14 Marzo
Una guerra di spie, ma fredda no
Londra espelle 23 diplomatici russi dopo l'avvelenamento con il gas nervino dell'ex spia russa a Londra. A Washington Trump affida la politica estera al direttore della Cia. È tempo di militari e spie, ma non di Guerra Fredda. Il diario del titolare di List.
La grande guerra delle spie è in corso. Non si è mai fermata, ma stavolta è visibile anche all'uomo della strada. A mezzanotte è scaduto l'ultimatum di Londra che chiedeva spiegazioni alla Russia sull'avvelenamento con il gas nervino dell'ex spia russa Sergei Skripal, un doppio giochista. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha fatto sapere stamattina che "Mosca non accetta accuse infondate che non sono basate sulle prove e non accetta il linguaggio dell'ultimatum. Speriamo che il buon senso prevalga". Finora di prove non ne sono state esibite, ma Londra ha l'appoggio di Washington e il rischio concreto è che a Downing Street decidano per l'applicazione di sanzioni a media russi sul suolo britannico. Per ora siamo all'espulsione di 23 diplomatici russi e alla decisione di non spedire la famiglia dei Reali ai mondiali. Quest'ultima decisione deve aver scosso parecchio un tipo delicato come Putin.
L'avvelenamento a Londra con il gas nervino di Skripal ha riaperto la grande guerra da sempre in corso tra i servizi segreti inglesi e quelli russi, siamo dentro una consolidata tradizione - anche romanzesca - che si incastona in uno scenario di tensioni geopolitiche crescenti. All'amministrazione Trump fa comodo sul piano politico schierarsi in questo momento contro la Russia mentre il procuratore speciale Mueller indaga sulle presunte collusioni del team di Trump durante la campagna presidenziale (per ora molto fumo e ben poco arrosto, ma è pur sempre un dossier che scotta sul piano politico), l'Europa a trazione tedesca ha sempre aperto il dossier Ucraina, ma deve stare attenta a non compromettere del tutto il business con Mosca e le forniture di energia. In ogni caso, stamattina il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha detto di essere pronto a portare il dossier sul tavolo dei capi di Stato dell'Unione, mentre le Nazioni Unite oggi alle 20.00 ora italiana riuniranno il Consiglio di Sicurezza....
La grande guerra delle spie è in corso. Non si è mai fermata, ma stavolta è visibile anche all'uomo della strada. A mezzanotte è scaduto l'ultimatum di Londra che chiedeva spiegazioni alla Russia sull'avvelenamento con il gas nervino dell'ex spia russa Sergei Skripal, un doppio giochista. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha fatto sapere stamattina che "Mosca non accetta accuse infondate che non sono basate sulle prove e non accetta il linguaggio dell'ultimatum. Speriamo che il buon senso prevalga". Finora di prove non ne sono state esibite, ma Londra ha l'appoggio di Washington e il rischio concreto è che a Downing Street decidano per l'applicazione di sanzioni a media russi sul suolo britannico. Per ora siamo all'espulsione di 23 diplomatici russi e alla decisione di non spedire la famiglia dei Reali ai mondiali. Quest'ultima decisione deve aver scosso parecchio un tipo delicato come Putin.
L'avvelenamento a Londra con il gas nervino di Skripal ha riaperto la grande guerra da sempre in corso tra i servizi segreti inglesi e quelli russi, siamo dentro una consolidata tradizione - anche romanzesca - che si incastona in uno scenario di tensioni geopolitiche crescenti. All'amministrazione Trump fa comodo sul piano politico schierarsi in questo momento contro la Russia mentre il procuratore speciale Mueller indaga sulle presunte collusioni del team di Trump durante la campagna presidenziale (per ora molto fumo e ben poco arrosto, ma è pur sempre un dossier che scotta sul piano politico), l'Europa a trazione tedesca ha sempre aperto il dossier Ucraina, ma deve stare attenta a non compromettere del tutto il business con Mosca e le forniture di energia. In ogni caso, stamattina il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha detto di essere pronto a portare il dossier sul tavolo dei capi di Stato dell'Unione, mentre le Nazioni Unite oggi alle 20.00 ora italiana riuniranno il Consiglio di Sicurezza. Si attende un epico scontro tra Nikki Haley, ambasciatrice americana all'Onu e il rappresentante diplomatico della Russia, Vasily Nebenzya.
Una vecchia volpe della diplomazia, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha subito rigirato la frittata agli inglesi, che pure di quel tipo di uova se ne intendono: "Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta ufficiale da Londra in relazione all'avvelenamento di Skripal e della figlia Yulia". Della serie, siamo pronti a collaborare, come in un romanzo di John Le Carrè.
