23 Febbraio
Salvini e il voto con il telefono (a gettoni)
L'attesa per il voto in Sardegna. La nostalgia-marketing del leader leghista e il rancore-marketing dei Cinque Stelle. Venezuela, partono gli aiuti dal Brasile, sfida a Maduro. Kim va in Vietnam in treno. Oggetti spaziali, extraterrestri e il paradosso di Fermi
In Italia quando non si commentano gli omicidi e la cronaca nera, si parla di maltempo, con la politica che fa da contorno allo splatter quotidiano. Cascano gli alberi, s'incagliano le navi, è morta la moglie dell'Avvocato (Marella Agnelli), Renzi difende babbo e mamma, domani si vota in Sardegna, un milione e 400 mila votanti, passaggio decisivo verso il voto europeo, prima di una sosta in Basilicata. Il governo ballerà la rumba nei prossimi tre mesi, poi dopo le elezioni per Strasburgo si deciderà cosa farne. Non c'è alternativa credibile, un altro format disponibile, dunque o c'è la porta del voto anticipato o c'è un nuovo contratto di governo. Di certo Salvini non può sbaraccare l'alta velocità e rinunciare all'autonomia delle Regioni del Nord. Il suo telefono è rovente, anche quello a gettoni.
01
Il telefono a gettoni di Salvini
Segno che non sta succedendo niente, perché anche le rivoluzioni qui restano sempre due arcinoti -ismi: continuismo e immobilismo. Dunque non si fa l'alta velocità Torino-Lione, si bloccano i cantieri, si spendono le risorse dei contribuenti che lavorano per darle a legioni che non lavorano, si foraggia il pensiero dei quiescenti e degli indivanados, si strozza il produttore, s'incoraggia l'emigrazione e, ultimo colpo di genio innovatore, si ha nostalgia del telefono a gettoni. No, il titolare non è ancora nella fase Gin Martini, guardate qui:
Il gioco dell'effetto nostalgia fatto da uno che vive in simbiosi con il suo smartphone, surreale ma in realtà...
02
Nostalgia-marketing
Salvini si gingilla così sui social e non è affatto casuale, ha un'idea precisa sul come imprimere una direzione al messaggio su se stesso (e sa farlo di suo molto bene, va detto), la macchina della comunicazione di Luca Morisi alterna il messaggio hard a quello che richiama fatti, persone, oggetti del passato e ha la...
In Italia quando non si commentano gli omicidi e la cronaca nera, si parla di maltempo, con la politica che fa da contorno allo splatter quotidiano. Cascano gli alberi, s'incagliano le navi, è morta la moglie dell'Avvocato (Marella Agnelli), Renzi difende babbo e mamma, domani si vota in Sardegna, un milione e 400 mila votanti, passaggio decisivo verso il voto europeo, prima di una sosta in Basilicata. Il governo ballerà la rumba nei prossimi tre mesi, poi dopo le elezioni per Strasburgo si deciderà cosa farne. Non c'è alternativa credibile, un altro format disponibile, dunque o c'è la porta del voto anticipato o c'è un nuovo contratto di governo. Di certo Salvini non può sbaraccare l'alta velocità e rinunciare all'autonomia delle Regioni del Nord. Il suo telefono è rovente, anche quello a gettoni.
01
Il telefono a gettoni di Salvini
Segno che non sta succedendo niente, perché anche le rivoluzioni qui restano sempre due arcinoti -ismi: continuismo e immobilismo. Dunque non si fa l'alta velocità Torino-Lione, si bloccano i cantieri, si spendono le risorse dei contribuenti che lavorano per darle a legioni che non lavorano, si foraggia il pensiero dei quiescenti e degli indivanados, si strozza il produttore, s'incoraggia l'emigrazione e, ultimo colpo di genio innovatore, si ha nostalgia del telefono a gettoni. No, il titolare non è ancora nella fase Gin Martini, guardate qui:
Il gioco dell'effetto nostalgia fatto da uno che vive in simbiosi con il suo smartphone, surreale ma in realtà...
