26 Ottobre
Sorpresa, S&P conferma il rating sull'Italia
Standard & Poor's in serata lascia il giudizio invariato a BBB e cambia l'outlook in negativo. Il Presidente del Consiglio Conte chiude il dossier sul progetto del gasdotto Tap e dà il via libera alla prosecuzione dei lavori in Puglia: "Non ci sono illegittimità, è ora di metterci la faccia"
AGGIORNAMENTO. RATING. Standard & Poor's conferma il rating dell'Italia a BBB e abbassa l'outlook da stabile a negativo. La decisione conferma quanto abbiamo già scritto: i mercati si stanno dimostrando decisamente più saggi dell'Unione europea. La conferma del rating da parte di S&P è un fatto importante perché così l'Italia resta due gradini sopra il non investment grade, fattore decisivo sul piano degli acquisti da parte degli investitori istituzionali. Quanto all'outlook negativo per il futuro, il governo può avere tutto il tempo di provare che il suo piano è valido.
L'outlook negativo arriva da una serie di valutazioni opinabili, soprattutto se si guarda al record di epic fail collezionato, a cosa scrivevano le agenzie di rating prima della Grande Crisi. S&P sostiene che "il piano di politica economica e fiscale del governo italiano sta pesando sulle prospettive di crescita economica del paese. Le impostazioni programmate di politica economica e fiscale del governo hanno eroso la fiducia degli investitori, come riflesso da un aumento del rendimento sul debito pubblico. Ciò a sua volta sta influenzando negativamente l'accesso delle banche al finanziamento del mercato dei capitali e, in misura minore, il loro coefficiente patrimoniale regolamentare".
Hanno letto Draghi e ripetono, niente di nuovo e soprattutto niente di definitivo. Previsioni di crescita? "Il Pil reale crescerà di circa l'1,1 per cento quest'anno, ben al di sotto della nostra precedente previsione dell'1,5 per cento, dovuta principalmente a una decelerazione dei consumi privati e a una componente netta delle esportazioni nette, dato l'apprezzamento dell'euro e l'aumento dei prezzi del petrolio".
Siamo alla scoperta dell'acqua calda, la manovra è concepita proprio per evitare la caduta del Pil che è tra le cose più che possibili vista la frenata della produzione e della crescita nell'Eurozona. Che poi il piano del governo riesca è un altro film, l'errore è sempre in agguato. Nel...
AGGIORNAMENTO. RATING. Standard & Poor's conferma il rating dell'Italia a BBB e abbassa l'outlook da stabile a negativo. La decisione conferma quanto abbiamo già scritto: i mercati si stanno dimostrando decisamente più saggi dell'Unione europea. La conferma del rating da parte di S&P è un fatto importante perché così l'Italia resta due gradini sopra il non investment grade, fattore decisivo sul piano degli acquisti da parte degli investitori istituzionali. Quanto all'outlook negativo per il futuro, il governo può avere tutto il tempo di provare che il suo piano è valido.
L'outlook negativo arriva da una serie di valutazioni opinabili, soprattutto se si guarda al record di epic fail collezionato, a cosa scrivevano le agenzie di rating prima della Grande Crisi. S&P sostiene che "il piano di politica economica e fiscale del governo italiano sta pesando sulle prospettive di crescita economica del paese. Le impostazioni programmate di politica economica e fiscale del governo hanno eroso la fiducia degli investitori, come riflesso da un aumento del rendimento sul debito pubblico. Ciò a sua volta sta influenzando negativamente l'accesso delle banche al finanziamento del mercato dei capitali e, in misura minore, il loro coefficiente patrimoniale regolamentare".
Hanno letto Draghi e ripetono, niente di nuovo e soprattutto niente di definitivo. Previsioni di crescita? "Il Pil reale crescerà di circa l'1,1 per cento quest'anno, ben al di sotto della nostra precedente previsione dell'1,5 per cento, dovuta principalmente a una decelerazione dei consumi privati e a una componente netta delle esportazioni nette, dato l'apprezzamento dell'euro e l'aumento dei prezzi del petrolio".
Siamo alla scoperta dell'acqua calda, la manovra è concepita proprio per evitare la caduta del Pil che è tra le cose più che possibili vista la frenata della produzione e della crescita nell'Eurozona. Che poi il piano del governo riesca è un altro film, l'errore è sempre in agguato. Nel caso di S&P sarà il caso di andare a vedere tutte le previsioni fatte in passato.
