12 Marzo
Sanzioni e guerra. Passato, presente e futuro
L'esercito russo avanza e circonda le città. Il Cremlino fa la guerra, l'Occidente schiera il blocco finanziario. Un libro ("The Economic Weapon"), un po' di storia, le conseguenze inattese e qualche proiezione sul "distacco" della Russia e il suo spostamento verso Oriente. Caviale, vodka e diamanti? Il problema sono i missili cruise di Putin, si chiama hard power
A che punto è la guerra? Corre veloce, su più fronti, l’incendio si sta propagando, le situazioni di crisi si moltiplicano. I segnali sono vivissimi, ma ancora pochi in sembrano consapevoli di quello che sta accadendo, molti saranno colti di sorpresa in uno scenario che invece si sta dispiegando con eccezionale rapidità verso “l’economia di guerra”. Il conflitto non è solo quello che vediamo nelle immagini che arrivano dall’Ucraina, è un fenomeno ampio e capillare che si propaga come un fiume che si gonfia e rompe gli argini. Giorno dopo giorno stiamo entrando in una dimensione di belligeranza permanente, quando il tuono delle armi si placherà, saremo di fronte a nuovo quadro della sicurezza (e della vita) in Europa e nel mondo. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il distacco dell'Occidente dalla Russia. Energia... caviale e vodka
Versailles, 11 marzo 2022. I lavori del vertice straordinario europeo sulla crisi in Ucraina (Foto Ansa).L’Unione europea ha varato un quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia, il vertice di Versailles sarà declinato entro maggio in due documenti strategici sulla nuova ‘Potenza Europea’ focalizzati sull’aumento della spesa per la Difesa, il phase out, il ‘distacco’ dai legami energetici con Mosca entro il 2027 (con un altro mondo del tutto imprevedibile alle porte) con il blocco degli investimenti nel settore Oil & Gas (sta già avvenendo con l’uscita delle aziende dal capitale e dalle partnership con Mosca), il controllo delle cripto-valute che gli oligarchi usano per sfuggire alle sanzioni, si tratta di una chimera, le vie del mercato nero digitale sono infinite.
C'è la guerra, ma l'Europa non esce dallo schema finanziario che ha già prodotto il caos che vediamo (l'inflazione che si sta mangiando i redditi). Possibile? Non ci sono altre idee e il...
A che punto è la guerra? Corre veloce, su più fronti, l’incendio si sta propagando, le situazioni di crisi si moltiplicano. I segnali sono vivissimi, ma ancora pochi in sembrano consapevoli di quello che sta accadendo, molti saranno colti di sorpresa in uno scenario che invece si sta dispiegando con eccezionale rapidità verso “l’economia di guerra”. Il conflitto non è solo quello che vediamo nelle immagini che arrivano dall’Ucraina, è un fenomeno ampio e capillare che si propaga come un fiume che si gonfia e rompe gli argini. Giorno dopo giorno stiamo entrando in una dimensione di belligeranza permanente, quando il tuono delle armi si placherà, saremo di fronte a nuovo quadro della sicurezza (e della vita) in Europa e nel mondo. Facciamo il nostro giro di giostra, seguite il titolare di List.
01
Il distacco dell'Occidente dalla Russia. Energia... caviale e vodka
Versailles, 11 marzo 2022. I lavori del vertice straordinario europeo sulla crisi in Ucraina (Foto Ansa).L’Unione europea ha varato un quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia, il vertice di Versailles sarà declinato entro maggio in due documenti strategici sulla nuova ‘Potenza Europea’ focalizzati sull’aumento della spesa per la Difesa, il phase out, il ‘distacco’ dai legami energetici con Mosca entro il 2027 (con un altro mondo del tutto imprevedibile alle porte) con il blocco degli investimenti nel settore Oil & Gas (sta già avvenendo con l’uscita delle aziende dal capitale e dalle partnership con Mosca), il controllo delle cripto-valute che gli oligarchi usano per sfuggire alle sanzioni, si tratta di una chimera, le vie del mercato nero digitale sono infinite.
