1 Agosto
Strette di mano, docce fredde e mari bollenti
L'Italia in una dimensione parallela. La sinistra s'incarta sulle alleanze. Letta invita Calenda a rispettare il Pd e non imporre diktat: "Ci siamo stretti la mano tre giorni fa, non significa nulla?". Emma Bonino invita tutti a "fare una doccia fredda". Nancy Pelosi fa rotta verso Taiwan? La Cina dà il via ai giochi di guerra sullo Stretto
Che succede? Zappo la vigna del giornalismo da più di trent'anni e ho imparato una lezione: agosto è sempre pieno di notizie. Mentre tutti vanno in vacanza, questo è il periodo migliore per conquistare nuovi lettori con il racconto dei fatti che contano. La regola sarà rispettata anche questa volta. Siamo in presenza di uno scenario in cui stanno convergendo una serie di fatti che avranno un impatto di lungo periodo.
Cosa succede in Italia? C'è la campagna elettorale, grandi dilemmi sulle alleanze a sinistra. Una direzione del Pd che chiede a Calenda un passo indietro e la fine degli aut aut, un vertice del centrodestra sul programma. A sinistra sono in pesante ritardo e i sondaggi dicono che il distacco è ampio e ogni giorno perso significa un recupero più difficile. Vediamo la giornata, punto nave, seguite il titolare di List.
01
Quella stretta di mano tra Letta e Calenda
Un appello all'unità senza un negoziato che parte da condizioni che paiono inaccettabili per un partito che comunque deve guidare la corsa, un incontro con i sindaci dem, una serie di colloqui da cui emerge l'urgenza di fare in fretta. Lo scenario del centrosinistra per ora è quello di una rissa nel saloon che rischia di spianare la strada a una vittoria a valanga del centrodestra.
Enrico Letta ha incontrato i sindaci del Pd, al termine ha affermato: "Abbiamo un obiettivo fondamentale: corriamo per vincere e non per partecipare. Lo facciamo con i temi giusti, i programmi giusti, le idee giuste. E ovviamente con delle alleanze che siano quelle giuste". Che alleanze? Per ora è tutto a mezz'aria, lo testimonia una frase del segretario dem: "Tre giorni fa ci siamo incontrati con Calenda e ci siamo stretti la mano ed eravamo d'accordo poi due giorni dopo tutto è saltato,...
Che succede? Zappo la vigna del giornalismo da più di trent'anni e ho imparato una lezione: agosto è sempre pieno di notizie. Mentre tutti vanno in vacanza, questo è il periodo migliore per conquistare nuovi lettori con il racconto dei fatti che contano. La regola sarà rispettata anche questa volta. Siamo in presenza di uno scenario in cui stanno convergendo una serie di fatti che avranno un impatto di lungo periodo.
Cosa succede in Italia? C'è la campagna elettorale, grandi dilemmi sulle alleanze a sinistra. Una direzione del Pd che chiede a Calenda un passo indietro e la fine degli aut aut, un vertice del centrodestra sul programma. A sinistra sono in pesante ritardo e i sondaggi dicono che il distacco è ampio e ogni giorno perso significa un recupero più difficile. Vediamo la giornata, punto nave, seguite il titolare di List.
01
Quella stretta di mano tra Letta e Calenda
Un appello all'unità senza un negoziato che parte da condizioni che paiono inaccettabili per un partito che comunque deve guidare la corsa, un incontro con i sindaci dem, una serie di colloqui da cui emerge l'urgenza di fare in fretta. Lo scenario del centrosinistra per ora è quello di una rissa nel saloon che rischia di spianare la strada a una vittoria a valanga del centrodestra.
Enrico Letta ha incontrato i sindaci del Pd, al termine ha affermato: "Abbiamo un obiettivo fondamentale: corriamo per vincere e non per partecipare. Lo facciamo con i temi giusti, i programmi giusti, le idee giuste. E ovviamente con delle alleanze che siano quelle giuste". Che alleanze? Per ora è tutto a mezz'aria, lo testimonia una frase del segretario dem: "Tre giorni fa ci siamo incontrati con Calenda e ci siamo stretti la mano ed eravamo d'accordo poi due giorni dopo tutto è saltato, ma allora stringersi la mano non significa nulla? Io sono abituato che se do la mano poi si va avanti, invece se tutto salta allora stringersi la mano non significa niente".