È una nuova Guerra Fredda? Non scherziamo, c'è un limite anche al ridicolo. Un paio di letture istruttive, per cogliere sfumature lievi come il cingolo di un carro armato sul prato inglese, due libri usciti stamattina da una rapida e disordinata ricerca nella biblioteca del titolare. Il primo libro è un classico, l'autore è John Lewis Gaddis, il titolo è quello del soggetto, non c'è da sbagliare. Il secondo è scritto da Jeremy Isaacs e Taylor Downing, titolo medesimo. Non ci sono sforzi di fantasia per descrivere l'argomento in copertina, ma il contenuto di entrambi è di prima classe.
Il libro di Gaddis è una classica ricostruzione storica da maestro, quello di Isaacs e Downing è il prodotto editoriale di due ottimi storici che hanno esperienza televisiva e traducono in schede i punti chiave del loro racconto. Entrambi i libri sono un buon punto di partenza. Quella in corso è una dura battaglia, ma la Guerra Fredda era ben altro affare: una competizione globale, ogni angolo del pianeta ne era oggetto, tra due superpotenze più o meno equivalenti (con una lieve supremazia degli Stati Uniti), armate dislocate in ogni angolo del globo, agenti segreti sguinzagliati ovunque, assassinii quotidiani, e poi c'era una cosa che si chiamava patto di Yalta e soprattutto sul palcoscenico c'erano loro:
Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Josif Stalin alla conferenza di Yalta nel 1945.Scoprite la differenza con i protagonisti di oggi. La battaglia al Consiglio di sicurezza dell'Onu in ogni caso è da seguire. Il titolare di List ha il taccuino già squadernato. E visto che stiamo parlando di spie, restiamo sul campo da gioco delle barbe finte e andiamo alla Casa Bianca dove il re delle spie guiderà la politica estera americana.
01
Trump sceglie la Cia
Trump ha sostituito il suo segretario di Stato, Rex Tillerson, via Twitter. La mossa era attesa, i due non sono mai andati d'accordo. Tillerson ha sempre sostenuto un approccio classico, in linea con il Dipartimento di Stato, alla politica estera americana, Trump ha sempre fatto Trump e visti i risultati il primo ha ragione e il secondo ha torto. Gli Stati Uniti hanno avviato la loro guerra commerciale che ha l'obiettivo di riequilibrare la bilancia commerciale americana, il primo bersaglio è la Cina, il secondo l'Europa, in particolare la Germania. I dazi di settore hanno cominciato a colpire l'acciaio e l'alluminio. L'Europa ha chiesto di essere esclusa, ma Trump non pare intenzionato a concedere molto a "partner" che hanno trascorso l'ultimo anno a trattarlo come un bifolco capitato per uno scherzo del destino alla Casa Bianca. Ora hanno scoperto che quello che ha detto durante la campagna presidenziale è programma di governo e chiedono lo sconto, surreale. Benvenuti nella realtà.
02
Mike e i problemi nucleari
Perché ha defenestrato Tillerson? Il presidente americano si sta avvicinando a un passaggio cruciale per la sua presidenza: il vertice con Kim jong-un, il presidente della Corea del Nord, se porta a casa la denuclearizzazione del regime, riesce dove altri cinque presidenti hanno fallito e passa alla storia. La scelta di Mike Pompeo, direttore della Cia, in questo scenario non è casuale. A Trump serve una figura che condivide la sua visione di America First e conosce tutti i segreti dei dossier più delicati: Corea del Nord e Iran in testa, non a caso due problemi nucleari.
Mike Pompeo, foto di Gage Skidmore.Il Dipartimento di Stato passa dal petroliere-ingegnere Rex Tillerson a un profilo con una formazione poliedrica e di indubbia solidità. Pompeo è nato a Orange, California, nel 1963, origini italiane, carriera militare di prima classe, diplomato a West Point, Guerra del Golfo nel 1991, poi Harvard Law School e impegno politico. La visione di Pompeo sul programma atomico della Corea del Nord List l'ha pubblicata il 29 luglio del 2017, eccola nuovamente in pagina, sono le sue dichiarazioni a illustrare lo scenario secondo la Cia:
Gli Stati Uniti sono di fronte a quello che si definisce clear and present danger, un chiaro e imminente pericolo, sono confermate tutte le analisi del direttore della Cia Mike Pompeo durante un incontro al Center for Strategic and International Studies di Washington. Il titolare apre il cassetto, ecco la cartella con gli appunti sull'intervento del direttore della Cia, le sue parole:
La minaccia. Quanto è reale? Molte amministrazioni hanno cercato di fronteggiare la minaccia di un missile balistico intercontinentale in grado di piazzare una testata nucleare negli Stati Uniti, oggi siamo sempre più vicini a questo, come non mai nella storia della Corea del Nord.
