21 Ottobre
Sorpresa d'Ottobre
La seconda ondata. L'Italia va in coprifuoco, un preludio di lockdown per un paese che è un modello sì, ma di disordine. In America Trump tenta l'aggancio a Biden con il boom dell'economia. Obama in campo oggi per Biden. Domani tutti a Nashville per il dibattito
Che succede? Quello che i lettori di List hanno letto con largo anticipo: la seconda ondata del coronavirus è in corso, i casi stanno aumentando in maniera esponenziale (e si moltiplicheranno con il contagio in casa), il decantato "modello Italia" non c'è. Naturalmente si tornano a ripercorrere gli stessi sentieri della prima ondata, dunque scazzo tra le Regioni e il governo (e ora anche i sindaci), terrorismo psicologico senza freni, virologi in tv e non in laboratorio (al microscopio, non a fare gli scienziati sociali, non è quello il loro mestiere), politici schienati dal panico, stato d'emergenza e maggior parte degli italiani (quelli garantiti) pronti a rintanarsi in casa. C'è salvezza per un paese così scombinato? Poca, ma abbiamo fortuna e un manipolo di persone che lavorano per gli altri, pur sapendo di essere i fessi di turno in un ciclo storico di mediocri e furbi.
Il vostro cronista è da 48 ore a Washington, tra poche ore un volo United Airlines decollerà dal Dulles Airport, destinazione Nashville, sede del secondo dibattito tra Trump e Biden. Si gira, mascherina e gel, taccuino e penna in mano, è il grande romanzo di America 2020, ci sono moltissime lezioni per noi e ne stiamo facendo tesoro. A più tardi. Seguite il titolare di List.
01
Il paese in disordine
I dati di oggi sono quelli attesi, impennata dei contagi e dei decessi: 15.199 nuovi positivi e 127 morti. Il resto è tutto un dejà-vu: si cerca di dire che non c'è il lockdown ma di fatto siamo in quella zona, c'è il coprifuoco, c'è l'insegnamento a distanza, c'è lo smartworking per la pubblica amministrazione, il resto lo fa la paura che viene seminata a piene mani. Il paese è in completo disordine, come ha sottolineato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi:
La parola magica, quella che dovrebbe risolvere...
Che succede? Quello che i lettori di List hanno letto con largo anticipo: la seconda ondata del coronavirus è in corso, i casi stanno aumentando in maniera esponenziale (e si moltiplicheranno con il contagio in casa), il decantato "modello Italia" non c'è. Naturalmente si tornano a ripercorrere gli stessi sentieri della prima ondata, dunque scazzo tra le Regioni e il governo (e ora anche i sindaci), terrorismo psicologico senza freni, virologi in tv e non in laboratorio (al microscopio, non a fare gli scienziati sociali, non è quello il loro mestiere), politici schienati dal panico, stato d'emergenza e maggior parte degli italiani (quelli garantiti) pronti a rintanarsi in casa. C'è salvezza per un paese così scombinato? Poca, ma abbiamo fortuna e un manipolo di persone che lavorano per gli altri, pur sapendo di essere i fessi di turno in un ciclo storico di mediocri e furbi.
Il vostro cronista è da 48 ore a Washington, tra poche ore un volo United Airlines decollerà dal Dulles Airport, destinazione Nashville, sede del secondo dibattito tra Trump e Biden. Si gira, mascherina e gel, taccuino e penna in mano, è il grande romanzo di America 2020, ci sono moltissime lezioni per noi e ne stiamo facendo tesoro. A più tardi. Seguite il titolare di List.
01
Il paese in disordine
I dati di oggi sono quelli attesi, impennata dei contagi e dei decessi: 15.199 nuovi positivi e 127 morti. Il resto è tutto un dejà-vu: si cerca di dire che non c'è il lockdown ma di fatto siamo in quella zona, c'è il coprifuoco, c'è l'insegnamento a distanza, c'è lo smartworking per la pubblica amministrazione, il resto lo fa la paura che viene seminata a piene mani. Il paese è in completo disordine, come ha sottolineato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi:
La parola magica, quella che dovrebbe risolvere tutto (e tenete presente che il lockdown alla cinese niente ha risolto) ora sarebbe "coprifuoco". Poveri ingenui, gli italiani, come se non fosse chiaro che il problema del virus è nel comportamento dei singoli, nella curva di diffusione e potenza virale, nella stagionalità e in quel fattore che è fondamentale nella vita di ciascuno di noi, il caso.
