3 Novembre
Tra la via Emilia e il West c'è il duello delle tasse
Il ministro dell'Economia apre a modifiche, il leader di Italia Viva pronto all'incasso del dividendo politico: "È retromarcia". La plastic tax e l'Emilia regina degli imballaggi. Di Maio rilancia la chiusura dei negozi la domenica. Il cardinal Ruini affonda l'idea di un partito dei cattolici e apre a Salvini: "Dialogo con lui mi sembra doveroso"
Che succede? È scoppiato il caso dell'Emilia, la questione del Nord e le nuove tasse entra in scena con un rullo di tamburi e il governo scopre di aver fatto un grave errore: non ha guardato l'agenda. Il 26 gennaio del 2020 si vota in Emilia Romagna, la Regione chiave dello scenario politico, il Pd e i Cinque Stelle hanno varato una legge di Bilancio che colpisce al cuore l'economia emiliana. Una sconfitta della maggioranza provocherebbe la caduta del governo e il voto anticipato. Questo è il cuore dell'agenda politica italiana, tutta la battaglia si sposta tra la via Emilia e il West. Tra i bagliori lontani, da cogliere per il non piccolo riverbero che avranno sul futuro, va segnalata l'intervista del cardinale Camillo Ruini sul Corriere della Sera: è una lettura del fenomeno Salvini che esce dall'intellò, intriso di realismo. E la fa un uomo di grande intelligenza. Un uomo della Chiesa.
01
Ruini, Salvini e il partito dei cattolici (che non ci sarà)
Il cardinale Camillo Ruini durante una messa a San Pietro (Foto Ansa)Intervistato dal Corriere della Sera, il cardinale Camillo Ruini, pronuncia parole che sono diverse rispetto a quelle che abbiamo letto e sentito da parte di molti altri porporati:
Non condivido l'immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso, anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po' astratto. Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull'amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano.
Aldo Cazzullo gli fa un'altra domanda su un fatto che nella Chiesa ha provocato...
Che succede? È scoppiato il caso dell'Emilia, la questione del Nord e le nuove tasse entra in scena con un rullo di tamburi e il governo scopre di aver fatto un grave errore: non ha guardato l'agenda. Il 26 gennaio del 2020 si vota in Emilia Romagna, la Regione chiave dello scenario politico, il Pd e i Cinque Stelle hanno varato una legge di Bilancio che colpisce al cuore l'economia emiliana. Una sconfitta della maggioranza provocherebbe la caduta del governo e il voto anticipato. Questo è il cuore dell'agenda politica italiana, tutta la battaglia si sposta tra la via Emilia e il West. Tra i bagliori lontani, da cogliere per il non piccolo riverbero che avranno sul futuro, va segnalata l'intervista del cardinale Camillo Ruini sul Corriere della Sera: è una lettura del fenomeno Salvini che esce dall'intellò, intriso di realismo. E la fa un uomo di grande intelligenza. Un uomo della Chiesa.
01
Ruini, Salvini e il partito dei cattolici (che non ci sarà)
Il cardinale Camillo Ruini durante una messa a San Pietro (Foto Ansa)Intervistato dal Corriere della Sera, il cardinale Camillo Ruini, pronuncia parole che sono diverse rispetto a quelle che abbiamo letto e sentito da parte di molti altri porporati:
Non condivido l'immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso, anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po' astratto. Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull'amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano.
Aldo Cazzullo gli fa un'altra domanda su un fatto che nella Chiesa ha provocato reazioni ad alto voltaggio: Sbaglia a baciare il rosario? Risposta di Ruini:
Il gesto può certamente apparire strumentale e urtare la nostra sensibilità. Non sarei sicuro però che sia soltanto una strumentalizzazione. Può essere anche una reazione al "politicamente corretto", e una maniera, pur poco felice, di affermare il ruolo della fede nello spazio pubblico.
