30 Marzo
Sorpresa al tavolo turco
Il negoziato di Istanbul (con Abramovich) fa un passo avanti verso una tregua tra Mosca e Kiev. Erdogan emerge come il terzo che può incassare la pace, la Russia frena l'offensiva su Kiev, l'Ucraina pronta alla neutralità (che da sola non basta), la parola passa a Putin. Biden guardingo: "Vedremo se daranno seguito a quello che hanno detto". Intanto a Roma, in un mondo sospeso dalla realtà, i Cinque Stelle dicono no a Draghi (che va avanti) sul bilancio Nato
A che punto è la guerra? Si discute di pace, è una notizia. Da Istanbul ieri sono arrivati segnali diversi, un tentativo di fermare l'escalation, vedremo quanto diventerà concreto. I primi segnali sono buoni, ma non bisogna farsi illusioni, qui siamo fedeli alla scuola realista, un mattone alla volta, osservare i fatti sul terreno, misurare le parole. Ma dalla giornata emerge un vincitore: Recep Tayyip Erdogan, il presidente della Turchia. E lo sconfitto? Non c'è, ma Joe Biden oggi è rimasto a far da spettatore, il turco ha preso in mano la partita che conta più di tutte, quella della pace. Questo non significa che l'amministrazione americana abbia improvvisamente un ruolo di secondo piano, tutt'altro, ma il Commander in Chief insegue Erdogan che ha preso l'iniziativa e la conduce giocando con disinvoltura su più tavoli, il ruolo che gli riesce meglio e avevamo anticipato su List qualche giorno fa, durante il vertice Nato di Bruxelles. Facciamo il punto nave, partiamo da Roma, poi andiamo sul Bosforo (con la radio sintonizzata sulle frequenze di Radio Washington e Radio Cremlino), seguite il titolare List.
01
Bilancio Nato. Draghi va avanti, Conte fa il sudoku
L'Italia fa parte di un sistema di alleanze internazionali, siamo fondatori dell'Unione europea, membri della Nato, i nostri pilastri sono l'europeismo e l'atlantismo. È un assetto che deriva dalla Seconda guerra mondiale (dove eravamo una nazione sconfitta, bisogna ricordarlo) e fu disegnato da Alcide De Gasperi che tenne l'Italia saldamente sul fronte occidentale (eravamo anche il paese con il più grande partito comunista d'Occidente, bisogna ricordare anche questo). Il vertice straordinario della Nato ha deciso di accelerare l'obiettivo di spesa per ogni nazione pari al 2% del Prodotto interno lordo. Era una richiesta fatta da Bush, da Obama, da Trump e ora da Biden. Non c'è solo la...
A che punto è la guerra? Si discute di pace, è una notizia. Da Istanbul ieri sono arrivati segnali diversi, un tentativo di fermare l'escalation, vedremo quanto diventerà concreto. I primi segnali sono buoni, ma non bisogna farsi illusioni, qui siamo fedeli alla scuola realista, un mattone alla volta, osservare i fatti sul terreno, misurare le parole. Ma dalla giornata emerge un vincitore: Recep Tayyip Erdogan, il presidente della Turchia. E lo sconfitto? Non c'è, ma Joe Biden oggi è rimasto a far da spettatore, il turco ha preso in mano la partita che conta più di tutte, quella della pace. Questo non significa che l'amministrazione americana abbia improvvisamente un ruolo di secondo piano, tutt'altro, ma il Commander in Chief insegue Erdogan che ha preso l'iniziativa e la conduce giocando con disinvoltura su più tavoli, il ruolo che gli riesce meglio e avevamo anticipato su List qualche giorno fa, durante il vertice Nato di Bruxelles. Facciamo il punto nave, partiamo da Roma, poi andiamo sul Bosforo (con la radio sintonizzata sulle frequenze di Radio Washington e Radio Cremlino), seguite il titolare List.