Dopo la Lombardia (distanza a didattica alle superiori, chiusura dei locali alle 23, autocertificazione, chiusura dei centri commerciali nel week end), si sta preparando anche il Lazio, altra Regione che fino all'altro ieri dava lezioni di virus senza averne alcun titolo. Poi è arrivata la realtà, puntuale, onesta, inesorabile. L'ordinanza della Regione Lazio prevede un aumento di posti Covid (fino a 2913) di cui 552 in terapia intensiva, più una manifestazione di interesse per effettuare 5 mila tamponi al giorno. Adesso, mentre sta per bussare alla porta il mese di Novembre. Cose che dovevano essere pianificate fin dalla primavera. Davvero un modello, l'Italia. Il vaccino? Ci stanno lavorando in tanti. E le difficoltà sono grandi. Pessima notizia dal Brasile.
02
Test vaccino. Morto un volontario in Brasile
Un volontario che si è sottoposto ai test del vaccino di AstraZeneca e dell'Università di Oxford è morto in Brasile. Lo ha reso noto l'autorità sanitaria brasiliana Anvisa e l'università federale di San Paolo che coordina la fase 3 della sperimentazione nel Paese sudamericano. I test andranno avanti.
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Che facciamo? Andiamo in America, dove si fa (e disfa) il futuro.
03
America 2020. "Caccia a Ottobre in Rosso"
L' accelerazione della campagna di Trump. Il format del Maga rally costruito su misura di The Donald. Oggi Obama a Filadelfia per sostenere Biden. Domani tutti a Nashville per il dibattito tv tra i due candidati. I negoziati per gli aiuti Covid e la sorpresa del prossimo boom del Pil
Tutto pronto a Nashville per il secondo dibattito tra Trump e Biden (Foto Ansa).da Washington Mario Sechi e Rita Lofano
"Caccia a Ottobre in Rosso" titola Fox News mentre Trump rientra alla Casa Bianca dopo il rally in Pennsylvania, a Erie, un orizzonte d'acqua vasto come il mare, il quarto dei cinque grandi laghi, l'undicesimo più esteso del mondo. Air Force One, Maga rally, folla, base in adorazione. Trump è in pieno forcing elettorale, sta correndo a mille, sembra incredibile che questa furia sul palco sia uscita dal coronavirus solo qualche giorno fa. Aveva cominciato la mattina alle 8.00 su Fox & Friends, ha continuato per tutto il giorno a twittare, incontrare persone, studiare l'avversario, compulsare i numeri della campagna, poi la tappa in uno Stato in bilico, Pennsylvania. Tutti i giorni così, con l'acceleratore premuto fino in fondo, la macchina che sbanda, le gomme consumate e i meccanici ai box, i graffi sulla carrozzeria, i colpi sul guard-rail, una campagna pazza, il sudoku elettorale di Trump.
Ormai sono parecchi giorni che lo seguiamo nella campagna, alcune cose appaiono chiare, Trump è inserito in uno show fatto a sua immagine, dunque aperto all'imprevisto, al tuono e al vento che spazzano tutto e via, si ricomincia da capo. Così è successo con il coronavirus. E il ritorno è stato uno spettacolo: lo storytelling del guerriero che è tornato in vita - uscita dall'ospedale, musica di Rocky, Marine One, balcone della Casa Bianca - e poi si è ripreso la scena. I dem pensavano che in fondo fosse finita lì, con il confinamento del "malato", non avevano fatto i conti con una cosa imprevista: "Regeneron". Altra parola magica di una campagna da fumetto, la pozione miracolosa che si sposa con l'altra parola da comics, "Superman". Tutto congiura nella dimensione del tratto fantastico, del disegno, dell'inchiostro di china, del colore sgargiante, del fumetto: oggi Trump va a Gastonia (North Carolina) e qui il ricordo si catapulta sul Gastone di Disney, il cugino super fortunato di Paperino, soldi, sempre Trump.
Mettetevi nei panni dei dem: accendono la tv e vedono questo animale politico scendere dall'Air Force One, salire sul palco e cominciare a telecomandare la folla che lo segue in ogni suo passaggio. Zap, "vinceremo le elezioni". Zap, Biden è corrotto. Zap, "ho già sconfitto Hillary e Obama". Zap, "siamo un movimento". Zap, "the best is yet to come". Zap, "Maga". Zap, Village People, il balletto di Trump. Un incubo. Come vedremo, niente è lasciato al caso, ma The Donald in questo copione continua a inserire novità, dettagli che poi fanno la differenza. Nessuno sa se tutto questo poi diventerà una clamorosa vittoria o soltanto il canto del cigno nero, la caduta di Trump. Con lui tutto è televisione, tutto è spettacolo, anche nell'era di Internet.