È la visione di Ruini, forse non è quella di Papa Bergoglio, ma il cardinale è sempre stato l'uomo dell'equilibrio e del realismo, è certamente la mente politica più raffinata - occhio al passaggio sul "politicamente corretto" - che c'è nella Chiesa e come tale va letta e presa in seria considerazione. Ruini sta dicendo una cosa ovvia che il mainstream dei colti a prescindere non vuole cogliere: escludere Salvini dal governo non significa cancellare la sua presenza sul piano del consenso, è un soggetto la cui azione sullo scenario italiano è un fatto politico di cui tenere conto (continua a vincere le elezioni nelle Regioni e i sondaggi lo danno in crescita), per questo Ruini pensa che sia "doveroso" il dialogo. Attenzione, realpolitik non significa resa, tutt'altro, qui emerge l'idea di guidare un processo politico, perché Ruini nella sua risposta ha una parte euristica, una direttrice, quando afferma "penso che Salvini abbia notevoli prospettive" ma temperando la frase con un successivo "bisogno (di Salvini, ndr) di maturare sotto vari aspetti".
Queste dichiarazioni su Salvini vanno lette agganciandole a altre due considerazioni precedenti fatte da Ruini.
Domanda del giornalista: Eminenza, sul «Corriere» Ernesto Galli della Loggia ha scritto che il voto in Umbria certifica «l'inconsistenza del richiamo politico di segno cattolico-democratico, nonostante l'impegno diretto della Chiesa». E d'accordo? Risposta di Ruini.
In questi mesi Galli della Loggia ha scritto vari articoli molto acuti e penetranti. Penso anch'io che il "cattolicesimo democratico". in concreto il cattolicesimo politico di sinistra, in Italia abbia sempre meno rilevanza. Sarei invece più cauto a parlare di impegno diretto della Chiesa.
Altra domanda: Cosa dovrebbero fare oggi i cattolici per far sentire la propria voce? Con il proporzionale non potrebbero fondare un loro partito? Risposta di Ruini:
Domanda difficile. Non è questo il tempo per dar vita a un partito dei cattolici. Mancano i presupposti: per il pluralismo molto accentuato all'interno della Chiesa stessa, e per la sua giusta ritrosia a coinvolgersi nella politica. I cattolici possono però operare all'interno di quelle forze che si dimostrino permeabili alle loro istanze. E una strada oggi più faticosa di ieri, perché la scristianizzazione sta avanzando anche in Italia; ma non mi sembra una strada impossibile.
Sequenza e sintesi del ragionamento di Ruini:
1. Il cattolicesimo politico di sinistra ha sempre meno rilevanza;
2. Non è il tempo per dar vita a un partito dei cattolici;
3. Il dialogo con Salvini è doveroso.
Ora mettete in fila un po' di immagini (il premier Giuseppe Conte con il cardinale e capo della Cei Gualtiero Bassetti), retroscena politici del sottobosco della politica romana, i vagheggiamenti periodici sulla "cosa" centrista ispirata dalla Chiesa e vedrete sullo sfondo un racconto politico, la tensione tra forze che cercano uno spazio nella mappa dei partiti italiani. L'intervista di Ruini quel progetto forse non lo chiude, ma di certo lo mette nel cono d'ombra di ciò che non è sintonizzato con il Signor Zeitgeist, lo spirito del tempo.
***
Nel frattempo, la realtà ha una chiara agenda e una data a cui tutti guardano: 26 gennaio, il voto in Emilia.