01
Bilancio Nato. Draghi va avanti, Conte fa il sudoku
L'Italia fa parte di un sistema di alleanze internazionali, siamo fondatori dell'Unione europea, membri della Nato, i nostri pilastri sono l'europeismo e l'atlantismo. È un assetto che deriva dalla Seconda guerra mondiale (dove eravamo una nazione sconfitta, bisogna ricordarlo) e fu disegnato da Alcide De Gasperi che tenne l'Italia saldamente sul fronte occidentale (eravamo anche il paese con il più grande partito comunista d'Occidente, bisogna ricordare anche questo). Il vertice straordinario della Nato ha deciso di accelerare l'obiettivo di spesa per ogni nazione pari al 2% del Prodotto interno lordo. Era una richiesta fatta da Bush, da Obama, da Trump e ora da Biden. Non c'è solo la guerra con la Russia a dare la spinta a questa decisione, il confronto con la Cina si sta facendo sempre più serrato, l'alleanza tra Pechino e Mosca punta a rovesciare l'attuale ordine mondiale. Si può discutere sugli errori dell'Occidente, sull'espansione della Nato, sulla qualità delle nostre democrazie, sulla storia e i suoi cicli (non è finita, rassegnatevi), sul fatto che c'è un evidente declino dell'ordine liberale e che probabilmente l'Asia e l'Eurasia avranno in mano il timone nel giro di qualche anno (per gravi errori di visione delle élite che ci governano, quindi nostri), ma il nostro posto è in quelle istituzioni, non ce ne sono altre possibili, perché dall'altra parte ci sono autocrazie e dittature e come ricordava sempre Winston Churchill "è stato detto che la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora".
Il Movimento Cinque Stelle e un pezzo della sinistra-sinistra hanno deciso di dire no all'impegno italiano per arrivare al 2% di spesa militare. Questo si chiama serio problema politico, perché il partito con più seggi in Parlamento, il gruppo che sostiene la maggioranza e partecipa all'azione di governo con i suoi ministri, così mette in discussione la nostra membership nella Nato. C'è poco da girarci intorno, questo è il nocciolo della faccenda. Giuseppe Conte ha un grosso guaio interno, un problema di leadership, ma non può scaricarsi sull'assetto del paese nelle alleanze internazionali. Questo ha detto Draghi a Conte: "Il governo intende rispettare e ribadire con decisione gli impegni Nato sull'aumento delle spese militari al 2% del Pil, non possono essere messi in discussione gli impegni assunti, in un momento così delicato alle porte dell'Europa. Se ciò avvenisse verrebbe meno il patto che tiene in piedi la maggioranza".
Draghi ha ricordato a Conte che i piani concordati nel 2014 prevedono entro il 2024 un progressivo aumento degli investimenti. Il bilancio della difesa nel 2018 era sostanzialmente uguale al 2008. Nel 2018 si registravano circa 21 mld, nel 2021 24,6 miliardi (un aumento del 17 per cento). Si tratta di dati del ministero della Difesa, sono quelli sui governi presieduti dal presidente Conte. Tra il 2021 e il 2022 il bilancio della Difesa è salito invece a 26 miliardi, un aumento del 5,6 per cento.
Il problema politico dei Cinque Stelle è un fatto ingombrante. Per questa ragione ieri il Presidente del Consiglio è salito sul Colle a parlare con il presidente Sergio Mattarella. Crisi di governo? L'esecutivo avrà la fiducia, non è un problema di numeri. Ma il voto sul Dl Ucraina non è un fatto parlamentare di routine, è una scelta di campo. Chi vota no dovrebbe poi trarne le conseguenze e uscire dalla maggioranza. Questo dovrebbe accadere in un normale sistema politico. Ma normale non è, dunque assisteremo nelle prossime ore a una serie di contorcimenti, posizioni da fachiro, il sudoku politico dell'Italia. Si vota giovedì, sarà uno spettacolo ai confini della realtà.
