23 Novembre
Tre uomini in crisi
Zingaretti apre alla proposta di Giorgetti sul tavolo per la nuova legge elettorale. Conte travolto da Alitalia ("prendo atto che Atlantia non c'è più) e Arcelor Mittal (è ripartito il negoziato). Di Maio oggi incontra Grillo. Il governo è in panne e c'è aria di voto anticipato
Che succede? Tutte le pedine stanno andando a dama. Dopo il botto di Rousseau di giovedì sera, il consiglio dei ministri e la cena di governo, ieri la giornata è stata altrettanto lunga. Il premier Conte va avanti con la strategia del nulla è successo, ma quando il tuo galeone ha le vele sbrindellate e un incendio sul ponte, è difficile celare il visibile a tutti. Il governo è in uno stato di crisi strisciante. Il caso Alitalia è finito in un silenzio tombale sulla proroga (quanto e per quanto? ministro Patuanelli, ci dica) dopo lo sfaldamento della cordata e il no di Atlantia all'ingresso nel capitale; su Arcelor Mittal si cerca di rimettere in pista il rapporto con gli indiani, quattro ore di incontro a Palazzo Chigi tra Conte e i Mittal (padre e figlio) hanno dato l'esito che qui attendevamo, si negozia, mentre la perdita dell'acciaieria di Taranto per il 2019 sarebbe di oltre 700 milioni di euro; il voto sulla piattaforma Rousseau ha dato un colpo alla leadership di Di Maio, cosa che farà piacere a Conte per qualche ora, ma non è il gerovital per il premier (e Di Maio resta un osso duro) visto che le crepe nella maggioranza sono sempre più ampie e c'è chi si chiede: arriveremo a gennaio? Non è una battuta, sott'acqua non ci sono soltanto le sardine, stanno entrando in scena i grandi predatori, c'è aria di voto e sul palco ci sono tre uomini in crisi. Andiamo a scoprire il gioco del trio, seguite il titolare di List.
01
Legge elettorale. Zingaretti e Giorgetti in tandem
Non sappiamo se faranno davvero in tempo, perché Salvini se si apre la porta del voto, si butta subito (e pare abbia fatto tesoro dell'errore della crisi estiva al buio), senza attendere alcuna riforma, ma il fatto c'è:...
Che succede? Tutte le pedine stanno andando a dama. Dopo il botto di Rousseau di giovedì sera, il consiglio dei ministri e la cena di governo, ieri la giornata è stata altrettanto lunga. Il premier Conte va avanti con la strategia del nulla è successo, ma quando il tuo galeone ha le vele sbrindellate e un incendio sul ponte, è difficile celare il visibile a tutti. Il governo è in uno stato di crisi strisciante. Il caso Alitalia è finito in un silenzio tombale sulla proroga (quanto e per quanto? ministro Patuanelli, ci dica) dopo lo sfaldamento della cordata e il no di Atlantia all'ingresso nel capitale; su Arcelor Mittal si cerca di rimettere in pista il rapporto con gli indiani, quattro ore di incontro a Palazzo Chigi tra Conte e i Mittal (padre e figlio) hanno dato l'esito che qui attendevamo, si negozia, mentre la perdita dell'acciaieria di Taranto per il 2019 sarebbe di oltre 700 milioni di euro; il voto sulla piattaforma Rousseau ha dato un colpo alla leadership di Di Maio, cosa che farà piacere a Conte per qualche ora, ma non è il gerovital per il premier (e Di Maio resta un osso duro) visto che le crepe nella maggioranza sono sempre più ampie e c'è chi si chiede: arriveremo a gennaio? Non è una battuta, sott'acqua non ci sono soltanto le sardine, stanno entrando in scena i grandi predatori, c'è aria di voto e sul palco ci sono tre uomini in crisi. Andiamo a scoprire il gioco del trio, seguite il titolare di List.
01
Legge elettorale. Zingaretti e Giorgetti in tandem
Non sappiamo se faranno davvero in tempo, perché Salvini se si apre la porta del voto, si butta subito (e pare abbia fatto tesoro dell'errore della crisi estiva al buio), senza attendere alcuna riforma, ma il fatto c'è: Nicola Zingaretti dice sì alla proposta di Giancarlo Giorgetti per aprire un tavolo di confronto sulla legge elettorale. Il Partito democratico stacca nettamente il Movimento Cinque Stelle nei sondaggi, con il voto regola anche il problema che ha aperto con Matteo Renzi, insomma a Zingaretti conviene buttarsi nella mischia elettorale. Meglio se con una nuova legge. E le leggi per andare alle urne le fanno i partiti più grandi in Parlamento. Ma è chiaro che la crisi sta accelerando, il tempo a disposizione è poco, dunque ecco il segretario del Pd dire che è in corso una "crisi di sistema che va rapidamente affrontata con gli strumenti della democrazia. Anche con una nuova legge elettorale. Noi abbiamo esposto ai tavoli di maggioranza ipotesi che dovrebbero evitare una legge puramente proporzionale, ma che aiutino la semplificazione e a formare coalizioni di governo chiare e stabili, con un impianto maggioritario. Per questo, mentre il Pd continua ad essere impegnato con tutta la sua forza nell'azione di governo per l'approvazione della Legge di bilancio e a risolvere le principali questioni che affliggono il Paese, a partire dalla crisi dell'Ilva e Alitalia, non va fatta cadere la proposta di Giorgetti di un tavolo di confronto su questi temi, da attivare nei tempi più rapidi". La legge elettorale non si fa per ammirarla quando è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, si fa per andare a votare. E il Pd a questo punto, vista la tempesta in corso, si prepara alle elezioni.