Il tempo e le opzioni. Da anni Kim lancia missili e fa scoppiare bombe. Cosa è cambiato? Cosa c’è di diverso, di unico, di nuovo, è che hanno fatto un altro passo avanti su quella strada – ogni test, ogni sforzo – la loro base di conoscenza e la loro capacità di farlo è cresciuta, lo avvicina, e tutto questo riduce le opzioni per prevenirlo e rende più probabile una decisione cattiva in una giornata sbagliata del leader della Corea del Nord.
Le informazioni dell’intelligence. Sono affidabili? C’è qualche buco nei report della Cia? Spendo molto tempo preoccupandomi della loro esattezza. Stiamo dando buone e reali informazioni al Presidente. Ma mi preoccupo ogni giorno su qualcosa che potrebbe esserci sfuggito, qualcosa a cui non abbiamo accesso, qualcosa che noi non possiamo afferrare.
Il punto di non ritorno. La discussione con Pompeo giunge a un parallelo tra la situazione iraniana e quella coreana, lo stallo, l’impossibilità di intervenire perché il programma nucleare è troppo avanti e troppo rischioso per i soggetti vicini coinvolti. Esiste la possibilità che non si possa più fare niente. Sappiamo che non è solo un rischio nucleare. Non è a una dimensione. Abbiamo una nazione che ha sviluppato un missile intercontinentale capace di trasportare una testata nucleare. Stiamo parlando di una potenza militare, con forze convenzionali, capace di creare una significativa minaccia verso una grande metropoli della terra non distante dalle basi dove sono i sistemi d’arma. E’ un problema davvero complesso. Questa è la ragione per cui è arduo intervenire e il motivo per cui le precedenti amministrazioni, francamente, non lo hanno fatto. Ma il momento sta precipitando, e il Presidente Trump ha detto molto chiaramente che dobbiamo evitare che tutto questo si verifichi.
La Cina. Si arriva al punto chiave, l’azione di Pechino. C’è la possibilità che i cinesi rallentino o sospendano il programma nucleare della Corea del Nord? Conto su questo.
Pompeo è scettico nei confronti delle reali intenzioni del regime nordcoreano. Dal punto di vista dei tempi, la scelta di sostituire Tillerson è giusta, sul piano del turbinìo di porte girevoli nell'amministrazione si può discutere, ma questo è Trump, nessuna sorpresa.
03
La donna di Langley e le torture
Al vertice della Cia va una donna, Gina Haspel, 61 anni, la prima al vertice nella storia dell'agenzia di intelligence più potente del mondo. La sua carriera comincia nel 1985, servizio clandestino, la parte più delicata delle operazioni Cia. Questo significa che fino al momento della sua nomina a vicedirettore della Cia, nessuno ne ha mai conosciuto il percorso di carriera. L'idendità di chi lavora nel servizio clandestino della Cia è protetta, quando qualcuno cade in servizio, l'unica testimonianza della sua esistenza è una stella sul muro del ricordo a Langley.
Non a caso la Haspel ha fatto parte del gruppo di esperti dell'agenzia che ha varato il programma di detenzione dei terroristi e le tecniche speciali di interrogatorio di soggetti in possesso di notizie ritenute vitali per la sicurezza nazionale (vedere alla voce waterboarding) che hanno sollevato dure critiche da parte della politica e dei gruppi di attivisti di diritti umani. La sua nomina ha bisogno di un voto favorevole del Senato americano (dove i repubblicani hanno una maggioranza di appena 51 a 49) e su questo punto l'audizione della Haspel sarà delicata e oggetto di una dura battaglia. Come quella in corso in Pennsylvania. In America si vota sempre e in questo caso siamo di fronte a un corpo a corpo.
04
Testa a testa in Pennsylvania
Il democratico Conor Lamb e il repubblicano Rick Saccone in Pennsylvania sono impegnati in un incredibile testa a testa nelle elezioni suplettive per la Camera.
Comunque vada (lo vedremo tra qualche ora) si tratta di un problema per il Partito repubblicano, in Pennsylvania Trump nel 2016 aveva vinto con 20 punti di margine. Trarne conseguenze in vista delle elezioni di midterm di novembre è troppo, cogliere il segnale d'allarme per il partito del Presidente (che ha fatto campagna per Saccone) è giusto.
