17 Aprile
Un ordine sbagliato e un golpetto rosa
La politica italiana è una lotta di potere da commedia: Salvini avvisa il Capo di Stato Maggiore e non fa una mossa intelligente, dentro Forza Italia si grida al golpe contro Berlusconi per la candidatura (presunta) di Mara Carfagna alle europee
Che succede? La cattedrale di Notre Dame sarà di nuovo splendida nel giro di cinque anni, in 24 ore l'élite francese ha messo a disposizione 700 milioni di euro per ricostruirla. Sono note utili per imparare ad essere una nazione e non sovranisti immaginari.
Si vota in Indonesia, il paese con il più grande numero di musulmani del mondo. Stanno andando alle urne in 193 milioni. I due sfidanti sono l'attuale presidente Joko Widodo, in corsa per il secondo mandato, e l'ex generale Prabowo Subianto, ex genero del dittatore Suharto. L'islamismo dei due candidati ha dominato il dibattito.
Il Russiagate tornerà alla grande domani, verrà rivelato il contenuto del rapporto di Robert Mueller. Ci sarà da divertirsi, la politica americana è concentrata su questo tema e la campagna presidenziale del 2020 è già partita.
Trump nel frattempo ha messo il veto su una risoluzione bipartisan approvata dal Congresso americano lo scorso 13 marzo per porre fine al sostegno Usa ai sauditi nello Yemen. L'Arabia Saudita a Washington non si tocca, è il pezzo pregiato (e pericoloso) della scacchiera americana in Medio Oriente.
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Che facciamo? A Wall Street è tempo di trimestrali, facciamo una passeggiata tra hi-tech e fabbrica dell'immaginario.
01
Tech e immaginario. Apple e Qualcomm, Netflix e Ibm
Sul fronte del business la notizia più importante riguarda la fine della disputa legale sui brevetti tra Apple e Qualcomm. Fine del conflitto, basta tempo perso in tribunale a farsi la guerra, si torna tutti a fare soldi. Nel campo dell'industria dell'immaginario Netflix cresce ancora, ma più lentamente negli Stati Uniti (crescita dei nuovi abbonati a quota 9.6 milioni, ma solo 1.7 milioni nel mercato domestico americano), sta affrontando la concorrenza dei titani di Hollywood (prima o poi anche i dinosauri si svegliano), deve per forza marciare sul mercato internazionale, il tema non è solo la quantità di abbonati, ma...
Che succede? La cattedrale di Notre Dame sarà di nuovo splendida nel giro di cinque anni, in 24 ore l'élite francese ha messo a disposizione 700 milioni di euro per ricostruirla. Sono note utili per imparare ad essere una nazione e non sovranisti immaginari.
Si vota in Indonesia, il paese con il più grande numero di musulmani del mondo. Stanno andando alle urne in 193 milioni. I due sfidanti sono l'attuale presidente Joko Widodo, in corsa per il secondo mandato, e l'ex generale Prabowo Subianto, ex genero del dittatore Suharto. L'islamismo dei due candidati ha dominato il dibattito.
Il Russiagate tornerà alla grande domani, verrà rivelato il contenuto del rapporto di Robert Mueller. Ci sarà da divertirsi, la politica americana è concentrata su questo tema e la campagna presidenziale del 2020 è già partita.
Trump nel frattempo ha messo il veto su una risoluzione bipartisan approvata dal Congresso americano lo scorso 13 marzo per porre fine al sostegno Usa ai sauditi nello Yemen. L'Arabia Saudita a Washington non si tocca, è il pezzo pregiato (e pericoloso) della scacchiera americana in Medio Oriente.
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Che facciamo? A Wall Street è tempo di trimestrali, facciamo una passeggiata tra hi-tech e fabbrica dell'immaginario.
01
Tech e immaginario. Apple e Qualcomm, Netflix e Ibm
Sul fronte del business la notizia più importante riguarda la fine della disputa legale sui brevetti tra Apple e Qualcomm. Fine del conflitto, basta tempo perso in tribunale a farsi la guerra, si torna tutti a fare soldi. Nel campo dell'industria dell'immaginario Netflix cresce ancora, ma più lentamente negli Stati Uniti (crescita dei nuovi abbonati a quota 9.6 milioni, ma solo 1.7 milioni nel mercato domestico americano), sta affrontando la concorrenza dei titani di Hollywood (prima o poi anche i dinosauri si svegliano), deve per forza marciare sul mercato internazionale, il tema non è solo la quantità di abbonati, ma la rapidità della crescita. Sul nostro radar delle trimestrali di Wall Street c'era anche Ibm, il gigante dei computer: per il terzo trimestre consecutivo è in perdita, la smaterializzazione del settore dell'informatica è un fatto, non a caso Ibm sta riorientando l'azienda sul cloud computing, i servizi e l'intelligenza artificiale. Il futuro è qua. Poi, come sempre, non bisogna sottovalutare i dinosauri, possono sempre trasformarsi in velociraptor.
