2 Novembre
Rousseau vs Bob. La politica virale
Speciale. Cosa c'è dietro lo scontro tra Davide Casaleggio e Renzi? La visione del padre Gianroberto, lo scenario dei partiti dominati dalla Macchina. La campagna elettorale, una sfida tra piattaforme hi-tech
Virale è la parola chiave della battaglia politica italiana. Il titolare di List prende il Vocabolario della lingua italiana, Treccani, leggiamo insieme.Virale: "agg. [der. di virus]. – 1. In medicina, di virus, causato da virus: infezione v.; malattie v. (v. virosi); epatite v. (v. epatite). 2. Che è proprio di un virus informatico. 3. Per estens., che si diffonde in modo rapido e capillare (sul modello dell'ingl. viral): diffusione v. (v.), marketing v. (v.), pubblicità v., video virale.
E' intorno a questa parola, virale, che si gioca la partita della politica contemporanea. Dove c'è una connessione c'è una politica virale. Non è un pensiero, è un meccanismo. E intorno a questo congegno in perenne espansione, il virale, si è consumata ieri una apparentemente piccola questione da ragazzi che in realtà nasconde il grande tema: la comunicazione del potere, il potere come comunicazione.
Le parole si sposano con gli scenari, la storia e gli uomini. Matteo Renzi ieri ha usato la parola "virale" associandola a Gianroberto Casaleggio (sopra nella foto Ansa): "Casaleggio diceva che ciò che è virale diventa vero, ma non è così". Il figlio ha risposto minacciando una querela a Renzi per aver distorto le parole del padre sul tema. E' vero, ha ragione Casaleggio jr. quella frase stravolge quello che diceva il padre, l'esatto contrario. Renzi non si correggerà, crede di essere Marshall McLuhan solo perché sa scrivere gli sms, dunque andiamo oltre. L'interesse del titolare di List è rivolto a quella parola, "virale", e all'uomo che ne comprese la potenza proiettata nelle macerie fumanti della politica italiana: Gianroberto Casaleggio. Ma prima dell'Uomo, c'è La Macchina.
01
Rousseau vs Bob
La sostanza della sfida politica in Italia - ma possiamo allargare lo sguardo a tutto il mondo Occidentale e vedere dispiegarsi questa distopia a tutto il mondo...
Virale è la parola chiave della battaglia politica italiana. Il titolare di List prende il Vocabolario della lingua italiana, Treccani, leggiamo insieme.Virale: "agg. [der. di virus]. – 1. In medicina, di virus, causato da virus: infezione v.; malattie v. (v. virosi); epatite v. (v. epatite). 2. Che è proprio di un virus informatico. 3. Per estens., che si diffonde in modo rapido e capillare (sul modello dell'ingl. viral): diffusione v. (v.), marketing v. (v.), pubblicità v., video virale.
E' intorno a questa parola, virale, che si gioca la partita della politica contemporanea. Dove c'è una connessione c'è una politica virale. Non è un pensiero, è un meccanismo. E intorno a questo congegno in perenne espansione, il virale, si è consumata ieri una apparentemente piccola questione da ragazzi che in realtà nasconde il grande tema: la comunicazione del potere, il potere come comunicazione.
Le parole si sposano con gli scenari, la storia e gli uomini. Matteo Renzi ieri ha usato la parola "virale" associandola a Gianroberto Casaleggio (sopra nella foto Ansa): "Casaleggio diceva che ciò che è virale diventa vero, ma non è così". Il figlio ha risposto minacciando una querela a Renzi per aver distorto le parole del padre sul tema. E' vero, ha ragione Casaleggio jr. quella frase stravolge quello che diceva il padre, l'esatto contrario. Renzi non si correggerà, crede di essere Marshall McLuhan solo perché sa scrivere gli sms, dunque andiamo oltre. L'interesse del titolare di List è rivolto a quella parola, "virale", e all'uomo che ne comprese la potenza proiettata nelle macerie fumanti della politica italiana: Gianroberto Casaleggio. Ma prima dell'Uomo, c'è La Macchina.