Nel format dei Maga rally ieri sera in Pennsylvania è comparso il contributo video, una novità. Il presidente ha usato le immagini per rafforzare il suo racconto su Biden e il no dei dem al fracking. Il tema chiave dell'energia, della manifattura, dei posti di lavoro nella regione della Rust Belt. Sul set c'e' uno schermo che proietta le immagini "chiamate" da Trump. È tutto un gioco, è rappresentazione, il primo piano su Biden, la scansione delle sue parole. "Avete visto?", dice Trump rivolgendosi alla folla.
Virtuale e reale. Trump evoca il taglio dei fondi della polizia e la politica di "defunding" dei dem, e oplà, alle sue spalle compaiono i cartelli neri con la scritta bianca "Cops for Trump"; il presidente cita le donne dei sobborghi e la folla cambia di nuovo la coreografia con i cartelli "women for Trump"; non mancano mai i cartelli "Maga, Make America Great Again", il refrain del trumpismo dal 2016. Il comizio di Trump è sceneggiato come uno spettacolo, ci sono le sue divagazioni, le sue battute, le sue sortite improvvise, ma tutto si svolge con un preciso copione e una regia. È il set costruito per uno showman. C'e' una sigla d'apertura (e la musica dei Queen - e lui che sale sul palco), c'è un tema centrale, c'è il discorso scritto, ci sono le sue gag, c'è la chiusura enfatica con la scansione della frase "continueremo a lottare, lavorare, vincere, vincere, siamo un movimento, una famiglia, un'unica nazione davanti a Dio". E poi il finale, la musica dei Village People, un balletto trumpiano che è diventato un classico di YouTube.
Anche l'incidente di scena, l'imprevisto tecnico, il ruzzolone audio, diventa un pre-testo per fare spettacolo. Così ieri sera a Erie il microfono di Trump smette di funzionare, lui soffia, non succede niente, volta le spalle alle telecamere, parla con il pubblico, si rigira e quando tutto torna online esclama: "Non può essere opera di Joe, dev'essere stata Hillary". Applausi, mentre in sostenitore tra la folla se la prende contro il pool di giornalisti al seguito del presidente: "Fake News, riaccendete il microfono".
Biden è un soggetto che Trump tratta come un Calimero, alterna l'offesa pesante, all'ironia sul pulcino smarrito. Dunque Joe non è solo "Sleepy", addormentato, ma è anche quello che non può rivendicare di essere davvero un uomo della Pennsylvania: "Home State? Biden ha lasciato la Pennsylvania a 9 anni". Così Trump fa la sua campagna, ricorda che Biden lasciò Scranton quando era bambino. Nella battaglia delle presidenziali anche la forza delle origini, il radicamento, ha la sua importanza. E così Biden è dipinto a ondate, passa dal ruolo di cospiratore a quello di sprovveduto. E naturalmente di raccomandato dal sistema. Eccolo allora nel racconto di Trump: "Biden non esce mai di casa perché non può rispondere alle domande dei giornalisti. Ieri è uscito per andare a prendere il gelato e tutti i media dietro. Se dovesse vincere lui nessuno si interesserebbe più di politica".
