10 Novembre
Una storia americana
L'annuncio di Pfizer sul vaccino anti-Covid, la tripla fortuna di Joe Biden, una presidenza in cerca di un nuovo inizio, i repubblicani sostengono l'azione di Trump. Le illusioni dell'Europa, l'agenda di Washington dominata dagli affari interni. Il vaccino cinese sospeso in Brasile, la sfida geopolitica con Pechino nel nuovo ordine mondiale del coronavirus
Che succede? Quello che nella storia accade sempre: si sta aprendo un altro ciclo. L'America è l'epicentro di questo racconto. Joe Biden andrà alla Casa Bianca, Donald Trump passerà la mano il 20 gennaio (non prima di aver shakerato ancora l'ambiente per l'oggi e il domani), negli Stati Uniti è cominciata una transizione complicata. Lo scenario americano è destinato a impattare sulla nostra vita. Ci sono fatti che durano più a lungo di un Dpcm, accadono lontano, fanno sentire la loro forza vicino a noi. L'annuncio di Pfizer sul successo dei test del vaccino che sta sviluppando con l'azienda tedesca Biontech può diventare una svolta per tutti. Succede in America. C'è chi parla delle chiusure dei parrucchieri e chi cerca la soluzione per battere la pandemia. È un problema di cultura politica, qualità della classe dirigente e grandezza della nazione. A ognuno il suo, noi abbiamo in fondo quello che ci meritiamo.
Il vostro cronista è rientrato in Italia, volo Lufthansa, Washington-Francoforte-Roma. Perfetto. La missione in America per raccontare le elezioni presidenziali del 2020 è stata tra le cose che rimarranno per sempre nei miei ricordi, il passaggio nei vari Stati, una continua scoperta di persone, storie e immagini, esperienza umana e professionale unica. Un grande paese, una nazione libera. Si vota, vinci, perdi, l'insostituibile cura della democrazia. Il ritorno a casa è 332 pagine di Dpcm, lite continua tra il governo e le Regioni, autocertificazioni, il caos. Grazie per il sostegno di tutti voi lettori. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
01
I repubblicani serrano i ranghi intorno a Trump
Joe Biden ha vinto con distacchi minimi negli Stati chiave la partita nell'Electoral College, il voto postale di massa introdotto con la pandemia e il boom del voto anticipato hanno creato uno scenario mai visto prima per il voto, Trump aveva intuito che questo sarebbe...
Che succede? Quello che nella storia accade sempre: si sta aprendo un altro ciclo. L'America è l'epicentro di questo racconto. Joe Biden andrà alla Casa Bianca, Donald Trump passerà la mano il 20 gennaio (non prima di aver shakerato ancora l'ambiente per l'oggi e il domani), negli Stati Uniti è cominciata una transizione complicata. Lo scenario americano è destinato a impattare sulla nostra vita. Ci sono fatti che durano più a lungo di un Dpcm, accadono lontano, fanno sentire la loro forza vicino a noi. L'annuncio di Pfizer sul successo dei test del vaccino che sta sviluppando con l'azienda tedesca Biontech può diventare una svolta per tutti. Succede in America. C'è chi parla delle chiusure dei parrucchieri e chi cerca la soluzione per battere la pandemia. È un problema di cultura politica, qualità della classe dirigente e grandezza della nazione. A ognuno il suo, noi abbiamo in fondo quello che ci meritiamo.
Il vostro cronista è rientrato in Italia, volo Lufthansa, Washington-Francoforte-Roma. Perfetto. La missione in America per raccontare le elezioni presidenziali del 2020 è stata tra le cose che rimarranno per sempre nei miei ricordi, il passaggio nei vari Stati, una continua scoperta di persone, storie e immagini, esperienza umana e professionale unica. Un grande paese, una nazione libera. Si vota, vinci, perdi, l'insostituibile cura della democrazia. Il ritorno a casa è 332 pagine di Dpcm, lite continua tra il governo e le Regioni, autocertificazioni, il caos. Grazie per il sostegno di tutti voi lettori. Viviamo tempi interessanti. Forse troppo.