01
Rousseau vs Bob
La sostanza della sfida politica in Italia - ma possiamo allargare lo sguardo a tutto il mondo Occidentale e vedere dispiegarsi questa distopia a tutto il mondo connesso, in America con Trump e in Francia con Macron, due leader senza partito - è nella sottile linea rossa tracciata dalla macchina, dall'algoritmo, dalla partecipazione online, dalla creazione di immaginario politico attraverso parole e immagini che penetrano nell'intimità dell'elettore.
Matteo Renzi ha intuito questo percorso, questa entrata in un wormhole, una scorciatoia telematica che conduce da un universo politico all'altro: il suo Pd è ancora offline mentre il presente è inesorabilmente online. Rousseau, la piattaforma di Grillo è operativa, elabora, raccoglie, rimanda, classifica, dispone i pezzi sulla scacchiera, è una micidiale catapulta elettorale. E' la visione di Casaleggio che nella sua utopia e distopia che si è fatta realtà. Renzi tenta di contrastare in maniera confusa - da Renzi - il dominio dei grillini nella Rete, con uno stop and go incoerente il segretario del Pd passa dalla contrapposizione tra umano (il Pd) e artificiale (il Movimento 5Stelle), ma poi nello stesso tempo - intuendo la forza di Rousseau - propone, dispone e realizza quello che nelle sue intenzioni è il concorrente diretto di Rousseau, la piattaforma telematica dei democratici, Bob.
Andiamo alle origini. Casaleggio e Grillo partirono da un semplice website alla profilazione dell'utente (il militante-elettore) attraverso un'esperienza politica che mischiava - e continua ancora oggi - il virtuale e il reale: il forum in rete e l'organizzazione di riunioni di militanti locali, il messaggio video e il tour bombastico di Grillo, l'uso dei social e la stretta di mano di un gruppo che si auto-riconosce nella rivoluzione, la parola chiave di tutti i movimenti che vogliono cambiare il panorama politico. Rousseau è l'evoluzione della rivoluzione, è fin dal nome un programma di cambiamento (Jean Jacques Rousseau, la critica alla civiltà, l'esaltazione dello stato di natura) e viene presentato con una frase che ne mette in luce la volontà autonoma: "Sistema operativo del Movimento 5Stelle". Sistema operativo. Rousseau pensa. Ha una volontà. Rousseau comanda. Ha un obiettivo. Ha la forza del numero. Il mondo virtuale immaginato dal Pd renziano, Bob, è fin dal primo touch un non-sense politico: innanzitutto è incastonato nel "negozio" dei giganti del web, scaricabile come un'applicazione negli store di Apple e Google. In questo senso, fin dal primo clic, dall'ambiente che alla fine conferisce il significato di un'operazione nella Rete, Bob è un prodotto come un altro, è un gadget politico mass market, non la manifestazione di un pensiero politico originale, di un gruppo che si auto-identifica, auto-riconosce e auto-rappresenta. Rousseau esprime una Singolarità, Bob è il prodotto di lavorazione di un processo di marketing politico. Rousseau forma (e deforma) un esercito di militanti, ne arruola nuovi con la forza della discussione e del voto - il numero, la matematica non-lineare ma perfettamente politica di Gianroberto Casaleggio - Bob informa sulle attività del partito e del suo leader. E qui si ferma.
