2 Settembre

Tripoli brucia e prepara la contro-offensiva

Il governo Serraj dichiara lo stato d'emergenza e chiama le milizie antiterrorismo di Misurata per la battaglia. La Settima Brigata marcia verso il centro storico della capitale. Evasi 400 detenuti. In 8 giorni 47 morti e 129 feriti. L'Onu chiede un vertice per il cessate il fuoco. La Francia preme per un voto che potrebbe condurre alla guerra totale

  • New. Violenti scontri a Tripoli, tra la Settima Brigata e la milizia di Abu Salim, nella zona di Alhadba Alkhadra, a 6 chilometri dal centro e dell'ambasciata italiana.
  • New.  Spostato il ministero dell'Interno. L'emittente locale al-Ahrar TV rivela che il ministero dell'Interno libico ha deciso di spostare la propria sala operativa a Gianzur, un centro abitato del distretto di Zawiya, distante 12 chilometri dalla capitale Tripoli. 
  • New. Le Nazioni Unite attraverso la missione di sostegno in Libia (Unsmil) hanno chiesto a tutte le parti in conflitto nella zona sud di Tripoli di incontrarsi domani per raggiungere un accordo di cessate il fuoco. "Sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza e della proposta del segretario generale delle Nazioni unite di mediare tra i vari partiti libici, e sulla base dell'appello delle varie parti, incluso il Governo di accordo nazionale riconosciuto a livello internazionale, per avviare un dialogo urgente sull'attuale situazione di sicurezza a Tripoli, la Missione dell'Onu invita le varie parti interessate a tenere una riunione ampliata martedì in un luogo che sarà annunciato più tardi".
  • News. Il bilancio di 8 giorni di battaglia secondo il governo è di 47 morti e 129 feriti. 
  • New (3 settembre). Le forze antiterrorismo di Misurata hanno raggiunto Tripoli rispondendo a una richiesta del Governo di accordo nazionale.

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Sette anni dopo la caduta del regime del Colonnello Gheddafi, la Libia è di nuovo di fronte alla realtà di una guerra civile mai terminata. Il governo di Fayez al Serraj - quello riconosciuto dalle Nazioni Unite - rischia di cadere di fronte a un'escalation improvvisa, Tripoli brucia. Dopo giorni di scontri e una serie di tentativi di tregua mai rispettati, il Consiglio presidenziale libico oggi ha dichiarato lo stato d'emergenza a Tripoli e nelle periferie della capitale. 

L'ambasciata italiana, sfiorata dai colpi di mortaio nei giorni scorsi, rimane aperta: "Continuiamo...


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