29 Giugno
Trump e Xi Jinping riaprono il negoziato sul commercio
Stati Uniti e Cina riprendono i colloqui, stop ai nuovi dazi. Il presidente americano concede a Huawei l'accesso ai fornitori americani. Xi Jinping cita la diplomazia del ping pong. Prove tecniche di distensione tra Washington e Mosca. Italia, Sea Watch 3 a Lampedusa, la capitana agli arresti domiciliari
Che succede? In Italia la demolizione del Ponte Morandi è il sequel della riconversione dei Cinque Stelle alle "origini", un partito indietro tutta sull'industria, il capitale, l'innovazione. Di Maio ha usato ancora parole infuocate su Atlantia e Arcelor Mittal, è una strategia ad alto rischio perché punta alla comunicazione esterna, ai militanti (tutto va su Facebook), ma riapre la tensione con la Lega che è partito vicino ai ceti produttivi e punta ancora su Atlantia per evitare il crash landing di Alitalia. Nei prossimi giorni la temperatura salirà ancora, vedremo se al livello di fusione (del governo) o meno.
La vicenda Sea Watch è giunta al termine, i migranti verranno ricollocati tra i vari paesi europei, la capitana Carola è agli arresti domiciliari, sarà processata per direttissima, tutto secondo copione, più tardi avremo un altro contributo di Marco Patricelli sulle imprese della Capitana, le leggi e l'immigrazione nel nostro Paese. La storia era quella di un vicolo cieco. In mare.
Sul fronte estero il G20 ha confermato le attese: appuntamento ricco di spunti, c'è un grande movimento nel risiko globale. Trump, Putin e Xi Jinping sono state le star, grande organizzazione di Shinzo Abe. Stati Uniti e Cina hanno fatto ripartire il negoziato sul commercio, un'ottima notizia. C'è una dichiarazione sull'ambiente, ma senza gli Stati Uniti, come atteso. Di fronte a questo scenario, i mercati ieri hanno chiuso bene in Europa e a Wall Street.
La notizia della distensione tra Cina e Stati Uniti sul commercio darà una spinta agli indici di Borsa che sono già a livelli record. Sul fronte delle aziende, da segnalare la notizia che Apple sta spostando la produzione di uno dei suoi prodotti-bandiera, il Mac Pro, in Cina, un altro segnale di fiducia dell'azienda californiana sulla soluzione del negoziato tra Washington e Pechino. D'altronde, qualche giorno fa, il segretario del Tesoro Steve Mnuchin ha detto: "Abbiamo...
Che succede? In Italia la demolizione del Ponte Morandi è il sequel della riconversione dei Cinque Stelle alle "origini", un partito indietro tutta sull'industria, il capitale, l'innovazione. Di Maio ha usato ancora parole infuocate su Atlantia e Arcelor Mittal, è una strategia ad alto rischio perché punta alla comunicazione esterna, ai militanti (tutto va su Facebook), ma riapre la tensione con la Lega che è partito vicino ai ceti produttivi e punta ancora su Atlantia per evitare il crash landing di Alitalia. Nei prossimi giorni la temperatura salirà ancora, vedremo se al livello di fusione (del governo) o meno.
La vicenda Sea Watch è giunta al termine, i migranti verranno ricollocati tra i vari paesi europei, la capitana Carola è agli arresti domiciliari, sarà processata per direttissima, tutto secondo copione, più tardi avremo un altro contributo di Marco Patricelli sulle imprese della Capitana, le leggi e l'immigrazione nel nostro Paese. La storia era quella di un vicolo cieco. In mare.
Sul fronte estero il G20 ha confermato le attese: appuntamento ricco di spunti, c'è un grande movimento nel risiko globale. Trump, Putin e Xi Jinping sono state le star, grande organizzazione di Shinzo Abe. Stati Uniti e Cina hanno fatto ripartire il negoziato sul commercio, un'ottima notizia. C'è una dichiarazione sull'ambiente, ma senza gli Stati Uniti, come atteso. Di fronte a questo scenario, i mercati ieri hanno chiuso bene in Europa e a Wall Street.
