1 Marzo

Si può vivere senza storia. E non capire niente

L'esame di maturità senza storia passa alla storia. Noia, sciatteria, incapacità della scuola di trasmettere il sapere, ignoranza politica. Marco Patricelli fa un viaggio in un paese che non sa coltivare la memoria

di Marco Patricelli

Della storia si può fare a meno. Nel senso che si vive lo stesso senza conoscere il proprio passato (ma anche senza conoscere la matematica, una lingua straniera, la geografia) e poco importa se poi si vagola senza bussola e ci si smarrisce nel proprio presente, perché senza comprendere la storia di ieri è impossibile capire gli eventi di oggi.

La scuola italiana ha già messo nero su bianco che della storia si può fare a meno: per essere “maturi” non è più necessario provarlo padroneggiando una traccia di storia e trasformandola in un pensiero elaborato, ovvero un tema. La lama ministeriale ha ghigliottinato in un amen, in maniera quasi indolore, uno dei capisaldi della cultura umanistica. Scontati e un po’ in ritardo i lamenti delle prefiche in servizio permanente effettivo, capaci persino in questi giorni di addebitare la responsabilità della sparizione del tema di storia alla deriva dell’attuale governo, quando invece la scelta ricade sulle spalle di uno dei ministri le cui competenze in materia di cultura erano e rimangono più misteriose della tinta dei capelli, Valeria Fedeli. È stata lei, la maestra giardiniera proiettata dalla politica nel Gotha del sapere, a sancire che della storia, ma sì, si poteva fare tranquillamente a meno: mica il ruspante Matteo Salvini o l’elegantone Luigi Di Maio che non ha più sostenuto esami universitari perché, ha detto, avendo incarichi politici di peso non voleva mettere in imbarazzo i professori. E poi, considerando che nell’ultimo anno uno sparuto 1,1 per cento della popolazione studentesca si è cimentato con la materia, si poteva cambiare rotta, tanto nessuno se ne sarebbe lamentato e men che meno i ragazzi, ai quali si toglieva persino la scusa di doversi arrabattare con argomenti poco nelle loro corde e nella loro memoria. 

Almeno una riflessione va fatta,...


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