Trump scandisce in ogni comizio il tris dei nemici: la palude ("the swamp"), i media, le Big Tech. E così la notizia economica più importante del giorno, l'apertura dell'inchiesta Antitrust su Google ha un significato che tracima nel politico. "Il Big Tech cerca di nascondere tutto quello che non vuole sentire: corro contro i media corrotti, contro il Big Tech, contro la palude di Washington e dietro ci sono sempre i democratici", dice Trump. In ballo ci sono miliardi di dollari, il controllo dello spazio della Rete, la pubblicità, la propaganda, la politica. L'inchiesta è la più importante degli ultimi vent'anni, per Google è da "Codice rosso" - così secondo il Wall Street Journal viene chiamata l'indagine all'interno dell'azienda. Una mossa che fa vacillare l'accordo tra Google e Apple sul motore di ricerca incorporato nel browser Safari. Una gigantesca fonte di traffico per il gigante del search box. Un patto che potrebbe svanire di fronte alle obiezioni dell'Antitrust e dare un colpo ai fatturati di Google che, come mostrano le trimestrali pubblicate durante il coronavirus, soffrono per le fonti di ricavi non diversificate e de facto tutte basate sulla potenza - e assenza di concorrenti - del motore di ricerca. L'accordo vale oltre dieci miliardi di dollari, la metà del traffico di Google verrebbe da Apple, il 15-20% dei ricavi di Apple sono frutto dell'accordo con Google. Incrocio ricco. E per il Dipartimento della Giustizia pericoloso per la concorrenza. Su tutto questo, c'è la sua ombra, quella di Trump. Non si sono mai amati, lui e la Silicon Valley. The Donald ha un buon rapporto con Tim Cook, si parlano, ma pessimo con il gruppo di Google (resta da antologia il video in cui i fondatori e il top management hanno il morale sotto i tacchi dopo la vittoria di Trump nel 2016), si detesta con Bill Gates, il fondatore di Microsoft (che lo ha aspramente criticato per la gestione del coronavirus), ammira Elon Musk perché forse lo considera un outsider (come se stesso), ha un ottimo rapporto con Peter Thiel, l'unico pioniere conservatore della Silicon Valley. Molto odio, poco amore. E poi c'è la California con tutto quel politicamente corretto, c'è Hollywood che non vuole che si suonino le colonne sonore dei film nei Maga rally e santo cielo, c'è lei, quella che abita a San Francisco, Nancy, Nancy Pelosi.
04
La spina di Nancy e la sorpresa dell'economia
Speaker della Camera, Nancy Pelosi (Foto Ansa).La Speaker è la spina. Lei, la presidente della Camera, sta facendo impazzire Trump, o almeno ci prova. Il ministro del Tesoro, Steven Mnuchin, ci parla al telefono, lei dà l'ultimatum per l'accordo sul piano di aiuti per il coronavirus, sembra fatta, poi in serata arriva il capo del Gop al Senato, Mitch McConnell, e stoppa tutto, alt, non facciamo niente. Perché? McConnell è d'accordo con Trump per far saltare tutto e, al netto dei sempre possibili colpi di scena e cambi di posizione e dichiarazioni di rito, ai repubblicani conviene marciare spediti in Senato con la nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema fissata per lunedì prossimo. Ci sono in ballo non solo gli equilibri della Corte (e abbiamo visto quanto sono importanti con il pareggio sul voto per posta in Pennsylvania), ma il consenso degli elettori più conservatori. Non c'è tempo e spazio istituzionale per approvare di gran carriera il piano di aiuti, McConnell e Trump danno la precedenza alla Corte Suprema e all'elezione ultra-rapida di Barrett. Gli aiuti? Si vedrà, sul piano della comunicazione i repubblicani comunque potrebbero scaricare le responsabilità sui dem e, naturalmente, altrettanto faranno i dem con i repubblicani.
Domanda: ma non è un errore lasciare affondare il piano di aiuti, visto che l'economia resta il primo punto nell'agenda degli elettori? Giusto quesito, la risposta è sempre là, basta seguire i comizi di Trump e in questo caso la vecchia, cara regola del giornalismo, "follow the money". Andiamo con ordine: ieri Trump ha detto che "non ci sarà una ripresa a V, ma una super V". A che cosa allude il presidente? Snoccioliamo i numeri che conosciamo: l'economia americana ha recuperato quasi 4 milioni di posti di lavoro nell'ultimo trimestre, dopo i 7 milioni di nuovi posti creati a maggio e in giugno; il numero delle nuove costruzioni è di oltre 1,5 milioni di case, il mercato immobiliare americano è la star della ripresa; le vendite al dettaglio a settembre sono salite a +1,9%, il triplo rispetto alle attese. Bene, fin qui lo scenario è quello di una progressiva ripresa. Ma la "super V" di cui parla The Donald dov'è? Sul calendario, che domande, esattamente alla data 29 ottobre, quando sarà pubblicato il numero del Pil del terzo trimestre che si dice sarà vicino o superiore al 30%. Boom.
