9 Aprile
Trump prepara i dazi per l'Europa. Altro gong per l'Italia
Gli Stati Uniti stanno compilando la lista dei prodotti per un totale di 11 miliardi di dollari Tutto nasce dalla disputa tra Boeing e Airbus al WTO. Saranno colpiti beni importanti dell'export italiano, la bilancia commerciale per il nostro paese vale 31 miliardi di surplus. Libia, prezzo del petrolio al massimo da novembre. La battaglia di Tripoli. Si vota in Israele. A Palazzo Chigi è il giorno del Def
Che succede? In Italia si attende un documento inutile sul piano della politica reale, ma utile per vedere il primo crash landing del libro dei sogni del governo. Il Documento di economia e finanza serve a questo, vedere quanta dose di realismo ha cominciato a penetrare nella maggioranza. Tutto quello che c'era da dire prima lo abbiamo scritto, le chiacchiere dei partitanti sono soltanto una perdita di tempo, attendiamo il Consiglio dei ministri alle 16.30.
Sul fronte internazionale, si vota in Israele e la vittoria di Benjamin Netanyahu non è affatto scontata, il Likud resta il partito da battere, ma il voto è come lo ha descritto Haaretz in un articolo di David B. Green: in mezzo al campo ci sono le fazioni degli ebrei di destra e di sinistra, il pallone è quello della comunità araba d'Israele. Potrebbero essere loro il fattore decisivo, ma i sondaggi del voto dicono che la loro partecipazione sarà bassa. Le urne sono aperte.
La notizia fresca è quella dei dazi di Trump sull'Europa, per l'Italia è un campanello d'allarme ulteriore, altro che Via della Seta e export di arance. La Libia è invece il fronte caldo che si aggiornerà nelle prossime ore. C'è la guerra. Nel paese dove abbiamo il maggior interesse nazionale. Cominciamo il nostro giro di giostra.
01
I dazi di Trump sull'Europa
Il pacco sorpresa di Trump arriva puntuale nel momento in cui l'Unione europea è debole, una torre di babele che parla molte lingue e finora si è ritrovata unita paradossalmente su un solo punto: dare una lezione agli inglesi che hanno deciso lasciare il club. L'Europa unita nel punire l'affronto del Regno Unito ora deve fare i conti con qualcosa di inatteso: l'amministrazione americana sta per imporre dazi su 11 miliardi di dollari di prodotti europei in...
Che succede? In Italia si attende un documento inutile sul piano della politica reale, ma utile per vedere il primo crash landing del libro dei sogni del governo. Il Documento di economia e finanza serve a questo, vedere quanta dose di realismo ha cominciato a penetrare nella maggioranza. Tutto quello che c'era da dire prima lo abbiamo scritto, le chiacchiere dei partitanti sono soltanto una perdita di tempo, attendiamo il Consiglio dei ministri alle 16.30.
Sul fronte internazionale, si vota in Israele e la vittoria di Benjamin Netanyahu non è affatto scontata, il Likud resta il partito da battere, ma il voto è come lo ha descritto Haaretz in un articolo di David B. Green: in mezzo al campo ci sono le fazioni degli ebrei di destra e di sinistra, il pallone è quello della comunità araba d'Israele. Potrebbero essere loro il fattore decisivo, ma i sondaggi del voto dicono che la loro partecipazione sarà bassa. Le urne sono aperte.
La notizia fresca è quella dei dazi di Trump sull'Europa, per l'Italia è un campanello d'allarme ulteriore, altro che Via della Seta e export di arance. La Libia è invece il fronte caldo che si aggiornerà nelle prossime ore. C'è la guerra. Nel paese dove abbiamo il maggior interesse nazionale. Cominciamo il nostro giro di giostra.