***
Il progetto Tap si farà. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con una nota ha messo la parola "fine" sul caso del gasdotto Trans-Adriatico che il Movimento Cinque Stelle aveva sempre contestato. Cancellarlo è praticamente impossibile sia sul piano dei costi che su quello delle scelte razionali nel campo delle infrastrutture. Il progetto Tap ha un grande valore strategico, diversifica le vie di approvvigionamento dell'energia, permette l'arrivo di gas naturale dal Mar Caspio. Conte aveva dato assicurazioni al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante la sua visita alla Casa Bianca che il progetto non avrebbe subito alcuno stop. Ha mantenuto la parola. Questa è la nota del Presidente del Consiglio:
Ho ricevuto nella giornata odierna una comunicazione che riassume le ultime verifiche effettuate dai tecnici del Ministero dell’Ambiente sul progetto Tap. Ringrazio il Ministro Costa e i tecnici per il lavoro che hanno svolto e ringrazio gli altri Ministeri e uffici che pure hanno effettuato verifiche sulla piena regolarità delle procedure.
Mi ero impegnato con le Autorità locali e con i Rappresentanti delle comunità territoriali, ivi compresi i Parlamentari eletti in Puglia, ad effettuare un rigoroso controllo delle procedure di realizzazione dell’opera al fine di verificare tutti i profili di eventuale illegittimità che erano stati segnalati.
Avevo altresì preannunciato che se avessimo riscontrato tali profili di illegittimità non avremmo esitato ad assumere tutti i conseguenti provvedimenti, compresa la decisione di interrompere i lavori.
Da quando ci siamo insediati abbiamo fatto quello che non è mai stato fatto in precedenza.Abbiamo effettuato un’analisi costi-benefici, abbiamo dialogato con il territorio, abbiamo ascoltato le istanze e studiato i documenti presentati dalle autorità locali. Ad oggi non è più possibile intervenire sulla realizzazione di questo progetto che è stato pianificato dai governi precedenti con vincoli contrattuali già in essere. Gli accordi chiusi in passato ci conducono a una strada senza via di uscita.
Non abbiamo riscontrato elementi di illegittimità. Interrompere la realizzazione dell’opera comporterebbe costi insostenibili, pari a decine di miliardi di euro. In ballo ci sono numeri che si avvicinano a quelli di una manovra economica.
Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, non lasciando nulla di intentato.
Ora però è arrivato il momento di operare le scelte necessarie e di metterci la faccia.
Prometto un’attenzione speciale alle comunità locali perché meritano tutto il sostegno da parte del Governo.
Per il Movimento Cinque Stelle si tratta di un tema delicato che agiterà la base, ma governare significa tornare nel mondo reale. Conte ha fatto la scelta giusta.
***
Mentre i grillini scendono sul pianeta terra con la navicella del premier Conte, la Lega prepara la sua campagna per le elezioni europee. Oggi si è riunito il Comitato federale del partito e Salvini ha prenotato Piazza del Popolo per l'8 dicembre prossimo.
01
Salvini prenota Piazza del Popolo
Saremo anche immersi nel mondo virtuale, sarà anche il tempo dei social network ed è vero che oggi sono strumenti fondamentali per catturare l'elettorato, ma la politica e i partiti politici continuano ad avere bisogno di un antico strumento per affermare la loro forza e marcare la loro presenza: la piazza. Nel Consiglio federale della Lega di oggi Salvini ha deciso di portare i militanti in piazza a Roma l'8 dicembre. Una manifestazione che arriva a sei mesi esatti dal varo del governo, lo slogan sarà "Prima gli italiani", il luogo scelto sarà quello di Piazza del Popolo.
Il leader della Lega ha precisato che la manifestazione "non è contro qualcuno", la data scelta è significativa anche perché dovrebbe essere già nota anche la decisione del tribunale dei ministri sul caso Diciotti. Dopo il Pd, in Piazza del Popolo arriverà la Lega. La manifestazione chiude un anno di successi elettorali e lancia il partito verso una campagna elettorale decisiva: quella del voto europeo di maggio 2019, il Big Bang.