C'è la guerra, ma l'Europa non esce dallo schema finanziario che ha già prodotto il caos che vediamo (l'inflazione che si sta mangiando i redditi). Possibile? Non ci sono altre idee e il recente passato è più che sufficiente per capire che non possono andare oltre quello che non sanno: hanno detto che "l'inflazione era temporanea", poi di fronte alla realtà hanno affermato che sì, forse non lo era ma faremo di tutto per tenerla sotto controllo, oggi di fronte al fatto che l'hanno provocata le loro politiche (energetiche e non solo, vedere alla voce aspettative eccessive e helicopter money) hanno finalmente trovato un colpevole: è tutta colpa di Putin (il nuovo ritornello di Biden). Putin è un ottimo coperchio per coprire la pentola arrugginita dell'Occidente, il diavolo che mancava, finalmente è arrivato.
Il più attivo naturalmente (giocava in casa, è in campagna elettorale) è stato Emmanuel Macron che ha dichiarato che l’Unione è "pronta a escludere Gazprom dal sistema Swift". Vaste programme, monsiuer le President, visto che il gas russo è un fattore per ora non sostituibile sul mercato (e infatti i rubinetti con la Russia restano aperti, in piena guerra). La Germania alla parola gas esce dalla sonnolenza made in Baviera, alza la testa e anche la voce: lo stop all'import di gas russo non è la posizione europea.
Washington, Casa Bianca, 11 marzo 2022. Il presidente Joe Biden si prepara a un colloquio telefonico con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenski (Foto Epa).In America giocano con i coriandoli e la propaganda del voto di mid-term, dopo il blocco del petrolio russo (irrilevante nell’import di energia americana), l’amministrazione Biden ha deciso lo stop all’ingresso di beni di lusso, (tra i quali ci sono caviale, vodka e diamanti - e con questo si vorrebbe vincere la guerra contro la Russia, perbacco), un altro tentativo di colpire le classi ricche, quelle che si considerano vicine a Putin, è l’idea di isolare l’uomo del Cremlino, indebolirlo e, chissà, provocarne la caduta. Sui prezzi del gas l’Unione proporrà un tetto (da far accettare a chi vende, prima di tutto a Gazprom, missione tutta da scoprire), con una tassa (la proposta è di Draghi) sugli extra-profitti delle società elettriche.
La guerra continua, la Russia gioca le sue carte nel tavolo verde con gli Stati Uniti, l’ultimo capitolo della InfoWar riguarda le armi biologiche, Mosca avvisa sull’esistenza di un arsenale pronto ad essere utilizzato, costruito grazie all’ausilio degli americani, ma l’Onu smentisce: non ci sono le prove. Del plot certamente no, ma i laboratori esistono e gli agenti biologici pure. Tanto è vero che l’Oms invita le autorità ucraine a mettere al sicuro questi agenti batteriologici per evitare ‘fughe’ durante i bombardamenti. Va tutto bene, c’è anche l’arma invisibile.
Charles Michel, Emmanuel Macron e Mario Draghi ieri a Versailles (Foto Epa).Mario Draghi fa la sua parte da atlantista e europeista, dice che "ora Putin non vuole la pace”, prima rassicura tutti con un “non siamo in un'economia di guerra”, poi chiosa che “bisogna prepararsi" perché "se il conflitto dovesse protrarsi per tanto tempo dobbiamo essere pronti". Sembra tutto ovvio, ma non lo è visto che fino a poche settimane fa nessuno poteva immaginare una situazione ai confini della realtà. Oggi è la realtà senza confini della guerra. Draghi è passato dall'emergenza coronavirus a quella della guerra. Conferma d'essere l'uomo dello stato d'eccezione, finirà la sua missione a Palazzo Chigi tra qualche mese, conflitto permettendo.
Ci sono forti timori per un avvitamento dei mercati delle materie prime, il G7 a Berlino ha siglato un accordo per tenere ‘aperto’ il settore dell’agricoltura, i prezzi dei cereali sono in forte tensione e scarseggiano (produttori principali, Russia e Ucraina), idem per i fertilizzanti, senza i quali nell'era contemporanea si fanno magri raccolti. C’è un diffuso timore di un effetto destabilizzante in Europa e soprattutto in Africa, vedere alla voce Egitto, oltre 100 milioni di abitanti, età media bassa, ready to fight, alta volatilità politica. La guerra nella guerra. Come vanno le cose sul teatro ucraino?