01
I dazi di Trump sull'Europa
Il pacco sorpresa di Trump arriva puntuale nel momento in cui l'Unione europea è debole, una torre di babele che parla molte lingue e finora si è ritrovata unita paradossalmente su un solo punto: dare una lezione agli inglesi che hanno deciso lasciare il club. L'Europa unita nel punire l'affronto del Regno Unito ora deve fare i conti con qualcosa di inatteso: l'amministrazione americana sta per imporre dazi su 11 miliardi di dollari di prodotti europei in vari settori. D'altronde, con questa bilancia commerciale la strategia degli Stati Uniti è quella del tentativo del riequilibrio:
La mossa è un colpo di clava micidiale: si vota a maggio per il Parlamento di Strasburgo e la procedura della Brexit è ancora aperta. Washington ha scelto un momento di caos e incertezza. La decisione era nell'aria da tempo, l'innesco è arrivato con lo stallo della causa aperta al WTO (l'Organizzazione del commercio mondiale) tra Boeing e Airbus, i due titani dell'aviazione. Gli Stati Uniti accusano (il fatto è vero) l'Europa di girare a Airbus aiuti pubblici che minano le regole del commercio mondiale, la Casa Bianca chiede la fine della pratica scorretta, ma la causa va avanti da 14 anni e alla fine... l'amminitrazione Trump ha deciso di passare alle vie di fatto. La lista di beni sui quali verranno imposti i dazi non è ancora nota, ma si sa che saranno di due tipi: una parte verrà applicata all'industria dell'aviazione e in particolare ai quattro paesi azionisti di Airbus (Francia, Regno Unito, Germania e Spagna); un'altra parte riguarda prodotti di largo consumo e qui l'elenco è destinato a impattare anche sull'export di prodotti italiani, ci saranno nella lista della spesa off limits di Trump i formaggi (in particolare il pecorino), l'olio d'oliva, la frutta fresca, il prosciutto e naturalmente il vino.
La bilancia commerciale italiana con gli Stati Uniti vanta un surplus di oltre 31 miliardi di dollari nel 2018, dati del Census Bureau
Mentre Di Maio esporta le arance in Cina, ecco il conto, la vera partita che pensiamo di giocare facendo i furbi con Pechino. Complimenti.
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Facciamo un giro rapido in zona Brexit. Due donne protagoniste.
02
Brexit. Yvette batte Theresa
Yvette Cooper batte Theresa May. Westminster ha approvato il disegno di legge che rinvia l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea e impedisce una Brexit senza accordo con Bruxelles. Il provvedimento era stato proposto dalla laburista Yvette Cooper. La partita di Downing Street ha una serie di limitazioni sempre più grandi, ma d'altronde se si passa per una proposta condivisa da Conservatori e Laburisti, alla fine è il Parlamento che predomina rispetto all'esecutivo. Martedì la Camera dei Comuni discuterà la proroga della Brexit, la premier Theresa May vuole fissare la data per il 30 giugno. Taccuino aperto e God Save The Queen.
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Torniamo in America, c'è un arroventato ping pong tra Washington e Teheran.
03
Stati Uniti-Iran. Pasdaran terroristi? Allora anche il Centcom
I Guardiani della rivoluzione iraniana (noti come pasdaran) sono stati inseriti dagli Stati Uniti nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere. Trump ha dichiarato che questo è un passo “senza precedenti” da parte del dipartimento di Stato. E in effetti lo è, perché è la prima volta che un’organizzazione governativa viene inserita nella lista. "Questo passo senza precedenti, compiuto dal dipartimento di Stato, riconosce la realtà che l'Iran non è solo uno Stato sponsor del terrorismo, ma che il corpo dei Guardiani della rivoluzione partecipa attivamente, finanzia e promuove il terrorismo come strumento di governo", ha dichiarato Trump. Sul sito della Casa Bianca punto per punto l'amministrazione spiega la decisione, secondo Trump i pasdaran sono "il principale mezzo del governo iraniano per dirigere e attuare la propria campagna terroristica globale".
La risposta di Teheran è stata immediata. Il ministero degli Esteri iraniano ha proposto considerare il Comando centrale delle Forze armate degli Stati Uniti (Centcom) come un'organizzazione terroristica, la notizia è stata data dal ministero degli Esteri di Teheran guidato dal "moderato" Mohammad Javad Zarif che ha inviato una lettera al Presidente Rouhani.