***
Dobbiamo andare a Istanbul, la radio è accesa. Che viaggio.
02
Biden mantiene la linea dura e attende la mossa di Putin
Joe Biden probabilmente non si attendeva questa accelerazione, aveva alzato di nuovo i toni, ma poi qualcosa si è mosso nella macchina oliata da Erdogan. La proposta degli ucraini, la risposta per ora positiva della Russia (non si è ancora sentito Putin, ma arriverà), la mossa della Difesa di Mosca che frena le operazioni militari a Kiev, sono un fatto nuovo. Per questo la reazione (ore 20:08) del presidente americano è gelida: "Vedremo se danno seguito a quello che hanno detto", ha dichiarato Biden a margine del suo incontro con il primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong. "Sembra ci sia consenso su vedere che cosa hanno da offrire", ha aggiunto riferendosi agli alleati occidentali con cui aveva parlato al telefono poche ore prima.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, mentre presenta il Budget del governo americano (Foto Epa).Chi c'è in mezzo in questa partita? L'Europa, che spera in Erdogan, tanto che il presidente di turno, Emmanuel Macron, sta cercando di organizzare un'operazione umanitaria a Mariupol che per ora è impossibile (situazione confermata dalla telefonata tra Macron e Putin di stasera) proprio con laTurchia. La Russia frena l'offensiva a Nord, ma il fronte Sud resta attivo, come abbiamo scritto fin dall'inizio del conflitto, questo è il suo vero obiettivo. Confermato.
03
Prove tecniche di tregua (e per la pace si vedrà)
Nella bozza in discussione tra Kiev e Mosca c'è una dichiarazione di neutralità, è il primo passo, quello necessario per far partire il dialogo e il cessate il fuoco. C'è attesa per il documento scritto firmato dalle parti (sempre che si arrivi a questo passaggio). I negoziatori ucraini puntano a inserire quando i tempi saranno maturi "un nuovo sistema di sicurezza", grazie al lavoro di una serie di "garanti", tra i quali ci sono oltre alla Turchia anche la "Polonia e il Canada", se questo meccanismo funziona, allora l'Ucraina "sarà in grado di dichiarare la sua neutralità", inclusa la garanzia di "non avere basi militari straniere" nel proprio territorio, tra i punti chiave c'è anche un futuro "referendum sull'accordo con la Russia". Si tratta di una base di discussione, è la visione di Kiev.
Il presidente turco, i russi e gli ucraini durante l'incontro a Istanbul (Foto Epa).Quello di Mosca è un altro passo avanti, il commento del leader dei negoziatori russi, Vladimir Medinsky, è positivo: "Faremo due passi concreti per l'escalation della crisi", ha detto Medinsky, "la Russia interromperà l'attività militare vicino a Kiev e Chernikiv". Il vice ministro della Difesa, Alexander Fomin, anche lui presente in Turchia, ha confermato la decisione "al fine di aumentare la fiducia reciproca per i futuri negoziati".
Volodymyr Zelensky ha parlato in video-collegamento con il parlamento danese: "L'invasione russa continua ma io credo, so che saremo capaci di tornare alla pace".
L'agenzia turca Anadolu batte la notizia (ore 13:24): i colloqui in Turchia sono terminati. Da questo momento comincia un'altra guerra, quella per arrivare alla pace. E non sarà facile. Perché negli Stati Uniti prevale chi sostiene il confronto duro (Jake Sullivan) e qualche ora dopo arriva la conferma: dalla conversazione telefonica dopo i colloqui in Turchia, i leader di Regno Unito, Usa, Francia, Germania e Italia hanno messo in guardia contro il rischio di un "rilassamento della determinazione occidentale". La notizia la dà Boris Johnson, alleato di Biden sulla linea di ferro. Così Londra comunica che Boris Johnson, Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Mario Draghi "sono d'accordo che non ci può essere nessun rilassamento della determinazione occidentale fino a che l'orrore inflitto all'Ucraina non sarà finito".