02
Nostalgia-marketing
Salvini si gingilla così sui social e non è affatto casuale, ha un'idea precisa sul come imprimere una direzione al messaggio su se stesso (e sa farlo di suo molto bene, va detto), la macchina della comunicazione di Luca Morisi alterna il messaggio hard a quello che richiama fatti, persone, oggetti del passato e ha la funzione di mixare il carattere del personaggio-Salvini, prima sceriffo e poi ragazzone mordibo, il prodotto rassicurante per un paese senescente (l'Italia è il paese più vecchio del mondo insieme alla Germania e al Giappone) che sente il richiamo storico del mito dell'uomo forte e nello stesso tempo desidera un posto sicuro, ritrovarsi a suo agio in un'era di grande inquietudine e smarrimento. La cosa che al primo istante può apparire bizzarra - l'apparecchio telefonico a gettoni - in realtà fa parte di una strategia di comunicazione ultra-sperimentata anche altrove. Si chiama nostalgia-marketing, serve a raggiungere una fascia demografica di persone adulte su cui innescare un ricordo dolce. Un esempio? Bis0gna guardare al master and commander del genere, Coca Cola:
Le immagini hanno la patina del vintage, sono la fibrillazione di un ricordo velato e svelato, siamo sull'onda del registro stilistico dei mitici anni Cinquanta, la colonna sonora è Come prima più di prima, la cantava Tony Dallara, correva l'anno 1958. Una villa bianca di legno, interno caldo, parquet, totale assenza del design minimalista contemporaneo. Non c'è il condizionatore d'aria ma un ventilatore, la vita semplice, fa caldissimo, the boy a cui non si può dire no sta pulendo la piscina, colpo di fulmine, la storia si fa intrigante e sexy, un flash di sguardi sognanti e adoranti, lei e lui che desiderano lui, che brivido sottile, nel frigo ci sono le antiche bottiglie di Coca Cola tutte curve e desiderio, ora vediamo i due ragazzi correre in soccorso dell'accaldato fustacchione tutto stillante di fatica, una corsa crudele e disperata al frigo e all'inciampo, la musica accompagna la corsa fino a quando si spalanca la porta della veranda e lui, l'oggetto della conquista e del peccato, sta già bevendo la Coca Cola, primissimo piano, perle di sudore e che fresh ragazzi, la camera allarga l'inquadratura e... ops! appare un'altra persona, meno giovane ma di gran lusso, ci ha già pensato la splendida mamma a rinfrescare il candidato al titolo di toy boy. Come prima, più di prima, ti amerò. Un lavoro perfetto di nostalgie e sottintesi. Agenzia Santo, Buenos Aires.
03
Rancore-marketing
Tutto questo fa parte del kit fondamentale del marketing di prodotto, senza non si va da nessuna parte. La politica non fa eccezione e Salvini è su questo terreno che ha stracciato Di Maio e compagni, non ha dimenticato l'effetto nostalgia che nei grillini invece è totalmente assente. Il Movimento Cinque Stelle ha una comunicazione perennemente arrabbiata. Vatti a fidare di uno sempre incazzato, anche nella società del rancore alla fine serve un po' di buon umore. Ecco perché la campagna di Francia con i gilet gialli è stata un fiasco, farsi vedere con gli incendiari suvvìa, e il linguaggio sempre truculento, l'improbabile sortita sulle nevi, l'ora ve lo facciamo vedere noi sempre esposto in primo piano, ancora ieri Di Maio che posta su Facebook il Fatto Quotidiano e il Guardasigilli Bonafede che promette di spazzare via "le soglie di punibilità per gli evasori". Sempre duri, mai un attimo di tregua nella comunicazione del rancore. Alla fine è arrivato il risultato dell'Abruzzo, una consultazione sulla piattaforma Rousseau che ha sepolto il giustizialismo e il silenzio tombale di Dibba a cui ora vogliono "cambiare ruolo", come se Di Battista fosse l'attore di una serie televisiva che sta perdendo audience. Bevi qualcosa Pedro, siamo dentro la fiction della politica.
Questo scarto del messaggio lo vedremo domani e lunedì con l'esito del voto regionale in Sardegna. Qui il Movimento Cinque Stelle era il primo partito con uno stellare 42 per cento conquistato alle elezioni politiche del 4 marzo 2018. Vedremo la differenza. Attendiamo con il taccuino aperto.