***
A proposito di Europa, che cosa sta succedendo? Niente che non fosse previsto: il governo italiano ha fatto l'autoscontro con la Commissione europea e la Banca centrale europea. Bruxelles e Francoforte chiedono de facto alla maggioranza di fare del proprio programma un bel falò. La cosa dice tutto sullo stato di salute della democrazia in Europa. Si può essere d'accordo o meno con il governo, si può odiare Salvini, considerare Di Maio un inetto e tutta la baracca una riunione di buzzurri, ma sul tavolo resta un fatto ingombrante: a cosa serve il voto? Questo vale per la maggioranza di oggi e quella di domani, di qualunque segno essa sia.
Siamo di fronte al testa-coda della democrazia. Questa è la vera crisi europea. Profonda e pericolosa per la sua esistenza.
02
Aspettando Standard & Poor's
La battaglia in corso è una tappa obbligata dello scenario perché a Roma c'è un governo di segno opposto rispetto alle istituzioni europee generate in un tempo diverso. Si chiama movimento asincrono. C'è chi è avanti e chi è indietro, le lancette sono quella della storia. Sarà il tempo a dire chi ha ragione e chi arriva al traguardo.
Nell'analisi di questo quadro dobbiamo sempre ricordare come primo fatto che la Commissione Ue non è un potere neutro, è l'espressione di governi europei guidati tutti da partiti popolari (in arretramento pesante in tutto il Vecchio Continente), delle entità del Novecento che improvvisamente sentono il peso dei decenni; la Banca centrale europea invece è il distillato dell'establishment irresponsabile (nel senso di non eletto e sanzionato periodicamente dal voto) che ha edificato le strutture dell'Unione di oggi (lontanissime da quelle di ieri e dalle intenzioni dei padri fondatori). Questi due pilastri ondeggiano perché il congegno che fino al 2011 sembrava funzionare - commissariamenti cingolati e altoforno fiscale - non regge di fronte all'opinione pubblica. Ricordare anche un altro dato storico (dunque fuori dalla mente di Commissione e Bce) fondamentale: non siamo nelle condizioni del 2011. Un governo tecnico oggi sarebbe rispedito a casa con i forconi. Ieri fu possibile defenestrare il governo Berlusconi perché era in una condizione di recessione e crisi dell'Eurozona, con lo sfaldamento di una maggioranza e la guerra della magistratura; oggi non si può fare per la semplice ragione che si è in presenza di una maggioranza schiacciante al governo, figlia di libere elezioni, con l'Eurozona (Draghi dixit) che ha una crescita sostenuta oggi e anche domani (qui avanziamo qualche riserva sul futuro della produzione, ma se va bene ne siamo felici).
Jean-Claude Juncker e Mario Draghi sono i due vertici di queste strutture. Il Presidente della Commissione Ue è uscito allo scoperto da tempo e conduce una battaglia politica, dentro un organismo politico, con un fine politico. Niente di strano, fa parte delle regole del gioco e le regole sono quelle dettate da Berlino. A Roma d'altronde non c'è un governo "amico", ma il nemico numero uno: i populisti. Mario Draghi invece è comparso in scena gradualmente, ha mantenuto il suo consueto tasso di freddezza, fino a quando non ha visto che i vecchi metodi per addomesticare la controparte non funzionano. A questo punto Draghi ha mollato gli ormeggi e ha messo in navigazione la sua corazzata ancorata a Francoforte. C'è solo un dettaglio: sulla sua mappa non ci sono approdi certi perché si naviga tutti in acque sconosciute. Draghi può decidere di intervenire sullo spread - per assicurare la stabilità bancaria, che è un suo compito - oppure mettersi in posizione di osservatore, lasciare che la crisi si allunghi, diventi più profonda e sperare che il governo italiano ceda. Per ora ha fatto una politica attendista. Ma una scelta simile conduce verso enormi banchi di nebbia e anche supponendo che Draghi porti il suo bastimento in una baia con acque calme, durante il viaggio perderebbe buona parte del carico perché l'Italia non è la Grecia, Roma non è Atene e l'esposizione estera nei confronti del sistema italiano è un film dove mentri ridi il pop-corn ti va di traverso e finisci affogato.
