3 Agosto
Tra il Renzistan e il potere di Papeete Beach
Un sabato italiano. Il Pd litiga, Renzi stoppa la sua raccolta di firme anti-Salvini. Il leader della Lega dalla spiaggia di Milano Marittima impone l'agenda e manovra sul prossimo commissario europeo. La lezione di Marchionne sull'Italia delle vacanze forzate: in ferie da cosa? Sparatoria in un centro commerciale Walmart a El Paso, 18 morti
Che succede? Agosto sta rombando, al casello c'è un tic tac di macchine che vanno sul luogo che ci piacerà o ci deluderà, la vacanza. Qui non esiste, siamo al pezzo. Fa un caldo soave, i marciapiedi di sublime asfalto della Capitale sono di caramello, unito al tanfo dei cassonetti il paesaggio bucolico è completo. La bella vita del giornalista d'estate, vai con il surf su viale Ostiense. La trincea dove s'è spostata? A Milano Marittima, trincea del Papeete Beach. Prima di andare a fare quattro passi in spiaggia, ecco l'elenco dei fatti che contano sul taccuino del titolare.
01
Cinque note che contano. Strage a El Paso, 18 morti
1. Sparatoria in Texas in un centro commerciale di Walmart a El Paso, in Texas, i morti sono 18. Tra le vittime vi sono diversi bambini, ha riferito un agente di polizia a Ktsm, tv affiliata alla Nbc. Fermato un sospettato è un 21enne. La notizia terribile di questa serata d'agosto. L'America a mano armata.
2. Hong Kong sarà la prova più dura per la Cina. Anche oggi c'è stata tensione, la polizia ha sparato i lacrimogeni, lunedì ci sarà uno sciopero generale. Piazza Tienanmen sembra lontana, in realtà è vicina.
3. Mosca e i manifestanti anti-Putin. Seicento arresti e un problema che tutti fanno finta di ignorare: siamo sicuri di voler vedere un dopo Putin in Russia?
4. La nuova era dei missili. Cessato il trattato Inf sui missili a corto e medio raggio, si apre il tema dell'installazione. E così apprendiamo che il Pentagono è pronto a piazzare nuovi missili in Asia e che ci saranno nuove armi per contrastare i piani balistici della Russia. Giochi pericolosi.
5. È l'escalation delle armi e della guerra, quella che Papa Francesco definì con efficacia "terza guerra mondiale a pezzi". Questa frammentazione dei conflitti che...
Che succede? Agosto sta rombando, al casello c'è un tic tac di macchine che vanno sul luogo che ci piacerà o ci deluderà, la vacanza. Qui non esiste, siamo al pezzo. Fa un caldo soave, i marciapiedi di sublime asfalto della Capitale sono di caramello, unito al tanfo dei cassonetti il paesaggio bucolico è completo. La bella vita del giornalista d'estate, vai con il surf su viale Ostiense. La trincea dove s'è spostata? A Milano Marittima, trincea del Papeete Beach. Prima di andare a fare quattro passi in spiaggia, ecco l'elenco dei fatti che contano sul taccuino del titolare.
01
Cinque note che contano. Strage a El Paso, 18 morti
1. Sparatoria in Texas in un centro commerciale di Walmart a El Paso, in Texas, i morti sono 18. Tra le vittime vi sono diversi bambini, ha riferito un agente di polizia a Ktsm, tv affiliata alla Nbc. Fermato un sospettato è un 21enne. La notizia terribile di questa serata d'agosto. L'America a mano armata.
2. Hong Kong sarà la prova più dura per la Cina. Anche oggi c'è stata tensione, la polizia ha sparato i lacrimogeni, lunedì ci sarà uno sciopero generale. Piazza Tienanmen sembra lontana, in realtà è vicina.
3. Mosca e i manifestanti anti-Putin. Seicento arresti e un problema che tutti fanno finta di ignorare: siamo sicuri di voler vedere un dopo Putin in Russia?