La notizia della distensione tra Cina e Stati Uniti sul commercio darà una spinta agli indici di Borsa che sono già a livelli record. Sul fronte delle aziende, da segnalare la notizia che Apple sta spostando la produzione di uno dei suoi prodotti-bandiera, il Mac Pro, in Cina, un altro segnale di fiducia dell'azienda californiana sulla soluzione del negoziato tra Washington e Pechino. D'altronde, qualche giorno fa, il segretario del Tesoro Steve Mnuchin ha detto: "Abbiamo buone notizie per Tim Cook". Sono arrivate e non solo per Tim Cook: Stati Uniti e Cina apparecchiano di nuovo il tavolo sul container e niente nuovi dazi sulle importazioni da entrambe le parti.
Attenzione alla Germania, cuore della politica europea, due fatti da monitorare sul radar:
1) Angela Merkel è stata ripresa per la seconda volta in preda a dei tremori, ci sono preoccupazioni sullo stato di salute della cancelliera, ma il suo portavoce assicura che sta bene e a Osaka in effetti è apparsa in buona forma;
2) Deutsche Bank, il gigante della finanza tedesca, ha un piano di ristrutturazione da 20 mila esuberi, un colpo per la fiducia, parliamo di un pilastro del paese (che ha fallito l'operazione di fusione con l'altro colosso finanziario, Commerzbank), e un problema serio per la Grosse Koalition della cancelliera Merkel.
Che facciamo? Andiamo a Osaka. Ci sono importanti novità (sì, poi torniamo in Italia, ma l'ordine di List è quello delle cose che pesano, la grandezza e la qualità dei fatti). Andiamo.
01
Stati Uniti e Cina. Riapre il tavolo sul commercio. Trump "libera" Huawei
Superpotenze. Donald Trump e Xi Jinping durante il G20 in Giappone (Foto Ansa)Trump ha definito "eccellente" l'incontro con Xi Jinping in Giappone. Dopo l'incontro, il presidente americano ha detto che i negoziati sul commercio sono "back on track", "sono tornati nel giusto binario". "Con il presidente cinese Xi abbiamo avuto un incontro molto buono, direi eccellente", ha affermato Trump. "Se riuscissimo a giungere a un accordo commerciale equo, si tratterebbe di un risultato storico", ha detto Trump all'inizio dell'incontro. Al termine dell'incontro i media cinesi hanno lanciato la notizia che gli Stati Uniti non imporranno altri dazi sulle importazioni. Attenzione al dettaglio: dalla Cina fanno sapere che Xi Jinping ha chiesto a Trump di riservare alle aziende cinesi un trattamento equo. Leggere alla voce Huawei e Zte, il cuore delle telecomunicazioni, l'infrastruttura strategica dell'Impero Celeste. Donald Trump ha fatto subito la prima mossa attesa: "Le compagnie Usa possono vendere attrezzature a Huawei, lì dove non ci sono grandi problemi con la sicurezza nazionale", ha dettoTrump. Trump "libera" Huawei. La diplomazia funziona (forse).
I giochi di Ping Pong tra Cina e Stati Uniti durante il viaggio di Nixon in Cina nel 1972 (Foto National Archives)Nota di colore diplomatico: ieri su List abbiamo citato la "diplomazia del ping pong" di Nixon e Kissinger. Oggi il presidente cinese Xi Jinping ha citato quella fase storica delle relazioni tra Stati Uniti e Cina, il campionato mondiale del ping pong del 1971 in Giappone, diede il via al riavvicinamento tra l'America di Nixon e la Cina del premier Chou En-Lai. "Quella piccola palla ha avuto un grande ruolo negli eventi mondiali", ha commentato Xi Jinping. È un invito implicito all'America a fare il passo successivo, un evento simbolico tra i due paesi. E a proposito di eventi simbolici...