È la linea dell'amministrazione Biden. Almeno così pare, perché grande è la confusione sotto il cielo e la situazione a Washington non appare eccellente. Subito dopo quello di Londra (ore 19:36, prima della dichiarazione di Biden, arriva il comunicato della Casa Bianca, un compromesso tra le varie posizioni, ma sempre guardingo:
Il presidente Joseph R. Biden, Jr. ha parlato oggi con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson. I leader hanno affermato la loro determinazione a continuare ad alzare i costi sulla Russia per i suoi attacchi brutali in Ucraina, così come a continuare a fornire all'Ucraina assistenza di sicurezza per difendersi da questa aggressione ingiustificata e non provocata. Hanno rivisto i loro sforzi per fornire assistenza umanitaria ai milioni di persone colpite dalla violenza, sia all'interno dell'Ucraina che in cerca di rifugio in altri paesi, e hanno sottolineato la necessità di accesso umanitario ai civili a Mariupol. Hanno anche discusso l'importanza di sostenere mercati energetici stabili alla luce delle attuali interruzioni dovute alle sanzioni.
La mossa tocca a Putin. Chi farà scacco matto? Nel frattempo, i rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Russia sono prossimi allo zero.
04
Il telefono rosso tra Washington e Mosca non c'è più
Nonostante i richiami alla prudenza di Emmanuel Macron ("non avrei chiamato Putin macellaio"), Olaf Scholz ("il regime change a Mosca non è l'obiettivo della Nato"), il segretario generale dell'Onu António Guterres ("serve una de-escalation militare e retorica"), Joe Biden ieri ha ripreso a martellare contro Putin ("dittatore che vuole ricostruire un impero"). Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ieri sera ha commentato con la parola "preoccupante". Il presidente americano ha ignorato le rettifiche alle sue parole pronunciate a Varsavia venute dalla Casa Bianca (il suo ufficio) e dal segretario di Stato Anthony Blinken (cioè la persona che fa la sua politica estera). Situazione surreale, ma questo per ora abbiamo di fronte e commentiamo.
Poteva bastare a immaginare che tutto questo peggiora lo scenario della guerra, ma ieri dal Cremlino è arrivato un secondo avviso di Peskov: "Gli insulti personali non possono che lasciare il segno nei rapporti tra capi di Stato. Insulti personali, inoltre, che non dovrebbero assolutamente avere un posto nella retorica del capo di Stato", ha osservato il portavoce del Cremlino, "questo, ovviamente, è un fattore che ha un impatto negativo". Nonostante ciò, ha proseguito Peskov, "occorre in ogni caso un dialogo tra Russia e Stati Uniti". "È necessario non solo nell'interesse dei nostri due Paesi, ma del mondo intero. In un modo o nell'altro, prima o poi dovremo parlare di questioni di stabilità strategica, sicurezza e così via". Il telefono rosso tra Washington e Mosca non c'è più.
05
Il Cremlino: dovete pagare il gas in rubli
Non solo, le dichiarazioni di Biden stanno contribuendo a inasprire la posizione della Russia sulle transazioni del gas: il Cremlino ha ribadito che dopo il 31 marzo non si potrà più pagare con altra moneta, solo rubli. Secondo Mosca le condizioni del mercato "sono cambiate" per la "guerra economica" contro la Russia e di questo le aziende straniere devono tener conto: Mosca vuole restare un "fornitore affidabile" di gas ma "non esporta gratis". E quindi "le aziende straniere possono acquistare i rubli con euro e dollari e pagare così il gas". Secondo quanto riporta l'agenzia Tass, "la Russia sta sviluppando un piano semplice, chiaro, trasparente e fattibile per far pagare il gas in rubli". La guerra economica è solo all'inizio. E non va in una sola direzione.
