14 Gennaio

Sei giocatori e il poker del Colle sette anni dopo

Sul tavolo c'è la mano di Silvio Berlusconi e Mario Draghi, ma soprattutto c'è la partita di sei leader che cercano di vincere il piatto: l'occasione di Matteo Salvini, il passaggio di Giorgia Meloni, il rebus di Enrico Letta, la sopravvivenza di Giuseppe Conte e il king maker di ieri, Matteo Renzi, che cerca il bis della "Stangata". Sulla scena, un non detto: la nuova legge elettorale, il voto e il prossimo incarico di governo

Che succede? Per la politica italiana è una settimana di sospensione nell'acqua, una fase sottomarina. I capitani dei sommergibili stanno sul fondo, ogni tanto vanno in quota periscopica, osservano l'orizzonte, sparano un siluro e tornano in profondità. In superficie, un po' di cacciatorpedinieri nemici cercano di indovinarne la posizione, scandagliano il fondo con il sonar, tirano bombette per dare una scossa allo scafo. Carezze, nessuno vuole affondare nessuno, è una guerra di posizione.

La vera battaglia navale partirà la prossima settimana, quando i partitanti dovranno tirare le somme delle loro intrepide uscite allo scoperto e preparare il primo round di voti per l'elezione del Presidente della Repubblica. Il quadro complessivo è quello fatto ieri, non cambia di una virgola, il mio giro quotidiano di fonti (tripla A) lo conferma, i contendenti (s)mascherati sono sempre due, Silvio Berlusconi e Mario Draghi, le formule sono quelle che ho schematizzato, si aggiungerà qualche variante nelle prossime ore. 

Il gioco è uno, ma le scacchiere sono tre: il Quirinale (la partita dell'eletto), il governo (la complessa partita del premier che è anche candidato e ha ricevuto l'incarico quasi un anno fa dal presidente uscente), il Parlamento (la partita degli elettori che è anche gara di sopravvivenza, termine della legislatura). Tre scacchiere dove girano un bel po' di giocatori che sono leader di partito. Quali? Vediamoli insieme. 

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Salvini oggi e il governo di domani

9 gennaio. Matteo Salvini in campagna elettorale a Roma, mercato di Porta Portese, per le elezioni suppletive (Foto Ansa). 

Quello che ha più carte da giocare e nello stesso tempo una posizione più complessa da gestire si chiama Matteo Salvini. Il leader della Lega gioca secondo uno schema che ha un obiettivo bruciante (l'elezione del presidente della Repubblica), uno che diventerà urgentissimo (il destino del governo), uno di breve periodo...


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