Fin dalla prima schermata si capisce che il Pd è indietro anni luce sul tema che invece è la chiave di (quasi) tutto: l'app si apre con Democratica +, una sezione che al primo punto dell'agenda presenta Ore Nove, un appuntamento video con un esponente del Pd che fa la rassegna stampa (la lettura dei giornali che pubblicano le notizie di ieri, quanto di più inutile e lontano ci sia dalla Rete di oggi), c'è Democratica, il quotidiano renziano uscita dal crash dell'Unità, c'è l'imperdibile happening della Terrazza Pd, c'è il Conosci, ci sono le news in primo piano, c'è la squadra, c'è il territorio, c'è un Partecipa, con le idee, i sondaggi, il condividiamo, le fondamentali magliette gialle, c'è il Sostieni con il contributo 2x1000, e vai con clip e video. Insomma, alla fine della fiera è il sito web di un partito del Novecento trasformato in applicazione. E' una rivoluzione digitale? No.
Cosa non c'è? La contemporaneità della Rete, Rousseau. La piattaforma dei Cinque Stelle è chiusa, partecipano gli iscritti al Movimento, ma c'è la possibilità di accedervi come ospite - cosa che ha fatto il titolare di List - e la differenza è spaziale: Rousseau è architettato per partecipare (bene o male, piaccia o meno) è uno strumento di proposta politica, è coinvolgente (e se volete sconvolgente). Il militante grillino naviga tra Lex Europa, Lex Parlamento, E-Learning, Sharing, Call to Action, Scudo della Rete, Fundraising, Activism. Fin dal linguaggio, dalle parole scelte, dalla siderale distanza che si presenta nelle parole, siamo al non-incontro di due mondi. E questa non è una buona notizia per il Pd. Da una parte il lessico della Rete, la sua immediatezza, a-temporalità, il non-luogo che abbatte le barriere (Gaia, ancora visioni di Gianroberto Casaleggio) e i confini per proporre soluzioni universali forse utopistiche (ma la politica è fatta anche di questo, Utopia); dall'altra tutta la storia del secolo scorso che il Pd non riesce a scrollarsi di dosso per fare un passo in Avanti (titolo del malriuscito libro di memorie di Renzi, leggere il Financial Times e la recensione del titolare di List) nella contemporaneità. E' la differenza che passa tra un lavoro fatto da consulenti di marketing (quelli usati dal Pd) e un'officina politica in-house (la Casaleggio e associati) che usa abilmente il lavoro dei militanti come elemento primario dell'alimentazione del sistema operativo. E' uno scarto enorme che il Pd dovrebbe colmare, ma proprio questo passaggio, quello di Bob, è un buco nell'acqua difficilmente rimediabile con un semplice maquillage: l'applicazione andrebbe letteralmente terminata. Rousseau è una Killer Application. Bob è poco più di un esercizio di stile sul webstore.
02
La Rete, la Macchina
La selezione del personale politico che improvvisamente si riduce a numero senza qualità, senza più l'uomo nella crisi raccontato dal potente romanzo di Robert Musil. Qui sta l'irrisolto dei Cinque Stelle, un gruppo politico che vota online, ma è costretto a pensare a come aggirare il problema dell'invasione dello spazio psicologico da parte della macchina. E' lo scarto tra l'immaginario e il reale. La correzione degli elementi fatta di volta in volta da Grillo e Casaleggio ieri e dal solo Beppe (con Davide) oggi. Le espulsioni, l'annullamento dei voti, la classe dirigente tutta da inventare fuori dall'elaboratore elettronico, che dilemma. E' la prigionia del Movimento in questa straordinaria intuizione, la sua potenza e la sua fragilità, la sua inarrestabile avanzata, la sua Singolarità rispetto a tutti gli altri partiti di protesta in Europa (sono tutti più o meno spenti o in decadimento, tranne Grillo), la garanzia della sua persistenza e nello stesso tempo della sua debolezza. E' il problema di Grillo. La loro non esistenza a prescindere dalla macchina. Il progetto Rousseau si propone questo superamento, ma per ora è una missione impossibile. Non può rinunciarvi e non può evitarne gli errori e il dominio. E' l'esito che non poteva sfuggire a una mente raffinata come quella di Casaleggio. Uno degli errori più grandi dei suoi oppositori fu quello di considerarlo un pazzo, liquidarlo come uno i cui pensieri favoleggiavano un altro mondo. Tutto sbagliato. Casaleggio era certamente un pazzo, nel senso che era un uomo fuori dalla mediocre normalità del presente. Egli vide benissimo la parabola e la deviazione della sua creatura.