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Voi direte: e i Cinque Stelle? Sono in bambola, Beppe Grillo è arrivato ieri sera a Roma, all'Hotel Forum, oggi incontrerà Luigi Di Maio (che ieri è rimasto in Sicilia) e farà un giro di consultazioni, ma sembra troppo tardi, si sta mettendo in moto la macchina del voto, è fatta di dettagli, conseguenze inattese che ora detonano, pesci che promettono di mangiare altri pesci. Sembra un finale di partita, triste e disperato. Occhio alle botole.
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Il premier Conte di fronte a questo scenario che fa? Balla il fox trot della crisi. E comincia a prendere atto della realtà.
02
Arcelor Mittal. Riparte tutto da zero
Dopo quattro ore di incontro serale a Palazzo Chigi, il governo ieri notte è giunto esattamente dove sarebbe dovuto arrivare fin dal primo giorno dell'apertura della crisi dell'acciaio: Mittal ha un nuovo piano industriale, ci sarà una diminuzione del personale, servono garanzie - giuridiche e di contesto politico - per mandare avanti un investimento che costa miliardi di euro e si sviluppa in un contesto di competizione globale serratissima.
Tutti gli aut aut messi dal governo... puf! sono spariti. Così Lakshimi Mittal e il figlio Aditya, i proprietari del colosso siderurgico, attendono solo le l'esecutivo giunga al punto logico di caduta del negoziato: soddisfare le richieste dell'azienda affinché la gestione non sia in perdita. Conte la butta sul piano ecologico, agita frasi che gli servono per la sua personale propaganda, ma il tema che per ora non ha risposta è solo uno: quanti posti di lavoro effettivi ci saranno? E chi pagherà gli esuberi? La seconda domanda ha una risposta certa, lo Stato (il contribuente); la prima non ha ancora il numero, ma arriverà presto. Così il premier ha detto che "per consentire che questo processo possa partorire un piano ecologico dobbiamo assicurare un rinvio dell'udienza e chiederemo ai commissari una breve dilazione dei termini processuali, per un rilancio dell'udienza lasciando in pregiudicato qualsiasi diritto di difesa. Siamo disponibili a concedere questo differimento solo a condizione che ArcelorMittal garantisca la continuità produttiva anche durante la fase negoziale". Obiettivo? È la "massima occupazione", assicura Conte e, perbacco, va sottolineato che la negoziazione "sarà faticosa e complicata", dove c'è Conte c'è sempre un super eroe, si sa. Dunque il nostro intrepido protagonista punta "a un nuovo piano industriale che assicuri il massimo impegno nel risanamento ambientale". E attenzione perché egli afferma con granitica impronta che "sono stato molto chiaro con loro, a questo punto ci vuole un piano di transizione anche energetica. È stata anche valutata l'ipotesi di un coinvolgimento pubblico". Traduzione: ci mette i soldi lo Stato, cioè torniamo al contribuente che paga l'acciaio. Signore e signori, indietro tutta.
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D'altronde, il contribuente sta già pagando il biglietto di volo di Alitalia. Finora è costata 8 miliardi di euro. Non proprio un volo in economy.
03
Alitalia. Conte: Atlantia non c'è più
Alitalia vola, ma il carburante continuerà ad essere pagato dal contribuente: "Mi dicono che Atlantia non abbia confermato la manifestazione d'interesse che aveva preannunciato: ne dobbiamo prendere atto, il governo prende atto che Atlantia si è anche cimentata nel contribuire a rafforzare il piano industriale in piena libertà, senza pressione del governo. Non è piu' interessata? Ne prendiamo atto". Soluzione? Non c'è, tutto il dossier sulla compagnia aerea ora è sospeso a mezz'aria, ma Conte qualcosa deve pur dirla e tira fuori la frase più scontata: "Siamo compatti per una soluzione di mercato. Ora ci sono soggetti che hanno fatto delle proposte, delle manifestazioni d'interesse rispondendo alla sollecitazione dei commissari: c'è Ferrovie dello Stato, Delta, c'è l'interesse anche di Lufthansa". Attenzione, l'interesse di Lufthansa esiste, ma è subordinato alla creazione di una bad company e ristrutturazione, cioè il licenziamento di personale e la vendita di asset che non sono strategici per quella che Conte chiama "operazione di mercato". Il mercato non fa beneficenza, cerca il profitto. Dunque i tedeschi sono una presenza virtuale. Si materializzano di fronte alla smaterializzazione di qualche migliaio di posti di lavoro.