01
I repubblicani serrano i ranghi intorno a Trump
Joe Biden ha vinto con distacchi minimi negli Stati chiave la partita nell'Electoral College, il voto postale di massa introdotto con la pandemia e il boom del voto anticipato hanno creato uno scenario mai visto prima per il voto, Trump aveva intuito che questo sarebbe stato per lui un pericolo e avrebbe favorito i dem nelle zone storicamente blu che lui aveva ribaltato nel 2016. Sentiva il fiato della sconfitta e ha lottato fino all'ultimo preparando anche la fase del riconteggio e del ricorso fin dall'estate quando gli Stati democratici hanno cominciato a cambiare le regole (ha ripetuto la frase "rigged election", elezioni truccate, 200 volte da agosto a oggi, secondo Factbase). Risultato: i repubblicani stanno caricando sul loro cannone una pioggia di ricorsi e per soprammercato il ministro della Giustizia, William Barr, ha ordinato un'inchiesta sul voto. Si tratta di azioni legittime - come ha ribadito il Wall Street Journal - "Trump ha il diritto di farlo, ma deve provare i brogli". Il suo obiettivo è quello di andare direttamente alla Corte Suprema (dove la maggioranza è conservatrice, 6 a 3) e mantenere alta la pressione politica. Ha condotto una campagna presidenziale mirabile, ottenuto risultati che hanno preso in contropiede, ancora una volta, gli intelligenti a prescindere, ma ha perso e per Biden vale una vecchia regola: "A win is a win", una vittoria è sempre una vittoria.
Il colpo di "coda" di Trump non è destinato ad avere successo oggi, ma ha valore per il futuro. Il segnale più importante delle ultime 24 ore sul piano politico è l'appoggio di Mitch McConnell, capogruppo della maggioranza repubblicana al Senato, alle azioni legali del presidente uscente, il Gop sta serrando i ranghi intorno al presidente. Non a caso il Washington Post fa il titolo principale su questo tema della politica di Washington:
Il Partito repubblicano che ripudia Trump per ora resta un'illusione. Perché Trump ha i voti. In ogni caso, sul piano dell'obiettivo ufficiale (rovesciare l'elezione di Biden), siamo di front a un'operazione da stuntman, perché ci sono forze che conducono naturalmente alla presidenza Biden e la partita in realtà si gioca su un tempo più lungo, le elezioni di Midterm del 2022 dove i repubblicani possono conquistare il controllo della Camera e cominciare immaginare con Trump il dopo Trump.
02
L'illusione europea sulla nuova Casa Bianca
L'Europa ha salutato la vittoria di Biden con un sospiro di sollievo. Si tratta di un'illusione ottica, Biden sarà il presidente degli Stati Uniti non dell'Unione europea e farà gli interessi del suo paese. L'Europa ogni volta che un democratico viene eletto fa partire il ritornello delle relazioni transatlantiche che saranno migliori e così via in un crescendo di melassa che non corrisponde alla realtà della geopolitica. La politica estera americana guarda da tempi precedenti a Trump non all'Atlantico ma al Pacifico. Il cannocchiale di Obama era puntato sulla Cina (solo quello, perché de facto Pechino ha proseguito la sua lunga marcia verso l'egemonia, come d'altronde è successo per l'Iran e altri attori del terrorismo in Medio Oriente) e non sull'Europa, considerata solo come terreno di caccia per la Corporate America e non un partner per il domani.