Il titolare di List riapre ancora il suo cassetto di parole scritte in passato: "Casaleggio incontrò nell’universo della politica il suo irrisolvibile problema matematico: la divergenza. Poteva immaginare i più raffinati strumenti di analisi e raccolta dei dati, dei caratteri e delle personalità, ma lo scarto tra il calcolo e le pulsioni dell’anima dei “cittadini” rimase sempre grande e imprevedibile. Casaleggio misurò questa incolmabile distanza e, alla fine, in una parabola involontariamente perfetta, prima di andarsene, mise nero su bianco in “Veni, vidi, web” il suo testamento: una (in)desiderabile utopia. Fu un’evasione nel dominio della tecnica e dell’ordine d’acciaio, nell’esposizione della colpa e nella sua espiazione automatica, nell’arcadia del software senza emozioni, un precipitare nel buco nero dell’impossibile, la dolorosa e necessaria tappa finale del ricongiungimento con il presente evocato da Philip K. Dick: “La realtà è quella cosa che, anche se smetti di crederci, non svanisce”.
Il reale e l'immaginario di Casaleggio. E certo, c'è la forca, la piazza urlante, la ghigliottina, l'esito totalitario, la non-politica, le sgrammaticature dello statista da sartoria del Vomero, Luigi Di Maio, gli anacoluti storici e geografici del Dibba in motoretta, un gruppo di militanti che scambia l'offesa con la critica, la libertà con la gogna, il totalitarismo dell'ignoranza accompagna alla sensazione d'impunità perenne della Rete, e le comunarie e le parlamentarie e le espulsioni e santi numi, "la sindaca" Raggi che a Roma perde assessori e dirigenti come gli alberi le foglie in autunno, ma senza alcuna languida poesia. Non ci sono i grillini, c'è un grumo di passioni da dominare - questa è il vero tocco magico di Grillo - e poi c'è la Macchina la cui potenza cresce esponenzialmente con la legge di Moore. La politica del microprocessore.
03
Sono Hal e prendo voti
Il titolare di List ripesca le parole scritte quando Casaleggio lasciò in anticipo la sua esistenza sulla terra: "Beppe Grillo fu la sua rappresentazione, il catalizzatore della reazione chimica, ma l’alambicco era saldamente nelle sue mani e la formula nella sua testa. Casaleggio vide lo sminuzzamento dell’opinione pubblica e la crescita di una massa senza potere in real time, la creazione di uno spazio inquieto e in movimento nello scenario politico, vide il rovesciamento della gerarchia delle fonti, l’avanzare di internet come tazebao in pixel. Vide molto, Casaleggio, e in questo suo leggere, interpretare e codificare, fu geniale esploratore, un pioniere. Ma dell’uomo in rivolta che cercava di addomesticare e dotare di una coscienza critica, sottovalutò l’ancestrale richiamo della foresta, la dimensione ferina, lo spalancarsi automatico delle fauci, il ringhio e la naturale tendenza del potere a farsi dispotismo. La sua idea di governare i processi politici – e le persone – come se fossero reti neurali si scontrò con l’inesorabile realtà della Krisis, dell’umano troppo umano. Così la sua utopia della società perfetta, il tentativo sovrumano di mettere ordine nel caos, si trasformò in una parabola d’infelicità orwelliana e il tasto reset nella galassia pentastellata divenne spesso una necessità". Casaleggio aveva visto tutto il possibile e il manifestarsi materiale di un (im)possibile: il controllo senza totalitarismo. Chi frequenta la storia della scienza, la filosofia e i problemi innescati dalla riproducibilità e dalla tecnica, conosce il tema: il naturale dominio della tecnica e la costante divergenza umana. Chi ama la fantascienza ha una storia e una metafora pronta per l'uso, l'opera di un altro visionario, un gigante del cinema, Stanley Kubrick, 2001 Odissea nello Spazio, in questa pellicola visionaria e inquietante compare sulla scena l'anima sinistra, la volontà della macchina, il controllato che diventa controllare di tutto, Hal 9000 che a un certo punto confessa al cosmonauta: "Ho paura, David". La macchina esprime sentimenti. Ha paura. E prende il controllo della missione. Ancora un dialogo di questo capolavoro misterioso, affascinante, tagliente, letale:
David: Apri la saracinesca esterna, HAL.