***
Che facciamo? Torniamo in Europa, la Germania ha il nuovo governo e la musica che suona la cancelliera Merkel è sempre in accordo con Parigi. Pare non riescano proprio a cambiare spartito.
05
Merkel giura e vola a Parigi
Angela Merkel giura e vola subito a Parigi. Se qualcuno aveva dei dubbi su chi comanda nell'Unione europea, ora si accomodi sul divano della realtà. La partita è nelle mani di Berlino e Parigi, gli altri seguono o subiscono. La realpolitik è questa e non è il miglior spettacolo che si possa dare dopo tutto quello che si è visto nelle consultazioni elettorali. L'Italia a trazione giallo-verde, un Paese che ha espresso un nuovo Parlamento al 50 per cento euroscettico, come reagirà di fronte a un patto che sta decidendo sulla nuova Europa? Non c'è un nuovo governo e l'esecutivo di Gentiloni ha finora sempre seguito le orme di Merkel e Macron cercando di limitare i danni e infilarsi su singoli dossier di interesse nazionale. Una politica dei piccoli passi. Salvini e Di Maio approveranno tutto quello che passa il convento franco-tedesco? Difficile. Ieri Salvini a Strasburgo ha illustrato un manifesto euroscettico, mentre Di Maio è impegnato in un'operazione di rassicurazione delle istituzioni europee che prima o poi si scontrerà con la natura reale del Movimento e le mosse di Francia e Germania che coprono con la loro bandiera i rispettivi interessi nazionali. Il voto italiano in ogni caso avrà un impatto sulle riforme europee. Quale? Il titolare di List stamattina ne ha discusso con Lorenzo Castellani su RadioList.
P.S. Castellani ha anche scritto per List un mini-saggio su dove va l'Europa. O dove non va.
06
L'Europa e il dilemma dell'Italia senza governo
L'esito più probabile del voto del 4 marzo per ora è un altro voto. Stallo nelle trattative per la formazione di un nuovo esecutivo in Italia, i veti incrociati dei partiti. Perché la posizione di auto-isolamento del Pd accelera in realtà il ritorno alle urne. L'Unione europea di fronte al risultato elettorale italiano rallenta le riforme. Perché i partiti populisti sono contemporanei e gli altri no. Dialogo del titolare di List con Lorenzo Castellani.
Ieri notte Salvini e Berlusconi si sono visti a cena. Non si segnalano incidenti, ma neppure grandi festeggiamenti. Tira un'aria fredda nel centrodestra, sono tempi da Burian. Brrrr.
07
Salvini e Berlusconi
Siamo nel pieno della crisi di non-governo, la coalizione del centrodestra è attraversata da evidenti tensioni. Ieri il vertice di Arcore tra Berlusconi, Salvini e Meloni è giunto alla conclusione che Matteo Salvini ha il mandato per trattare con gli altri partiti sulle presidenze delle Camere. Il leader di Forza Italia avrebbe rassicurato il leghista: non sto cercando un accordo con Matteo Renzi. Sarà, ma 24 ore prima Forza Italia proponeva una presidenza per il Pd. Mistero. Cossiga avrebbe detto che trattandosi di un mistero bisogna avere fede. Visti i soggetti, meglio di no.
***
Un grande uomo oggi ha cominciato un lungo viaggio, Stephen Hawking.
08
Buon viaggio, Mr. Hawking
Stephen Hawing ha lasciato questa terra per fare il suo grande viaggio nell'infinito. È partito quando si celebra la giornata del Pi Greco, il 14 marzo, lo stesso giorno in cui nel 1879 nasceva Albert Einstein. Quanti incroci nei numeri, nella matematica, nelle leggi della fisica, nelle sue dimensioni parallele, nella filosofia che si cela dietro la cifra, l'equazione, la (im)possibile perfezione. La Nasa lo ricorda sospeso in gravità zero (nella foto Ansa, in alto, Hawking nel 2007), così forte e così fragile, felice. Ora "puoi volare come superman". Continua a leggere l'articolo su List.
***
Con che cosa chiudiamo questo numero di List? Con la sublime voce di Taylor Swift, il suo ultimo video su YouTube, 25 milioni di visualizzazioni in 48 ore.
Ci sarà chi adora le chitarre elettriche, ma stamattina va così, Delicate.
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Pagamenti all'interno dell'applicazione IOS
5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.