23 Gennaio

Tempesta di sfiducia. La lezione inglese (non solo per BoJo)

La crisi di Boris Johnson e la questione della credibilità della classe dirigente contemporanea. Non è solo un problema britannico, le scelte di governo s'intrecciano con il carattere delle personalità pubbliche (e i comportamenti privati). L'opinione pubblica e l'azione del governo Sanchez in Spagna, il problema di Draghi in Italia con i partiti. Il virus, la politica, la comunicazione e il perenne stato d'eccezione

di Maite Carpio

Il Regno Unito si trova nel bel mezzo di una tempesta perfetta, una crisi storica. Da una parte, Boris Johnson si trova sull’orlo del baratro per via delle feste celebrate a Downing Street in piena pandemia, mentre la gente non poteva nemmeno salutare i loro cari che morivano da soli negli ospedali sovraffollati, faccenda che ha scatenato una escalation di rabbia nei suoi confronti che si spiega solo se ricordiamo le forzature che il Primo ministro più popolare e simpatico degli ultimi anni ha compiuto sentendosi “intoccabile”. In politica come nella vita alla fine ci attende sempre la cassa del supermercato. Dall’altra parte, lo scandalo a Buckingham Palace che vede coinvolto Andrew Duca di York - accusato di aver abusato di una minore della scuderia Epstein - il figlio favorito della  Regina Elisabetta, grandiosa come non mai, che dall’alto dei suoi 95 anni s’è accorta che il processo potrebbe far traballare le fondamenta dell’insigne Istituzione. Così, senza batter ciglio, Andrew è stato cancellato a colpi di photoshop dalla cartolina familiare della Casa dei Windsor e fortemente consigliato di trovare un accordo che consenta a tutti di evitare l’imbarazzo di un processo davanti ai tribunali. Altro che i battibecchi della bella Megan e il bravo Harry che con perfetta tempistica hanno deciso di querelare il governo inglese, cioè il governo di sua Maestà la Nonna, perché vorrebbero riprendersi le loro guardie del corpo. 

Il pilastro del Regno Unito, la Regina Elisabetta II (Foto Epa).

In any case, Johnson si è scusato con tutti, con la Regina per primo (una delle festicciole fu fatta alla vigilia del funerale del Duca di Edimburgo e tutti ricordano l’immagine della vedova seduta da sola nei banchi della chiesa) con il Parlamento e con i cittadini inglesi, ma il suo bagno di...


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