Gli Stati Uniti hanno da tempo classificato l'Europa come un gruppo di nazioni in crisi d'identità, hanno un reale interesse solo per quello che fa la Germania (la forza dell'acciaio, le relazioni strette di Angela Merkel con la Russia e la Cina). L'Europa nell'agenda di Washington non è una forza in espansione, è colpita inesorabilmente da un duro inverno demografico, non ha una politica migratoria comune, non ha una politica estera e soprattutto non ha un esercito. Va ricordato alle anime belle che il secondo esercito della Nato è quello della Turchia, nel Mediterraneo comanda Erdogan. E si vede. Quanto al mare e al cielo del Nord, la Germania non può certo pensare di costruire e guidare un esercito europeo (la storia conta), la Francia ha la Bomba e tuttavia questo a Macron non basta per rivendicare la guida delle forze armate europee, l'Italia era indietro perfino nei pagamenti delle rate del progetto F-35, la Spagna è sempre nella bodega, fiesta. Ci sono gli inglesi, ma sono stati messi in ginocchio dalla pandemia e il risveglio di Boris Johnson dal sonnambulismo appare per ora lontano.
03
L'agenda di Biden dominata dagli affari interni
Il presidente eletto, il democratico Joe Biden (Foto Ansa).Nell'agenda di Biden ci sono temi urgenti che conducono dritti a un conflitto aspro con l'Europa e la Cina, la bilancia commerciale americana non parla italiano, tedesco, francese, spagnolo, ma... cinese. Biden deve occuparsi del futuro della sua gente che non coincide con quello di un'Europa senile, ripiegata, imbelle. L'Unione europea pretende l'autonomia da Washington dettando l'agenda, senza pagare dazio e mettere boots on the ground quando c'è da difendere l'interesse nazionale con i fucili e non con la retorica. A Bruxelles si pretende di andare avanti come prima più di prima, ma il mondo non funziona così e l'immagine di un Biden nei panni di Alice nel paese delle meraviglie è semplicemente ridicola. Biden farà gli interessi degli Stati Uniti. Le priorità della sua agenda sono tutte interne, deve recuperare in fretta sul piano economico (per non essere mangiato dalla Cina), controllare la pandemia (cosa che può accadere, l'uomo è fortunato, come vedremo), è obbligato a difendere il primato digitale e tecnologico della Silicon Valley (priva di genuini sentimenti patriottici, naturalmente no border e con il lavoro e la cassa all'estero), ricordare agli alleati nella Nato che gli impegni di spesa firmati vanno poi onorati, questione che era in campo ben prima dell'arrivo di Trump. I temi dell'agenda, i cambiamenti strutturali nelle relazioni internazionali, sono in pista dalla fine del clintonismo, l'isolazionismo americano è una corrente politica persistente dello scenario, Trump ha solo messo sul tavolo à la Trump, in maniera poco diplomatica, brutale, senza minuetti, questioni aperte da precedenti amministrazioni di colore diverso e con il medesimo obiettivo: l'interesse americano. Dunque prima l'Asia, dopo (molto dopo) l'Europa e prima di tutto gli affari domestici. I dem non controllano il Senato e si stanno già spaccando sul che fare, le elezioni di Midterm sono una preoccupazione, Trump è uno sconfitto che ha vinto il controllo di un movimento politico che quattro anni fa non c'era. A Joe Biden serve molta fortuna. Finora è stata generosa con lui, ma sappiamo tutti che il tocco magico di un politico ha sempre un inizio e una fine, un'ascesa e una caduta, qualche volta una rinascita, una seconda vita. Biden per ora combatte per cominciare al meglio la sua prima vita da presidente. Non è un compito facile.
***
In questo scenario di fuoco e acciaio, c'è una buona notizia. Il vaccino per il coronavirus si sta materializzando. La fortuna di Biden.
04
Il vaccino e la tripla fortuna di Biden
Il destino del mondo passa sempre per l'America. È nello spazio della libertà che si definisce l'idea del futuro e la sua realizzazione. Le più grandi scoperte, invenzioni e imprese sono nate e allevate in questa dimensione straordinaria, tra i grattacieli e il ranch, la quinta strada e il West. Qui Albert Einstein e altri geni della formidabile alba scientifica e filosofica del Novecento trovarono riparo dall'Europa oppressa da Hitler, qui l'uomo sognò e toccò la Luna, qui è nato Internet. Il domani si chiama sempre America.