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Sì, viviamo tempi interessanti. Forse troppo. E ancora non abbiamo fatto un salto in Libia, un paese in mano a tribù, gang di criminali, generali gheddafiani poi anti-gheddafiani e ora aspiranti capi di Stato, la Libia è la Woodstock della guerra fai da te.
04
Libia, impatto sul petrolio
La quotazione del petrolio è schizzata ai massimi da novembre, il Brent è sopra i 71 dollari al barile, effetto Libia:
Siamo ai prezzi massimi degli ultimi cinque mesi.
05
Macron: non c'è soluzione militare
La Francia è sotto pressione per il ruolo in Libia, i media di Tripoli vicini al premier Sarraj parlano esplicitamente di un appoggio dei servizi segreti di Parigi a Haftar, l'ambasciatrice francese a Tripoli ieri ha smentito, durante il vertice europeo dei ministri degli Esteri in Lussemburgo il Regno Unito ha fatto pressioni sulla Francia, deve condannare apertamente Haftar. Così ieri il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso "profonda preoccupazione" per i combattimenti in Libia e ha ricordato che "non c'è soluzione militare al conflitto". Nei giorni scorsi Macron ha parlato al telefono con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, il premier libico Fayez Sarraj, e il maresciallo Khalifa Haftar.
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Cosa sta succedendo a Tripoli? Sarà un'altra giornata di battaglia. Facciamo il recap dello scenario libico.
06
La battaglia di Tripoli
Situazione sul campo, questa è la mappa libica con il teatro di guerra:
Le zone rosse sono controllate da Haftar, quelle verdi sono sotto il controllo di Tripoli che, come vedete, si ritrova sotto assedio. Nel dettaglio, ecco la situazione nell'area costiera della Tripolitania:
Quello che segue è il riepilogo dei fatti fino alle 8 di stamattina.
Aeroporto di Tripoli bombardato. Le forze di Haftar hanno bombardato ieri l'aeroporto internazionale di Mitiga, l'unico scalo aereo civile che serve la capitale Tripoli. Lo scalo è stato chiuso e stamattina riaperto. La pista per il decollo degli aerei militari è stata colpita da due missili lanciati da un cacciabombardiere MiG 21, un aereo di fabbricazione russa. Ecco l'immagine:
Questo è il video sull'attacco del MiG 21 all'aeroporto:
Vulcano di rabbia. L'operazione del governo di Tripoli, "Vulcano di rabbia", è in corso e il quadro è quello di una forte resistenza delle milizie e un arretramento dell'esercito di Haftar che ha subito la perdita di uomini e carri. Sul profilo Twitter di Abdulkader Assad, un cronista del Libya Observer, le foto dei carri di Haftar finiti nelle mani dell'esercito di Tripoli:
Morti. Dall'inizio dell'offensiva, secondo il ministero della Sanità, almeno 32 persone sono state uccise e altre 50 ferite. La situazione sul campo è caotica.
Prigionieri. Sono 34 i combattenti dell'esercito di Haftar che si sono arresi alle forze del Governo di accordo nazionale di Tripoli.I combattenti del premier Sarraj hanno preso di possesso anche di diversi blindati. "Molti erano senza carburante, segno che i rifornimenti non arrivano e che le milizie di Haftar sono state abbandonate", scrive il comando di Tripoli.
Aerei. I caccia dell’aviazione libica di Tripoli ieri hanno bombardato e distrutto un aereo atterrato nella base a sud di Zuara, proveniente da Bengasi e carico di munizioni per l'esercito di Haftar.
Sfollati. Oltre 2.200 persone hanno lasciato le proprie abitazioni a causa dei combattimenti attorno a Tripoli. La fonte è la missione Onu in Libia.