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L'Italia non riesce a dare indicazioni sul suo futuro, figuriamoci per il resto del mondo. Per sapere, per capire, occorre guardare ai segnali che arrivano dall'orizzonte lontano, le storie di altri paesi. Nell'attesa che qualcuno dia un segno di vita a Palazzo Chigi, andiamo a fare un viaggio all'estero. Seguite il titolare di List.
04
La scommessa da un miliardo sul crac di Wall Street e lo scenario di America 2020
Proviamo a cogliere bagliori lontani, segnali oggi deboli per fatti che diventeranno potenti domani. La notizia più interessante, quella che si proietta verso il nuovo anno di cui sentiamo l'eco dei tamburi, arriva da Wall Street: il più grande gestore di hedge fund del mondo, Bridgewater, ha scommesso 1 miliardo di dollari su un calo dei listini azionari in tutto il mondo, evento previsto a marzo 2020. C'è da farci affidamento? È una scommessa, può andare a vuoto, ma il fondatore di Bridgewater si chiama Ray Dalio, è uno che seguiamo fin dal primo numero di List, non si tratta di un uomo-macchina-da-soldi (è anche quello), in lui c'è l'aspirazione a interpretare il presente e proiettarlo avanti. Il Wall Street Journal oggi pubblica la notizia di questa scommessa, si tratta del tentativo di anticipare gli eventi, i trend di mercato, ma potrebbe anche essere la "copertura" di una posizione rialzista dello stesso fondo.
Ray Dalio replica seccamente che il WSJ sbaglia, che quella scommessa sull'orso di Wall Street non c'è:
Bridgewater non ha posizioni legate a previsioni sullo scenario politico, questa è la linea. Ma il quadro di America 2020 conta, eccome.
Bisogna sempre tenere a mente che siamo nell'anno delle presidenziali americane, Trump resta il favorito, ma ci sono punti della sua posizione politica che appaiono deboli: la sconfitta in Kentucky e quella in Louisiana non sono da prendere sottogamba, le ricerche sui millennial e la loro predisposizione al voto per un candidato socialista sono compulsate da tutti. Che succede a Wall Street se Elizabeth Warren vince le elezioni? Come accoglierebbe il mercato il suo piano di tassazione dei patrimonio dei ricchi americani? Tra un anno avremo la risposta, nel frattempo, abbiamo il taccuino aperto, c'è molto da raccontare sulla battaglia per la Casa Bianca.
04
Trump: ho fermato l'invasione di Hong Kong
Il presidente americano è un'iperbole permanente (e phonata), dunque non c'è sorpresa se durante un'intervista a Fox News dice che senza il suo intervento Hong Kong sarebbe stata "annientata in 14 minuti". E naturalmente bisogna "stare con Hong Kong" e nello stesso tempo "anche con il presidente Xi". Le vie del commercio sono infinite. Uno, nessuno, centomila Trump. Realpolitik.
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Grande intreccio di diplomazia, conflitto economico e guerra silenziosa delle spie. A proposito di barbe finte, a che ora è l'impeachment?
05
La guerra delle spie in America
L'impeachment va (non si sa dove), ma la faccenda sul piano politico è di una noia mortale e infatti la parte più interessante da leggere sui giornali americani è la critica televisiva. Si scopre l'acqua calda, cioé che Trump brigava per scoprire gli affari del figlio di Joe Biden con il gas dell'Ucraina, le pressioni del Presidente e via discorrendo. L'elettore americano tutto questo lo osserva con lo stesso interesse con cui si squadra pensoso un'opera d'arte contemporanea alla Biennale di Venezia.
Sul fronte opposto, nella contro-inchiesta di Trump sull'origine del Russiagate, sembra vi sia più carica elettrica: un ex avvocato Fbi è sotto inchiesta per aver manipolato un documento che è servito a ottenere il via libera a intercettare Carter Page, ex consigliere di Trump durante la campagna presidenziale del 2016. Trump afferma che il rapporto sul Russiagate "sarà storico". Il New York Times oggi ha un'anticipazione del rapporto Horowitz dove si conferma la manipolazione di un documento relativo al caso di Carter Page, ma contemporaneamente non vi sarebbe un pregiudio morale nell'inchiesta condotta dal Federal Bureau nei confronti di Trump. Vedremo, data di pubblicazione, 9 dicembre. Siamo seduti sulla riva del fiume Potomac, a Washington, con il taccuino aperto.