L'annuncio di Pfizer sul vaccino anti-Covid ci ricorda che la nostra speranza si chiama libertà, che dove c'è oppressione non può esserci benessere, che il nostro orizzonte si chiama Occidente, che la cronaca può essere fallace, ma la storia alla fine non mente. La prudenza è una virtù, ma nessuno vince una guerra senza entusiasmo e coraggio. Aspettando Godot, non succede nulla, si declina inesorabilmente. E la fortuna da sola non basta, mai dimenticare la lezione di Niccolò Machiavelli: "Quel principe che si appoggia tutto in sulla fortuna, rovina, come quella varia". Per questo alla fortuna deve accompagnarsi la virtù.
La fortuna per ora accompagna Joe Biden, presidente eletto degli Stati Uniti. Perché sarà lui a raccogliere i frutti di tanti mesi di ricerca delle aziende americane sul vaccino per il coronavirus. Anthony Fauci ha definito i test "semplicemente straordinari". Il presidente eletto ha annunciato la squadra di scienziati per il suo piano-anticoronavirus. Quello di Biden è inizio davvero fortunato. Per renderlo efficace dovrà accompagnarlo alla virtù, servono decisioni politiche ponderate da trasformare in azioni concrete.
La fortuna di Biden è tripla:
1. I frutti di Warp Speed. La sua elezione arriva nel momento in cui cominciano a vedersi i frutti dell'operazione Warp Speed varata dall'amministrazione Trump per potenziare la ricerca sul vaccino. Non a caso il presidente in carica rivendica i risultati di Pfizer e il balzo di Wall Street, ma il tempo non ha giocato a favore di Trump;
2. Il tempismo dell'annuncio di Pfizer. Giunge dopo e non prima del voto presidenziale. Non è un dettaglio. La notizia avrebbe influito sul risultato dell'elezione, Trump l'avrebbe usata per potenziare la sua campagna, avrebbe probabilmente girato a suo favore il vento. Questo non è accaduto, il fatto alimenterà una tempesta di teorie cospiratorie, ma nello stesso tempo aumenterà la fiducia dei cittadini americani sull'uso del vaccino (che è ancora bassa), darà ulteriore impulso alla ricerca e inietterà nell'opinione pubblica una dose fondamentale di speranza nel futuro.
Sul Washington Post questa sequenza temporale viene titolata così: "Perfect Timing". E un tempo perfetto come non mai: il 20 gennaio del 2021 si insedierà l'amministrazione Biden, un inizio ideale per una presidenza conquistata con una vittoria contestata, uno scenario politico polarizzato, un Congresso spaccato e un presidente che ha perso la Casa Bianca, ma rispetto a quattro anni fa ha la leadership della "nazione rossa". Mitch McConnell, capogruppo della maggioranza repubblicana al Senato appoggia le iniziative legali di Trump sul voto, il Gop è con il presidente e per i dem questo è un problema, la divisione tra il partito e Trump per ora non c'è, il lavoro nel Congresso sarà difficile. Biden ha bisogno di buone notizie, il vaccino è la buona notizia. Ecco perché non ha lasciato Trump a giocarsi da solo la carta del vaccino sul tavolo da poker della comunicazione e ha subito espresso la sua soddisfazione per i risultati annunciati da Pfizer, proprio nel giorno in cui ha varato il suo comitato di esperti anti-coronavirus. Coincidenze. Fortuna. Dulcis in fundo, un'altra azienda americana, Moderna, e' sulla scia di Pfizer, entro novembre dovrebbe presentare risultati importanti sui test clinici. Esito finale: gli Stati Uniti nella prima parte del 2021 potrebbero avere due vaccini. Sarebbe un altro colpo di fortuna;
3. La ripresa a V. Wall Street decolla a razzo, il petrolio vola. Gli indici della Borsa e il prezzo del barile misurano la speranza nel nuovo inizio dell'economia. Osservate il balzo dell'indice S&P 500 nella seduta di ieri:
Se i test verranno confermati e seguiti da quelli di altre aziende biotech, ci sarà una ripresa a V della produzione, il ritorno non al passato, ma a un "new normal", perché niente in ogni caso sarà come prima, il coronavirus lascia ferite e lezioni da non dimenticare sul piano della sicurezza e della cooperazione, della trasparenza (mancata), dell'immenso valore e della fragilita' della democrazia nella competizione con i regimi totalitari.