Sembra una rottura già consumata. O no? Ancora Letta: "Sono pronto ad incontrare tutte le anime del centrosinistra, dai liberali alle forze riformiste a quelle civiche, ovviamente anche Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova ma lo faccio dicendo chiaramente che non si comincia con i veti personali, è inadeguato e incompetente, che metodo è? Lo si fa con patti chiari e amicizia lunga. Io sono per incontrarci, ma patti chiari, abbiamo la responsabilità di fare un accordo, sono disponibilissimo a farlo ma con spirito di dignità nei confronti di una forza politica, la nostra, che è la più importante e si candida ad essere la prima del paese. Sono disposto ad incontrarci senza preclusioni, cercando le soluzioni migliori per costruire questa alternativa" alla destra "con lo spirito giusto: capirsi, fare accordi, ma senza veti o sportellate, metodo con cui io faccio fatica". Come dargli torto?
Calenda e Della Vedova di +Europa hanno scodellato questa posizione: "L'appello della segreteria del Pd non rappresenta una risposta ai temi politici che abbiamo posto ieri al segretario Letta. Risulta poco credibile, peraltro, il riferimento a una alleanza nel solco di Draghi mentre si mantiene come prioritario l'accordo con forze che sono state sempre all'opposizione del governo Draghi. Vedremo se una risposta ci sarà e quale sarà. Restiamo in attesa".
02
Bonino: fatevi tutti una doccia fredda
Emma Bonino la pensa in maniera decisamente diversa: " Il solo sospetto che, volenti o nolenti, in base alla legge elettorale diamo un voto di più ala destra putiniana è una cosa che non voglio portarmi dietro come eredità politica. Non è accettabile perché è evidente, basta fare l'analisi dei collegi, che così sarebbe. Vediamo tutti di far una doccia, raffreddare il cervello che è andato in ebollizione. Il problema è il dopo 25 settembre".
***
Nel frattempo, in una dimensione parallela, il mondo che l'Italia non vede, succedono fatti che curvano lo spazio della contemporaneità.
03
Nancy Pelosi a Taiwan (forse), al via le esercitazioni di Pechino
I rapporti tra Stati Uniti e Cina sono in fortissima tensione, il viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan (non c'è alcuna conferma ufficiale) sta inasprendo i toni e innescando manovre militari sullo Stretto. Per Pechino si tratta di una provocazione. La Cnn dà l'arrivo di Pelosi a Tawain per il 3 agosto, i commenti sono da giorni un pessimo segnale. Questo è quanto passa il convento di Pechino sul piano retorico:
Hu Xijin non è un giornalista qualsiasi, è 'la voce' del Global Times, l'ex direttore dell'organo di informazione in lingua inglese della propaganda cinese e il fatto che scriva su Twitter che Pelosi potrebbe innescare "un'escalation" che rischia di condurre a "una guerra nello Stretto di Taiwan" va tenuto in considerazione. Il tutto preceduto da un conciliante "Lasciatela andare, ma pregate prima della sua partenza: auguratele un viaggio sicuro e che non sia definita dalla storia come una peccatrice"). La visita di Pelosi a Taipei non è nell'agenda ufficiale, ma i rumors sul suo arrivo si moltiplicano. Sarebbe la prima di uno speaker della Camera negli ultimi 25 anni. E se nessuno speaker ci è mai andato, un motivo c'è. Sarebbe meglio non scoprirlo, ma i dem hanno una particolare abilità storica nel cominciare guerre (in)volontarie che poi non sanno finire.