A Roma la nuova interpretazione di Draghi non è certo passata inosservata. Luigi Di Maio ha risposto così: "In un momento in cui si deve tifare Italia, mi meraviglia che un italiano, che è stato punto di riferimento ed è a capo della Bce, si metta ad avvelenare il clima ulteriormente". Il commento del leader dei Cinque Stelle è fatto per il suo elettorato, non per dire qualcosa a Draghi. Quello che invece non può ignorare il Presidente della Bce è il commento fatto ieri sera a Sky da Paolo Savona, ministro degli Affari europei, uomo che conosce bene il sistema bancario internazionale. Savona spacca in due la mela della Bce: "Alla Bce dovrebbe spettare il compito di indicare soluzioni per evitare la crisi sistema bancario ed eventualmente intervenire. Se lo spread si innalza e nessuno interviene per calmierarlo, ed è un tipico compito delle banche centrali europee, inevitabilmente la caduta del valore dei titoli mette in difficoltà le banche. Avendo fatto l'unione bancaria chi è responsabile della stabilità delle banche? Dobbiamo risolvere il problema: non possiamo avere un'istituzione che avoca a sé i poteri di controllo delle banche, avoca a sé i poteri monetari e non svolge quelle funzioni tipiche che una banca centrale, compresa la Banca d'Italia, ha sempre svolto in Italia. Quindi vi sono incongruenze che vanno affrontate". Tecnica e logica politica sono stringenti. Naturalmente Draghi procederà per la sua rotta. Che nessuno conosce, forse neanche lui.
La crisi tra Roma e Bruxelles sta rivelando i limiti della politica di Francoforte. Se sono responsabili della stabilità delle banche, chi ha il dovere di intervenire per evitare il crearsi di un surriscaldamento che fa evaporare il capitale degli istituti italiani? La domanda resta sospesa a mezz'aria. Stiamo entrando in una terra incognita - per tutti - perché il governo rivendica il suo diritto a esercitare il potere sovrano che gli deriva da un voto democratico, la Commissione Ue e la Bce si ritrovano di fronte a un caso unico che rischia di mettere in luce i gravi difetti dell'architettura dell'Unione europea. Sono di fronte alla terza economia d'Europa (la seconda per manifattura) con un nuovo governo che non accetta di farsi guidare con il pilota automatico. Ieri era scontato, oggi no. Commissione Ue e Bce pensavano di scavalcare il macigno populista, anzi di sellarlo e domarlo come si fa con i cavalli selvaggi (sì, è sgorgato dalla penna il titolo di un meraviglioso libro di Cormac McCarthy), ma finora tutti sono stati disarcionati. I pezzi sulla scacchiera in questo momento dicono una sola cosa: finirà con la multa Ue all'Italia, il governo l'ha già messa in conto, poi a maggio 2019 gli elettori italiani invieranno il loro bollettino all'Unione europea. Nel mezzo, può capitare di tutto.
"La ribellione dell'Italia" (così l'ha chiamata il Financial Times) è la novità dello scenario politico europeo. La maggioranza giallo-verde ha deciso di tirare dritto. Oggi arriverà il giudizio dell'agenzia di rating Standard & Poor's che per ora è ferma a BBB. Come siamo messi complessivamente con l'allegra brigata del rating? Ecco il grafico di Mazziero Research sul rating dell'Italia:
Attendiamo il giudizio di Standard & Poor's con il taccuino squadernato. La cosa più interessante è che i mercati finora si sono mostrati molto più saggi della politica e delle istituzioni europee. Con tutto quello che è accaduto, lo spread poteva schizzare sopra i 400 punti già qualche settimana fa, invece in questo momento è là, a quota 308 punti, un livello alto ma gestibile senza misure straordinarie.
Il gioco si fa sempre più intrigante. Se nessuno molla, la corda si spezza. Ma in questo caso un collasso dell'Italia tirerebbe giù anche gli altri paesi europei. Non esistono porte stagne, l'Italia non è il Peloponneso. Domanda sul taccuino del vecchio compagno Lenin: che fare? In questi casi si tira a campare. La Commissione Ue potrebbe tirare avanti per le lunghe, la Bce parlare meno e tenere a bada i mercati. Il problema è che c'è anche chi pensa (e non dice, ma si capisce benissimo) che questa è un'ottima occasione per provare la nuclear option: andare avanti con il niet, multare l'Italia e esporre al pubblico ludibrio il governo dei bifolchi italiani prima del voto di maggio 2019. Una scelta del genere finirebbe per far schizzare spezzoni letali su tutti gli attori sul palcoscenico. Non siamo nel 2011. Non s'è mai visto niente del genere. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
***
Quello che è nel sotto testo di questa storia - e viene taciuto - è che stanno arrivando al pettine tutti i nodi della politica monetaria delle banche centrali. Che politica ha fatto Draghi?
