1 Aprile

Succedono cose turche. Anche in Italia

Le elezioni amministrative in Turchia sono un colpo per Erdogan. Il governo giallo-verde a Roma sta entrando in una spirale di crisi doppia, politica ed economica, i conti ballano. Il ministro dell'Interno: "Qui comando io". Di Maio: "Smentisca". Il voto della Slovacchia spezza il gruppo di Visegrad. L'Ucraina segue l'Italia e vota un comico. L'agenda della giornata

Che succede? Grandi novità, il governo litiga, Salvini dice di averne abbastanza dei Cinque Stelle, siamo al "qui comando io" o forse no e Di Maio non l'ha presa benissimo e dunque sarà una giornata di tira e molla; il ministro Tria ha scoperto che la crescita sarà a zero, nessuno sa come affrontare una manovra da oltre 30 miliardi di euro in autunno, si spera in un ribaltone a Bruxelles con il voto europeo (non è così facile, più probabile uno stallo); i partitanti hanno discusso di famiglia e procreazione dimenticandosi di un dettaglio, il pianeta donna e la contemporaneità; l'Europa dell'Est è in grande movimento; in Turchia Erdogan ha problemi di tenuta più grandi di quel che si immagini; la Brexit sta entrando nella sua fase (semi)finale. Abbiamo il taccuino squadernato, prima di tutto ecco gli appuntamenti. 

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L'agenda della settimana

Si apre una settimana fitta di appuntamenti importanti. Ecco le note sul taccuino.

  • Escono oggi i dati Istat sull'occupazione a febbraio 2019 e mercoledì i conti delle amministrazioni pubbliche; 
  • Altri numeri da guardare stamattina: gli indici Pmi sulla manifattura in Europa, ci diranno molto sul rallentamento dell'economia e le differenze tra i paesi dell'Eurozona (occhio all'Italia);
  • Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione Ue, oggi è in Italia. Vedrà Conte e Mattarella. Ieri è stato non-intervistato da Fabio Fazio. Juncker nel suo monologo ha detto che "con i nostri amici italiani avevamo un contenzioso, nel corso degli ultimi mesi relativo al livello della crescita italiana. I livelli annunciati dall'Italia si sono rivelati imprecisi e noi l'avevamo previsto, tutti noi, è un consenso generale: riteniamo che la crescita arriverà solo allo 0,2 per cento, cioè a zero, è una sorta di stagnazione; ciò farà sì che i problemi dell'Italia non faranno che crescere". 
  • Quarto voto sulla Brexit. Theresa May ci prova per l'ultima volta. Oggi è si comincia con una serie...

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