Nel frattempo la Cina ha annunciato esercitazioni militari contemporaneamente nel Mare Cinese Meridionale, dal 2 al 6 agosto prossimo, e nel golfo di Bohai, nel Mar Giallo, tra il 2 e il 7 agosto prossimi, vietando l'ingresso in quelle acque. Le esercitazioni cominceranno a partire dalla mezzanotte di oggi, e le esercitazioni nel Mar Giallo, precisa l'ente per la sicurezza marittima cinese, saranno a fuoco vero. Secondo il Wall Street Journal Pelosi potrebbe essere a Taiwan già domani.
Dall'esercito cinese è arrivato un altro segnale che consiglia prudenza, un video postato su WeChat qualche ora fa:
Si moltiplicano i fronti, quello che tutti temono dopo l'invasione della Russia in Ucraina potrebbe materializzarsi.
04
La nuova dottrina navale di Putin
Vladimir Putin a San Pietroburgo firma l'ordine esecutivo sulla nuova dottrina navale (Foto Cremlino).La Russia non molla la presa sull'Ucraina, la partenza oggi di una nave carica di grano non altera il quadro strategico del conflitto di logoramento condotto in parallelo alla guerra economica. Non solo, Putin ha annunciato l'altro ieri a San Pietroburgo una nuova dottrina navale (un documento di 55 pagine che individua gli Stati Uniti come la minaccia principale per la Russia) e il rafforzamento della difesa dei confini, di cui Donbass e Crimea sono per Mosca parte fondamentale.
Il controllo del mare (leggere il bellissimo libro Terra e Mare di Carl Schmitt) è fondamentale per condurre una politica di potenza perché "la storia del mondo è la storia della lotta delle potenze marittime contro le potenze terrestri e delle potenze terrestri contro le potenze marittime".
05
L'eterna scintilla dei Balcani
Al confine tra Kosovo e Serbia sono tornati a sparare, ufficialmente il problema sono le targhe delle auto e i passaporti per i kosovari in territorio serbo (qui sopra, guardate la mappa della distribuzione etnica, problema serio al confine nord con la Serbia) ma sullo sfondo ci sono gli Stati Uniti (il segretario di Stato Anthony Blinken era in Kosovo pochi giorni fa) e la Russia (la portavoce degli Esteri, Maria Zakharova, è subito intervenuta sulla crisi evocando uno 'scenario militare') e i Balcani continuano a essere una Santa Barbara dormiente nel cuore dell'Europa.
06
Il grande gioco persiano
19 luglio 2022. Vladimir Putin a Teheran con il presidente Ebrahim raisi (Foto Zuma).L'accordo sul nucleare iraniano è vicino al collasso, Teheran non ha intenzione di rinunciare alle sue ambizioni nucleari e gli sviluppi militari in Medio Oriente sono tutti da scoprire. I disordini in Iraq negli ultimi giorni sono un altro segnale di instabilità con il conflitto tra sunniti e sciiti che sta riemergendo. Nota sul taccuino: la recente visita di Vladimir Putin in Iran, il colloquio con Erdogan, sono parte di questo scenario.
07
Kim apparecchia il settimo test nucleare
Il leader nordcoreano Kim jong-un durante l'ultimo lancio di un missile balistico intercontinentale.Attenzione a Kim jong-un, come ogni estate, si sta preparando al botto. Il segretario di Stato Anthony Blinken poco fa alle Nazioni Unite ha detto che la Corea del Nord si sta preparando a condurre il suo settimo test nucleare.
***
Sono cinque punti di tensione nei quali di dritto e di rovescio sono coinvolti gli Stati Uniti. Nessun paese può reggere questi livelli di gioco geopolitico tutti insieme. Il disegno di Russia e Cina è quello di 'impegnare' Washington in una dimensione di scontro multiplo (dalla soft war alla guerra classica con le truppe sul campo) fiaccare l'amministrazione di Joe Biden e aspettare il collasso interno dell'America - prigioniera delle 'culture wars' - di cui le elezioni di mid-term dell'8 novembre saranno il picco sismografico in attesa dell'appuntamento con America 2024. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo (e noi siamo spiaggiati, in attesa del voto).
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10. Limitazione di responsabilità
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10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.