05
L'impatto geopolitico, la sfida con Pechino
Leader a vita. Il presidente cinese Xi Jinping (Foto Ansa).Sul piano geopolitico le conseguenze sono enormi: Pfizer è un colosso farmaceutico americano, Biontech è un'azienda tedesca. Stati Uniti e Germania sono il nuovo mondo che riscrive la sua storia e il paese guida di un'Europa in cerca d'autore. Sono la risposta e il contrappeso alla forza dirompente della Cina, l'unico paese che, secondo i dati del Fondo monetario internazionale, nel 2020 avrà un Prodotto interno lordo positivo. Un vaccino nato a Washington e a Berlino assicura all'Occidente l'autonomia, la forza e la distanza che sono necessarie nel confronto di potenza con Pechino, è un antidoto efficace per contenere la politica espansionistica di Xi Jinping che è multiforme, usa la finanza, la tecnologia e il biotech per catapultarsi oltre la Grande Muraglia. Un vaccino in mano alla Cina sarebbe una ulteriore accelerazione in favore di Pechino in quello che Henry Kissinger chiamò con preveggenza il nuovo ordine del coronavirus. Si gioca la partita per l'egemonia globale, dobbiamo sperare che la vinca il mondo libero.
06
Il vaccino cinese sospeso in Brasile
In questo quadro iper-accelerato, la notizia che il Brasile ha sospeso i test del vaccino cinese sviluppato dalla Sinovac, per un "grave incidente" su un paziente, è di grande importanza. L'annuncio delle autorità sanitarie brasiliane è una doccia gelata per Pechino, l'incidente è accaduto il 29 ottobre, il governatore di San Paolo, Joao Doria, aveva annunciato che le prime 120 mila dosi sarebbero state distribuite entro il prossimo 20 novembre. Doria esce così sconfitto dalla battaglia politica con il premier Jair Bolsonaro, che invece sostiene la dell'Università di Oxford e dalla società farmaceutica AstraZeneca. È la ricerca sul vaccino a cui partecipa anche l'Italia. Speriamo che almeno questa pedina sulla quale abbiamo puntato vada a dama. Buona giornata.
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5.7 In caso di acquisto dell'Abbonamento mediante l'Applicazione per dispositivi IOS, il pagamento è gestito
interamente
attraverso la piattaforma App Store fornita dal gruppo Apple. Il pagamento del corrispettivo è
automaticamente
addebitato sull'Apple ID account dell'Utente al momento della conferma dell'acquisto. Gli abbonamenti
proposti sono
soggetti al rinnovo automatico e all'addebito periodico del corrispettivo. L'Utente può disattivare
l'abbonamento fino a
24h prima della scadenza del periodo di abbonamento in corso. In caso di mancata disattivazione,
l'abbonamento si
rinnova per un eguale periodo e all'Utente viene addebitato lo stesso importo sul suo account Apple.
L'Utente può
gestire e disattivare il proprio abbonamento direttamente dal proprio profilo su App Store. Per maggiori
informazioni al
riguardo: https://www.apple.com/it/legal/terms/site.html. Il Fornitore non è responsabile per eventuali
disservizi della
piattaforma App Store.
6. Promozioni
6.1 Il Fornitore può a sua discrezione offrire agli Utenti delle promozioni sotto forma di sconti o periodi
gratuiti di
fruizione del Servizio.
6.2 Salvo che non sia diversamente specificato nella pagina di offerta della promozione, l'adesione a una
promozione
comporta, alla sua scadenza, l'attivazione automatica del Servizio a pagamento con addebito periodico del
corrispettivo
in base al contenuto del pacchetto di volta in volta selezionato dall'Utente.
6.3 L'Utente ha la facoltà di disattivare il Servizio in qualunque momento prima della scadenza del periodo
di prova
attraverso una delle modalità indicate nel precedente articolo 3).