02
Corea del Nord. Trump, Kim e la zona demilitarizzata
Il presidente americano si è detto pronto a incontrare il leader della Corea del Nord, Kim jong-un, nella zona demilitarizzata al confine tra le due Coree. "Mi sentirei a mio agio a farlo", ha detto ai cronisti. Poi ha fatto una dichiarazione à la Trump: "A proposito, quando parli di muro, di confine, è' quello che si chiama un confine. Nessuno lo puo' attraversare. Quello si chiama un confine vero", ha detto Trump secondo la Associated Press. Diciamo che siamo in presenza di una lettura del fatto priva del contesto storico. Sbagliata, ma Trump ha in mente il confine americano con il Messico e un obiettivo: la rielezione alla Casa Bianca nel 2020. Che cosa hanno risposto da Pyongyang? La vice ministro degli Esteri, Choe Son-hui, secondo l'agenzia di stampa Nord-coreana Korean Central News Agency ha definito la proposta di Trump "molto interessante". Vedremo.
03
Il colpo di Putin sull'ordine liberale
Il G20 in Giappone, a Osaka, è di grande interesse politico, si incrociano i personaggi di una stagione storica ad alto voltaggio. Trump e Putin si sono incontrati, il vertice è stato preceduto da una bombastica intervista concessa dal presidente della Russia al Financial Times, un grande colpo:
Putin sferra un attacco all'ordine liberale, dice che è obsoleto, inadeguato, è il suo biglietto di presentazione al G20. In una dimensione di longue durée, se osserviamo le mosse del presidente russo secondo una strategia di lungo periodo, in avanti e in retrospettiva, questa intervista è il secondo passaggio ideologico importante, il seguito di un suo intervento pubblicato l'11 settembre del 2013 sulla prima pagina del New York Times:
Quella volta Putin sul New York Times parlò della fine di quello che veniva chiamato "l'eccezionalismo americano" e avviò la sua nuova strategia dell'influenza in Medio Oriente, umiliando Obama sul fronte siriano con un intervento diretto a supporto di Assad. Cosa ha in mente oggi Putin? La Russia non è un campione dell'economia mondiale, ma ha il potere della mano che sfiora il rubinetto (del gas del petrolio), ha rinnovato il suo arsenale bellico (che in ogni caso resta di gran lunga inferiore a quello americano), non ha il "problema" del confronto democratico interno, anche se i rapporti di forze contrapposte nella società politica russa esistono, sono invisibili e intrecciati al potere economico e all'apparato militare. Nella tradizione della diplomazia di Mosca, potente e ramificata nel mondo, erede della grande macchina di spionaggio dell'Unione sovietica, nella tradizione riscoperta della dottrina del principe Alexander Gorchakov, la Russia si inserisce in ogni spazio vuoto che si apre nelle relazioni tra potenze e questo la macchina della diplomazia - e dell'intelligence - russa lo fa ancora oggi molto bene, con la scaltra regia di Serghei Lavrov, il potente ministro degli Esteri di Putin.