03
Il gioco di Draghi
La politica monetaria della Banca centrale europea e il sottosopra dell'Unione. Il Presidente della Bce ammonisce il governo e lancia allarmi sui bilanci delle banche italiane, ma c'è un deficit politico che riguarda direttamente anche Francoforte. Le premesse dello sboom e della crisi istituzionale dell'Eurozona
Il Financial Times ieri si chiedeva se Mario Draghi avrebbe parlato dell'Italia. Il giornale britannico è stato accontentato e il Presidente della Bce si è soffermato sul bilancio del nostro paese, il deficit, lo spread e il negoziato aperto con Bruxelles. Ecco le sue frasi appuntate sul taccuino del titolare. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Nel frattempo, mentre l'Europa è concentrata sul bilancio dell'Italia, in un mondo lontano, succede qualcosa di interessante. Non è mai troppo.
04
L'economia americana vola
Il Dipartimento del Commercio americano ha pubblicato la prima stima del Bea (Bureau of Economic Analysis) per il terzo trimestre: + 3.5 per cento. Ancora una volta, si può pensare tutto il male possibile del phonato di Manhattan, ma la sua ricetta economica a due anni di distanza dall'elezione ha funzionato e continua a produrre ricchezza e posti di lavoro.
Il Bea sottolinea come la riforma fiscale, gli investimenti e la spesa pubblica dell'amministrazione Trump abbiano contribuito in maniera decisiva alla crescita. In Europa con le attuali regole uno come Trump lo avrebbero preso per pazzo. Anche Franklin Delano Roosevelt. Siamo su un altro mondo.
***
A proposito di mondo, che succede dalle parti di Macron? Lo avevamo lasciato alle prese con il rimpasto e il nuovo governo. La casella più delicata da sostituire era quello del ministero dell'Interno. Abbiamo novità.
05
Douce France. Castaner manderà la polizia nelle scuole
Christophe Castaner, ministro degli Interni della Francia (Foto Ansa).La polizia a scuola. L'idea è del neo-ministro dell'Interno della Francia, Christophe Castaner. Nelle scuole del paese gli episodi si stanno moltiplicando e il governo cerca una soluzione di fronte alle proteste di insegnanti e genitori. Così ecco Castaner dire che "non escludiamo la presenza fisica delle forze dell'ordine nelle scuole, in particolare nei quartieri più difficili. Una presenza che potrà essere decisa nei momenti di tensione particolare, ovviamente di comune accordo con il preside". Provvedimenti singoli, quartiere per quartiere e non un provvedimento nazionale. Sorpresa, Marine Le Pen di fronte a un provvedimento tutto "legge e ordine" è contraria: "È l'ultima misura da attuare. Prima ci sono molti altri provvedimenti da prendere". Nelle scuole della douce France sta succedendo di tutto: in Rete circolava il video di un alunno che minacciava con un'arma (finta) un'insegnante obbligandola a scrivere il suo nome sul registro dei presenti. Uno studente modello, si capisce. Nota sul taccuino: se il ministro dell'Interno proponesse lo stesso provvedimento nelle scuole italiane (dove accade di tutto) lo avrebbero bollato subito come "fascista".
***
Abbiamo un problema di sapere, di classe dirigente. L'Italia in mezzo secolo è cambiata profondamente. Un Paese distrutto dalla guerra che inventa il boom e diventa una delle prime economie del mondo è un caso da studiare. Che caso è? Il titolare di List ieri ha incontrato il professor Giuseppe De Rita, fondatore del Censis. Un testimone eccezionale per una puntata unica di RadioList.