Con questo numero, Trump può contrastare il racconto di Biden sul coronavirus, l'unica arma sulla quale hanno puntato i democratici. Arma che naturalmente è molto forte (e almeno per i sondaggi vincente), visto che il contagio galoppa - ieri ci sono stati 60 mila nuovi casi, tre volte la media giornaliera registrata a giugno. Coronavirus e Obama, queste sono le due carte di Biden. Oggi l'ex presidente farà campagna per Joe a Filadelfia, è la prima volta che Obama compare in un comizio con il candidato dem. Mappa, matita, taccuino: Pennsylvania, North Carolina, Florida, questi sono i tre Stati più battuti degli ultimi giorni. In Pennsylvania Biden è avanti di 7 punti secondo l'ultimo sondaggio di USA Today/Suffolk University, condotto tra il 15 e il 19 ottobre, ma con un margine di errore del 4.4%, il che indica una situazione di potenziale parità nella corsa. Nella media di Real Clear Politics Biden è avanti di 3.7 punti nel Keystone State. Trump vince in Pennsylvania con un distacco di 1 punto nel 2106, il primo repubblicano a vincere dal 1988.
Ultimo sondaggio nazionale di Npr/Pbs/Marist, Biden al 54% e Trump al 43%. Sulla carta la partita è chiusa, Joe vince, Donald perde, la Casa Bianca torna democratica. Sulla carta. Perché il terreno è sempre diverso. Intanto in 36 milioni hanno già votato, secondo i dati dello US Election Project dell'Università della Florida. E poi i voti si contano e in caso di testa a testa sarà probabile uno slittamento del risultato, il 3 novembre avremo un quadro forse parziale. Per questo i dem restano in allarme: "Trump può ancora vincere", è stato l'avviso inviato dagli strateghi della campagna ai supporter.
Il treno corre. Biden è in Delaware a prepararsi per il match tv con Trump; The Donald stasera è a Gastonia, in North Carolina e domani si va tutti in Tennessee, a Nashville, per il secondo e ultimo dibattito televisivo. Trump dovrebbe presentarsi con il primo via libera in commissione al Senato alla nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema. Tutte le pedine stanno andando a dama. Chi farà scacco matto?
05
Il Papa e la non notizia delle nozze gay
Il Papa apre alle nozze gay? No, il Papa dice un'altra cosa, afferma che serve una legge sulle unioni civili. "Gli omosessuali hanno diritto ad essere parte della famiglia. Sono figli di Dio e hanno il diritto ad una famiglia. Nessuno dovrebbe essere respinto, o emarginato a causa di questo. Quello che dobbiamo fare e una legge per le unioni civili. In questo modo sono garantiti", dice il Pontefice secondo la Catholic News Agency, in una intervista registrata per il documentario "Francesco", presentato oggi alla Festa del cinema di Roma. "La posizione del Papa è di rottura rispetto alla linea vaticana", scrive la Catholic News Agency. È così? Non proprio, monsignor Bruno Forte, vescovo di Chieti, teologo che accompagnò il Sinodo sulla famiglia spiega che "i diritti vanno rispettati" e "il Papa vede favorevolemente le unioni civili" perché "devono essere in qualche modo tutelate, ma il Papa ribadisce sempre che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione". Secondo Forte questa posizione del Papa è già presente nell' rintracciabile nell'Amoris Laetitia, l'Esortazione apostolica sull'amore nella famiglia. Le parole di Francesco sono importanti, ma non sono la rivoluzione.
***
Troppe cose terrene e ultraterrene, facciamo un giro nello spazio.
06
Touch-and-go. La sonda sull'asteroide Bennu
Touch-and-go. La sonda Osiris-Rex della Nasa è atterrata sull'asteroide Bennu (qui sopra, nella foto della Nasa) a più di 331 milioni di chilometri dalla Terra, per pochissimi secondi, durante i quali la navicella aveva l'obiettivo di raccogliere un quantitativo minimo di circa 60 grammi di materiale. "Questa è stata un'impresa incredibile - afferma Thomas Zurbuchen, amministratore associato della Direzione della missione scientifica della Nasa presso la sede dell'agenzia a Washington - abbiamo fatto progredire sia la scienza che l'ingegneria che le nostre prospettive di future missioni per studiare questi misteriosi narratori antichi del Sistema solare che sono gli asteroidi". Partita nel 2016, la sonda ha raggiunto Bennu nel 2018, quando ha iniziato a orbitare attorno all'asteroide per studiarne le caratteristiche. Il corpo ha un diametro di circa 500 metri e una superficie irregolare e incoerente, ma potrebbe essere uno degli oggetti piu' antichi del nostro Sistema solare. Il ritorno del veicolo è previsto per il 2023.
Chissà come staremo qui sulla Terra quando la sonda tornerà dal suo prendi e scappa dall'asteroide. Speriamo non trasporti un virus, l'incubo di un libro di Michael Crichton, Andromeda. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.