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Se la politica è diventata un ramo dello spettacolo, se il protagonista è nei panni dell'attore, se il copione varia a seconda dello share, allora significa che il joystick è nelle mani di qualcun altro. E in effetti è così, la politica ha il suo arsenale di bonus vita quasi esaurito, passa da una schermata all'altra del videogame in una sequenza di sconfitte inesorabili. Le cose che contano avvengono fuori dal Parlamento e da Palazzo Chigi, vale per noi e anche per gran parte dell'Occidente, la tecnica si è impossessata del timone. Ieri l'agenzia di rating Ficht ha suonato il gong senza metterci al tappeto, giudizio clemente e... oracolare.
04
Fitch: il governo cadrà
L'agenzia Fitch ha confermato il rating sull'Italia a BBB. L'outlook è negativo. L'Italia è a un passo dal gradino in cui i titoli sono considerati "junk", spazzatura. Fitch ha mostrato ancora una volta prudenza, equilibrio e pazienza, ha salvato (per ora) l'Italia da una crisi speculativa. L'outlook negativo (e poteva andare peggio con un downgrade) conferma in ogni caso che il rischio paese purtroppo resta elevato e sta crescendo per effetto del peggioramento dello scenario economico e per l'assenza di investimenti interni per supportare la crescita. Continua a leggere l'articolo su List.
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Il 15 marzo arriverà il giudizio di Moody's, il 26 aprile quello di Standard & Poor’s. Nell'attesa, prendiamo un treno per Hanoi.
05
Kim va in Vietnam in treno
Tutto è pronto. Come vedete nella foto Ansa qui sopra, in Vietnam sono ai nastri di partenza per il secondo grande incontro tra The Donald e Kim. Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un ha lasciato Pyongyang in treno, è diretto a Hanoi, dove si svolgerà il secondo summit con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in programma il 27 e 28 febbraio. Il treno si è fermato prima in Cina, è arrivato alla città di confine Dandong dopo le 21 ora locale (le 14 in Italia), secondo l'agenzia di stampa sud-coreana Yonhap. Sosta non casuale, perché il regista della distesione tra Corea del Nord e Stati è a Pechino e si chiama Xi Jinping. Sì, l'impero celeste ha il joystick in mano.
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La contemporaneità è magmatica, ribolle, schizza cenere e lapilli, il disegno di un nuovo ordine mondiale post Jalta è in corso e non sfugge a questa logica del caos neanche il Sudamerica. Il chavismo è finito da un pezzo, al confine con il Venezuela sta succedendo di tutto e non è solo una battaglia canora come quella di ieri tra Guaidó e Maduro. Si muore.
06
Venezuela. La storia di confine
Il Brasile tira dritto, sono partiti i primi due camion di aiuti umanitari per il Venezuela dalla città di Boa Vista verso la frontiera chiusa dal governo di Maduro. I veicoli sono scortati dalla polizia brasiliana, un percorso di 220 chilometri fino alla città di confine di Pacaraima. È una sfida diretta di Bolsonaro a Maduro, sempre più isolato. Il presidente ha chiamato i suoi sostenitori a manifestare a Caracas e in tutto il paese:
"Oggi, 23 febbraio, il popolo si mobilita a Caracas e in tutte le città del Paese. Scendiamo tutti in strada a difendere la nostra indipendenza, con consapevolezza e allegria. Non ci sarà alcuna guerra nella patria di Bolivar e Chavez, qui trionferà la pace. Il Venezuela si rispetta!". Il concerto organizzato da Richard Branson a Cucuta con la partecipazione a sorpresa dell'oppositore Juan Guaidó non gli è proprio andato giù, e in questa guerra della comunicazione c'è l'immagine della piazza, la folla usata come arma della deterrenza, lo spettro di un autoscontro, il festival canoro al confine che diventa guerra civile in tutto il paese:
A chi sono rivolti questi messaggi? Agli Stati Uniti. La traduzione è una sola: ora cantano, domani combattono. Cosa deciderà la Casa Bianca? Bisogna seguire le parole di John Bolton per capire cosa alla fine farà Trump con Maduro e tenere d'occhio cosa dice la Russia. Sono in campo i giganti, siamo in una riedizione della Guerra Fredda.