02
Mappa dell'invasione. I russi sono fermi? No avanzano
Teatro di guerra? Eccolo, mappa dell'intelligence inglese aggiornata:
I russi avanzano, perfino nella mappa dei servizi segreti inglesi che è "conservativa". Siamo al cortocircuito tra parole e grafica, il divario tra fiction e realtà. Sono i commenti che si alimentano con i desideri, la guerra-lampo non è mai stata in agenda, Putin è prima di tutto un capo militare, l'esercito russo è in marcia, la colonna dei carri armati si è sparsa nei boschi intorno a Kiev per preparare l'attacco alla capitale (stanno bruciando due depositi di carburante colpiti dall'artiglieria), i bombardamenti a ovest sono arrivati ai confini della Nato, l'espansione a Sud ha già ampiamente superato le sponde del Dnieper (il punto di riferimento di tutta l'offensiva), la città di Dnipro cadrà, stanotte Mykolaiv era sotto le bombe, così come Lutsk, gli abitanti di Mariupol sono senza acqua, gas, elettricità, comunicazioni. Le sirene stanno suonando in tutta l'Ucraina, a Kiev, a Odessa, a Dnipro, a Kharkiv. Si chiama assedio, è un passaggio chiave del manuale di guerra, non sono le sanzioni al Beluga e alla vodka. Ripeto quanto scritto da Chris Miller sul New York Times: "Il problema non è la guerra ibrida, sono i missili cruise di Putin". Si chiama hard power.
***
Qualcuno vuole fare la pace? Nessuno sta affrontando il dossier con la professionalità necessaria (sì, servono i professionisti), nonostante Putin abbia affermato che ci sono "sviluppi positivi nei negoziati" (e le Borse ci hanno creduto, almeno per un bel pezzo di serata ieri). Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov non ha escluso un incontro tra Putin e Zelensky, è già qualcosa ma sempre troppo poco e destinato a evaporare con i colpi dell’artiglieria. Nel frattempo, Putin fa la guerra. Gli altri? Cercano petrolio per scollegarsi dall'impossibile che hanno creato quando hanno accettato il gas e il denaro cash degli oligarchi della Russia senza preoccuparsi della politica, anzi lavorando in direzione contraria agli interessi dell'Occidente, cioè non spingere Putin tra le braccia di Xi Jinping, offrendogli così l'opportunità del doppio forno che diventerà solo uno nel giro di qualche anno. Ora è forse troppo tardi. E infatti...
03
L'Iran nucleare, il petrolio di Joe e il Risiko di Vlad
Qom, Iran. Una scena di vita quotidiana, una donna si avvia verso casa, il ritratto dell'Ayatollah Khomeini (Foto Zuma).Un altro punto di crisi, distante e intrecciato alla partita di sangue dell'Ucraina è quella dell'Iran nucleare. Non trova una soluzione, i colloqui di Vienna sono di nuovo a mezz’aria, il rappresentante Ue della politica estera, Borrell, usa la parola “pausa” per descrivere il clima con Teheran e assicura che “è pronto il testo finale dell'accordo”. Non sembra aria e in ogni caso non sarà una passeggiata, il peso della Russia è grande, Khamenei deve molto a Mosca, anche se al Cremlino concordano almeno su un punto con America e Ue: Teheran non può avere la Bomba, sarebbe un elemento destabilizzante per l’intero Medio Oriente. Probabilmente agli americani non interessa più nemmeno questo, Biden ha una sola preoccupazione (guardare la sua timeline di Twitter è un'esperienza straniante), la pompa della benzina, ha bisogno di petrolio, lo sta cercando da tutti i nemici, dunque va benissimo il Venezuela e calza a pennello anche l'Iran. Per tutto il resto, c'è una frase magica: "È colpa di Putin". Causa ormai di quotidiani siparietti tra i giornalisti accreditati alla Casa Bianca e la portavoce Jean Psaki.
04
Social distrazioni e versioni della realtà
Sul fronte della guerra dei social media, la distopia va avanti a algoritmo spianato: Facebook ha autorizzato i discorsi violenti contro gli invasori russi (la barbarie digitale alla massima potenza), poi ha spiegato con l'ex politico diventato lobbista Nick Clegg che lo fa per tutelare "un popolo aggredito e la libertà di parola" (commozione generale, tutti in ginocchio di fronte al replicante Zuckerberg), mentre la Russia ha risposto aprendo un’inchiesta penale su Meta (la società capogruppo di Fb) per inserirla nella lista delle organizzazioni estremiste. Dulcis in fundo, YouTube ha scollegato i media governativi russi dalla sua piattaforma. Così ora abbiamo una sola versione, la nostra.