4. La nuova era dei missili. Cessato il trattato Inf sui missili a corto e medio raggio, si apre il tema dell'installazione. E così apprendiamo che il Pentagono è pronto a piazzare nuovi missili in Asia e che ci saranno nuove armi per contrastare i piani balistici della Russia. Giochi pericolosi.
5. È l'escalation delle armi e della guerra, quella che Papa Francesco definì con efficacia "terza guerra mondiale a pezzi". Questa frammentazione dei conflitti che alla fine è sempre guerra, morti, feriti, lutto. Il Papa ha finito le vacanze e trascorrerà l'estate in Vaticano, niente soggiorno a Castel Gandolfo, Francesco resta a Santa Marta. Non resta che pregare.
Politica interna? Va bene, facciamoci del male. Cominciamo dalle ferie.
02
In ferie da cosa?
La politica interna è in fase paletta e secchiello - e mamma mi hanno distrutto il castello di sabbia! - questo non impedirà ai partitanti di esternare da mari e monti, perché come dice un amico caro sono "de bosco e de riviera", ma qui abbiamo la certezza che i fatti sono tutti - proprio tutti - da un'altra parte. D'altronde, siamo in agosto, cribbio, e siamo anche l'unico posto al mondo dove tutto - proprio tutto - "chiude per ferie", come fece notare con un'amara ironia quel gigante nato a Chieti, plasmato in America, Sergio Marchionne, nel suo memorabile discorso in cui disse "in ferie da cosa?". La Fiat perdeva cinque milioni al giorno. Cinque milioni. E in agosto chiudeva. "In ferie da cosa", signore e signori? Perché come diceva Marchionne "il mondo se ne frega" e quello che noi pensiamo sia importante, "a livello internazionale non conta niente". Ascoltatelo bene, quel Marchionne. Ne sentirete la mancanza. E capirete molto sulla classe dirigente di questo paese. Non tutta, ci sono le grandi e miracolose eccezioni, ma è pieno di gente senza un filo di coraggio, zero patriottismo, pronti a cedere un pezzo e pure l'altro, l'anima prima di tutto. L'Italia. E le notizie? Chiamarle tali è francamente eccessivo, ci sono battibecchi, ecco, liti di condominio. Che poi sono enormi conflitti che finiscono regolarmente in tribunale.
03
Il Pd, Salvini e la campagna del Renzistan
Renzi raccoglie le firme anti-Salvini, il Pd si spacca. È un copione vecchio, il grande Gianni Pennacchi entrava nella stanza del suo caporedattore (il vostro umile cronista) e diceva: "Capo, tranquillo, anche oggi è Ulivo diviso e sinistra spaccata". E così anche oggi abbiamo il Pd che litiga e l'ex segretario che continua a essere l'unica che fa discutere nel partito. Aveva raccolto tremila firme, dice, per chiedere le dimissioni del ministro dell'Interno, ma l'iniziativa ha provocato tanto malpancismo e allora vista quella che lui chiama "ossessione ad personam" ha fermato la petizione dei suoi Comitati di Azione Civile. Siamo a teatro, tutto è (im)possibile, così Renzi invita via Twitter a firmare il suo modulo. E naturalmente in questa guerra di carta, ecco avanzare Carlito Calenda che pensa niente meno di unire le due petizioni e twitta: "Con 15 minuti di duro lavoro ho fuso le due petizioni per le dimissioni di Salvini. Che ne dite, facciamo questo sforzo di unità? Daje". Geniale. La rissa s'allarga e Renzi a quel punto fa un passo indietro per farne ancora un paio avanti nel ruolo di nemico di tutti: "Continuano ad attaccare il Matteo sbagliato. Ma io non voglio polemica. Ecco perche' stoppiamo la raccolta firme". Perfino in una cosa semplice - una mozione di sfiducia contro Salvini - l'ufficio complicazioni del Pd riesce a incartare tutto. Sono gli effetti della campagna estiva del Renzistan.