07
Maria Zakharova e la scacchiera del Cremlino
La partita venezuelana fa incrociare di nuovo Trump e Putin, mai così divergenti. Attenzione alle parole pronunciate ieri durante il briefing con la stampa da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, una tostissima che conosce l'arte della diplomazia, dire e non dire, vero e non vero, un po' vero e molto falso, minare e sminare le mosse dell'avversario quando serve: "Ci sono informazioni, secondo cui aziende degli Stati Uniti e dei loro alleati della Nato stanno valutando la fornitura di un grosso carico di armi e munizioni da un Paese dell'Est europeo per le forze dell'opposizione venezuelana". Zakharova nel briefing ha citato mitragliatrici pesanti, lanciagranate, Manpads, lanciamissili, artiglieria leggera. Le armi secondo Zacharova verrebbero trasportate via volo cargo della Antonov (il costruttore in Ucraini degli aerei dell'ex Unione Sovietica) in un paese confinante con il Venezuela. Con questa dichiarazione Mosca cerca di "bruciare" le mosse di Washington o di fare la classica manovra di disinformatia per intorbidire le acque e mettere in difficoltà l'amministrazione Trump sul piano internazionale. Sono in campo i giganti, Stati Uniti e Russia, nella crisi venezuelana si gioca pesante.
Se la Russia fa questa sortita, significa che la Casa Bianca sta accelerando i suoi piani. Per sapere, per capire cosa potrebbe accadere, bisogna seguire le tracce di John Bolton, il Consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
Bolton ha avvisato le forze armate del Venezuela con un doppio tweet nel giro di 24 ore: "I militari saranno ritenuti responsabili". Bolton ha cancellato il suo viaggio in Corea del Nord per seguire la situazione del Venezuela.
Bolton è la figura dell'amministrazione Trump che segue con la Central Intelligence Agency la situazione in Venezuela. È il consigliere più vicino a Trump quando si tratta di prendere una decisione in campo militare, è l'uomo con il dito che sfiora il pulsante dell'intervento armato. Il fatto che inviti i militari a abbandonare Maduro - e li avvisi dei rischi che corrono - è il chiaro segnale che alla Casa Bianca c'è una strategia per isolare il più possibile Maduro all'interno del paese e poi agire. Bolton è considerato un falco.
Ci sono tutti i segnali di un'escalation militare, non un intervento diretto americano, ma una proxy war, una rivoluzione innescata e poi guidata dall'interno con le forze d'opposizione. Tutto molto pericoloso. Gli Stati Uniti stanno valutando da tempo i piani di un intervento, lo stesso Trump ne ha parlato. Il Risiko è aperto. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Troppe cose terrene, facciamo un salto nello spazio.
08
Ultima Thule, Giove e il Paradosso di Fermi
Voliamo altissimo, verso l'inizio (e la fine) di tutto. Ecco la foto scattata dalla sonda New Horizon nel passaggio ravvicinato su Ultima Thule, l'oggetto spaziale più lontano mai raggiunto dall'uomo:
È proprio uno strano oggetto, il nostro pupazzo di neve al largo della fascia di Kuiper. Dalle parti di Giove invece è in corso una piccola tempesta, immagine scattata dalla sonda Juno:
Questa immagine invece è stata scattata dal telescopio Hubble, una meraviglia costruita dall'uomo:
Là fuori il cielo è stellato e affollato. Sì, state pensando che ci sarà la vita, gli Ufo, gli extraterrestri e "telefono (a gettoni) casa...", mi hanno rapito gli alieni e costretto a vedere tutte le puntate di Porta a Porta e alcuni di voi immaginano un Berlusconi da Vega, un Renzi da Andromeda, un Trump da Orione, un Putin da Rigel, che incubi che si fanno... chi conosce il paradosso di Fermi? Correva l'anno 1950, Enrico Fermi stava lavorando nei laboratori di Los Alamos, si discuteva dell'avvistamento degli Ufo e di forme evolute di civiltà nell'universo e Fermi esclamò questa frase: "Where is everybody?". Dove sono tutti quanti? Questa storia ha una sua grande importanza nel dibattito scientifico - arriva prima della formulazione della equazione di Drake - i Laboratori di Los Alamos e i protagonisti presenti (Fermi morì nel 1954) furono chiamati a ricostruire quella conversazione che per coloro che studiano l'esistenza di forme di vita extraterrestre (vedere alla voce SETI) è un passaggio leggendario come "la storia di Newton e la mela". Qui c'è tutta la documentazione originale di quell'indagine.
Dove sono tutti quanti? Guardatevi intorno, date un'occhiata a quello vicino a voi, mentre bevete il vostro Gin Martini, sta chiedendo un appuntamento al suo telefonino per discutere della loro relazione complicata. Like. I marziani sono sulla Terra.
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addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.