06
Dappertutto e rasoterra. L'Italia e gli italiani
Giuseppe De Rita, sociologo, fondatore del Censis.RadioList. Cinquant'anni di storia esplorati in un incontro tra il titolare di List e il professor Giuseppe De Rita, fondatore del Censis. Un libro e un eccezionale testimone del nostro tempo. Il racconto di mezzo secolo di trasformazioni, innovazioni, evoluzioni, mitizzazioni, rivelazioni della storia italiana
Che cosa è l'Italia? Come si è trasformata negli ultimi 50 anni? E chi sono gli italiani? Un viaggio lungo mezzo secolo dove il paese ha subito grandi trasformazioni fino ad arrivare allo shock del 4 marzo. Dalla vertiginosa crescita degli anni Sessanta a oggi. Un'indagine del titolare di List con il professor Giuseppe De Rita, fondatore del Censis. Un confronto - innescato dalle pagine di un libro intitolato Dappertutto e rasoterra - con un eccezionale testimone della nostra storia sul "tempo lungo" di un paese, i protagonisti di ieri e di oggi, lo scenario politico attuale, le intuizioni e gli errori del passato, un "popolo" multiforme, difficile da afferrare, con un carattere complesso. Trasformazioni, innovazioni, evoluzioni, mitizzazioni, rivelazioni della storia italiana. Ascolta RadioList.
Ascolta RadioList, due parti di news, una parte di musica, un twist di humour. RadioList un prodotto editoriale di List ai vertici delle classifiche dei podcast di iTunes.
***
La classe dirigente, il ceto medio, la borghesia, emergono continuamente nelle parole del professor De Rita. List ha un approfondimento ulteriore sul tema, un viaggio bellissimo di Marco Gervasoni nell'ascesa e declino della classe media.
07
C'era una volta la classe media
Cosa è successo al cuore della società occidentale? L'impoverimento e lo smarrimento cominciano fin dagli anni Settanta, gli anni Novanta accelerano la spaccatura del ceto medio tra nuove classi popolari e borghesia vincitrice della globalizzazione. Marco Gervasoni fa una straordinaria cavalcata nella storia
di Marco Gervasoni
Nutro poca simpatia per la socio-fisiognomica ma mi pare di avere intravisto, nei volti del Circo Massimo pentastellato, il profilo della classe media nuova. Ho posto l’aggettivo dopo il sostantivo perché qui la sua novità sta nell’essere sopravvissuta a un uragano, tanto che si potrebbe pure definire superstite. L’uragano, neanche c’è bisogno di dirlo, è quello della Grande Recessione cominciata nel 2008 e da noi, caso quasi unico nelle economie europee, preceduta e seguita da un periodo di crescita debolissima e anemica; Italia che dalla fine degli anni Novanta mai ha saputo riprendersi, in concomitanza con l’entrata nell’Euro (solo una coincidenza?).
Non si capisce nulla infatti di quello che sta avvenendo in Europa e negli Usa se non si coglie che la globalizzazione più la Grande Recessione hanno prima dissanguato poi colpito in maniera feroce la classe media, assai più di quelle popolari e di quelle alte. Secondo alcuni studiosi l’avrebbe addirittura cancellata. Economicamente, prima di tutto: perdita di posti di lavoro, diminuzione delle entrate, crollo degli investimenti familiari, deprezzamento delle proprietà. Fin nel centro dell’impero, gli Usa, il paese che aveva creato ed esportato la classe media. Continua a leggere l'articolo su List.
***
Come chiudiamo questo numero di List? Con una nota di cronaca e un tocco d'inchiostro di Guido Ciompi. Si torna in America.
08
Pacchi bomba, un arresto in Florida
Dodici pacchi bomba spediti a personalità legate al Partito democratico e un sospetto fermato dalla polizia. Si chiama Cesar Sayoc, ha 56 anni, è stato fermato a Miami. È sua la mano che ha confezionato e spedito gli ordigni? Trump è stato informato, dovrebbe esserci in giornata una conferenza stampa del Dipartimento della Giustizia. Attendiamo gli aggiornamenti.
I frutti dell'odio. Di tutti. Si vota il 6 novembre, elezioni di Midterm. Chi vincerà? Lo scopriremo insieme.
Iscriviti per leggere l'articolo completo.
30 giorni gratis per te
Ti manca poco per entrare nel Club. Completa la registrazione
Ti abbiamo mandato una mail su . Per completare la registrazione, apri la mail che ti abbiamo mandato e fai clic sul link di conferma. Grazie!
INFORMATIVA PRIVACY RELATIVA AL SERVIZIO NEWSLIST
Ai sensi dell'art. 13 D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (“Codice privacy”), dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679 del 2016 (il “Regolamento privacy”), del Provvedimento n. 229 del 2014 del Garante della Protezione dei Dati Personali (rubricato “Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l'uso dei cookie”), nonché della Raccomandazione n. 2 del 2001 adottata ai sensi dell’art. 29 della Direttiva n. 95/46/CE, List S.r.l. intende informare gli Utenti in merito all’utilizzo dei loro dati personali, dei log files e dei cookie raccolti tramite la navigazione nel Sito www.newslist.it (di seguito, il “Sito”).