L'Europa ha risposto a stretto giro: "L'Unione europea è parte del G7 e quindi la posizione comunicata ieri sul pagamento del gas in rubli è la stessa", ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer. "I ministri dell'Energia hanno chiarito che i contratti prevedono in modo esplicito il pagamento in euro o in dollari", ha spiegato il portavoce Tim McPhie. I contratti. Con Putin. E una guerra in corso. Vedremo come andrà a finire, molto presto.
06
La carta di Erdogan per liberare il Mar Nero
Il negoziato in Turchia è la carta di Erdogan per uscire come colui che ha messo fine alla guerra.
Ankara vuole una fine rapida del conflitto, il traffico commerciale sul Bosforo è crollato, le acque del Mar Nero sono piene di mine che galleggiano liberamente. Ieri la Difesa turca ha dato la notizia che squadre speciali hanno neutralizzato una mina al largo della costa di Igneada, al confine marittimo della Bulgaria (vedi mappa qui sopra). Navigare su un campo minato, c'è anche questo sulla mappa.
07
Il veleno, Abramovich e la sua presenza a Istanbul
I colloqui a Istanbul ieri sono iniziati con il ministro degli Esteri Kuleba che avvisava tutti: "non mangiate e non bevete" (in casa di Erdogan dove il livello di sicurezza dovrebbe essere il massimo possibile, singolare). È un seguito della storia dell'avvelenamento di Roman Abramovich - presente al tavolo del negoziato - che l'oligarca ha confermato, ma la cui origine e matrice è nebulosa. Se sono stati i russi, allora sono "falchi" che vogliono far deragliare la pace e continuare la guerra, avversari di Putin che sì, fa la guerra, ma per arrivare (come sempre nella storia) a firmare la pace che gli conviene (per gli scettici: la cercò perfino Adolf Hitler con Winston Churchill).
Roman Abramovich durante i negoziati a Istanbul (Foto tratta dal profilo Twitter di Nalan Koçak).Abramovich nelle ultime settimane ha spostato due suoi yacht in Turchia, è stato fotografato a fianco del portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Brahim Kalin, da una reporter del quotidiano turco Hurriyet (foto qui sopra). La sua presenza ai colloqui a Palazzo Dolmabahce, è l'ulteriore elemento che fa sbandare tutta la teoria dell'avvelenamento ordinato da Putin. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che si tratta di "disinformazione". Peskov ha anche chiarito il perché della presenza dell'imprenditore ai negoziati: "Abramovich si è impegnato nel garantire determinati contatti tra la parte russa e la parte ucraina", ha spiegato Peskov, "non è un membro ufficiale della delegazione. La nostra delegazione è guidata dal consigliere presidenziale Medinsky. Nondimeno, Abramovich è anche presente a Istanbul dal nostro lato". La partecipazione di Abramovich ai colloqui ha il consenso sia della Russia che dell'Ucraina.
08
La mappa della guerra e l'obiettivo politico di Putin
Torna la domanda sul taccuino: a che punto è la guerra? Istanbul è un bel passo avanti, ma non è detto che le cose vadano bene (ci sono sempre alte probabilità che il tavolo venga rovesciato) ma con il passare dei giorni si stanno chiarendo le posizioni e dunque c'è qualcosa di più vicino a quello che si chiama negoziato diplomatico: la Russia ha mantenuto l'obiettivo iniziale della guerra, allargare la Crimea, unirla al Donbass e poi sedersi al tavolo. L'Ucraina dovrà dichiarare la sua neutralità, rinunciare all'ingresso nella Nato (e d'altronde nessuno ha intenzione di accogliere Kiev nell'Alleanza e rischiare uno scontro diretto con la supremazia nucleare della Russia), chiedere l'ingresso nell'Unione europea. Il nodo è tutto nell'autonomia, nella sovranità dei territori. Putin non rinuncerà mai alla Crimea, quanto al Donbass, ha riconosciuto le due repubbliche di Donetsk e Luhansk, dunque come minimo chiederà per loro uno status speciale, probabilmente pensa a un passaggio con armi e bagagli a Mosca, il negoziato è solo all'inizio, aspettiamo sulla riva del fiume con il taccuino squadernato.
