26 Gennaio

Un mercoledì senza leoni

Romanzo Quirinale. Il centrodestra propone la terna, il centrosinistra la respinge. I liberali in Italia sono pochi e non hanno né fortuna né casa. Così il giro del Colle torna al punto di partenza, chi resta in pista? Casini e Draghi. Storia di una corsa pazza che va per eliminazione, si vince per stanchezza, mentre il voto è ancora scheda bianca

Riepilogo delle puntate precedenti: un anno fa il governo di Mario Draghi nasce in uno stato d’eccezione per sostituire un esecutivo fallimentare guidato da Giuseppe Conte e sorretto dall’alleanza tra Cinque Stelle e Partito democratico. 

Battezzato dal presidente Sergio Mattarella, nasce un esecutivo pandemico che ha il compito di avviare la campagna di vaccinazione di massa e mettere le basi per il varo del Recovery Plan. I due obiettivi minimi vengono raggiunti in meno di un anno, centrato il target si apre una fase politica nuova che coincide con la scadenza del settennato di Mattarella e l’elezione del presidente della Repubblica. 

Qui accade l’imprevisto: Draghi si candida alla presidenza della Repubblica, la figura indispensabile del governo improvvisamente decide che quel posto non gli va più bene e che in fondo quel lavoro così delicato - il presidente del Consiglio - d’ora in poi potrà farlo chiunque. Nessuno ci crede, ma Draghi ha deciso di chiudere quella stagione per ragioni che non ha mai spiegato. C’è il suo desiderio di andare al Quirinale, manca completamente il suo racconto del perché e del che cosa voglia fare alla presidenza della Repubblica. Probabilmente egli considera il governo troppo debole (e lo è), la situazione politica magmatica (e lo è), lo scenario economico di crisi (e lo è in una dimensione nuova e feroce), questa maggioranza già in campagna elettorale (e lo è).

Così parte il progetto Quirinale di Draghi. Decolla in maniera scomposta, per ora resta a mezz’aria con poco carburante e senza possibilità di un atterraggio sicuro. Ma il destino potrebbe regalare a Draghi l’exit strategy, la sua storia non manca di inattese occasioni. 

Nel frattempo i partiti dichiarano tutti, nessuno escluso, che lo stesso Draghi deve restare a Palazzo Chigi, che per il Quirinale serve un candidato di “alto...


List è a portata di Tap

List ora è disponibile su App Store e Google Play

  • Scarica l'app da Apple Store
  • Scarica l'app da Google Play