HAL 9000: Mi dispiace, David, purtroppo non posso farlo.
David: Qual è il motivo?
HAL 9000: Credo che tu lo sappia altrettanto bene quanto me.
David: Ma di che diavolo parli?
HAL 9000: Questa macchina è troppo importante per me per lasciare che tu la manometta.
David: Non so a cosa ti riferisci, HAL!
HAL 9000: Io so che tu e Frank avevate deciso di scollegarmi, e purtroppo non posso permettere che questo accada.
David: E come ti è venuta questa idea, HAL?!
HAL 9000: David... anche se nella capsula avete preso ogni precauzione perché io non vi udissi, ho letto i movimenti delle vostre labbra.
David: D'accordo, HAL. Rientrerò attraverso il portello di emergenza.
HAL 9000: Senza il tuo elmetto spaziale, David, troverai la cosa piuttosto difficile...
David: HAL, non voglio discuterne più! Apri la saracinesca!
HAL 9000: David, questa conversazione non può avere più alcuno scopo. Addio!
E' il primato del Sistema Operativo. E' quello che Renzi critica, ma poi insegue disperatamente. Perché ha capito che la politica oggi è questo ma al Pd - e a se stesso - manca il retroterra culturale che aveva Casaleggio per tradurlo in visione: numero, marketing, potenza di calcolo, equazione, algoritmo. Renzi in questo senso non è affatto nuovo, ma un prodotto reloaded del Novecento, non a caso non ha fatto un nuovo partito (come Macron) ma ha subito puntato al controllo di quello che c'era nonostante fosse chiara la sua crisi di identità e proposta. Ma la politica non è solo questo: c'è lo Zeitgeist, lo spirito dei tempi. E gli uomini.
04
Gianroberto Casaleggio
Quest'uomo mite, sempre connesso e sempre isolato, è molto raccontato ma in realtà ben poco esplorato. Di lui è stato detto e scritto che era "un visionario". Vero, ma tutto ciò che sembrava così chiaro in apparenza era, come spesso sono le visioni, una realtà inafferrabile. Gran parte delle intuizioni di Casaleggio devono ancora compiersi o sono in via di (de)formazione, il Movimento 5Stelle, questa straordinaria (in tutti i sensi) "cosa" politica, lo ha già consegnato alla storia insieme a Beppe Grillo. Questa coppia di naturali "improbabili", Gianroberto e Beppe, ha avuto l'enorme merito di dare una valvola di sfogo istituzionale al movimento di caccia, di muta, della massa (leggere Massa e Potere di Elias Canetti, libro fondamentale) che dallo scoppio della Grande Crisi (2008) premeva per impiccare la classe politica italiana. Non hanno issato la forca in piazza Montecitorio solo perché alla fine hanno trovato una ragione nel voto a Grillo. E' questa la realtà, spiacevole per gli avversari, ma un dato di fatto da cui non si può prescindere se si vuole fare analisi politica e non propaganda.