04
Nel Salvinistan cresce la voglia di votare
L'Italia ha la crescita piatta e qualcosa vorrà pur dire e non si potrà certo non dire che sia un problema del paese tutto e non di una parte, del suo capitale e dei suoi capitani, del suo pubblico che si trasforma in privato, delle perdite che si socializzano e dei guadagni che si privatizzano, delle occasioni perse e su cui bisogna per forza riprovarci con tenacia (l'Ilva, l'Alitalia), delle Grandi Opere che un tempo facevamo con maestria e velocità (Autostrada del Sole, prima pietra posata da Amintore Fanfani il 19 maggio 1956, opera finale inaugurata da Aldo Moro nel 1964) e oggi si è perso un anno e fischia sul buco della Tav che significa connessione e velocità. Essì, certo, c'erano Fanfani e Moro, non "prima gli italiani" e "mandato zero", ma gli accigliati di solito non costruiscono un fico secco, criticano e di critici è pieno il mondo, ma di gente che sa fare ne vediamo decisamente meno, e poi ogni epoca ha i suoi protagonisti - toh, che rivelazione - e la sua cifra stilistica ne fa la biografia e perbacco, forse bisognerebbe scendere dal piedistallo e darsi una spuntatina umile ai boccoli della parrucca, perché è chiaro che "il pasticciaccio brutto" (Carlo Emilio Gadda, l'imperatore del pastiche letterario) non è solo quello della politica.
Nonostante tutto questo vai e vieni del catorcio fumante della politica, il governo continui a non avere alternative anche se per la prima volta, in maniera netta (63 per cento, sondaggio Ipsos sul Corriere della Sera), compare una larga maggioranza di elettori che pensa che sia ora di sciogliere la coalizione e andare a votare. É il richiamo della foresta, il ruggito che s'ode avanzare tra le felci taglienti del Salvinistan. Perché alla fine, a colpi di machete e di ruspa, viene fuori con regolarità da brumosa Lombardia quella figura, una leadership corpulenta, barbuda, descamisada, polentosa e nutellosa, da arenile, moto d'acqua, "papà", divisa, giubbotto, bermuda, braccialetto e infradito e biliardino e femmine e selfie e maschi e ancora selfie e vai con il Papeete Beach. Salvini, non è possibile, ancora lui, l'ossessione delle classi colte.
05
L'ultima trincea, Papeete Beach
A forza di autofabbricarsi il nemico, lo rendono eterno (Berlusconi, do you remember?) e poi c'è questo problema del pop , un irrisolto complesso di superiorità a babordo (elementi di marineria e ribalderia linguistico-politica: parte sinistra della nave) che non realizza il problema ontologico del resort stellato che mal si concilia con la retorica del proletariato e l'universalismo no border. Così i cronisti sono là dove si butta la massa, niente cronaca dal Forte Village (sia detto e scolpito sul granito: uno splendore) ma battute e incazzatura e manina che agita à la Craxi scenari futuri vengono dal Matteo che sbiliardina al Papeete Beach di Milano Marittima, la spiaggia che s'instagramma a ondate, quella che urla "we are the summer", si va sulla battigia, dai, dove c'è questo afrore di popolo e, che vi piaccia o no, tutto sa tanto di antica Italia, cose sedimentate nel dna, il vissuto di ogni famiglia con la borsa del ghiaccio e l'ombrellone nel bagagliaio dell'auto, elementi di un discorso pubblico che hanno molto a che fare con il fritto grondante di cipolla e salsiccia della Festa dell'Unità (sì, siamo sul sacrilego, dai) e un profumo di gigli candidi e biscotti e ostie e vino bianco e sacrestia e arrosto di democristianeria mai finita perché pila sempre carica del tipo italiano. Qui si consuma il pre-autunno, qui Salvini prepara il secondo vertice sulla manovra, quello del 6 agosto al Viminale, qui si fanno scenari sul prossimo commissario Ue. Chi l'avrebbe mai detto. Per quelli che no, dai, è troppo, ricordiamo che il destino della politica italiana è passato perfino per il "patto della crostata", quello che si consumò a casa di Gianni Letta, alla Camilluccia a Roma, dove come ricorda la Treccani "vennero allora invitati lo stesso D'Alema (Pds) e Franco Marini (Ppi) per l'Ulivo; Berlusconi (Forza Italia) e Gianfranco Fini (An) per il Polo. Attorno alla crostata che, secondo una tradizione mai ufficialmente confermata, venne preparata dalla signora Letta come dolce per chiudere il pasto ottenendo l'unanimità dei consensi, fu raggiunto un patto: governo di tipo semipresidenziale e legge elettorale maggioritaria a doppio turno". La crostata. E le riforme istituzionali. Quello era il dolce, poi è arrivato il Papeete Beach.