***
Funzionano le sanzioni? Forse, ma non si vince la guerra con il libro nero dei beni che si possono comprare (legalmente), le sanzioni in questo momento non sono alla guida del carro armato né lanciano un missile Javelin contro i tank di Mosca. Le sanzioni non sono una novità di Biden, ci sono antenati decisamente più nobili - Tucidide racconta che Atene bandì il commercio con Megara nel 432 avanti cristo - e la loro durata (pensate a quelle di Cuba in vigore da 60 anni e quelle sull'Iran da 40 anni) e intensità (la Russia è il paese più sanzionato del mondo da decenni e sta ancora al suo posto) dimostrano che affidarsi a queste per vincere una guerra può essere un'illusione che conduce a una sconfitta.
05
Sanzioni e storia. Conseguenze inattese
Per sapere, per capire, il Times di Londra segnala il libro di Nicholas Mulder, The Economic Weapon:
Dalle pagine del libro si apprende che Hitler quando fu colpito dalle sanzioni reagì esattamente in maniera contraria a quanto volevano ottenere gli alleati: "Mulder sostiene nel suo libro impeccabilmente documentato e, per la sua attualità, avvincente che "le sanzioni non hanno fermato la disintegrazione politica ed economica, ma l'hanno accelerata" nel periodo tra le due guerre. Piuttosto che impedire a Hitler di lanciare una guerra, esse incoraggiarono l'aggressione tedesca e la frammentazione dell'economia globale". Studiare aiuta, improvvisare senza sapere, ignari della storia, conduce a gravi errori, le sanzioni sono una questione di tempismo e qui arrivano a guerra in corso, non prima, quando avrebbero potuto dispiegare con più efficacia il loro effetto.
Dettaglio che dovrebbe far riflettere le teste lucide, sempre dal Times: Adolf Hitler di fronte alle sanzioni disse a Carl Burckhardt, diplomatico svizzero e alto commissario della Società delle Nazioni, nell'agosto 1939: "Ho bisogno dell'Ucraina, così non possono farci morire di fame come nell'ultima guerra". Trascorsero due settimane, la Germania firmò il Patto Molotov-Ribbentrop con l'Unione Sovietica che le dava accesso al grano ucraino; due anni dopo invase l'Ucraina.
06
Spostare la Russia verso l'Asia. Teoria e pratica
Alternative per la Russia? Le sanzioni, come abbiamo visto, restano per lunghissimo tempo in vigore, dunque a Mosca dovranno in ogni caso ripensare la loro economia. Branko Milanovic, un economista noto per i suoi importanti studi sulla diseguaglianza, pone una durata di circa 50 anni per le sanzioni che sono state decise dall'Occidente, conseguenze? Il Cremlino (e chiunque sia al comando della Russia negli anni a venire) dovrà lavorare per trovare mercati alternativi, cambiare il sistema produttivo, cercare sbocchi che fino a ieri non c'erano. Lavoro ciclopico. Milanovic ha messo nero su bianco quali possono essere le alternative per la Russia di Putin. La più logica (è un'azione in corso d'opera) è quella di cambiare l'orientamento della geopolitica di Mosca, spostare verso Oriente il baricentro dei suoi interessi. Putin ha stretto un'alleanza con Xi Jinping, il gasdotto Forza della Siberia è operativo, un altro mega-contratto è stato firmato da Gazprom per costruirne uno ancora più grande (il Soyuz Vostok, 50 miliardi di metri cubi di gas russo all'anno per la Cina), ha scelto questa strada, il "decoupling" a specchio (Occidente vs Russia e Russia vs Occidente) è in pieno svolgimento. Si può fare? Certo, ma costa e non è detto che l'impresa vada in porto, riporto un lungo brano di Milanovic, è un esempio mirabile di analisi, immaginazione, capacità di costruire scenari, un pensatore top class:
Futura capitale di un domani immaginario? Una veduta notturna di Vladivostok, il ponte Zolotoy.Quali sono le prospettive di spostare il centro di gravità della vita economica da Ovest a Est? Tecnicamente, si può immaginare un nuovo tipo di mossa alla Pietro il Grande, dove la Russia apre non una finestra sull'Europa (quello che doveva essere San Pietroburgo) ma una finestra sull'Asia orientale, spostando per esempio la sua capitale a Vladivostok e cercando di trasferire il più possibile la vita economica e burocratica, insieme alla popolazione a est. Se le cose potessero essere spostate per decreto, tale trasferimento potrebbe anche essere visto come abbastanza ragionevole. L'Asia orientale è, e rimarrà, la parte del mondo in più rapida crescita. Lasciare l'Europa, che per molti versi è anche un continente in declino, potrebbe essere vista come una mossa giusta. La Russia è, con gli Stati Uniti, l'unico paese al mondo che può fare una mossa così radicale; per gli altri, la geografia è molto più un destino. Anche dal punto di vista politico, è improbabile che la Russia sia esposta a sanzioni e pressioni politiche da parte di Cina, India, Vietnam o Indonesia allo stesso modo di Regno Unito, Francia e Germania. Infine, una vocazione pacifica potrebbe essere vista come un replay della spinta americana ad aprire la nuova frontiera un secolo e mezzo fa. Anche il cambiamento climatico potrebbe aiutare, rendendo più abitabili i territori russi del Nord.