02
Gualtieri corregge il tiro. Renzi festeggia la "retromarcia"
Alla fine è dovuto andare al Tg3 per cominciare il lavoro di rattoppo alla manovra. Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri (in alto, nella foto d'apertura di List), ha detto che sulle tasse si apre un tavolo. Non può far altro che questo, perché le pressioni non arrivano solo da Italia Viva, dall'azione di Renzi, ma dal suo stesso partito che in Emilia rischia di colare a picco nel Po. Così a Lucia Annunziata il ministro ha detto: "Dobbiamo ridurre l'utilizzo della plastica mono uso, non possiamo prima applaudire i giovani in piazza per l'ambiente e poi non agire. Una misura che disincentiva la plastica mono uso è giusta, poi occorre modularla bene e sono pronto a discutere con gli operatori del settore". Italia Viva, anche stamattina con Luigi Marattin, ha chiesto il rinvio del taglio del cuneo fiscale, il ministro chiude la porta (ma probabilmente dovrà riaprirla o trovare un'altra soluzione per le coperture): "Troverei paradossale che chi parla di meno tasse poi non voglia ridurre le tasse sul lavoro, è un pilastro della manovra". Gualtieri ha poco spazio di manovra, è su un canotto in una piscina dove girano vorticosamente le pinne dei leader di partito, accerchiato da Di Maio (che non vuole mollare sulla plastic tax), Zingaretti (che ora teme la sconfitta in Emilia) e Renzi (che sta costruendo il profilo di un partito No Tax). Gualtieri non ha mai fatto una "finanziaria" e si vede dal suo commento: "È sorprendente che si approvi una manovra e poi la si critichi, questo non significa che non si possa migliorarla". Non è sorprendente, nel caso della legge di Bilancio (e non solo) questo accade sempre. Si chiama politica. E infatti, toh, arriva la risposta di Matteo Renzi all'apertura di Gualtieri:
Retromarcia. La perfidia di Renzi. La legge di Bilancio deve essere approvata dalle Camere entro il 31 dicembre. Chi farà il tacchino per il pranzo di Natale? E attenzione al menù che stanno cucinando in Emilia.
03
Bonaccini ha un problema di plastica
Alt, fermi tutti, ha detto ai parlamentari del Pd il presidente della Regione Emilia, Stefano Bonaccini (qui sopra, nella foto Ansa). Il quale oggi ha avvisato ancora una volta i naviganti poco navigati: "È necessario rimodulare la plastic tax". Facile a dirsi, ma non decide solo il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri (sollecitato e sentito oggi da Bonaccini) che ha commesso un grave errore di valutazione dell'impatto politico della manovra, ma ora sembra intenzionato ad "aprire un tavolo", ci sono anche i Cinque Stelle che per ora non sembrano proprio voler cambiare strada. Che dicono i grillini?
04
E Di Maio difende la plastic tax
Come andrà a finire non lo sappiamo, lo immaginiamo con un certo grado di probabilità (alta), ma sulla plastic tax il Movimento Cinque Stelle agita la bandiera. Post di Luigi Di Maio su Facebook, siamo di fronte al leit-motiv pentastellato, la battaglia ideale fuori dalla realtà. Così hanno perso 6 milioni di voti alle Europee e infilato una serie di sconfitte nel voto regionale. Continuano a promuovere una politica anti-industriale che li ha condotti a perdere i consensi. Abbiamo il sospetto che continueranno a perdere e vedremo presto perché, intanto ecco il post integrale del capo politico dei Cinque Stelle:
Buona domenica a tutti,
vedo che è nato un dibattito surreale sulla plastic tax, quindi vorrei mettere le cose in chiaro.Qui abbiamo sentito e visto partiti politici che per anni ci hanno detto: rispettiamo l’ambiente, amiamolo, pensiamo al futuro. E nel frattempo però, mentre si riempivano la bocca di queste belle parole, trivellavano i mari, inauguravano nuovi inceneritori, rievocavano il nucleare. La Lega lo ha fatto anche al governo insieme a noi e li abbiamo sempre fermati.
Per questi signori qui l’ambiente è un pozzo per fare soldi e basta, alcune inchieste della magistratura lo hanno dimostrato.
A parole sono tutti degli statisti, nei programmi elettorali c’è sempre la riforma del secolo che salva il pianeta, poi quando si tratta di venire ai fatti, di trovare il coraggio di cambiare rotta e intervenire per dare una nuova visione al Paese, si girano dall’altra parte. E vengono a parlarci di realismo, che ci vuole tempo, che “oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente”, come diceva qualcuno.