04
Separare la Russia dalla Cina
La Russia oggi non è la vera minaccia per la supremazia degli Stati Uniti (questo non significa che con Mosca si possano allentare troppo le maglie, come abbiamo visto), l'indirizzo del nemico è un altro, è a Pechino, la Cina di Xi Jinping. In questo scenario gli americani dovrebbero fare esattamente il contrario di quanto tentò di fare Henry Kissinger con Richard Nixon ai tempi del pivot sull'Asia, allora si cercava di separare la Cina dalla Russia lavorando su Pechino (la diplomazia del ping pong), oggi bisogna fare il contrario, allontanare la Russia dai tentacoli della Cina. Missione molto difficile, perché la Cina è una grande acquirente dell'energia di Mosca, perché il regime oligarchico della Russia e la dittatura del partito unico in Cina hanno interessi convergenti, perché l'Europa ha spinto Mosca verso Pechino senza pensare alle conseguenze inattese delle sanzioni e del pressing sul confine dell'Ucraina e dell'ex Cortina di Ferro. La Germania ha mantenuto la sua relazione speciale con Mosca, la politica del tubo (il gasdotto Nord Stream 2) a Berlino è attiva, ma non è sufficiente per sganciare Putin da Xi Jinping e basta dare un'occhiata ai lavori del Consiglio di sicurezza dell'Onu per avere la prova di quanto scriviamo. C'è un legame e c'è un disegno egemonico di segno contrario a quello che Putin definisce appunto "l'ordine liberale". Siamo nel pieno di un confronto duro e serrato tra Occidente e Oriente. Tra Trump e Putin, s'allunga l'ombra di Xi Jinping, il nuovo imperatore della Cina.
05
L'incontro Trump-Putin
Ombre. Vladimir Putin e Donald Trump al vertice del G20 in Giappone (Foto Ansa)L'incontro tra Trump e Putin deve essere visto come un segno positivo, un tentativo di allentare (forse) le tensioni, non è certo la soluzione, gli interessi sono divergenti e gli Stati Uniti oggi competono nel mercato del petrolio e del gas con la Russia, sono diventati esportatori netti di energia, cosa mai accaduta prima nella storia americana. Trump ha aperto al negoziato sul disarmo e questa è comunque una notizia di peso, confermata dal portavoce di Putin, Dmitri Peskov, che ha detto che il Cremlino è pronto ad "avviare il dialogo su temi seri che riguardano la stabilità e sulle questioni del disarmo e del controllo degli armamenti". Ricordiamo che gli Stati Uniti sono usciti con l'amministrazione Trump dal trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) sui missili a medio raggio e queste dichiarazioni possono condurre a una riapertura del negoziato sul controllo degli armamenti.
Trump e Putin hanno parlato di Medio Oriente, di Siria e di Iran. Il caso di Teheran ha spiegato Lavrov sull'agenzia Tass "è stato affrontato nel contesto dell'attuale situazione intorno al piano d'azione globale congiunto sul programma nucleare e su ciò che sta accadendo nel Golfo di Oman. La situazione è difficile, ma entrambi i presidenti hanno confermato che vogliono trovare una via diplomatica per uscire da questa situazione". È una dichiarazione importante, esiste un potenziale problema nello Stretto di Hormuz - ne abbiamo visto i bagliori con gli attacchi alle due petroliere nel Golfo dell'Oman - uno shock energetico sarebbe letale per la crescita economica. Il punto in agenda è quello della "stabilità strategica".
Note di colore? Un paio, eccole sul taccuino. Trump ha detto che "è un onore essere con il presidente Putin"; in tono scherzoso ha detto a Putin "non immischiarti nelle elezioni"; il presidente russo ha invitato quello americano in Russia il prossimo maggio, in occasione del 75esimo anniversario della vittoria su Adolf Hitler.
06
The Donald e le primarie dei democratici
E poi? C'è Trump che fa Trump quando guarda all'America, alla corsa presidenziale. Ieri s'è svolto il secondo dibattito, doveva essere quello dei due vecchi leoni democratici, Joe Biden e Bernie Sanders, ne sono usciti entrambi con le ossa rotte, tra poco vedremo come. Trump ne ha approfittato per provocare, fare battute da wrestling. Quali? Entriamo nel mondo di "Sleepy Joe" e "Crazy Bernie":
L'addormentato e il pazzo. "Io sono in Giappone al G20 e rappresento molto bene il nostro Paese, ma ho sentito che non è stato un bel giorno per Sleepy Joe e Crazy Bernie". Sono andati al tappeto entrambi nel primo duello televisivo e Trump - un prodotto della tv americana (fece The Apprentice, "you're fired") che continua a divorare ore di televisione - non ha perso l'occasione. "Uno è esausto e l'altro è pazzo", vogliono solo "dare milioni agli immigrati illegali in assistenza sanitaria, che cosa ne dite di occuparci prima dei cittadini americani?". È sempre America First. "Questa è la fine della campagna elettorale". Trump pensa di vincere, ma la corsa è lunga, mancano 495 giorni all'Election Day, può succedere di tutto, ma una cosa è vera: visto il campo democratico, lo spostamento troppo a sinistra del dibattito, è ancora lui il favorito. Emergerà un leader forte nel campo dei dem? Vedremo, il dibattito di ieri sera ha detto che i cavalli di razza in corsa non sono in gran forma.