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Perché bisogna stare con Xi Jinping? Abbiamo citato Ray Dalio, ecco un report di Bridgewater sull'ascesa di Pechino. Siamo nell'era del Pacifico.
06
Investire e guadagnare in Cina
Il mercato finanziario cinese si è aperto agli investitori esteri, ma gli investimenti sono ancora molto al di sotto delle potenzialità di guadagno. Guardate qui:
La curva verde indica i titoli posseduti da stranieri, sono una quantità bassissima rispetto alle disponibilità. Si alza una voce dal loggione: "Non si guadagna abbastanza!". Risposta sbagliata, altro grafico elaborato da Bridgewater:
Un portafoglio bilanciato cinese ha gli stessi risultati di quello europeo. Sono elementi di scenario che vanno presi in considerazione quando si scrive di Cina e Stati Uniti, l'uno ha bisogno dell'altro. E come si risolve il caso aperto delle proteste a Hong Kong? Per ora la soluzione non c'è, ma arriverà. Xi Jinping ha pazienza. Soprattutto con gli studenti indisciplinati.
07
La guerra di logoramento al PolyU di Hong Kong
Cosa sta succedendo a Hong Kong? Il Politecnico (qui sopra, nella foto Ansa) è sotto assedio da cinque giorni, tutti i pezzi sulla scacchiera sono fermi, dunque si conferma la tattica dello "sfinimento" degli studenti che sono in condizioni davvero difficili all'interno di PolyU. Il nuovo comandante della polizia di Hong Kong, Chris Tang, ha detto che cerca una soluzione pacifica e ha invitato gli studenti a uscire e arrendersi. Non arresteranno minori e feriti, ma sui maggiorenni la polizia procederà al fermo: "Ci sono parecchi esplosivi e bombe incendiarie. Le condizioni si stanno deteriorando. Non penso che le persone che restano laà dentro vogliano che i rispettivi familiari, amici e visitatori vivano nella preoccupazione. Spero che veniate fuori il più presto possibile per risolvere la questione pacificamente" ha detto Tang. Gli studenti accetteranno l'offerta?
Domenica a Hong Kong si vota per il rinnovo dei consigli dei distretti, sarà il primo test elettorale dopo lo scoppio della protesta contro la Cina. Il voto sarà un referendum sull'amministrazione guidata da Carrie Lam.
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Rivolte, piazze, cambi di regime, repressione. Il mondo è in piena rivoluzione. E in Iran scorre il sangue.
08
Pompeo cerca immagini sui crimini in Iran
Generazioni. Mike Pompeo (a destra) incontra a Houston James Baker, ex segretario di Stato nell'amministrazione di George H. W. BushMike Pompeo ha invitato i manifestanti in Iran a condividere foto e video con lui. L'improvviso interesse del sottosegretario di Stato americano ha una ragione: far visionare i video dagli esperti per documentare gli abusi da parte del governo nella repressione delle proteste contro l'aumento dei prezzi del carburante. "Ho chiesto ai manifestanti iraniani di inviarci i loro video, foto e informazioni che documentano la repressione del regime nei confronti dei manifestanti. Gli Stati Uniti esporranno e sanzioneranno gli abusi", ha twittato Pompeo.
Mentre Pompeo cerca immagini per provare di fronte alla comunità internazionale le notizie che parlano di centinaia di morti, impiccagioni di minori, assassinii di manifestanti, il dipartimento del Tesoro ha annunciato il varo di sanzioni contro il ministro delle Comunicazioni iraniano, Mohammad Javad Azari Jahromi, per il blocco delle comunicazioni internet, ordinato da Teheran dopo l'esplosione delle proteste causate dall'aumento del prezzo del carburante. Come risponde l'Iran? Wargame.
09
E l'Iran fa giochi di guerra nel Golfo
L'Ayatollah Ali Khamenei, al centro, mentre sfila a Teheran con i generali iraniani, durante la cerimonia di diploma dei cadetti, il 30 ottobre scorso.Le forze armate iraniane hanno lanciato un'esercitazione di difesa aerea nella provincia nord-orientale di Semnan. Il generale di brigata Alireza Sabahifard ha dichiarato che le manovre riguardano un'area di circa 416 mila chilometri quadrati e simulerà un conflitto nel Golfo, in particolare sullo Stretto di Hormuz. "Se il nemico intende invadere, attaccare o addirittura infrangere lo spazio aereo del nostro Paese, che è una delle nostre linee rosse, possiamo farcela". Come sempre, si gira la fiction per vedere come funzionerà la realtà.
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5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.