14 Novembre

Telecom, una storia di finanza, politica e rame

L'azienda ha bruciato un altro amministratore delegato, il quarto in cinque anni per un totale di 31 milioni di buonuscite. È solo la punta dell'iceberg di un ciclopico problema industriale e tecnologico, la fine della redditività del rame, la necessità di scorporare la Rete. I giochi finanziari e politici sul business dei dati

Che cosa sta accadendo in Telecom? Il titolare ha in mano un vecchio taccuino, la data sulla pagina è quella del 5 maggio scorso, fonte tripla A, oggetto: Telecom Italia. Un quadro sulla situazione e una proiezione del (presunto) piano industriale dopo la sconfitta di Bollorè, l'ingresso del Fondo Elliott e Cassa Depositi e Prestiti con l'operazione di "capitalismo patriottico" del governo Gentiloni in chiusura di legislatura. Una parte del contenuto del taccuino era stata usata tra maggio e luglio scorso per provare a capire quale fosse lo spazio di manovra del governo con un'attenzione particolare sul ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. L'altra parte attendeva solo la maturazione degli eventi. La mela è cascata a terra. La storia di Telecom Italia è oggi rame, finanza e politica.  

L'oggetto Telecom ha subito una serie di trasformazioni, dei veri e propri traumi: il rapporto tra gli azionisti nuovi (Fondo Elliott e Cdp) e i francesi di Vivendi è precipitato a livelli indegni di una grande azienda, con una litigiosità senza precedenti; la società ha visto l'uscita (milionaria) dell'ad Flavio Cattaneo (il conto dei ceo entrati e usciti da  Tim è di 4 manager in 5 anni, con 31 milioni di euro in buonuscite);  la presa di potere dei francesi con la nomina di un nuovo capo dell'azienda, il manager israeliano  Amos Genish; la battaglia per fermare Bollorè che è un plot tra finanza e politica con l'intervento diretto del governo di centrosinistra, il fondo americano Elliott e la messa in minoranza di Vivendi (operazione su cui aleggia l'ombra dell'altro scontro, quello tra Bollorè e Berlusconi per il controllo di Mediaset); la presentazione qualche giorno fa di una trimestrale ini rosso per 800 milioni di euro a causa di svalutazioni dell'avviamento per 2 miliardi e la nota durissima di Vivendi nei confronti della gestione di Elliott; ieri il ritiro delle deleghe dell'amministratore delegato Amos Genish, il...


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