Anche la sinistra, di parole ne ha dette e ridette...Bene, oggi per la prima volta c’è un governo che ci mette la faccia. Che ai cittadini ha promesso un Green New Deal, un grande piano per l’ambiente: vero, concreto, davvero per il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese, per renderle più competitive sui mercati internazionali. La plastic tax, come la chiamano, serve a questo. Serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte. I soldi di uno Stato non sono infiniti, vanno re-distribuiti e la politica serve a questo, appunto, a fare delle scelte. Il MoVimento 5 Stelle la sua scelta l’ha fatta tanto tempo fa: difendere l’ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere.
È un dovere di chi rappresenta le istituzioni pensare alle future generazioni. Non è una colpa. Ripeto: è un dovere. E noi siamo fieri di onorarlo!
I Cinque Stelle vivono dentro la bolla dell'anti-sistema ma non si rendono conto che quel ciclo nell'opinione pubblica è finito, gli elettori cercano partiti e leader che danno sicurezza, non alfieri della politica del rancore, della lotta di classe senza impresa e posti di lavoro, delle manette per tutti. Il Movimento dovrebbe rassicurare i suoi potenziali, invece crea inquietudine con l'idea di una rivoluzione permanente che non c'è e quando si realizza finisce per rivelarsi un boomerang (vedere alla voce reddito di cittadinanza). "Serve a dare una scossa", dice Di Maio. C'è solo un problema: può essere una scossa letale per il governo. Andiamo al punto, seguite il titolare di List.
05
Emilia regina mondiale degli imballaggi
La realtà è più forte degli uomini. Eccola in un paio di inesorabili fatti certi dell'economia. L'Emilia è regina degli imballaggi in Italia e nel mondo, è la packaging valley con 228 aziende (un terzo delle imprese italiane del settore) , quasi 17mila addetti ed un fatturato di 4,4 miliardi di euro pari al 61,9% del totale nazionale. Ecco un paio di ulteriori dati forniti da Ucima, l'associazione del settore:
Le aziende sono dislocate principalmente in Emilia-Romagna (dove si trova la maggiore concentrazione di settore al mondo), Lombardia, Piemonte e Veneto, regioni che assieme rappresentano più dell’80% delle aziende del settore. Vera e propria capitale produttiva è Bologna, nella cui provincia si trova la cosiddetta “Packaging Valley”. La maggior parte della produzione delle macchine per il confezionamento e l’imballaggio viene assorbita dal comparto alimentare (circa il 60% del fatturato del settore) e da quello farmaceutico - cosmetico - toileteries, che rappresenta poco meno del 25%. Il restante viene impiegato in settori diversi, tra i quali spiccano quello del tabacco, in cui l’industria italiana delle macchine vanta una grande tradizione, il comparto chimico - petrolchimico e quello del tissue.
Guardate i grafici che seguono sull'intero comparto italiano. Sono impressionanti, al ministero dell'Economia hanno mai letto questo rapporto? Temiamo di no. E se l'hanno letto, allora siamo di fronte a un serio caso di psichiatria economica.
Il fatturato complessivo del settore delle macchine per imballaggi e confezionamento vale quasi 8 miliardi di euro ed è in crescita del 9,4 per cento:
Serve altro? Qualche numeretto ancora, una rinfrescatina ai neuroni, aiuta a riflettere. Questa è la distribuzione del fatturato per settore:
Fate questo esercizio: cominciate a guardarvi intorno, osservate i contenitori dei prodotti che avete in casa, pensate a com'erano imballati. Andiamo avanti, queste sono le macchine utilizzate:
Stiamo descrivendo uno dei settori d'eccellenza della manifattura italiana, cresce 9 volte in più rispetto al Pil italiano, siamo in gara per il primato con la Germania. Un settore concentrato in Emilia Romagna, dove si vota. Parliamo di una regione che ha un tasso di crescita allineato a quello della Germania nel 2018 e con un tasso di disoccupazione del 5,9 per cento. Al ministero dell'Economia sono diventati tutti leghisti? O siamo di fronte a un caso incredibile di demagogia ecologista traslato nella realtà che produce conseguenze politiche inattese? In Emilia Romagna si vota il 26 gennaio. Siamo sulla riva del Po con il taccuino squadernato.