07
Dopo la Warren, fa strike Kamala Harris
Nel primo dibattito televisivo (almeno all'inizio, poi è calata) si è imposta Elisabeth Warren, nel secondo Kamala Harris. Due donne. America 2020 presenta una competizione tra i Dem mai vista e i due favoriti, Joe Biden e Bernie Sanders devono difendersi dalla corsa dei dragster rosa. Combattive, Warren e Harris hanno un profilo liberal, forse questo alla fine favorirà Trump, ma c'è un fatto che sembra ineludibile: il Partito democratico ha una base socialista molto più larga che in passato e questo condiziona il racconto dei candidati alle primarie.
Senatrice della California. Kamala Harris durante un dibattito (Foto di Gage Skidmore)Cosa ha fatto la Harris? Cielo, ha attaccato Joe Biden, il vicepresidente golfista ai tempi di Obama. Applausi a scena aperta quando ha sferrato un gancio al compassato Biden per aver lavorato con due senatori segregazionisti e per aver detto no ai pulmini scolastici pubblici. Ta-dà, sorpresa, la Harris ha attaccato la politica di Obama sui rimpatri forzati (essì, è successo anche questo) e alla fine Biden ne è uscito a pezzi, come se fosse un repubblicano che ha cambiato campo all'ultimo momento, mentre Sanders è apparso un prodotto dell'archeopolitica liberal americana. Perfino su Five Thirty Eight scrivono che la "Harris era in fiamme, mentre Biden dormiva". Non è un buon riposo, la battaglia tra i Dem sarà dura per lui.
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Notizie dal fronte italiano? La capitana si è incagliata sul diritto. È arrivata a Lampedusa, è agli arresti domiciliari. L'Italia si è già divisa tra i due Capitani (Carola e Salvini). Altro? Luigi Di Maio continua la sua operazione di smontaggio del Capitale. Avrà mai letto Carletto Marx?
08
La capitana incagliata nel diritto
Lampedusa, la Sea Watch 3 in porto. Ha forzato il blocco e tentato lo speronamento di una motovedetta della Guardia di Finanza. Carola è agli arresti domiciliari. Il procuratore di Agrigento: "Atti di inammissibile violenza". Un'indagine di Marco Patricelli sull'Italia divisa in alto mare
Carola Rackete, la capitana della nave Sea Watch è stata arrestata all'alba. Ha non solo violato l'alt della Guardia di Finanza, ma è entrata nel porto di Lampedusa, tentando perfino di speronare una motovedetta delle Fiamme Gialle mentre cercava di raggiungere la banchina. I militari della Gdf hanno rischiato di finire travolti da una nave da 600 tonnellate. La Procura di Agrigento ha deciso di metterla agli arresti domiciliari con l'accusa di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio. Luigi Patronaggio, procuratore di Agrigento ha spiegato che "le ragioni umanitarie non possono giustificare atti di inammissibile violenza nei confronti di chi in divisa lavora in mare per la sicurezza di tutti". I 42 migranti a bordo della nave saranno accolti in cinque paesi europei.