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Queste sono le cose che contano. Poi, in un universo parallelo, remoto, accadono cose ai confini della realtà. Come diceva Flaiano, la situazione è grave, ma non seria. Facciamo un giro in Italia.
02
Salvini e la Difesa. Segni di renzizzazione
Matteo Salvini ha inviato una circolare sui porti chiusi e il conflitto libico. È propaganda elettorale, ma il documento è stato inviato anche al Capo di Stato Maggiore della Difesa e qui il ministro dell'Interno ha commesso un doppio errore: di forma (non è il suo ministero), di sostanza (non è il capo delle Forze Armate) e politico (ha rivelato che si sente premier e al di sopra di tutto e tutti). Elisabetta Trenta non l'ha presa bene, si capisce, è il ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore, Enzo Vecciarelli, non credeva ai suoi occhi e al Quirinale cominciano a guardare a Salvini come un soggetto che tende al dispotismo. Sul piano politico è un'altra frattura con i Cinque Stelle.
Quella di Salvini non è una mossa intelligente, avevamo già sottolineato in passato che la mancanza di moderazione sul caso delle navi Diciotti e Sea Watch avrebbe portato guai (che sono regolarmente arrivati e come abbiamo visto sono un problema giudiziario e politico serio). Ora il soggetto che mostra un debole per le sfilate in divisa pretende di dare disposizioni alla Difesa. Troppo. Si chiama tentazione (e a questo punto tendenza) di concentrare il potere. Quando questo accade - è la naturale tendenza del potere a farsi dispotico - non incontra argini e sguazza nell'equivoco formale e normativo, emerge in un problema di equilibrio tra poteri e partiti. Prima ancora si trasforma - e lo stiamo vedendo - in tracimazione politica dell'Io, di solito finisce male. La "renzizzazione" di Salvini sta andando avanti.
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La turbolenza politica c'è, quella giudiziaria non è mai svanita ed è attiva in tutti i settori, colpisce a turno tutti i partiti. I Dem sono in piena seduta psico-giudiziaria.
03
Zingaretti e le dimissioni della Marini
Lo psicodramma del Partito democratico s'impenna: Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, si è dimessa. Le intercettazioni non sono una sentenza, e qui siamo garantisti e vogliamo vedere il verdetto dei processi, ma quello che abbiamo letto in questi giorni sulla sanità umbra in ogni caso aveva bisogno di una decisione politica. La Marini si è difesa, si è dichiarata estranea ai maneggi sui concorsi negli ospedali, ha accusato il partito dicendo che è "malato di giustizialismo" e chi vivrà vedrà. Ha anche aggiunto un dettaglio che dettaglio non è: ha detto che le dimissioni non le sono state chieste da segretario del Pd, Nicola Zingaretti. E in effetti questo, almeno pubblicamente, non è accaduto. Non con decisione, non con tono fermo, sempre con estenuanti ghirigori che fanno apparire il Pd un oggetto misterioso. Così Zingaretti ieri ha detto che "c'è chi vorrebbe più severità per quanto accade in Umbria e chi rimprovera troppa severità sul caso Marino. Bisogna stare attenti a non confondere una inchiesta con una sentenza. Il Partito democratico sta combattendo per la sua ricostruzione senza scheletri nell'armadio. Ci siamo rimessi in piedi e non abbiamo alcuna voglia di rimetterci in ginocchio". Il segretario del Pd sembra "Sor Tentenna". Senza chiarezza, in ginocchio si resta.
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Sì, nel Pd vivono tempi interessanti. Forse troppo. Anche in Forza Italia, chi l'avrebbe mai detto.
04
Silvio's Comedy. Il golpetto rosa della Carfagna
Il barometro su Forza Italia indica tempesta. Nel vuoto. Il grande tema interno è la presunta candidatura di Mara Carfagna (qui sopra, nella foto Ansa) alle elezioni europee al Sud. Cose grosse, si capisce. Lei dieci minuti dopo aver letto una nota azzurrina di tali Occhiuto e Russo si dichiara entusiasticamente disponibile a candidarsi per Strasburgo, molti deputati e senatori salutano con un'ovazione la scelta, ma a un certo punto s'agita una parola: "golpe". La mossa della Carfagna sarebbe un tentativo di scalare la leadership del partito. Prendiamo il taccuino, facciamo ordine:
1. Quella di Berlusconi è una leadership carismatica. Inizia e finisce con lui, non c'è e non ci sarà alcuna successione;
2. È vero che la Carfagna punta da sempre al ruolo di coordinatrice. Non lo ha avuto ieri e difficilmente lo avrà domani, anche perché è difficile coordinare un partito che non esiste nella forma partito;
3. Se si candida la Carfagna, allora devono correre per Strasburgo altri nomi di peso di Forza Italia, servono a riequilibrare le liste e impedirle di poter rivendicare domani un successo personale da spendere negli organigrammi azzurri.