- Titolare, Responsabili del trattamento dei dati e Responsabile della Protezione dei Dati
Il titolare del trattamento dei dati personali è List S.r.l. (di seguito, il “Titolare” o “List”), con sede legale Roma (00196), Via Ferdinando di Savoia n. 3, partita IVA 14403801005, email help@newslist.it.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del trattamento, ove designati, può essere fornito su richiesta da parte degli Utenti.
Nel caso in cui venga nominato un Responsabile della Protezione dei Dati (ai sensi dell’art. 37 del Regolamento privacy), i dati identificativi dello stesso saranno resi noti mediante pubblicazione dei medesimi, integrando la presente informativa.
Il titolare del trattamento dei dati personali relativi al Sito è Legalitax Studio Legale e Tributario, con sede in Roma (00196), Via Flaminia n. 135.
- Categorie, natura e finalità dei dati trattati
List tratterà alcuni dati personali degli Utenti che navigano e interagiscono con i servizi web del Sito.
- Dati di navigazione
Si tratta di dati di navigazione che i sistemi informatici acquisiscono automaticamente durante l’utilizzo del Sito, quale l’indirizzo IP, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), nonché i dettagli delle richieste inviate al server del Sito, e che ne rendono possibile la navigazione. I dati di navigazione potranno altresì essere utilizzati per compilare statistiche anonime che permettono di comprendere l’utilizzo del Sito e di migliorare la struttura dello stesso.
Infine, i dati di navigazione potranno eventualmente essere utilizzati per l’accertamento di attività illecite, come in casi di reati informatici, a danno del Sito.
- Dati forniti dall’Utente
L’eventuale invio di comunicazioni ai contatti indicati sul Sito comporta l’acquisizione dell’indirizzo e-mail e degli ulteriori dati personali contenuti nella comunicazione, previo rilasci di idonea informativa.
- Cookie
- Siti web di terze parti
I siti di terze parti a cui è possibile accedere tramite questo Sito non sono coperti dalla presente Privacy policy. Gli stessi potrebbero utilizzare cookie differenti e/o adottare una propria Privacy policy diversa da quella di questo Sito, relativamente ai quali quest’ultimo non risponde. Consigliamo pertanto di consultare di volta in volta la relativa informativa sull’utilizzo dei cookie e seguire le istruzioni per la disabilitazione degli stessi, qualora lo si desiderasse.
- Natura del conferimento dei dati
Fermo restando quanto indicato in relazione ai dati di navigazione e ai cookie, gli Utenti sono liberi di fornire i propri dati personali, ove richiesti nelle apposite sezioni del Sito; il loro mancato conferimento può comportare l’impossibilità di ricevere la fornitura dei servizi da loro richiesti.
- Modalità del trattamento
I dati personali sono trattati con strumenti automatizzati, con logiche strettamente correlate alle finalità stesse, e per il periodo di tempo strettamente necessario a conseguire gli scopi per cui sono stati raccolti.
Le informazioni raccolte sono registrate in un ambiente sicuro.
- Ambito di comunicazione dei dati
I dati personali degli Utenti saranno trattati dal personale incaricato di List. Inoltre, i loro dati personali potranno essere trattati da terzi, fornitori di servizi esterni, che agiscano per conto o a nome di List, debitamente nominati quali Responsabili del trattamento, e che tratteranno i dati in conformità allo scopo per cui i dati sono stati in origine raccolti.
- Diffusione dei dati
I dati personali non sono soggetti a diffusione.
- Diritti dell’interessato
Il Codice privacy e il Regolamento privacy conferiscono agli Utenti l’esercizio di specifici diritti.
Gli Utenti in qualsiasi momento potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del Codice privacy e s.m.i. e di cui agli art. 15, 16, 17, 18, 20 e 21 del Regolamento privacy, inviando una comunicazione scritta ai recapiti del Titolare di cui al precedente paragrafo 1 e, per l’effetto, ottenere:
- la conferma dell'esistenza o meno dei dati personali degli Utenti con indicazione della relativa origine, verificarne l’esattezza o richiederne l'aggiornamento, la rettifica, l'integrazione;
- l’accesso, la rettifica, la cancellazione dei dati personali o la limitazione del trattamento;
- la cancellazione, trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati personali trattati in violazione di legge.