Casaleggio e... Bossi. Non è casuale che Casaleggio guardasse con attenzione - e in fondo simpatia - alla Lega Nord di Umberto Bossi. Sentiva di poter guardare al Senatur da pari a pari, da rivoluzionario a rivoluzionario. Uno straordinario intervento di Bossi in un intervento in una drammatica seduta del Parlamento italiano getta la luce giusta per capire cosa vedesse di interessante Casaleggio nell'Umberto secessionista. Anno 1993, siamo in piena emergenza finanziaria, l'Italia ha appena subito l'assalto alla lira di George Soros, Giuliano Amato ha varato la più grande manovra economica dal dopoguerra a oggi, centomila miliardi, il popolo italiano ha votato in massa per i referendum di Segni, Mani Pulite sta facendo a pezzi il sistema dei partiti, il governo Amato cade, sta arrivando il governo di Carlo Azeglio Ciampi, è il 22 aprile 1993, prende la parola a Montecitorio Umberto Bossi. Riletto oggi, quello del Senatur è uno straordinario discorso, ecco un passaggio:
"Lanchester rivela che «i cittadini nella democrazia della delega, ossia quella dominata dal sistema proporzionale, senza controlli e garanzie, in sostanza vengono privati di ogni decisione, mentre vengono favoriti interessi settoriali e microsettoriali. L'intreccio di potere economico e potere politico, dovuto al determinante intervento dello Stato dominato dai partiti nell'economia ed in ogni settore sociale, ha provocato particolarismo, immobilismo, corruzione, inefficienza. Lo Stato e l'amministrazione appaiono occupati da una classe politica ormai sufficientemente omogenea per caratteristiche sociali, aspirazioni e modo di agire e che sembra ormaicapace di sviluppare puri strumenti di autoconservazione». Direi che una simile descrizione è quella della realtà italiana; si attaglia perfettamente ad essa, anche se è estremizzata, e contribuisce a far divenire sempre più allarmanti i segnali del distacco tra quelli che una certa pubblicistica del secolo scorso chiamava, forse rozzamente, il paese reale ed il paese legale. Alcuni sintomi sono evidenti: la disaffezione verso la politica, il cosiddetto ritorno al privato unito alla repulsione ed alla sfiducia per l'azione collettiva a fini pubblici; ciò si è sostanziato nella crisi dei partiti con l'aumento dell'astensionismo elettorale e del voto di protesta".
Il governo giallo-verde. Ieri la Lega di Bossi, oggi il Movimento 5Stelle di Grillo e Casaleggio. E' il fil-rouge dei cicli della storia italiana, il suo sottosopra continuo, la sua scomposizione e ricomposizione in sembianze gattopardesche. Ecco perché l'ipotesi domani di un governo giallo-verde tra pentastellati e leghisti in realtà non è per niente un'ipotesi esoterica: le radici sono le stesse, gli elettorati si sovrappongono, parlano la stessa lingua. Gianroberto Casaleggio aveva "visto" - ecco, appunto, il visionario - il fiume carsico della rivoluzione permanente nella società italiana, un fenomeno innescato da un corto-circuito istituzionale mai riparato. E' dal 1992 che il Paese balla la rumba della crisi, ben due referendum costituzionali sono falliti per insufficienza della proposta culturale, assenza di spiegazione e eccesso di personalizzazione e polarizzazione dello scontro politico. Bossi e Casaleggio, due paradossi terminali del tempo lungo del nostro spazio contemporaneo. Gianroberto, nutrito a Ivrea dalla mamma del futuro, l'Olivetti, e soprattutto dalla lettura dei testi sacri sulla teoria dell'informazione, diventa presto un rabdomante della trasformazione tecnologica applicata alla dimensione sensoriale, è un passo in avanti rispetto alla carica dirompente del fondatore della Lega Nord. Bossi ha l'energia di Sir William Wallace, in una Scozia proiettata in Lombardia, il Senatur parla di secessione e federalismo; Casaleggio ha in mano le chiavi del "pervasive computing", l'autostrada del "virale", pensa a un movimento politico generato dalla democrazia diretta, dalla Rete, dallo spazio personale che diventa collettivo online. E' la rivoluzione. A differenza di Bossi, Casaleggio è un uomo che non ama il palcoscenico, è schivo, conduce una vita normale e politicamente monastica, impegna il suo tempo nella lettura, nella ricerca, nella costruzione di sistemi e strutture sovra-politiche e meta-politiche. Ma l'Idea c'è.