7. Obblighi e garanzie dell'Utente
7.1 L'Utente dichiara e garantisce:
- di essere maggiorenne;
- di sottoscrivere l'Abbonamento per scopi estranei ad attività professionali, imprenditoriali, artigianali
o commerciali
eventualmente svolte;
- che tutti i dati forniti per l'attivazione dell'Abbonamento sono corretti e veritieri;
- che i dati forniti saranno mantenuti aggiornati per l'intera durata dell'Abbonamento.
7.2 L'Utente si impegna al pagamento del corrispettivo in favore del Fornitore nella misura e con le
modalità definite
nei precedenti articoli.
7.3 L'Utente si impegna ad utilizzare l'Abbonamento e i suoi contenuti a titolo esclusivamente personale, in
forma non
collettiva e senza scopo di lucro; l'Utente è inoltre responsabile per qualsiasi uso non autorizzato
dell'Abbonamento e
dei suoi contenuti, ove riconducibile all'account dell'Utente medesimo; per questo motivo l'Utente si
impegna ad
assumere tutte le precauzioni necessarie per mantenere riservato l'accesso all'Abbonamento attraverso il
proprio account
(per esempio, mantenendo riservate le credenziali di accesso ovvero segnalando senza ritardo al Fornitore
che la
riservatezza di tali credenziali risulta compromessa per qualsiasi motivo).
7.4 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
8. Tutela della proprietà intellettuale e industriale
8.1 L'Utente riconosce e accetta che i contenuti dell'Abbonamento, sotto forma di testi, immagini,
fotografie, grafiche,
disegni, contenuti audio e video, animazioni, marchi, loghi e altri segni distintivi, sono coperti da
copyright e dagli
altri diritti di proprietà intellettuale e industriale di volta in volta facenti capo al Fornitore e ai suoi
danti causa
e per questo si impegna a rispettare tali diritti.
8.2 Tutti i diritti sono riservati in capo ai titolari; l'Utente accetta che l'unico diritto acquisito con
il contratto
è quello di fruire dei contenuti dell'Abbonamento con le modalità e i limiti propri del Servizio. Fatte
salve le
operazioni di archiviazione e condivisione consentite dalle apposite funzionalità del Servizio, qualsiasi
attività di
riproduzione, pubblica esecuzione, comunicazione a terzi, messa a disposizione, diffusione, modifica ed
elaborazione dei
contenuti è espressamente vietata.
8.3 La violazione degli obblighi stabiliti nel presente articolo conferisce al Fornitore il diritto di
risolvere
immediatamente il contratto ai sensi dell'articolo 1456 del codice civile, fatto salvo il risarcimento dei
danni.
9. Manleva
9.1 L'Utente si impegna a manlevare e tenere indenne il Fornitore contro qualsiasi costo – inclusi gli
onorari degli
avvocati, spesa o danno addebitato al Fornitore o in cui il Fornitore dovesse comunque incorrere in
conseguenza di usi
impropri del Servizio da parte dell'Utente o per la violazione da parte di quest'ultimo di obblighi
derivanti dalla
legge ovvero dai presenti termini d'uso.
10. Limitazione di responsabilità
10.1 Il Fornitore è impegnato a fornire un Servizio con contenuti professionali e di alta qualità; tuttavia,
il
Fornitore non garantisce all'Utente che i contenuti siano sempre privi di errori o imprecisioni; per tale
motivo,
l'Utente è l'unico responsabile dell'uso dei contenuti e delle informazioni veicolate attraverso di
essi.
10.2 L'Utente riconosce e accetta che, data la natura del Servizio e come da prassi nel settore dei servizi
della
società dell'informazione, il Fornitore potrà effettuare interventi periodici sui propri sistemi per
garantire o
migliorare l'efficienza e la sicurezza del Servizio; tali interventi potrebbero comportare il rallentamento
o
l'interruzione del Servizio. Il Fornitore si impegna a contenere i periodi di interruzione o rallentamento
nel minore
tempo possibile e nelle fasce orarie in cui generalmente vi è minore disagio per gli Utenti. Ove
l'interruzione del
Servizio si protragga per oltre 24 ore, l'Utente avrà diritto a un'estensione dell'Abbonamento per un numero
di giorni
pari a quello dell'interruzione; in tali casi, l'Utente riconosce che l'estensione dell'Abbonamento è
l'unico rimedio in
suo favore, con la conseguente rinunzia a far valere qualsivoglia altra pretesa nei confronti del
Fornitore.