Gli Utenti, inoltre, potranno opporsi al trattamento dei dati personali che li riguardano.
- Aggiornamenti
La Privacy policy del Sito potrà essere soggetta a periodici aggiornamenti.
Termini e condizioni di vendita dei servizi di abbonamento
I presenti termini d'uso disciplinano la fornitura digitale del servizio in abbonamento (di seguito,
il"Servizio" o
l'"Abbonamento") a List nelle diverse formule di volta in volta disponibili. Il Servizio è fornito da List
S.r.l., con
sede in Via Ferdinando di Savoia, 3 - 00196 Roma P. IVA 14403801005, iscritta al registro delle imprese di
Roma, numero
di iscrizione RM/1518421 (di seguito, il "Fornitore").
Il Servizio è rivolto esclusivamente a utenti maggiorenni. (di seguito, l'"Utente" o gli "Utenti").
List è il servizio digitale che fornisce agli Utenti contenuti editoriali, giornalistici e informativi di
qualità;
maggiori informazioni su List sono disponibili navigando sul sito internet https://newslist.it/ (di seguito,
il "Sito").
Il Servizio è disponibile in abbonamento via web a partire dal Sito, nonché attraverso l'applicazione List
(di seguito,
l'"Applicazione") per dispositivi mobili con sistema operativo IOS 11.0 o successivi e Android 6.0 o
successivi.
Il costo dei dispositivi, delle apparecchiature e della connessione internet necessari per la fruizione del
Servizio non
è ricompreso nel Servizio e si intende a carico dell'Utente.
1. Caratteristiche del Servizio
1.1 Il Servizio ha ad oggetto la fruizione in abbonamento dei contenuti editoriali della testata List.
L'Abbonamento è
disponibile esclusivamente in formato digitale; resta quindi espressamente esclusa dal Servizio la fornitura
dei
contenuti in formato cartaceo.
1.2 Il Servizio è a pagamento e comporta il pagamento di un corrispettivo a carico dell'Utente (con le
modalità previste
nel successivo articolo 5).
1.3 L'Utente può scegliere tra diverse formule a pagamento per la fruizione del Servizio; il costo, la
durata, le
modalità di erogazione e gli specifici contenuti di ciascun pacchetto sono specificati nella pagina di
offerta
pubblicata su https://newslist.it/fe/#!/register ovvero all'interno dell'Applicazione. Il contenuto
dell'offerta deve
intendersi parte integrante dei presenti termini d'uso e del connesso contratto tra il Fornitore e l'Utente.
2. Acquisto dell'abbonamento
2.1 Ai fini dell'acquisto di un Abbonamento è necessario (i) aprire un account List; (ii) selezionare un
pacchetto tra
quelli disponibili; (iii) seguire la procedura di acquisto all'interno del Sito o dell'Applicazione,
confermando la
volontà di acquistare l'Abbonamento mediante l'apposito tasto virtuale. L'Abbonamento si intende acquistato
al momento
della conferma della volontà di acquisto da parte dell'Utente; a tal fine, l'Utente accetta che faranno fede
le
risultanze dei sistemi informatici del Fornitore. La conferma vale come espressa accettazione dei presenti
termini
d'uso.
2.2 L'Utente riceverà per email la conferma dell'attivazione del Servizio, con il riepilogo delle condizioni
essenziali
applicabili e il link ai termini d'uso e alla privacy policy del Fornitore; è onere dell'Utente scaricare e
conservare
su supporto durevole il testo dei termini d'uso e della privacy policy.
2.3 Una volta confermato l'acquisto, l'intero costo dell'Abbonamento, così come specificato nel pacchetto
acquistato,
sarà addebitato anticipatamente sullo strumento di pagamento indicato dall'Utente.
2.4 Effettuando la richiesta di acquisto dell'Abbonamento, l'Utente acconsente a che quest'ultimo venga
attivato
immediatamente senza aspettare il decorso del periodo di recesso previsto al successivo articolo 4.
2.5 Per effetto dell'acquisto, l'Utente avrà diritto a fruire del Servizio per l'intera durata
dell'abbonamento;
l'Utente, tuttavia, non può sospendere per alcun motivo la fruizione del Servizio durante il periodo di
validità
dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.