19 Giugno

Tria: "Task force del governo per gli investimenti pubblici"

Documento. L'intervento alla Camera del ministro dell'Economia Giovanni Tria. Conferma che l'esecutivo chiederà a Bruxelles "una profonda riforma delle istituzioni economiche che governano l'eurozona". Il Def di Gentiloni è già obsoleto, la crescita c'è ma è in rallentamento.

Quello che segue è l'intervento di Giovanni Tria, ministro dell'Economia, alla Camera dei deputati che ha discusso il Documento di economia e finanza presentato dal precedente governo Gentiloni. Il ministro Tria è intervenuto nel dibattito in replica alle dichiarazioni dei gruppi. L'intervento è un preludio di quanto il governo italiano si appresterà a dire in sede europea all'Ecofin del 25 giugno e  poi nel vertice dei Capi di Stato del 28-29 giugno. 

di Giovanni Tria

Presidente, onorevoli deputati, il Documento di economia e finanza, al quale si riferiscono le risoluzioni oggi in discussione, come più volte ricordato, espone il solo quadro a legislazione vigente, ed è stato trasmesso al Parlamento dal Governo precedente. Conseguentemente, al Consiglio europeo e alla Commissione europea sono state inviate le versioni a legislazione vigente del Programma di stabilità, sezione prima del DEF, e del Programma nazionale delle riforme, sezione terza. Sarà ora l'attuale Esecutivo a predisporre il quadro programmatico e a trasmetterlo al Parlamento a settembre, e poi, ad ottobre, alle istituzioni europee.

Il quadro macroeconomico tendenziale contenuto appunto nel DEF presentato prevede una crescita del PIL pari all'1,5 per cento nell'anno in corso, 1,4 nel 2019, 1,3 nel 2020 e 1,2 nel 2021. Come è già stato ripetuto e ricordato, questo quadro macroeconomico è stato a suo tempo validato dall'Ufficio parlamentare di bilancio in base a informazioni che sembrano ormai obsolete.  Il quadro macroeconomico programmatico che il Governo presenterà a settembre terrà conto delle scelte di politica economica, così come delle più recenti evoluzioni della congiuntura internazionale e nazionale.

Al riguardo, va sottolineato che le tensioni protezionistiche emerse negli ultimi mesi hanno già rallentato la forte crescita del commercio internazionale registrata nel 2017 e raffreddato la fiducia delle imprese manifatturiere europee e asiatiche. In Italia, la crescita del PIL è proseguita nel primo trimestre, ma...


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