10.3 L'Utente riconosce e accetta che nessuna responsabilità è imputabile al Fornitore:
- per disservizi dell'Abbonamento derivanti da malfunzionamenti di reti elettriche e telefoniche ovvero di
ulteriori
servizi gestiti da terze parti che esulano del tutto dalla sfera di controllo e responsabilità del Fornitore
(per
esempio, disservizi della banca dell'Utente, etc...);
- per la mancata pubblicazione di contenuti editoriali che derivi da cause di forza maggiore.
10.4 In tutti gli altri casi, l'Utente riconosce che la responsabilità del Fornitore in forza del contratto
è limitata
alle sole ipotesi di dolo o colpa grave.
10.5 Ai fini dell'accertamento di eventuali disservizi, l'Utente accetta che faranno fede le risultanze dei
sistemi
informatici del Fornitore.
11. Modifica dei termini d'uso
11.1 L'Abbonamento è disciplinato dai termini d'uso approvati al momento dell'acquisto.
11.2 Durante il periodo di validità del contratto, il Fornitore si riserva di modificare i termini della
fornitura per
giustificati motivi connessi alla necessità di adeguarsi a modifiche normative o obblighi di legge, alle
mutate
condizioni del mercato di riferimento ovvero all'attuazione di piani aziendali con ricadute sull'offerta dei
contenuti.
11.3 I nuovi termini d'uso saranno comunicati all'Utente con un preavviso di almeno 15 giorni rispetto alla
scadenza del
periodo di fatturazione in corso ed entreranno in vigore a partire dall'inizio del periodo di fatturazione
successivo.
Se l'Utente non è d'accordo con i nuovi termini d'uso, può esercitare la disdetta secondo quanto previsto al
precedente
articolo 3.
11.4 Ove la modifica dei termini d'uso sia connessa alla necessità di adeguarsi a un obbligo di legge, i
nuovi termini
d'uso potranno entrare in vigore immediatamente al momento della comunicazione; resta inteso che, solo in
tale ipotesi,
l'Utente potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni, con il conseguente diritto ad ottenere
un rimborso
proporzionale al periodo di abbonamento non goduto.
12. Trattamento dei dati personali
12.1 In conformità a quanto previsto dal Regolamento 2016/679 UE e dal Codice della privacy (decreto
legislativo 30
giugno 2003, n. 196), i dati personali degli Utenti saranno trattati per le finalità e in forza delle basi
giuridiche
indicate nella privacy policy messa a disposizione dell'Utente in sede di registrazione e acquisto.
12.2 Accettando i presenti termini di utilizzo, l'Utente conferma di aver preso visione della privacy policy
messa a
disposizione dal Fornitore e di averne conservato copia su supporto durevole.
12.3 Il Fornitore si riserva di modificare in qualsiasi momento la propria privacy policy nel rispetto dei
diritti degli
Utenti, dandone notizia a questi ultimi con mezzi adeguati e proporzionati allo scopo.
13. Servizio clienti
13.1 Per informazioni sul Servizio e per qualsiasi problematica connessa con la fruizione dello stesso,
l'Utente può
contattare il Fornitore attraverso i seguenti recapiti: help@newslist.it
14. Legge applicabile e foro competente
14.1 Il contratto tra il Fornitore e l'Utente è regolato dal diritto italiano.
14.2 Ove l'Utente sia qualificabile come consumatore, per le controversie comunque connesse con la
formazione,
esecuzione, interpretazione e cessazione del contratto, sarà competente il giudice del luogo di residenza o
domicilio
del consumatore, se ubicato in Italia.