06
L'uomo-proiettile di Salvini per la Commissione Ue
Questo viaggio nell'immaginario non spiega tutto, ma dice molto sulla destra, questo ciclo tutto a destra. L'alternativa in Parlamento non c'è, dunque oggi in un dibattito a distanza surreale - si parlano attraverso i giornali - in due interviste distinte Salvini (sul Corriere) e Di Maio (sulla Stampa) si sono detti che bisogna sotterrare l'ascia di guerra. Impaginate le interviste, riparte la guerra. "Titolare, siamo a el clásico", dice il socio spagnolo, Maite Carpio. E come sempre ha ragione (provateci voi, a darle torto), dunque registriamo la tregua e prendiamo nota del prossimo appuntamento il 6 agosto in aula al Senato, si vota il decreto sicurezza e si naviga a vista con i numeri (maggioranza con soli tre voti di scarto). Dalla trincea di Papeete Beach Salvini pensa a come risolvere la partita a poker del commissario Ue, la strategia è quella del "o la va o la spacca". Dunque si lancia come un uomo-proiettile il ministro Marco Centinaio con la speranza di catturare mentre è in volo il portafoglio dell'Agricoltura, poi se il premier Giuseppe Conte fa 'o miracolo allora si lascia cascare al suolo (senza rete) il buon Centinaio e si prende il commissario alla Concorrenza con un altro nome. La rosa ristretta serve a questo scopo, Ursula von der Leyen ieri è apparsa positiva, ma finite le vacanze il confronto sarà meno rilassato. Al Papeete Beach hanno sollevato il volume, si balla. E qui come chiudiamo la serata?
***
Con un problema di temperatura. E di ghiaccio che si scioglie. Niente catastrofismi, ma i fatti sono fatti.
07
Artico. Abbiamo un problema (e la soluzione non c'è)
Quale problema? Questa è la temperatura nell'Artico:
Siamo su temperature molto alte e l'effetto è questo:
Un ciclopico fiume di ghiaccio (qui sopra, nella foto Ansa) si sta sciogliendo e si riversa nell'oceano. Cosa accadrà? Non lo sappiamo ancora, la massa di ghiaccio è in costante diminuzione, è sempre meno spessa, è fragile e l'innalzamento della temperatura è un fatto incontestabile. Questi fenomeni fanno impressione e attenzione a chi propone ricette semplici: la temperatura della Terra è qualcosa di ben più complesso della formula dell'accessione e/o spegnimento delle industrie e di tutte le attività umane. Siamo nel cosmo, la Terra vive da 4,5 miliardi di anni, un tempo che l'uomo non conosce. Siamo di fronte a forze che quando si scatenano sono incontrollabili. Il mistero della vita dell'universo. Prima di essere sommerso, surriscaldato, ghiacciato e catastrofizzato a puntino, il titolare va a ordinare un Gin Martini al banco dell'american bar. Se proprio è ineludibile, meglio colare a picco con un brindisi alle cose migliori della vita. Buona serata a tutti.
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6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.