Che facciamo ora? Se piove, arriva tempesta. La situazione dei Cinque Stelle si conferma quella più critica. Di Maio pressato dalla crisi interna insiste su temi che hanno un effetto immediato sulla capacità economica del paese, sulle imprese. Il capo politico pentastellato è tornato ad agitare il tema dell'apertura dei negozi la domenica. Altro punto che non porterà un voto, ma contribuirà ad alienare i ceti produttivi dalla maggioranza. Sono entrati nel loop dell'errore, tipico dei cicli politici negativi, se una cosa va male, può andare peggio.
06
Facciamoci del male. La chiusura dei negozi la domenica
Afferma Di Maio: "Dopo il decreto Dignità e il decreto Riders, dobbiamo andare avanti come governo nella tutela delle persone che lavorano, come nel caso delle partite Iva e dei lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali che, a causa delle liberalizzazioni, sono sprofondati nella giungla degli orari di apertura e chiusura, cercando invano di battere i centri commerciali, rimanendo aperti 12 ore al giorno e 7 giorni su 7". Traduzione: tutti chiusi la domenica.
È questa la strada giusta? Risponde all'Agi Enrico Postacchini, membro della giunta di Confcommercio: "Il tema delle aperture domenicali degli esercizi commerciali "non è un vero problema" e sono altri i punti su cui il governo deve intervenire per sostenere un settore che "è stato massacrato con nuove imposizioni fiscali. Non può passare il messaggio che per sopravvivere io, dobbiamo stare tutti chiusi, non sarebbe onesto, servono le stesse regole per tutti e interventi seri per un settore che dopo le liberalizzazioni è stato massacrato con nuove imposizioni fiscali". Proposte? "Una vera web tax, maggiori fondi per gli investimenti nella digitalizzazione e una vera riqualificazione urbana con interventi nella mobilità che mettano al centro le politiche commerciali".
Come va il commercio al dettaglio in Emilia Romagna? Ecco un flash dal rapporto di Bankitalia:
Nel commercio al dettaglio il calo delle vendite in atto dal 2016 si è accentuato, estendendosi anche alle imprese di maggiore dimensione. La flessione ha interessato tutti i trimestri ed è risultata più ampia per i prodotti non alimentari. La dinamica negativa, a fronte di consumi in crescita, potrebbe aver risentito anche del diffondersi degli acquisti online che, secondo i dati dell’Istat, sono in forte crescita a livello nazionale.
Il passaggio di Bankitalia sull'ascesa degli acquisti online rafforza la richiesta fatta da Confcommercio sulla web tax (quando si cita il commercio elettronico si parla del monopolio di Amazon). E la chiusura dei negozi sui cui lavorano i Cinque Stelle? Un masso legato al piede di un soggetto lanciato in acqua.
***
Chiudiamo qui questo numero di List dedicato allo scenario politico italiano. Facciamo solo un passaggio sulla settimana internazionale in arrivo, sarà densa e ricca di storia, il nostro domani.
07
I 30 anni della caduta del muro. Si vota in Spagna
9 novembre 1989. Cittadini di Berlino est e Berlino ovest iniziano a circolare liberamente da una parte all'altra del Muro. (Foto Ansa)Domenica si vota in Spagna (il socio spagnolo ha in cottura un pezzo di presentazione); Macron mette in moto la diplomazia economica francese e va in Cina (mentre si sta mangiando uno a uno i campioni d'impresa dell'Italia, vedi alla voce Fca), la Camera dei Comuni sceglie un nuovo speaker, chiude lo show di John Bercow; giovedì sfila il cuore della Grande Madre Russia, parata sulla Piazza Rossa per celebrare la Rivoluzione d'Ottobre; grandi celebrazioni per i 30 anni della Caduta del Muro di Berlino, l'evento che ha cambiato la storia dell'Europa. La storia da allora è cambiata, ma non finita, come affermava chi pensava a un trionfo dei sistemi liberali (vedere alla voce Francis Fukuyama). La cronaca ogni giorno ci dice che quella storia è un'altra e le democrazie non solo non avanzano, ma arretrano, sono in difficoltà. Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
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4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.