Quanto è fattibile un tale cambiamento? Richiederebbe massicci investimenti in infrastrutture, tra cui una comunicazione più efficiente tra le due aree lontane della Russia: il volo da Mosca a Vladivostok dura quasi 10 ore e il viaggio in treno più di una settimana. Sviluppare nuove città lungo il percorso, espandere quelle esistenti ecc. non richiede solo investimenti che un'economia russa in calo non può fornire. Richiederebbe anche la creazione di nuovi posti di lavoro in queste città, l'unica cosa che potrebbe attrarre la popolazione a spostarsi dalla Russia europea a quella asiatica. L'Unione Sovietica ha cercato di farlo aprendo molti avamposti settentrionali in Siberia, pagando ai lavoratori salari più alti per trasferirsi lì, e ha avuto qualche limitato successo. Queste città e insediamenti sono però quasi tutti morti negli ultimi trent'anni. È difficile vedere come un così massiccio spostamento di attività possa essere realizzato senza enormi investimenti e senza una pianificazione urbana e produttiva completa.
Entrambe le politiche, cioè la sostituzione delle importazioni e lo spostamento verso l'Est, incontreranno quindi ostacoli quasi insuperabili. Ciò non significa che non possano essere intraprese; alcune di esse saranno fatte, per necessità: Si dovrà produrre software russo per sostituire il 95% del software di origine occidentale che è attualmente utilizzato nelle aziende russe automatizzate (fonti giornalistiche russe). Legami economici più stretti con la Cina implicherebbero anche un certo movimento di aziende e persone verso est. Una città siberiana o del Pacifico può diventare la seconda capitale (come Ankara in Turchia). Ma un successo significativo in uno di questi due campi sembra - il meglio che si può vedere dalla prospettiva di oggi - semplicemente irraggiungibile.
Cosa accadrà quindi? Come ho menzionato diversi anni fa nell'introduzione alla traduzione del mio "Disuguaglianza globale" in russo, il futuro del continente eurasiatico assomiglia molto al suo passato: le aree marittime lungo le coste dell'Atlantico e del Pacifico saranno abbastanza ricche, molto meglio delle grandi aree continentali significative nel mezzo. Questo apre la questione di come sarà politicamente praticabile una distribuzione così ineguale dell'attività economica: le migrazioni o le riconfigurazioni politiche "risolveranno" tali squilibri?
Questa è un'ipotesi sul futuro. Quanto al presente... dov'eravamo rimasti? Caviale. Diamanti. Vodka. E niente YouTube. La grande guerra dell’Occidente all'aggressione russa galoppa in limousine, abbiamo Spotify attivo e cribbio, vinceremo. Demagogia e populismo sul vassoio d'argento. Mi viene in mente una frase di Winston Churchill:
Per quanto visto circa i nostri amici sovietici, sono convinto che non vi sia nulla che essi ammirino e rispettino tanto come la forza e non vi è nulla verso cui abbiano minor rispetto che la debolezza militare.
È presto, la giornata è lunga, ma sarà sempre troppo tardi. L'ultimo chiuda la porta, ricordate di staccare Netflix e spegnete la luce.
07
Houston, abbiamo un problema
Post scriptum: Dmitry Rogozin, capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, ha detto che le operazioni delle navicelle russe che riforniscono la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) sarà interrotta dalle sanzioni, interessando il segmento russo della Stazione, che serve a correggere l'orbita della struttura. Secondo Rogozin potrebbe esserci "l'ammaraggio o l'atterraggio" dell'Iss. Pesa 500 tonnellate. C'è anche questa storia, lassù, una guerra spaziale. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.