Ecco la mappa dell'Institute for the Study of War, serve per capire la situazione sul campo di battaglia:
È la mappa, non altro, a raccontare il conflitto. Le perdite dell'esercito di Mosca? I generali caduti? Su questo secondo punto, pochi sanno che i generali russi combattono. Non stanno nelle retrovie, partecipano e guidano le operazioni. Quanto al primo punto, le perdite complessive, siamo di fronte a quella che si chiama assenza di senso storico. Furono 20 milioni i russi caduti durante la Seconda guerra mondiale. Consiglio, ancora una volta, la lettura di All Hell Let Loose, eccezionale saggio di Max Hastings.
Avanzata dell'Armata Rossa in Ungheria, Stalin ordina la conquista di Budapest, pagina 605:
La cattura di Budapest costò ai russi circa 80 mila morti e 250 mila feriti. Circa 38 mila civili morirono nell'assedio, decine di migliaia furono deportati nell'Unione Sovietica e mandati ai lavori forzati, molti di loro non tornarono mai. Le forze tedesche e ungheresi persero circa 40 mila uomini, i prigionieri furono 63 mila.
La battaglia di Budapest non fu un passaggio decisivo della guerra, Stalin probabilmente si aspettava meno resistenza, ma andò avanti. Questa è la storia militare della Russia.
09
Shoigu annuncia "la fine della prima fase"
Torniamo sul teatro di guerra. Serghei Shoigu, ministro della Difesa russa, stamattina ha detto di aver "raggiunto gli obiettivi principali della prima fase" della guerra in Ucraina. Shoigu ha sottolineato che "l'obiettivo primario è liberare il Donbass". "I principali compiti della prima fase dell'operazione sono stati completati. Il potenziale di combattimento delle forze armate ucraine è stato notevolmente ridotto, il che consente di concentrare la nostra attenzione e gli sforzi sul raggiungimento dell'obiettivo principale: la liberazione del Donbass". Shoigu ha aggiunto che "a breve l'Ucraina non avrà nessuna forza navale". Il ministro della Difesa ha detto un'altra cosa rilevante: "Se la Nato invierà all'Ucraina aerei e sistemi di difesa aerea, noi risponderemo in maniera appropriata".
Altra mappa, quella dell'Intelligence della Difesa inglese:
La parte orientale è la frazione di territorio su cui dopo il vertice di Istanbul s'intavolerà (o salterà) la discussione per la divisione dell'Ucraina. Il gioco del Cremlino sulla scacchiera di guerra è quasi completo, l'area russofona è un cerchio che si sta chiudendo. Mariupol sta per cadere, Kiev è circondata per tenere l'esercito impegnato (e una seconda carta, la capitale non è mai stata l'obiettivo numero uno), il Donbass è sotto controllo e la Crimea è considerata "casa". Resta aperta l'opzione di un intervento a Odessa, dove i russi finora hanno solo fatto delle piccole azioni di disturbo, non sembrano voler sbarcare, l'Operazione Odessa è in fase d'attesa. Tutti sanno che Putin non ha usato il vero potenziale dell'esercito russo. La guerra nel Nord e a Ovest è in stand-by, il fronte dei combattimenti (finali) è a Est e a Sud. Se il negoziato non decolla, i russi muoveranno una guerra più dura e concentrata (che si è vista solo a Mariupol e in queste ore a Kharkiv), l'aviazione russa è rimasta finora negli hangar e l'arsenale balistico russo è immenso. Possono non muovere la fanteria e piegare l'avversario con i bombardamenti. Possono anche perdere la guerra, certo. Ma gli avversari di Mosca (in questo caso dovrebbe intervenire la Nato) per vincerla dovranno rischiare tutto e la storia dice che con la Russia non va bene.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.