4. Le elezioni europee per Forza Italia sono importanti solo per la conta interna, non è un tema di "successione", la parola giusta è "spoliazione" di quel che resterà.
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Qualcosa che conta davvero? La produzione cinese, è una notizia che potrebbe essere positiva per l'Italia. E non sono le arance di Di Maio.
05
La Cina va, c'è speranza perfino per l'Italia
C'è un gigante. E c'è Lilliput. Il titano è la Cina e l'essere più piccolo è l'Italia. La Cina è cresciuta del 6,4 per cento nel primo trimestre di quest'anno, è un buon dato, è migliore del previsto, fa ben sperare per la seconda parte del 2019. La produzione industriale di Pechino è robusta, glio obiettivi di crescita di Pechino sono rispettati. Per l'Italia tutti i dati di scenario sono a questo punto molto importanti per centrare almeno lo zerovirgoladue di crescita stampato sul documento di economia e finanza. Le audizioni in corso in Parlamento sul Def non sono positive, l'Italia è esposta agli shock geopolitici e finanziari, i conti ballano il fox trot.
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Recessione? Non è aria, ci sarà ancora crescita. Occhio a quello che dice uno che conosce il mercato come le sue tasche, Larry Fink, numero di uno di Blackrock: "Per i mercati azionari globali prevedo rischi al rialzo non al ribasso. C'è troppo pessimismo globale. La gente investe troppo poco. Ci sono ancora un sacco di soldi fermi e penso che gli investitori torneranno a puntare in Borsa". Se torna la Bonanza e parte la Fiesta, nessuno poi ha voglia di spegnere la luce e mandare tutti a casa. I fili si stanno riannodando, vedremo preso se il mercato prende la rincorsa.
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Come vanno le cose sul teatro di guerra libico? Ecco il bollettino.
06
La battaglia di Tripoli
Tripoli è sotto bombardamento dell'artiglieria e lanci di missili. I morti sono almeno quattro. Haftar ha lanciato una contro offensiva dopo aver subito una serie di sconfitte e arretramenti. Sette esplosioni hanno toccato il distretto di Abu Slim, il portavoce delle forze di Haftar, Ahmed al-Mismari, ha dichiarato: "Le nostre unità occupano adesso nuove posizioni nel perimetro della capitale Tripoli e avanzano verso altre posizioni".
I morti finora sarebbero 174, i feriti 758, secondo i dati dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Gli sfollati secondo l'Unicef sono già 20.000, compresi 7.300 bambini.
Questa è la terza guerra in Libia dopo quella del 2011 che condusse alla caduta del colonnello Gheddafi e gli scontri del 2014.
Novità sul piano diplomatico? Stallo totale. L'Italia ha dalla sua parte il Qatar (che è isolato in Medio Oriente) e dovrebbe agganciare la Turchia, ma i rapporti con il governo di Ankara non sono buoni a causa delle dichiarazioni di Salvini e del caso sul genocidio degli armeni. Sintesi: siamo soli. La pace può arrivare solo se francesi e americani decidono di fermare Haftar di fronte alla porta dell'ufficio del premier di Tripoli, Fayez Al Sarraj.
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Dettaglio dove s'annida il diavolo: le guardie tunisine alla frontiera con la Libia hanno sequestrato armi e munizioni in due distinti episodi, via mare e via terra. In entrambi i casi erano presenti dei soggetti francesi muniti di passaporto diplomatico di Parigi. Via mare, due imbarcazioni, inseguite e fermate al largo di Djerba dalla marina tunisina. Via terra, al varco di Ras Jedir, dove 13 francesi con lasciapassare diplomatico sono stati fermati.
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Come chiudiamo questo numero di List? Andiamo nello spazio, tra un po'.
07
Missione di rifornimento
Oggi il razzo Antares della Northrop Grumman decollerà da Wallops, in Virginia, alle 4.46 del pomeriggio (ora di Washington) con la navicella-cargo Cygnus verso la Stazione spaziale internazionale. Rifornimento di materiali vari, non si vive d'aria nello spazio.
Diretta sulla web tv della Nasa. Three, two, one... È sempre affascinante il decollo di un razzo. Ok, stiamo con i piedi per terra. Se vi arriva sulla scrivania un ordine di servizio per andare di guardia a casa del vicino che non vi fa dormire con il suo tosaerba, tranquilli, buttate tutto. È un messaggio di Salvini, sta giocando sulla culla, in divisa, scrive cablogrammi per le forze armate degli Stati Uniti. Buona giornata.
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6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.