8 Maggio

Una crisi radioattiva

L'Iran a un anno esatto dal ritiro degli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare annuncia un nuovo piano per l'arricchimento di uranio. La Casa Bianca aspetta altre mosse da Teheran (e manda una portaerei nel Golfo). Chi ha vinto e chi ha perso davvero nel caso Siri? Roma, Virginia Raggi contestata per la casa ai rom, Di Maio irritato con la sindaca, ma c'è un clima intollerabile

Che succede? I prigionieri liberi, Di Maio e Salvini, continuano la loro perigliosa navigazione a Palazzo Chigi. La sceneggiatura che avevamo ipotizzato su List è stata confermata dai fatti di stamattina, i cinque deterrenti che impediscono (per ora) la rottura del patto di governo sono entrati tutti in azione. La crisi politica c'è, quella formale che conduce alle elezioni anticipate no. Attenzione ai fatti di Roma, Casal Bruciato, la storia della casa alla famiglia rom e la violenta contestazione a Virginia Raggi, sono fatti gravi e la sindaca ha ricordato a tutti che bisogna rispettare la legge. E ha ragione. La notizia più importante del giorno viene dall'Iran: Teheran ha annunciato che non rispetterà più parti dell'accordo sulla non proliferazione nucleare. Riprende la corsa degli Ayatollah alla Bomba.

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L'Iran e la Bomba

La decisione di non dare più seguito a tutti gli impegni dell'accordo del 2015 sul nucleare (il 5+1 sottoscritto da Stati Uniti, Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna e Germania) era nell'aria, la tensione con gli Stati Uniti è crescente. Il ministro degli Esteri  Mohammad Javad Zarif in visita a Mosca oggi ha spiegato che "la Repubblica islamica ha ritenuto opportuno mettere fine ad alcuni dei suoi impegni e misure che ha volontariamente adottato". Traduzione: l'Iran riprenderà ad arricchire l'uranio al di sopra dei limiti stabiliti dall'accordo.  

Notare la sede dell'annuncio, Mosca, cioè il principale antagonista (insieme alla Cina, con cui i russi votano in tandem nel Consiglio di sicurezza dell'Onu) degli Stati Uniti. Importante anche la tecnica adottata per mettere pressione sulla comunità internazionale senza però "rompere" con tutti i soggetti che servono: l'Iran non esce dall'accordo, semplicemente ne fa un oggetto à la carte, alcune parti le rispetta, altre no. E infatti il ministro Zarif precisa con puntiglio che il suo paese  "non uscirà" dall'accordo (Jcpoa) ma ha "questo...


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