte? Nel Macbeth lotta con il giorno, a Roma è sempre luce, anche se è buio pesto. La Capitale non è mai stata una città come le altre, fin dalla sua fondazione si capiva che tutto sarebbe andato storto e maledettamente bene. La sua Eternità è il suo animismo, protetta dai numina, da Dio, dalle legioni, dagli imperatori, ma non dai romani d'entrata e d'uscita, di sopra e di sotto. Roma è stata fotografata e ritratta da tutti i grandi della letteratura, la memorialistica è intrisa del suo passato, ma il problema con questa città è sempre stato il suo baloccante futuro da cuccagna dove Franza o Spagna basta che se magna. Eterna. Corrotta. Roma. Continua a leggere l'articolo su List.
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La storia d'Italia è nell'incrocio di due capitali, Roma e Torino. Lo spirito sabaudo e quello della Città Eterna. L'irrazionale e il razionale, il magma del Belpaese.
05
La piazza di Torino e la separazione nel governo
Le visioni del mondo di Lega e Cinque Stelle sono in rotta di collisione. A Torino ieri si è consumato un fatto che ricorda la marcia dei quarantamila della Fiat. Innovazione, industria, grandi opere dividono le due forze della maggioranza. Salvini può trarne vantaggio a breve, ma nel lungo periodo corre il rischio di subire i contraccolpi di una politica incerta sulle leve del futuro. Dopo il voto europeo, dovrà decidere che fare dell'alleanza
Il laboratorio politico italiano è di straordinaria importanza, stiamo assistendo a un passaggio di storia accelerata e compressa dove la cronaca si manifesta con bagliori improvvisi. Ieri ne abbiamo visti due molto significativi: l'assoluzione della Raggi a Roma e la piazza colma a Torino contro l'amministrazione Appendino.
Il primo bagliore, il verdetto di innocenza per Virginia Raggi, ha messo la parola fine su una vicenda kafkiana, un caso politico e non giudiziario. L'assoluzione del sindaco Raggi è giusta sul piano del diritto (non c'è falso ideologico, resta la promozione del fratello di Marra) e leva ogni alibi all'amministrazione grillina, impone anche la fine del suo immobilismo.
Il fatto che le precedenti amministrazioni fossero rasoterra, non significa avere l'autorizzazione a scavare, a pensare che a Roma sia "normale" assistere al festival dei sorci sui cassonetti della spazzatura colmi da giorni, ai bus che bruciano e ormai non fa più notizia, all'anarchia nelle municipalizzate, al festival dell'ingorgo sulle strade, a un'assenza di decoro urbano indegna per la Capitale della terza economia d'Europa. Qui non c'è alcuna assoluzione. E non vale dire "e ma gli altri...". Gli altri erano pessimi, i Cinque Stelle sono stati votati per essere migliori. E per ora non lo sono. Continua a leggere l'articolo su List.
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Con che cosa chiudiamo questa puntata Capitale di List? Con un iceberg grande tre volte Manhattan.
06
Iceberg in vista
Il ghiacciaio di Pine Island (Foto: Nasa) in Antartide occidentale è uno dei luoghi dai quali si distaccano gli iceberg che poi vanno alla deriva nel Mare di Amundsen. La frequenza di questi fenomeni naturali sta aumentando. Ecco la mappa dell'Antartide con la localizzazione del ghiacciaio.
Viviamo tempi surriscaldati. Forse troppo.
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5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.