di Marco Patricelli
Non ci voleva una puntata speciale di «Ciao Darwin» per fotografare l’evoluzione della specie in Italia. Dai 59 milioni di commissari tecnici a ogni vigilia o esito delle partite della Nazionale, ai 59 milioni di giuristi e filosofi del diritto del caso Sea Watch 3 prima, durante e, inevitabilmente, dopo. Tutti a terra, e una più a terra di tutti: la capitana Carola Rackete, arrestata per una serie di reati sull’acqua salata che non sono propriamente acqua fresca. La tedesca "bianca e ricca", come da autodefinizione che ha avuto una certa fortuna, per gli orfani di icone e di simboli è la novella reincarnazione di Giovanna d’Arco, per altri è la proiezione di Giovanna nonna del corsaro nero. Continua a leggere l'articolo su List.
09
Di Maio e la lotta al Capitale
Sono in corso le "Dimaieidi". Lancio del giavellotto su Atlantia: "Se il 14 agosto la politica e il Governo vuole andare a commemorare le vittime del ponte Morandi, ci vada, e ci dobbiamo andare, con la revoca delle concessioni almeno avviata, con la procedura di revoca almeno avviata. E questa è una volontà politica del M5S e lo deve essere del Governo".
Non finisce qui, il ministro ha abilità sportive notevoli. Lancio del martello su Arcellor Mittal: "Dobbiamo lavorare in maniera compatta, seria, se qualcuno vuole stare dalla parte delle multinazionali quel qualcuno nel governo non sarà il Movimento cinque stelle, se qualcuno vuole stare dalla parte di Atlantia, dalla parte degli indiani di Arcelor Mittal che ricattano lo Stato chiedendo di fare un'immunità penale per scudarli dalle responsabilità quando ci minacciano di chiudere lo stabilimento, io sto dalla parte dei lavoratori, dei cittadini, e questo deve essere molto chiaro".
Siamo molto curiosi di vedere come andrà a finire tutta questa storia. In mezzo, c'è anche Alitalia che sta volando senza carburante azionario. Il punto politico lo abbiamo fatto ieri, resta quello. Allacciate le cinture.
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La demolizione del Ponte Morandi è il fatto del giorno in Italia. E non sono le dichiarazioni dei politici a fare l'agenda. Il significato è un altro. C'è la storia di una meravigliosa città italiana, Genova.
10
Una storia di Genova
Ore 9.37, il Ponte Morandi non c'è più. Costruzione. Demolizione. Ricostruzione. Significato e immaginario di un'opera del Novecento italiano. Viaggio in una città che è porto, acciaio, cantiere, scafo, albero maestro
A 11 mesi dal crollo, il 14 agosto del 2018, il Ponte Morandi a Genova è stato demolito con un'esplosione controllata. Operazione perfetta. "Alle 9.37 il ponte e venuto giù", ha commentato con forte emozione il sindaco di Genova, Marco Bucci. Il Ponte Morandi era un'opera di alta ingegneria, il frutto di un grande ingegnere, Riccardo Morandi, un simbolo della città, un pezzo dell'immaginario del Novecento italiano. Infuriano polemiche, il dibattito dei partitanti, ma questo giorno ha un altro significato, ben più grande del tizzone agitato nell'istante. Da oggi parte la ricostruzione. E un'altra storia di Genova.
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Pronti. Via. Esplosione. Il Ponte Morandi non c'è più. Spezzato, un passaggio nel vuoto, resisteva come un residuato bellico sul Polcevera, testimonianza di un'epoca di idee, linee, disegni, progetti, slanci, architetture. Genova sopra, Genova sotto, Genova sospesa, Genova di terra, Genova di mare. Zena.