L'incontro con Grillo. L'idea si realizza quando Casaleggio incontra il suo interprete per dominare la scena: Beppe Grillo. Si incontrano per la prima volta nel 2004 (pensate a cosa è successo in soli 13 anni in Italia) a Livorno, mentre Grillo fa ridere - e pensare - il suo pubblico a Livorno. Beppe già in fase avanzata da comico-politico, è già a bordo della sua biga, la stessa con cui si presenterà al Circo Massimo, in un altro acuto di creatività politica. E' la classica scintilla tra due personalità opposte: Grillo incendia, Casaleggio è il carburante ghiacciato e pressurizzato. Grillo è la battuta al fulmicotone, Casaleggio il freddo calcolatore dell'algoritmo ideologico e organizzativo. Beppe è tra le tigri del Colosseo. Gianroberto abita nella Rete. Sta elaborando il messaggio virale. Casaleggio e Grillo. I due furono questo cocktail di stupore e rabbia, di immaginazione e mondanità, di fuoco e acqua, aria e terra, di futuro e passato intrecciati in un irrisolvibile equazione matematica la cui ombra si sarebbe vista con il passaggio dallo stato nascente (sì, il primo luminoso e illuminante Francesco Alberoni) a quello dell'istituzione: come controllare la macchina senza farsi controllare. Si è detto che senza Gianroberto Casaleggio per Beppe Grillo mantenere il Movimento vivo sarà più difficile. E' vero, a Beppe manca il contribuito eccezionale del suo co-fondatore, ma quello che vediamo emergere è proprio la potenza della macchina: il Movimento prescinde dal gruppo dirigente, quello che davvero fa la differenza oggi è la Macchina, il sistema operativo. E' questo il vantaggio competitivo pentastellato. Poi c'è Grillo e basta vedere il suo ultimo spettacolo per capire che siamo in ogni caso in presenza di un formidabile costruttore di immaginario. Tutti i partiti - tutti - appaiono inesorabilmente indietro nell'uso della comunicazione, cioè della politica visto che quest'ultima oggi è mezzo e messaggio, il device e il suo contenuto fusi in un rapporto intimo con l'elettore.
Lo scontro tra Davide Casaleggio e Matteo Renzi ha questo sottotesto che nessuno dei due esplicita. Al cittadino arrivano solo gli spezzoni delle randellate sui media, ma la sfida è ben più grande, è una partita vitale per il futuro del paese, è lo scenario elettorale in arrivo. La lotta per il potere è un videogame: quando pensi di aver ucciso tutti i marziani, arriva un'altra schermata. Virale. E' un ritorno al futuro, benvenuti a Space Invaders. Non si vota. Si clicca.
05
Riletture
Cosa c'è da rileggere? E' domenica, c'è ancora qualche ora da dedicare al piacere della lettura. Nell'archivio del titolare ci sono un paio di long read disponibili per chi vuole riprendere in mano alcuni temi persistenti del nostro scenario contemporaneo. Il titolare oggi ne mette tre a disposizione dei lettori di List:
- Avanti è rimasto indietro. Il libro più anticipato e meno recensito della storia dell'editoria italiana. Scarica il file pdf.
- Il marziano, Elon Musk. Ritratto di un genio che ha un piano: colonizzare Marte. Scarica il file pdf.
- Eterna. Corrotta. Roma. Viaggio nel Grande Inganno Capitale. Il potere della Città Eterna. Dai palazzinari ai grillini. Scarica il file pdf.
06
30 luglio. Atari
Il 30 luglio del 1996 in una riunione della durata di quattro minuti viene approvata la fusione tra Atari e Jts. La grande corsa al videogame. E' da sempre un problema di marziani che brillano sullo schermo.
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l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.