Isis uccide. Le gang di criminali fanno quello che vogliono, la Libia è terra di nessuno. Un gruppo di uomini armati dell'Isis la notte scorsa ha assaltato il villaggio Al Fuqaha, nel distretto di Giofra nella Libia centrale. I criminali hanno assassinato, mentre dormiva a casa sua, il presidente del Consiglio locale del villaggio.
Stati Uniti. Dopo aver ordinato il ritiro del contingente militare di base a Tripoli, gli Stati Uniti hanno chiesto l'interruzione immediata dell'offensiva di Haftar. Lo ha chiesto il segretario di Stato, Mike Pompeo. Tutto bene, ma se lasci il campo la tua credibilità è pari a zero.
Francia. A Parigi dicono di non essere "stati informati in anticipo dell'avanzata di Khalifa Haftar su Tripoli". Via Reuters e Al Jazeera dicono anche che "la Francia non ha un esercito segreto in Libia" e naturalmente che "Fayez al Sarraj dovrebbe restare un attore chiave e cercare di concludere i negoziati per il processo di pace". Nessuno crede a quello che dice la Francia, ci sarà un perché.
I media libici accusano Parigi. Il Libya Observer riporta la notizia data dal canale televisivo Ahrar dove si racconta che la Francia "ha inviato esperti militari a Gharyan, con l'incarico di coordinare l'assalto a Tripoli".
Gharyan, a cento chilometri dalla capitale libica, è stata la prima città toccata dalla campagna di Haftar verso Tripoli.
La Francia: sosteniamo Sarraj. L'ambasciatrice francese a Tripoli, Beatrice Dulhan, ha incontrato il ministro dell'Interno libico, Fathi Bashaga, e ha assicurato che "la Francia sostiene il governo di accordo nazionale e non ha alcuna agenda segreta".
Migranti. L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha interrotto tutte le sue attività a Tripoli.
Lega Araba. Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit e Aguila Saleh, presidente della Camera dei rappresentanti di Tobruk, si sono incontrati al Cairo per discutere della Libia.
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Cambiamo quadrante, andiamo nel Pacifico. Che pacifico non è.
07
Shinzo Abe e Kim jong-un non vanno d'accordo
Shinzo Abe e Kim jong-un non vanno d'accordo. Seoul e Pyongyang sono più vicine, ma tra Giappone e Corea del Nord la ruggine è tanta e i giapponesi diffidano delle aperture di Kim. C'è una lunga stagione di rapimenti di cittadini giapponesi da parte della Corea del Nord che non si cancella facilmente. Così il Giappone ha deciso di prorogare per due anni le sanzioni bilaterali imposte alla Corea del Nord nel 2017. “Abbiamo valutato la linea più efficace sulla base di una valutazione d’insieme di queste situazioni”, ha spiegato il segretario capo di Gabinetto giapponese, Yoshihide Suga (un personaggio da tenere d'occhio, per molti sarà il successore di Shinzo Abe). Dal 2006 qualsiasi nave che abbia fatto tappa in Corea del Nord ha il divieto d'attracco in Giappone. La linea di Tokyo è chiara: prima si risolve il problema dei rapimenti, poi si tratta tutto il resto.
***
Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Con due libri, un corso di base per conquistare il potere.
08
Corso di geografia e golpe
Volete conquistare il potere? Se non conoscete la geografia e la tecnica del colpo di Stato, meglio lasciar perdere. Se proprio non potete fare a meno dell'avventura, ecco due libri per aiutarvi nell'impresa da conducator.
Why Geography Matters di Harm de Blij è un libro indispensabile per capire la contemporaneità, sono le basi per afferrare i principi del gioco geopolitico, quello che davvero conta. Tecnica del colpo di Stato, è un classico, un libro maledetto e proibito (soprattutto dai dittatori) e il primo grande successo internazionale di Malaparte. Uscì per la prima volta nel 1931 in Francia, è il ritratto dei totalitarismi. Scrittura sulfurea, stupefacente proiezione sul presente. La giornata comincia con la benzina giusta, a più tardi. E occhio al golpe del vicino.
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7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.