4 Novembre

Tulliani arrestato a Dubai. Storia di una querela a vuoto

Giancarlo Tulliani è in attesa di essere estradato in Italia. Domani l'udienza. È accusato di riciclaggio. Quando raccontammo che la sua permanenza a Montecarlo era in bilico, querelò. Ecco la storia.

Giancarlo Tulliani, il fratello di Elisabetta Tulliani, cognato di Gianfranco Fini, è stato arrestato a Dubai ed è in attesa di essere estradato in Italia. Su Tulliani pendeva un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura italiana che indaga sui rapporti tra la famiglia Tulliani e il "re delle slot machine", Francesco Corallo.  L'estradizione non è automatica, bisogna attendere la convalida (domani) e come al solito ci sono le cose all'italiana a rendere la faccenda tutt'altro che scontata: il trattato di cooperazione giudizaria tra l'Italia e Dubai infatti non è stato ancora ratificato dal nostro Parlamento.  L'inchiesta sul giro dei soldi di Corallo è stata chiusa qualche giorno fa, gli atti sono stati notificati alle parti e ora si attende la decisione sui rinvii a giudizio. Vedremo come andrà a finire, basta avere pazienza e ogni casella del puzzle torna sempre al suo posto. 

Il titolare di List conosce bene la storia di Tulliani. All'epoca dirigevo Il Tempo, la storia della casa di Montecarlo ereditata da Alleanza nazionale e poi transitata a Tulliani attraverso una serie di società off-shore sui Caraibi era per noi un fatto enorme. Ci davamo dentro con il giornalismo d'inchiesta, com'era più che logico, e il Tulliani di Montecarlo aveva tutta l'attenzione che meritava per le sue imprese.

Il futuro latitante non la prese benissimo e mi querelò insieme a Camilla Conti, autrice di un articolo che - rileggo l'atto di citazione di allora - conteneva "affermazioni ed illazioni altamente lesive dell'onore, della reputazione, e del decoro professionale del signor Giancarlo Tulliani, la cui personalità viene gratuitamente svilita e offesa". 

Camilla Conti è una supercronista che ho avuto la fortuna di avere tra i miei collaboratori - oggi lavora al Giornale - una con le fonti sempre "tripla A" che non sbaglia mai un colpo.  Che cosa aveva mai scritto di così grave...


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