7 Agosto

Sondaggi, perimetri, voti e vuoti. La commedia elettorale

La corsa del voto ha una meta certa (la data del 25 settembre) e una direzione più zigzagante che mai. Si attende la reazione di Calenda agli accordi del Pd con Bonelli, Fratoianni e Di Maio. Una scena di Carlo Goldoni e un aggiornamento della legge elettorale in linea con la battaglia social

Che succede? Tutto e niente. Il mondo è in piena rivoluzione, qui si recita la parte di sempre: il centrodestra "è unito", il centrosinistra "si sta unendo" (forse). La vittoria alata è una lei (Giorgia Meloni), l'inseguimento su un carro di draghi è un lui (Enrico Letta), il rumore dei piatti è un forse anche no (Carlo Calenda), il passato è quello che non passa (Silvio Berlusconi), l'orologio indietro è in uno sbarco (Matteo Salvini), il solitario è un toscano (Matteo Renzi), il nobile è senza titoli (Giuseppe Conte), i coriandoli sono lo sfondo, le maschere il mistero (s)velato della scena. 

Siamo in piena commedia, andiamo a casa del maestro, Goldoni. 

Ritratto di Carlo Goldoni. Olio su tela di Alessandro Longhi del 1757 circa.

Carlo Goldoni, La locandiera, primo atto, scena prima: 

Sala di locanda.

Il Marchese di Forlipopoli ed il Conte d'Albafiorita.

Marchese. Fra voi e me vi è qualche differenza.

Conte. Sulla locanda tanto vale il vostro denaro, quanto vale il mio.

Marchese. Ma se la locandiera usa a me delle distinzioni, mi si convengono più che a voi.

Conte. Per qual ragione?

Marchese. Io sono il marchese di Forlipopoli.

Conte. Ed io sono il conte d’Albafiorita.

Marchese. Sì, conte! Contea comprata.

Conte. Io ho comprata la contea, quando voi avete venduto il marchesato.

Marchese. Oh basta: son chi sono, e mi si deve portar rispetto.

Conte. Chi ve lo perde il rispetto? Voi siete quello, che con troppa libertà parlando...

Marchese. Io sono in questa locanda, perché amo la locandiera. Tutti lo sanno, e tutti devono rispettare una giovane che piace a me.

Conte. Oh, quest’è bella! Voi mi vorreste impedire ch’io amassi Mirandolina? Perché credete ch’io sia in Firenze? Perché credete ch’io sia in questa locanda?

Marchese. Oh bene. Voi non farete niente.

Conte. Io...


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