Pronti. Via. Esplosione. Le cariche di plastico sono detonate come zampilli di una fontana di villa reale. Piloni e stralli delle pile 10 e 11 sono diventati macerie da bulldozer, materiale sfinito di un'opera sempre in fieri, quella dell'uomo, polvere fragorosa di ricordi remoti e vivissimi, banchi di tonni che guizzano nel blu, poco più in là, oltre i palazzi, scendendo giù, Sampierdarena e Cornigliano, destra e sinistra, cuore e acciaio, la sentinella della Lanterna, andiamo, corriamo veloci su via Giorgio Perlasca, fino alla Foce. Genova. Continua a leggere l'articolo su List.
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Come chiudiamo questo numero di List? Troppe cose terrene, come di consueto cerchiamo di andare lontano. Su Titano.
11
Dragonfly su Titano
Prossima missione nello spazio, una luna di Saturno, Titano, eccolo qui in una serie di foto all'infrarosso:
Le lune di Saturno sono molte interessanti sul piano scientifico:
Titano ha laghi e piogge di metano, una pressione atmosferica che è circa il 60 per cento rispetto a quella terrestre, ghiaccio. Non è che sia proprio quel che si dice un mondo ospitale per l'uomo, ma bisogna pur cercare là in alto qualcosa di alternativo per il futuro. E allora la Nasa spedisce in missione il suo gingillo volante, Dragonfly:
Si va a Titano, chi l'avrebbe mai detto. Dragonfly decollerà nel 2026 e arriverà a destinazione nel 2034. Ci sarà ancora il governo giallo-verde a Roma? Zingaretti sarà ancora segretario del Pd a combattere con Lotti? Renzi avrà fatto il suo partito? Appare certo che Carfagna e Toti staranno ancora aspettando il cambiamento in Forza Italia. Sono dilemmi politico-esistenziali che si possono risolvere (stasera) solo con una cosa: un buon Gin Martini. Agitato, non mescolato. Buona giornata a tutti.
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dell'Abbonamento.
3. DURATA, DISDETTA E RINNOVO DELL'ABBONAMENTO
3.1 L'Abbonamento avrà la durata di volta in volta indicata nel pacchetto scelto dall'Utente (per esempio,
mensile o
annuale).
3.2 L'Abbonamento si rinnoverà ciclicamente e in modo automatico per una durata eguale a quella
originariamente scelta
dall'Utente, sino a quando una delle Parti non comunichi all'altra la disdetta dell'Abbonamento almeno 24
ore prima del
momento della scadenza. In mancanza di disdetta nel termine indicato, l'Abbonamento è automaticamente
rinnovato.
3.3 L'Utente potrà esercitare la disdetta in ogni momento e senza costi attraverso una delle seguenti
modalità:
seguendo la procedura per la gestione dell'Abbonamento all'interno del proprio profilo utente sia sul Sito
che
nell'Applicazione;
inviando una mail al seguente indirizzo: help@newslist.it.
3.4 Gli effetti della disdetta si verificano automaticamente alla scadenza del periodo di abbonamento in
corso; fino a
quel momento, l'Utente ha diritto a continuare a fruire del proprio Abbonamento. La disdetta non dà invece
diritto ad
alcun rimborso per eventuali periodi non goduti per scelta dell'Utente.
3.5 In caso di mancato esercizio della disdetta, il rinnovo avverrà al medesimo costo della transazione
iniziale, salvo
che il Fornitore non comunichi all'Utente la variazione del prezzo dell'Abbonamento con un preavviso di
almeno 30 giorni
rispetto alla data di scadenza. Se, dopo aver ricevuto la comunicazione della variazione del prezzo,
l'Utente non
esercita la disdetta entro 24 ore dalla scadenza, l'Abbonamento si rinnova al nuovo prezzo comunicato dal
Fornitore.
3.6 Il Fornitore addebiterà anticipatamente l'intero prezzo dell'Abbonamento subito dopo ogni rinnovo sullo
stesso
strumento di pagamento in precedenza utilizzato dall'Utente ovvero sul diverso strumento indicato
dall'Utente attraverso
l'area riservata del proprio account personale.
