5 Dicembre

Tutti vogliono tutto. L'era della sfiducia

La protesta dei gilet gialli in Francia dimostra come una piccola scintilla possa diventare un vasto incendio sociale. La crisi dei sistemi liberali è innescata da un cittadino desiderante che vuole tutto e subito e si sente tradito dalle riforme mancate. Un'indagine di Lorenzo Castellani sul buio della democrazia

di Lorenzo Castellani

Quella dei gilet gialli in Francia è una protesta senza volto. Si è incendiata sull’aumento dell’accise della benzina e per tre fine settimana ha assediato i governanti francesi. Inizialmente considerata la rivolta dei provinciali che usano ancora l’auto per spostarsi si è poi evoluta in una forma di malessere diffuso, pronto ad esplodere con violenza. Si è scritto molto sui gilet gialli, ma ancora poco si è capito tra chi denuncia infiltrati, chi bolla come atteggiamento fascista l’intera manifestazione e chi considera il ministro dell’Interno francese un assoluto incapace nella gestione degli eventi.

La portata e la durezza del fenomeno sono talmente ampie e spontanee che i particolari rischiano di essere trascurabili in questa fase. Sarà la storia di domani ad approfondire i fatti di oggi. Ciò non toglie che la protesta è inquietante, un buio oscuro e insondabile delle democrazie liberali. Non è una rivolta fiscale, la tassa sul carburante è solo l’innesco di un moto più profondo, di una massa che ha maturato le sue spine contro il potere ufficiale, pronta a scagliarle alla prima occasione. E l’occasione, quando c’è di mezzo la politica, si trova sempre. Le rivendicazioni dei manifestanti fanno sorridere: pensione a sessant’anni, salario minimo e massimo, democrazia diretta, abolizione del Senato, niente tasse sull’energia, sono solo alcune delle vaste proposte dei gilet gialli. Dentro c’è tutto ed il suo contrario, dal libertarismo sulle tasse all’antipolitica, passando per un’ampia espansione dello Stato sociale. Non c’è alcuna coerenza ideologica in queste richieste ma ci sono tutti i sintomi della patologia che affligge i nostri sistemi politici.

Non esiste più una differenza tra chi vuole più o meno Stato, più o meno mercato, cioè differenze che erano maggiormente marcate fino agli Novanta. La post-ideologia ha determinato che tutti vogliono tutto. Oggi l’individuo democratico pretende...


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