4. Recesso DEL CONSUMATORE
4.1 L'Utente, ove qualificabile come consumatore – per consumatore si intende una persona fisica che agisce
per scopi
estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, ha
diritto di
recedere dal contratto, senza costi e senza l'onere di indicarne i motivi, entro 14 giorni dalla data di
attivazione
dell'Abbonamento acquistato.
4.2 L'Utente può comunicare la propria volontà di recedere, inviando al Fornitore una comunicazione
esplicita in questo
senso mediante una delle seguenti modalità:
mediante raccomandata a.r. indirizzata alla sede del Fornitore;
per email al seguente indirizzo help@newslist.it;
4.3 Ai fini dell'esercizio del recesso l'Utente può, a sua scelta, utilizzare questo modulo
4.4 Il termine per l'esercizio del recesso si intende rispettato se la comunicazione relativa all'esercizio
del diritto
di recesso è inviata dall'Utente prima della scadenza del periodo di recesso.
4.5 In caso di valido esercizio del recesso, il Fornitore rimborserà all'Utente il pagamento ricevuto in
relazione
all'Abbonamento cui il recesso si riferisce, al netto di un importo proporzionale a quanto è stato fornito
dal Fornitore
fino al momento in cui il consumatore lo ha informato dell'esercizio del diritto di recesso; per il calcolo
di tale
importo, si terrà conto dei numeri o comunque dei contenuti fruiti e/o fruibili dal consumatore fino
all'esercizio del
diritto di recesso. Il rimborso avverrà entro 14 giorni dalla ricezione della comunicazione di recesso sullo
stesso
mezzo di pagamento utilizzato per la transazione iniziale.
4.6 Eventuali eccezioni al diritto di recesso, ove previste da Codice del consumo – decreto legislativo 6
settembre
2005, n. 206, saranno comunicate al consumatore in sede di offerta prima dell'acquisto.
5. Modalità di pagamento
5.1 L'Abbonamento comporta l'obbligo per l'Utente di corrispondere al Fornitore il corrispettivo nella
misura
specificata nell'offerta in relazione al pacchetto scelto dall'Utente.
5.2 Tutti i prezzi indicati nell'offerta si intendono comprensivi di IVA.
5.3 Il pagamento dei corrispettivi può essere effettuato mediante carte di credito o debito abilitate ad
effettuare gli
acquisti online. Le carte accettate sono le seguenti: Visa, Mastercard, American Express.
5.4 L'Utente autorizza il Fornitore ad effettuare l'addebito dei corrispettivi dovuti al momento
dell'acquisto
dell'Abbonamento e dei successivi rinnovi sulla carta di pagamento indicata dallo stesso Utente.
5.5 Il Fornitore non entra in possesso dei dati della carta di pagamento utilizzata dall'Utente. Tali dati
sono
conservati in modo sicuro dal provider dei servizi di pagamento utilizzato dal Fornitore (Stripe o il
diverso provider
che in futuro potrà essere indicato all'Utente). Inoltre, a garanzia dell'Utente, tutte le informazioni
sensibili della
transazione vengono criptate mediante la tecnologia SSL – Secure Sockets Layer.
5.6 È onere dell'Utente: (i) inserire tutti i dati necessari per il corretto funzionamento dello strumento
di pagamento
prescelto; (ii) mantenere aggiornate le informazioni di pagamento in vista dei successivi rinnovi (per
esempio,
aggiornando i dati della propria carta di pagamento scaduta in vista del pagamento dei successivi rinnovi
contrattuali).
Qualora per qualsiasi motivo il pagamento non andasse a buon fine, il Fornitore si riserva di sospendere
immediatamente
l'Abbonamento fino al buon fine dell'operazione di pagamento; trascorsi inutilmente 3 giorni senza che il
pagamento
abbia avuto esito positivo, è facoltà del Fornitore recedere dal contratto con effetti immediati.
Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.